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RECKLESS LOVE + BURNING BLACK + LIPSTICK + WICKED STARRR - Traffic Live Club, Roma, 09/05/2014
16/05/2014 (2452 letture)
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I Reckless Love sono tornati in Italia con il loro heavy patinato e la redazione di Metallized non poteva ovviamente mancare. Per questo mi sono recato a Roma, al già rodato Traffic Live Club, per vedere i finlandesi in azione e i loro, addirittura, tre gruppi spalla. In tutta sincerità, non capivo la motivazione di così tante band in un'unica serata (e non lo capisco tutt’ora), ma mi intrigava l’idea di trovare magari qualcosa in più di valido. I gruppi in questione erano: Wicked Starrr, Lipstick e Burning Black. WICKED STARRR & LIPSTICK Sono le nove passate quando, dopo diversi minuti di prove, i Wicked Starrr danno inizio allo show. Che dire, il pubblico è ancora piuttosto scarso se non contiamo le prime due file già ampiamente occupate dal gentil sesso (ovviamente da subito scalpitante e in attesa di Olli Herman) e la band non invoglia di certo ad avvicinarsi al palcoscenico. La simpatia c’è, la voglia di divertirsi anche, il problema sono le materie prime, che mancano in maniera inesorabile. Per chi non lo sapesse, i Wicked Starrr sono una band romana, di cui abbiamo anche recensito il debut album, Piece Of Cake. Lo show è di qualità non buona ed eccessivamente parodistico. Nessuno pretende troppo da una band che si pone proprio come parodistica ed irriverente, ma qui i livelli sono molto distanti anche dalla sufficienza ed il prodotto proposto è lontano altrettanti anni luce da ciò che si può sentire sul disco; altra dimostrazione che in studio, bene o male, tutti possono risultare bravi e grazie alla tecnologia odierna si può ovviare a molte problematiche che però vengono immancabilmente a galla sul vero ed unico metro di misura, l’esibizione live. Nonostante tutto riescono a strappare un sorriso e una risata, il che non è mai un male, ma questo esula dal contesto musicale. Altri problemi invece hanno i Lipstick, band emergente sempre romana, che nonostante presentino una sezione strumentale decisamente migliore, risultano abbastanza mediocri, soprattutto a livello vocale ed il problema non è sicuramente da poco. Oltre a questo si nota una certa discrepanza tra i vari pezzi proposti, che cercano di andare in molte direzioni, senza però concretizzare nulla.
BURNING BLACK: UNA VERA RIVELAZIONE! Diciamo che fino a questo punto il mio desiderio di trovare qualcosa di valido, al di fuori del gruppo principale, non era stato minimamente esaudito e per come stava prendendo piega la serata non ci speravo più molto, almeno fin quando non sono saliti sul palco i trevigiani Burning Black. Questi ragazzi si sono rivelati un vero e proprio fulmine a ciel sereno: una formazione fantastica con un attitudine straordinaria, delle sonorità mai banali o scontate. Di questa band abbiamo recensito i primi due EP: rispettivamente Smell Fire del 2005 e Fight To Dream del 2007; da questi due primi lavori sono passati diversi anni e la band è cresciuta, evoluta e mutata sempre in meglio. Il sound proposto è pieno, un heavy/power dalle influenze più disparate che non stanca mai, grazie proprio alla varietà del loro sound, con un importante sezione strumentale a dir poco impeccabile e una voce spettacolare: alta, pulita e graffiante al punto giusto e con un estensione fenomenale. L’esibizione è delle migliori e la band riesce a creare immediatamente un bel feeling con il pubblico che si fa sempre maggiore. Viene proposto anche un nuovo pezzo che precede l’uscita a breve del loro nuovo lavoro intitolato True Metal Jacket. Unica pecca è che gli viene lasciato molto meno spazio di quanto meriterebbero e la riflessione è d’obbligo: non sarebbe stato meglio tagliare o evitare una delle precedenti band e lasciare maggiore spazio ai Burning piuttosto che farli scendere proprio nel bel mezzo del loro set?
