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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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INQUISITION - Enter the Cult: Intervista con Dagon (versione italiana)
18/03/2015 (3777 letture)
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In occasione del concerto che gli Inquisition hanno tenuto qualche tempo fa a Brescia insieme agli Archgoat (è possibile leggere il report del concerto cliccando qui), ho avuto il piacere di intervistare il loro leader Dagon. Ecco il risultato della nostra interessante e lunghissima chiacchierata.
Selenia: Come ogni band all'inizio della carriera, avete iniziato autoproducendo alcuni demo, prima di trovare delle etichette che fossero interessate alla vostra proposta musicale. Ma quali erano in particolare le difficoltà che avete incontrato? Dagon: Ci sono sempre delle difficoltà all'inizio, è una sfida continua e penso che come per ogni inizio, gli ostacoli siano di solito finanziari. Quando sei un ragazzo, sai, vuoi avere la tua chitarra, ma in particolar modo nel posto in cui vivevo non era molto facile ed in più i miei genitori non mi hanno facilitato le cose. Non mi hanno supportato immediatamente, ma solo molto dopo. Quando mi hanno permesso di avere una chitarra tutta mia era davvero roba di pessima qualità all'inizio, una chitarra molto economica che però ho trattato come se fosse una chitarra da migliaia di dollari. Questo mi ha insegnato ad apprezzare molto il mio strumento ed a trattarlo con il massimo rispetto. Poi, l'altro problema era che gli altri erano totalmente ignoranti, ognuno vuole dire la sua opinione, ognuno pensa di avere ragione ed in particolar modo come compositore devi avere a che fare anche con questo genere di cose, con le critiche. Quindi devi guardare sempre avanti e questa è probabilmente la cosa più importante da superare: ascoltare la tua voce interiore e credere nel tuo personale obiettivo.
Selenia: Com'era la scena colombiana in quel periodo? Dagon: E' difficile da descrivere, perché non era molto differente da qualsiasi altra scena, se non per quanto riguarda la qualità. Era incredibile, perché arrivava musica dagli Stati Uniti, dall'Europa e ovviamente c'erano tutte le band oscure sud americane che al tempo erano davvero estreme. C'erano i Parabellum, c'erano i Sacrilegio in Colombia che credo siano la più cattiva band black metal che sia mai esistita e ogni volta che lo dico alla gente, pensano che stia esegerando, ma poi in genere mi danno ragione.. e tutto questo c'era nel 1984!
Selenia: Poi sostanzialmente avete iniziato ad occupare un posto importante nella scena black metal, quindi questo ha significato un aumento di interessa da parte delle etichette, come la Hell's Headbangers ed infine la Season of Mist. Come hai vissuto questo successo e come ci hai lavorato su? Dagon: Non ci è voluta molta riflessione, mi sono semplicemente reso conto che avevamo bisogno di una migliore distribuzione, era giunto il momento di avere di più, dal momento che stavamo facendo anche più tour e che le location stavano iniziando a diventare sempre più grosse, il che è davvero un'ottima cosa. Voglio dire, sempre più persone iniziavano a venire ai nostri concerti e sentivo che avevamo bisogno di entrare in un circuito più grande in cui fare i tour. Poi, sai, puoi scaricare musica da internet ma molta gente ci diceva che voleva una copia fisica dei nostri lavori e si lamentava che non potevano avere una copia dei nostri cd o vinili, così mi sono detto 'E' arrivato il momento di far parte di una touring agency più grande e di entrare in un'etichetta più grande per avere una distribuzione migliore'. Abbiamo iniziato ad informarci su alcune label ed abbiamo concordato che la Season of Mist fosse la migliore, mi piace veramente molto, perché vogliono roba unica e differente e, che piaccia o no, è comunque sempre ottimo materiale. Michael [Berberian, fondatore dell'etichetta ndR.] è lui stesso un artista, ha dei buoni gusti, è bravo a gestire la sua etichetta, non interferisce con le visioni degli artisti. Per qualsiasi cosa, Michael aiuta molto.
