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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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DELYRIA - Parla la band
8/03/07 (1951 letture)
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Tra i vari demos che mi sono capitati sottomano di recente uno dei più interessanti è quello dei Grossetani Delyria. Potevo esimermi dal farci quattro chiacchere?
Allora ragazzi, che si dice lì a Grosseto? Com’è la scena locale?
Beh qui nell’ultimo periodo, dopo anni di nulla più totale, sta venendo fuori una bella scena!
La città è piccola però fortunatamente sì è messo un moto un mondo underground degno di rispetto,
con tanti gruppi metal e hardcore di buon livello, lentamente anche i locali della zona (uno o due per la precisione)
stanno iniziando ad accorgersi della situazione che si è creata e propongono musica più “alternativa”
anche di alto livello (per il metal è ancora lunga però!) e a volte concerti di band locali.
Speriamo che questa storia prenda una buona piega e possa crescere ancora di più.
Alla fine la scena grossetana si va a ricollegare a quella del nord toscana,
cioè in quel di Firenze e dintorni, dove ci sono più possibilità.
Nella mia recensione di ATWOTS ho scritto: “Death (genere e gruppo) con influenze ottantiane”, vi ci ritrovate?
In effetti, riesaminando il nostro lavoro anche noi ci abbiamo fato caso a questa cosa. E’ vero, vuoi per il tipo di registrazione che magari può ricordare quegli anni lì, vuoi per il nostro riffing che è a metà tra il death e il thrash. Alcuni ci hanno detto che come sonorità siamo accomunabili a quel momento in cui il thrash più violento diventava il primo death. Ragionandoci sopra è vero, magari i nostri pezzi sono veloci, articolati, ma non hanno la violenza esplosiva che caratterizza il death.
Questa caratteristica, perché a nostro avviso pecca non è, probabilmente è dovuta al fatto che i pezzi sono stati composti in un tempo brevissimo, circa tre mesi, in cui eravamo anche occupati con alcuni live e soprattutto dopo appena mezzo anno che suonavamo insieme. Se poi teniamo conto che proveniamo da esperienze diverse, mettere d’accordo in così poco tempo cinque teste che lavorano differentemente non è semplicissimo
Ho notato un certo amalgama tra di voi, notevole in rapporto al poco tempo avuto.
Il rapporto che c’è all’interno del gruppo è molto buono, siamo diventati molto amici suonando assieme e questo penso che sia fondamentale per la resa sonora, in quanto il clima è disteso e ciascuno di noi partecipa alla composizione dei pezzi in base al suo strumento e ai suoi gusti.
In quali condizioni è stato registrato il demo?
Guarda abbiamo deciso di registrare questo demo in studio, per un ovvio problema logistico, soprattutto di tempi fatica e nervi che a far da soli ci avrebbero allungato molto il lavoro. Le registrazioni sono durate due giorni non senza inconvenienti ( cambio dell’ora solare con appuntamento alle 8 di domenica mattina, tracce che scomparivano alle 10 di sera), un po’ più tempo ha richiesto il missaggio e la scelta dei suoni che se pur qualitativamente buoni non sono magari adattissimi al genere, cosa dovuta anche alla mancanza di personale specializzato nel genere.
Ne siete soddisfatti?
Ne siamo soddisfatti. Nella nostra idea doveva venire un demo e anche se ha qualcosa che col senno di poi avremmo ritoccato o cambiato, siamo contenti di come lo abbiamo fatto e cerchiamo imparare dagli errori che abbiamo fatto per rendere il nostro prossimo lavoro migliore possibile.
Per noi è stato il primo demo e come tale ci ha dato delle risposte e delle soddisfazioni che non ci saremmo mai aspettati.
Rappresenta il nostro punto di inizio cui riferirsi per andare avanti.
Mi pare che il risultato finale della vostra musica sia rappresentato da una sintesi di esperienze molto composite, quale è il background dei componenti della band?
Questo aspetto del nostro gruppo è secondo noi uno degli aspetti fondamentali. Se da una parte ci ha costretti ad una partenza più faticosa soprattutto per quanto riguarda la composizione a lungo termine ci ha permesso di trovare un modo particolare di lavorare.
I Delyria si sono formati dall’unione di gusti musicale molto diversi, Giancarlo è orientato verso il prog mentre Fabio più sulle ritmiche martellanti del thrash mentre Francesco viene da esperienze heavy e rock e Daniele dal mondo dell’hardcore e del drum’n’base , infine per Andrea è stato sempre il death il punto di riferimento.
Come detto prima queste erano le condizioni iniziali, ora stiamo convogliando le nostre diversità nella composizione dei nuovi pezzi.
Alla fine vi considerate una Death Band?
Il genere che facciamo può rientrare sotto il death, ma alla fine il nostro background è talmente diverso e la nostra musica può assumere sfaccettature assai diverse. Questa cosa l’abbiamo vista in fase di composizione dei nuovi pezzi, dove acquistando sicurezza ogni strumento ha preso un peso diverso
Riuscite a suonare dal vivo con continuità?
Per il primo anno, contando lo stop per la registrazione di ATWOTS e quello per il nuovo lavoro siamo soddisfatti delle serate che siamo riusciti a fare.
La continuità per certi versi non è facile da mantenere, vuoi il genere vuoi la lontananza dalle scene più attive per certi versi possono a volte penalizzarci.
Le serate alla fine non sono mai mancate
Prossimo lavoro nel 2007. Di che si tratta?
In pratica stiamo preparando un nuovo demo. Abbiamo già pronti 5 pezzi di cui stiamo finendo di curare gli arrangiamenti e tra un mese circa inizieremo a registrarlo.
ATWOTS è per noi un demo di assestamento, questo è più estremo e per certi versi più originale e soprattutto rispecchia i Delyria di oggi, cosa che non si sente dal lavoro vecchio.
Cerchiamo di affrontare con precisione tutte le fasi di produzione dal riffing ai testi alla presentazione in maniera tale che venga un bel demo!
A presto, un saluto da parte di Metallized.
Saluti anche a voi!
Vi ringraziamo per lo spazio che ci avete concesso e speriamo di rivederci col nuovo lavoro!
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Raga ascoltate l ultimo capolavoro i DELYRIA spaccano un cifro fuck |
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I Delyria son dei grandi spaccano!!! Non vedo l'ora di sentire il loro ultimo lavoro! |
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