RECKLESS LOVE: CARICA AL 100% È ormai la mezzanotte quando tutta la strumentazione dei Reckless Love finisce di esser testata, si abbassano le luci e parte The Boys Are Back In Town, che funge da intro. La band entra sul palco, fatta eccezione per Olli che da buona primadonna fa la sua entrata in grande stile con un minuto di ritardo –non credo ci sia bisogno di sottolineare che non appena è apparso il bel finlandese il gentil sesso sopracitato è completamente andato in brodo di giuggiole-. L’impatto è sin da subito devastante; dimenticate le tastiere, dimenticate il suono patinato, perché quello che ci si trova di fronte è heavy nudo e crudo, in modo a dir la verità quasi inaspettato. Personalmente credevo di trovare una band aggressiva in sede live, ma che comunque rimanesse all’interno di quei canoni imposti dal loro pop metal/semi AOR; invece quello che ci si trova di fronte è una band heavy nel vero senso della parola, niente fronzoli, solo musica ed il risultato non potrebbe essere dei migliori. I riff di Pepe sono pesanti, crudi, il basso di Jalle si sente perfettamente, Hessu si dimostra fenomenale dietro le pelli e l’istrionico Olli sfodera una voce più graffiante che mai. Questo cambio di sound in sede live è una vera e propria manna dal cielo soprattutto per i pezzi di Spirit (che personalmente reputo il disco peggiore che abbiano pubblicato), i quali riescono ad acquistare una bella dimensione, divenendo maggiormente spinti. Dopo l’inizio lasciato ad I Love Heavy Metal è la volta di un altro pezzo estratto dal nuovo album, ovvero So Happy I Could Die e anche qui la resa è molto buona, il pubblico inizia davvero a scaldarsi e a cantare a squarciagola il ritornello. Con On The Radio sia viaggia su altri binari; il pezzo trasuda carica in ogni momento e gli arrangiamenti, già molto classici nella versione in studio, vengono resi più potenti, di modo che il pezzo acquista ancora maggior carattere creando una versione della canzone veramente bella. Bad Lovin, altro estratto dall’ultima fatica in studio, si conferma live come una delle composizioni maggiormente ispirate del platter anche grazie ai pregi già spiegati. Se questa si classificava come uno dei migliori pezzi dello scarno -e abbastanza copiato- Spirit la successiva Edge Of Our Dreams si candida come pezzo “peggiore”. Un mid-tempo abbastanza scontato e priva di piglio che non meriterebbe il posto nella scaletta molto ben equilibrata della band. Il pezzo non riesce mai a partire davvero, nonostante raccolga le approvazioni e i gridolini delle ragazze in prima fila. Un pezzo più “guascone”, diciamo. Finalmente si arriva a una delle migliori composizioni dei Reckless, nonché uno dei pezzi migliori in tutto il live, ovvero Back To Paradise. La song in questione risulta essere fenomenale; i ritornelli perfetti e accattivanti, la potenza messa dalla band sbaragliano tutto e tutti, facendo ballare e cantare anche il sottoscritto e dimostrando ancora una volta che l’album omonimo non ha davvero eguali. Lo show continua con un’altra nuova traccia, Sex, Drugs & Reckless Love, che ha il pregio di divertire. Con le successive cinque tracce c’è un salto esclusivamente riservato ai precedenti lavori della band. Si parte con Dance con un pubblico scatenato che segue ogni movenza del buon Herman. Born To Break Your Heart, che come la precedente Edge, viene sorretta dall’entusiasmo delle ragazze con la sottile differenza che il pezzo è davvero bello e merita molto. Beautiful Bomb e Romance, le due tracce più A.O.R rendono ancora meglio in versione live nonostante la parte strumentale risulti più massiccia. Animal Attraction si conferma una vera e propria bomba, come immaginavo, bella, trascinante e coinvolgente dalla prima all’ultima nota con un testo in pieno stile 80s. Arriva così il momento della tanto chiacchierata -a ragione- Night On Fire, che nella versione su disco ricorda tanto (troppo) Whenever Wherever di Shakira e diciamo che anche live ha questo grosso problema, se non per il fatto di risultare maggiormente heavy. Una canzone “danzereccia” che lascia il tempo che trova. Hot preannuncia la fine del concerto prima dell’encore finale, tra ritornelli da classifica e puro divertimento. Finito il pezzo la band rientra, si fa attendere per qualche minuto per poi tornare sul palcoscenico per il momento che tutti stavamo aspettando, ovvero il pezzo che insieme a Back To Paradise segna il punto più alto della serata, One More Time. Il buon Pepe non fa nemmeno in tempo a suonare il primo power chord che il pubblico esplode iniziando a cantare e saltando il più possibile; sul ritornello poi non c’è scampo, ogni persona in sala canta insieme alla band che suona visibilmente divertita ed entusiasta. Così tra l’ovazione finale i Reckless Love lasciano il palcoscenico.