Selenia: Parlando del vostro ultimo album Oscure Verses of The Multiverse, questo è il primo che avete realizzato con la nuova etichetta. Ma ha comportato anche il cambiamento dell'artista incaricato di fare l'artwork. Voci dicono che la decisione sia stata in qualche modo forzata dalla Season of Mist, che voleva che voi prendeste le distanze da Antichrist Kramer, che si era occupato dei precedenti artwork. E questo solo per le sue implicazioni nella scena NSBM. E' vero? Dagon: Assolutamente sì, non c'è nessun segreto. E non è colpa mia e nemmeno dell'etichetta, so che molte persone lo stanno dicendo, ma è colpa del vostro sistema qui in Europa, perché non rispettano la libertà di parola e l'industria musicale qui, la distribuzione, tutti sono dannatamente impauriti dagli antifascisti. Negli Stati Uniti non avremmo avuto un problema simile. Io non ho fatto nulla di sbagliato, dovete essere arrabbiati per questo, sai c'è una teoria molto semplice: se vuoi sapere chi ha il controllo, lo troverai cercando chi non può essere criticato. Nel momento in cui mi dici di chiudere la bocca e non puoi dire nulla sulla religione, o non puoi dire nulla su un certo tipo di cultura o su qualsiasi altra cosa, perché qualcuno pensa a sé stesso come a qualcosa di speciale che non può essere criticato, allora dimmi, chi è il problema? L'altra questione è che Kramer ha creato lui stesso un problema e non entro mai nel merito di questa faccenda perché è personale, ma lo abbiamo pagato per fare l'artwork, non ha rispettato la deadline, quindi abbiamo dovuto trovare un altro artista. Nel frattempo che lo stavamo cercando, lo chiamavo in continuazione, ma non ha mai risposto alle mie chiamate, quando finalmente mi ha chiamato lui per dire 'Sono pronto per fare l'artwork' e io gli ho detto 'Amico, non ci siamo parlati per mesi, tipo due mesi!', lui mi ha risposto 'Beh, sei stato in tour fino adesso' ma in realtà io avevo cercato di chiamarlo e ho dovuto trovare un altro artista. Si è incazzato un sacco quando ha saputo che il nuovo artista era Paolo [Girardi ndr.]. Mi ha detto 'Oh, cancella tutto, sono pronto per farlo io l'artwork', ma gli ho detto che era troppo tardi. Paolo è molto veloce ed è davvero molto bravo, è incredibile come artista ed ho sempre amato la sua arte.
Selenia: So che sei un fan del krautrock, del noise e della musica cosmica come i Tangerine Dream e ho davvero sentito un collegamento tra loro e voi Inquisition. Entrambi avete questa sorta di "sonorità meditativa", la musica dei Tangerine Dream è come una meditazione elettronica e voi fate la stessa cosa ma in un modo più oscuro. So anche che ascolti la musica del periodo barocco e infatti ho trovato una connessione anche con questa, perché avete la stessa epicità in alcune parti. Dagon: Davvero hai visto tutto questo? Beh, concordo al 100% su entrambi i punti!
Selenia: Assumendo che gli Inquisition hanno un chiaro approccio spiritualistico, qual è la tua personale spiritualità? Dagon: Beh è parte dell'intuito, seguo la mia intuizione, credo che sia la cosa più grande che abbiamo. Alcuni lo chiamano terzo occhio, altri sentono di essere particolarmente dotati per avere questo intuito e sentono di essere più forti di altri.. il mio è veramente molto forte e lo seguo ogni volta. E credo che l'intuizione non sia solo una questione di istinto, non credo che sia qualcosa di costruito all'interno del nostro DNA, non credo nemmeno sia una questione di terzo occhio, ma seguo la mia voce interiore e questo può non sembrare profondo perché usiamo questa parola davvero un sacco, ma è qualcosa che viene da quello che possiamo semplicemente definire come psicologia. Credo che psicologia e spiritualità siano legate reciprocamente. La psicologia è quel qualcosa che ti rende ciò che sei, la tua personalità, la psicologia di noi stessi; unitamente possiamo dire di avere -beh, qualcuno crede di no- ma possiamo dire di avere un'anima. Abbiamo entrambe le cose, l'anima e la psicologia della mente. Dicono che l'anima possa vivere in eterno, quindi è qualcosa che non è facile da spiegare, il tuo intuito ti dice cosa è ed è questo il motivo per il quale c'è la necessità di conoscere sé stessi. Anche questa credo che sia una forma d'arte.
