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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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FESTA DELL’UNICORNO - EPICA - Vinci (FI), 28/07/2018
01/08/2018 (2310 letture)
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L’estate della capitale è quest’anno più torrida ed impietosa che mai nonché piuttosto povera di eventi degni di interessi. Quale migliore occasione dunque per concedersi un weekend fuori porta all’insegna della buona musica? La località prescelta è Vinci, nei pressi di Firenze, presso la quale ha luogo l’unica data del tour europeo degli Epica.
Cornice del tutto inedita dello show è la Festa dell’Unicorno, rappresentante uno degli appuntamenti più attesi per tutti gli appassionati di fantasy. La foggia medievale, estremamente curata e valorizzata della località rappresenta un setting assolutamente perfetto per l’evento. Aspetto non trascurabile è indubbiamente l’aver incluso il concerto nel modico costo della fiera (intorno ai 13 euro), il che rendeva l’occasione piuttosto ghiotta. La sottoscritta ha dunque approfittato delle ore precedenti il concerto per addentrarci tra la folla giocosa e festosa ed i vari stand presso i quali era possibile trovare qualsiasi articolo potesse far gola al nerd della prima ora, da set di dadi a giochi tavolo sino ad arrivare all’abbigliamento per giochi di ruolo dal vivo. La cittadina era inoltre disseminata di allestimenti a tema dedicati agli orchi tolkeniani, ai pirati e persino a Star Wars.
EPICA Al concerto è stato dedicato un piazzale a valle della fiera, dalle dimensioni piuttosto ridotte, sicché i fan più prudenti hanno cominciato a far capolino nell’area ben due ore prima dell’inizio del live. Di conseguenza, intorno alle 21, il piazzale risulta già estremamente gremito ed i fan non mancano di manifestare la loro impazienza per il tanto atteso evento accogliendo con urla festose qualsiasi apparizione fugace dei nostri nei dintorni del palco e del backstage. Nonostante l’inizio del live fosse indicato alle 21.30, il sipario si apre con una mezz’oretta abbondante di ritardo: l’ouverture, affidata ad Eidola -che figura quale introduzione dell’ultimo lavoro degli olandesi- scatena l’entusiasmo del pubblico. Il primo a palesarsi sulla scena è Ariën Van Weesenbeek, che inizia a scandire con le pelli la conclusione del brano. Presa posizione sul palco, i nostri iniziano ad eseguire, seguendo fedelmente la tracklist di The Holographic Principle, Edge Of the Blade. Ultima a presentarsi all’uditorio è la Simons, come sempre elegante ed impeccabile. Le sontuose orchestrazioni che fanno da sottofondo alla traccia sono rese pressoché fedelmente in questa sede, incarnate visivamente dal dinamismo scanzonato del tastierista Coen Janssen. Quest’ultimo, utilizzando un espediente già sperimentato con successo in passato, ha percorso difatti il parco mediante una sorta di binario sul quale era fissato lo strumento, saltellando ed interagendo energicamente con il pubblico. Segue Sensorium, traccia tratta dall’esordio della formazione ed accolta con estremo calore dal pubblico, resa più heavy dal corposo guitar work che Jansen e Delahaye rendono indubbiamente più corposo in sede live. È la volta di The Essence of Silence e Storm the Sorrow (brani più noti facenti parte rispettivamente di The Quantum Enigma e Requiem for the Indifferent) nelle quali la Simons è in grado di sfoderare una delle sue prestazioni più incisive e potenti. Apostrofando ironicamente gli astanti in costume -la fiera è popolata da una cospicua popolazione di cosplayer- la band propone nuovamente tracce estratte dalla più recente release ovvero Ascension- Dream State Armageddon e Dancing in a Hurricane, beneficanti di un’esecuzione appassionata nonché adrenalinica. Nonostante il genere non si presti tendenzialmente ad un pogo scatenato, il pubblico non disdegna affatto cimentarvisi, specie in virtù degli inviti di un compiaciuto e divertito Jansen. La tanto attesa Cry for the Moon, presentata come uno dei primi brani della storia degli Epica, irrompe in un uditorio rapito e vivace che intona a gran voce il refrain, arrivando quasi a coprire la voce della Simons. Estremamente ben eseguita e partecipata è anche la successiva The Obsessive Devotion, che i nostri amano senz’altro riproporre in sede live. Non manca tuttavia un brano etereo e delicato, incarnato da Once Upon a Nightmare, la cui esecuzione è preceduta dall’invito, da parte della vocalist, a sollevare in alto accendini nonché smartphone con la torcia attivata poiché "the night is dark and full of terrors" ("la notte è oscura e terrificante", citazione tratta da Il Trono di Spade che avrà senz’altro fatto sorridere gli appassionati della saga). A ravvivare l’intermezzo tra la prima tranche dello spettacolo e le tracce successive è un godevolissimo scambio di battute tra Jansen, Van Weesenbeek e Janssen i quali fanno dell’ironia circa la loro scarsissima padronanza della lingua italiana -limitata a qualche lemma pronunciato male. Il pubblico viene dunque invitato a scandire a suon di "ciao" l’ouverture di Sancta Terra laddove l’incedere trascinante di Beyond the Matrix viene utilizzato quale occasione per smaltire il surplus di calorie ingurgitate nel corso della giornata saltellando. A chiudere il sipario di uno show protraentesi per oltre un’ora e venti è Consign To Oblivion, classicamente utilizzata dagli Epica per concludere i propri live.
Nonostante il contesto del tutto peculiare gli olandesi hanno dato luogo ad uno spettacolo godibile dall’inizio alla fine, come una buona dose di simpatia ed ironia nonché spigliata interazione con il pubblico, il che rende estremamente piacevole e coinvolgente assistere ad un concerto degli Epica, foss’anche la seconda o terza -come nel caso della scrivente- volta che si segue dal vivo la formazione. Un esempio insomma dal quale molte band dovrebbero prendere spunto. SETLIST EPICA 1. Eidola 2. Edge of the blade 3. Sensorium 4. The Essence of Silence 5. Storm the Sorrow 6. Ascension - Dream State Armageddon 7. Dancing in a Hurricane 8. Cry for the Moon 9. The Obsessive Devotion 10. Unchain Utopia 11. Once Upon a Nightmare 12. Sancta Terra 13. Beyond the Matrix 14. Consign to Oblivion
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5
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Questa donna e' come una chitarra d'epoca...un bel pezzo di legno |
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4
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Più che un pezzo di legno è un gran pezzo di sorca |
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Io li ho visto e li rivedo mto presto. Sono validi, Simone è un pezzo di legno ma una voce che anche live è sublime. Evviva! |
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2
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Band che mi manca live e che mi piacerebbe vedere |
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Bella recensione! è stata una serata molto bella e divertente, i ragazzi sono stati bravissimi. Felice di aver partecipato!! |
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