CONCLUSIONI Le impressioni conclusive sono a dir poco ottime, la band da uno smacco non indifferente a tutti coloro che parlano dietro dicendo che nei live non rendono bene. Il gruppo dimostra potenza, affiatamento, voglia di fare; dimostrano di avere un’altra faccia dal vivo, la loro vera dimensione, e di riuscire a far rendere i pezzi in una maniera davvero bella, mettendo anche in mostra la loro validità come strumentisti. Si pongono in maniera molto gentile anche con il pubblico, uscendo dopo pochissimi minuti dal tour bus per fare foto, firmare autografi e scambiare quattro chiacchiere. Un concerto davvero bello e valido soprattutto, con una netta affermazione dei Reckless Love e anche altre grandi sorprese come i Burning Black. Le uniche pecche di questa esibizione dei Love sono state: la location eccessivamente piccola che ha limitato in maniera palese la band, su un palcoscenico a dir poco microscopico, e gran parte delle canzoni del nuovo disco, che nonostante rendano bene live risultano molto scialbe e insignificanti rispetto alle ben superiori composizioni proposte con i due lavori precedenti. Speriamo che questo Spirit venga tralasciato in fretta e ci regalino nuovamente qualcosa al livello di Animal Attraction e soprattutto Reckless Love!
SETLIST RECKLESS LOVE: 1. I Love Heavy Metal 2. So Happy I Could Die 3. On The Radio 4. Bad Lovin 5. Edge Of Our Dreams 6. Back To Paradise 7. Sex, Drugs & Reckless Love 8. Dance 9. Born To Break Your Heart 10. Beautiful Bomb 11. Romance 12. Animal Attraction 13. Night On Fire 14. Hot
-----Encore-----
15. One More Time
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8
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Mmhhh... ok, forse parlare di "plagio" è esagerato, vogliamo definirlo "tributo"? Io ho l'impressione che i RL abbiano preso "IWMFLY" e l'abbiano "riscritta" cambiando giusto gli accenti delle linee vocali e qualche nota qua e là, ma per il resto (struttura del pezzo, scansione metrica, stacchi...) è lo stesso brano con un testo differente. IMHO, ovviamente. |
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Mhm beh personalmente (e qui parlo da fan dei KISS, poi dal nick si capisce che sono la mia band preferita ahahah) non credo... cioè, ci sono parecchi pezzi dei Reckless ripresi a destra e a manca -Love Machine è Pour Some Sugar On Me fusa a I Love Rock 'N' Roll, Night On Fire è Whenever Wherever di Shakira, So Happy I Could Die somiglia in modo spaventoso a Kickstar My Heart- però in Back To Paradise non ci ritrovo proprio I Was Made... ci potrebbe essere un'assonanza con la parte di batteria o le tastiere ma per il resto non credo, poi tutto può essere ! ;D |
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Grandi i RL!! Ma solo io penso che "Back To Paradise" sia un plagio in tutto e per tutto (struttura del pezzo, linee vocali, ecc.) di "I Was Made For Loving You" dei KISS? |
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Effettivamente ho trovato ridicolo anche io aver fatto suonare in prima serata due gruppi da sagra paesana facendo slittare il "vero" concerto ad orari proibitivi (specialmente per chi si era fatto 250 Km. com il sottoscritto). Trovo ridicola questa assurda abitudine capitolina di far iniziare i concerti a notte fonda …. mi ricordo i Transatlantic all'Orion che hanno iniziato alle 21,30 invece che alle 20,30 come a Milano taglianti di fatto 40 minuti di concerto …… conclusioni la prossima volta niente Traffic ma mi allungo il viaggio verso lidi più professionali. P.S. Reckless Love grandissimi !!!!!!! |
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Lambruscone, eviti il glam anni 80 che era puro e ti vai ad ascoltare sta "cover band" (in senso ironico, a me non spiacciono neppure)? Suvvia.. te lo dico io,ti faranno cacare! Ahahah  |
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Non li conoscevo ma li ascolterò. Unico appunto, invece di mettere tante foto di quel mandrillone lì sudato e a petto nudo...non c'era spazio per un po' di patonza, visto che avete detto ce ne fosse, specialmente nelle prime file?? |
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Visti la sera dopo a Romagnano Sesia....concerto molto bello..la cosa incredibile è che Olli e Pepe indossavano le stesse magliette della sera prima...dare 'na lavata no?....Pepe è un chitarrista eccezionale..e già si capiva ampiamente in studio..ma live è davvero killer.....i Reckless Love sono una grande band che possiede tanti numeri...non concordo con l'amico Lorenzo per quanto concerne il giudizio sull'album Spirit, ma questi sono fattori di gusti soggettivi. Chi ha evitato i finlandesi dal vivo, pensando a poser costruiti in studio, si è perso una gran bella botta d'energia...Stay Rock!! |
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Visti al New Age. Divertenti. Anch`io ho trovato eccezionali i Burning Black. Vediamo come sara` il nuovo album. |
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