Selenia: Una delle principali caratteristiche degli Inquisition è che puoi chiaramente sentire ogni nota, ogni riff.. Sento molta razionalità nelle vostre composizioni musicali, anche le parti più veloci dei pezzi non sono impulsive, sembrano essere mediate dalla tua razionalità. Possiamo quindi dire che il tuo approccio musicale sia matematico? Dagon: Beh, la musica è matematica.. ma forse puoi spiegarti meglio?
Selenia: Sì voglio dire, puoi chiaramente sentire un certo serialismo nello sviluppo del pezzo, puoi chiaramente sentire le parti più veloci, gli arpeggi, gli accordi e sembra che tutto venga ripetuto come in una composizione seriale. Lo so è un po' complicato da spiegare, scusami! [rido] Dagon: [E' un po' sorpreso ed intrigato dalla mia domanda, sorride anche lui] No, tranquilla, ora capisco! Beh, è qualcosa di conscio quando pianifico il valore numerico delle ripetizioni, è un sistema binario. La musica è matematica e la cosa che mi piace molto del periodo barocco è che le persone hanno iniziato a non apprezzare più la prevedibilità. Credo che tu abbia nominato la parola serialismo, giusto? La ragione per la quale il serialismo è esistito è perché per le ultime 4-5 centinaia di anni la musica è stata troppo prevedibile per via del sistema binario. Quindi c'erano le note nere contro le note bianche [come nelle composizioni madrigali ndR.], tutti questi tempi musicali, questi accordi, queste armonie. A me piace la prevedibilità, penso che dia un senso di pace alla mente, può avere a che fare con la mia mente, ora che ci penso, perché io ho bisogno di organizzazione per pensare meglio, per percepire meglio e dunque la mia musica è come un terapista per me stesso. Sperimenterò molto di più la rottura di questo metodo per il prossimo album ma in generale mi piace la formula che abbiamo, mi piace il sistema binario e la prevedibilità, mi sento bene nel sapere che le persone sanno perfettamente dove il pezzo sta andando a parare. Sapere quale sia la direzione ha una doppia valenza: la prevedibilità nella musica può essere sia noiosa ma può essere anche qualcosa che fa impazzire la gente, della serie 'Sapevo che l'avresti fatto!'. E questo lo adoro. E' il cervello a chiedertelo.
Selenia: La vostra musicalità, insieme al tuo stile vocale, rendono davvero unico il vostro sound ed il tutto contribuisce a creare la vostra identità specifica. Ho anche notato che tu, ad un certo punto, inserisci alcune parti che interrompono la fluidità del pezzo. Per esempio la voce tremolante di Desolate Funeral Chant -che è la mia preferita-, o l'effetto sonoro che c'è nel sottofondo di Command of the Dark Crown, oppure l'arpeggio "neo-folk" in The Initiation. Dagon: Sì, penso che se fossi un pittore dipingerei paesaggi limpidi, non troppo confusi, ma poi con un piccolissimo particolare sullo sfondo. E' questo ciò che farei, è così che sarebbe il mio stile. Probabilmente userei la complessità in piccola scala, a favore di ciò che io chiamo complessità emotiva: è qualcosa di piccolo ma che è emozionalmente articolato.
Selenia: Mi ricordo del vostro ultimo show a Roma, io c'ero, e durante l'esibizione c'erano alcuni che facevano rumore, così tu gli hai detto di restare in silenzio perché stavano interrompendo il rituale. Il bisogno di rimanere concentrati e di focalizzarsi sulla performance, insieme al vostro intento di preservare la vostra identità personale, mi ha ricordato l'attitudine dei samurai. Per esempio ho pensato a Mishima, perché era davvero ossessionato nel fare gesti rituali, anche in punto di morte; era un samurai ed era profondamente coinvolto nella conservazione della sua identità. Lo so, sono un po' originale con le comparazioni! [rido] Dagon: [Ride anche lui] Oh no, la metafora è giusta! Concordo perfettamente. Sai, a volte vediamo la nostra musica come una sorta di guerra, la nostra voce è contro qualcuno o un sistema prestabilito, il tuo strumento è come un'arma per questa battaglia, lo rispetto sempre come un samurai rispetta la sua spada e, come musicisti, facciamo molti sacrifici, è una cosa molto drammatica. Per esempio, quando alla fine del giorno dici 'Questa è semplicemente musica', lo è davvero, ma non è soltanto musica come qualsiasi tipo di musica pop. Voglio dire, creare qualcosa di così oscuro e dargli un senso, alcune persone pensano sia molto più facile. Ci sono sempre diversi tipi di stili vocali, vengono inserite distorsioni alle chitarre, molti sono in grado di farlo ma davvero in pochi riescono a gestire tutto in modo da far trascendere quel livello di "semplice musica" ad un livello più elevato. Sai, i samurai non erano semplicemente dei guerrieri, erano esseri spirituali, guerrieri anche, ma erano religiosi, filosofi, erano persone intelligenti ed erano pericolosi anche senza la loro spada e credo che anche in musica tutto questo sia importante. Il giorno in cui non potrò più toccare la mia chitarra, perché ho perso una mano o perché semplicemente non sono più un musicista, allora chi sono? E' importante anche per un musicista -non per tutti i musicisti, ma sicuramente per me sì- avere allo stesso modo sostanza senza la mia chitarra come essere umano in sé. Perché il giorno in cui hai perso questa qualità, allora chi sei? Ed allo stesso modo i samurai erano comunque qualcosa di molto più elevato di una semplice persona con la spada, non era la spada a renderli loro stessi e così come non è mia la chitarra a fare me. E' l'esatto opposto. Io dono vita alla mia chitarra, la chitarra può darmi un po' di vita ma si presuppone che sia io colui a metterci l'anima nello strumento ed esce fuori dagli amplificatori. E' un parallelo veramente molto azzeccato.
Selenia: Sono molto contenta che tu sia d'accordo! I tuoi testi si concentrano soprattutto sulla fisica quantistica, la scienza, l'astrologia, praticamente parlano del mondo che c'è al di fuori del nostro mondo. Credi nel potere astrologico di controllare o influenzare le nostre azioni, o credi nella nostra libertà ed indipendenza di scegliere? Dagon: L'astrologia stessa ha delle influenze su tutto, sulla psicologia, è difficile da provare, lo so, ma c'è una connessione tra l'astrologia e molti fatti storici. Per esempio l'antica astrologia degli Egizi, quindi nulla di nuovo. O l'antica cultura asiatica e cinese, i celti, i sumeri, gli aborigeni dell'Australia, la cultura del Sud America e del Centro America, gli indiani Navajo negli Stati Uniti.. le culture molto antiche hanno sempre creduto nelle stelle e nel modo in cui hanno influenza sulla nostra mente. La scienza può provarlo questo o no? Credo che non ne abbiamo bisogno, non abbiamo bisogno di provarlo, la cosa incredibile è anche che la scienza ci ha già detto -e questo è divertente- che siamo letteralmente fatti di stelle, siamo fatti degli stessi elementi. Quando l'universo era in ebollizione prima della supposta grande esplosione, ogni molecola, ogni atomo proveniva da lì, prima che fossimo inseriti in un nuovo ordine cosmico. Quindi, in una scala microcosmica molto piccola, siamo noi stessi un universo e siamo parte di tutto questo. Quindi la domanda è: è per questo che pensiamo che l'astrologia abbia influenza su di noi? O è piuttosto al contrario, l'astrologia è semplicemente un movimento e le stelle ci influenzano perché siamo fatti di stelle? Hai sicuramente sentito parlare del fatto che la Luna abbia influenza su di noi, la temperatura atmosferica.. So che non è una teoria cosmica, ma la pressione atmosferica che c'è prima che inizi a piovere fa scappare gli animali, la gente non vuole uscire dalla propria casa, diventa pigra, assonnata.. quindi il tempo atmosferico ha influenza su di te, non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
Selenia: Oh sì, conosco quella sensazione! Il tempo atmosferico in particolare influenza il mio umore.. Dagon: Sì, sai, il movimento delle stelle, il moto della Luna, la forza gravitazionale, hanno tutti un effetto su di te. Perché? Non lo sappiamo, ma non sappiamo nemmeno chi ci ha creati, non sappiamo perché siamo qui, quindi se sapessimo perché fossimo qui e perché è esistito l'essere umano, avremmo una comprensione migliore della meccanica quantistica, del significato dell'universo. Le forze che non vediamo fanno agire l'universo nella maniera che conosciamo. Quindi, se i Sumeri avevano ragione e sono stati gli Anunnaki a crearci, allora sarebbero loro gli unici ad avere una comprensione più estesa del perché l'astrologia funziona in questo modo. Ma noi non lo sappiamo, è un mistero.
Selenia: Ma, guardi a queste forze invisibili dell'universo con che sentimento? Sei impaurito, affascinato..? Dagon: Non provo nulla perché non vedo nulla, ma credo che sia proprio per questo motivo che un po' ci giochiamo con la fede o con qualcosa di simile, nel credere alla vita dopo la morte, agli dei, alle forze della natura, ci facciamo delle domande, scriviamo libri su questo e quando dico "noi" intendo l'intera umanità. Non è esattamente una sensazione, è solo un grosso punto interrogativo ed è per questo che i mio modo di rapportarmi a tutto questo è nel fare musica occulta. Ovviamente è iniziato con il metal, con qualcosa di frivolo, di superficiale, ma quando cresci inizi ad interessarti di qualcos'altro, dell'aspetto spirituale, di tutto quel mondo che è invisibile.. mi piace credere che c'è molto molto di più di ciò che vediamo qui ed è questo ciò che sento.
Selenia: Ho un'ultima domanda ed è un po' strana. E' sempre difficile definire cosa sia la musica. Ad esempio, mi era piaciuta molto la definizione che Ferruccio Busoni -un compositore italiano di musica classica- diede della musica. Sostanzialmente disse che la musica è "aria sonora" e l'ho trovato molto suggestivo, perché in effetti l'aria può essere composta di qualsiasi cosa, di foglie morte, di vento.. Quindi la mia domanda è: cosa immagini sia la musica? Dagon: Beh, wow.. ho un sacco di risposte per questa domanda [ride]. Per me la musica è una forma d'arte, è un modo di organizzare le frequenze in maniera artistica. Hai detto che il suono è ovunque, è nell'aria. Può controllare le emozioni di una persona e puoi trasportarle da un posto ad un altro, mentalmente ed emozionalmente. E' l'arte del suono, ecco cosa è la musica. Come ha detto lui, è aria, l'aria è ovunque, è molto complesso, non sto entrando molto nel dettaglio di cosa penso perché dovrei parlare di fisica del suono. Ma per me la musica è fondamentalmente l'arte di organizzare il suono in una forma artistica, l'arte di raccontare storie, di trasportare le menti.
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Dagon è una persona molto intelligente forse anche troppo il che lo fà diventare anche un gran parac***! Intendiamoci si sente chiaramente che ama l'arte e la musica,è un artista, ma di certo non è ciò che vuole apparire ! non è un satanista anche se lo usa sempre come riferimento .. nulla di male in questo anzi .. ma sicuramente la sua è un azione tra virgolette commerciale e personale per esprimersi artisticamente e godersi la vita . Anche il loro passaggio al black lo reputo solo come un modo per realizzarsi come artisti professionisti e in tal modo ci sono riusciti. Dagon non è un blackster, a lui non frega niente ne di satana ne di cristo ne del bene ne del male e questo si sente chiaramente nella musica che compone . Semplicemente ha deciso di USARE il concetto black per esprimersi come artista e realizarsi come tale ! Io adoro gli Inquisition e hanno, come già detto, un intelligenza e una creatività compositiva invidiabile!!.Vorrei sferzare solo l'ultima frecciata a Dagon ... anche se ribadisco che stimo !Allora la scelta di ultilizare quel tipo di voce dimostra sicuramente che è per l'80% un chitarrista e per il restante un cantante ! il timbro funziona molto bene (e questo è da ricollegarsi con la sua intelligenza)ma a livello di tecnica e passione siamo a livelli raggiungibili a molti ! Lui è un chitarrista non un cantante, anche se poi nell'isieme rende tutto molto bene ! troppo bene !grandi Inquisition ! |
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Dai primi anni '90 che questi due colombiani si vedeva che facevano la differenza rispetto a tante altre band black con i soliti stereotipi. Questo è vero spirito nero, gran bella intervista ricca di pathos |
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Mi unisco anch'io... intervista stupenda... |
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Grazie mille a tutti ragazzi per il supporto, mi rende tanto felice che apprezziate il mio lavoro! L'intelligenza e la profondità di Dagon mi hanno spronata a non limitarmi alle solite domande da ultimo album etc, perché sapevo di avere di fronte a me un artista ed una personalità con la quale sarebbe stato intrigante affrontare anche tematiche extra-musicali, ma che hanno comunque chiare ripercussioni sul suo percorso musicale all'interno degli Inquisition. Un'esperienza davvero bellissima! |
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Bella intervista, brava, differente da quelle classiche e tradizionali con le solite 4 domande. Sicuramente un personaggio non banale, dopo si può concordare o no con quello che ha risposto. |
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Intervista interessantissima e non prenderei in modo molto superficiale ciò che dice perché nessuno conosce la risposta ed è questo che lo rende interessante. Poi sinceramente all'idea di un dio credo più alla sua versione o di qualche popolo cosiddetto "selvaggio" o "antico". Complimenti Selenia! |
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Leggere questa intervista è stato un veramente un piacere. |
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(l'andrea friulano)grassa intervista, brava selenia!non condivido neanche lontanamente metà delle cose dette (anzi, svariate cose mi sembrano decisamente "eh?") ma ciò non toglie che sia tutto molto interessante. che rabbia non esserci stato! se ora volessi deliziarci anche con un report/intervista agli opera ix in occasione del concerto di dopodomani (ovviamente non potrò andare nemmeno lì) mi faresti un grassissimo favore!  |
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Bella intervista e domande profonde, domande a cui noi tutti almeno qualche volta penso ce le siamo fatte, personalmente non credo ne agli annunaki di Sitchin ne agli esseri stellari-dei Elohim di Biglino, io da ateo che ero, da un anno circa son passato all'opposto, credo in un unico Dio Creatore di tutto,poi non ho capito cosa intendesse Dagon per astrologia(tutte frottole per me), ma l'astrologia non pretende di studiare i pianeti, e ricavarne presunti eventi/presagi positivi tramite oroscopi o negativi delle persone!?, e allora cosa c'entra con le stelle!?, poi non e' una scienza come lo e' invece l'astronomia, inoltre si, siamo fatti di protoni neutroni, ed elettroni come le stelle , questo si, ma non c'e' nessun influsso delle stelle o dei pianeti su di noi, tranne l'effetto fisico della Luna sulla Terra che provoca le maree.Poi si , la musica e' l'arte dei suoni, e i suoni sono vibrazioni e frequenze, dunque fenomeni fisici concreti, e in questo senso pianeti, Stelle , Galassie e Universo(se mai ce be fosse solo uno, chissa'), e sono materia di sudio della fisica, mentre tocca ai musicisti , scrivere testi e note, e poi cantarle e suonarle per regalargi momenti intensi ed emozioni, o meglio ancora farci vibrare le corde dell'anima. |
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Al contrario di quello che può sembrare, il tipo si rivela una mente sicuramente non banale. Già li apprezzavo, ora ancora di più. |
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grazie mille @Andrea! E' stata un'intervista molto impegnativa e stimolante. Dagon è una persona estremamente intelligente. |
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Bellissima intervista, complimenti. |
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