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Il VIRUS DEI CONCERTI - Previsioni di non ritorno alla normalità
22/04/2020 (3432 letture)
Quello che stiamo vivendo è certamente un periodo difficile, straniante, destabilizzante. Mesi, quelli passati e quelli che verranno, di cui i nostri figli e i nostri nipoti leggeranno sui libri di storia sia per le loro conseguenze sul piano prettamente sanitario, che economico e sociale. Tutto questo, purtroppo, cambierà profondamente il nostro modo di vivere la musica. Discutiamone insieme.

SCIPPATI AD EINDHOVEN
Di quanto attiene al piano sanitario della vicenda, alla sua scia di morti e al possibile/probabile corollario giudiziario relativo all’accertamento di eventuali responsabilità nel mancato contenimento dell’epidemia di Coronavirus in certe strutture, sarà ovviamente la magistratura ad occuparsi. Le conseguenze sociali, economiche e psicologiche della faccenda, sono però già in corso e probabilmente causeranno una recessione globale attualmente ancora poco valutabile nella sua interezza. Una condizione con cui dovremo fare i conti per molti anni. Tra le difficoltà create dal maledetto Covid-19, una in particolare può essere trattata istituzionalmente su queste pagine: la cancellazione dei concerti programmati e dei tour a essi collegati, con le ricadute che tutto questo comporta sull’esteriorizzazione della nostra passione e sullo "scippo virale" del migliore e più completo modo di catalizzare l’enorme energia che immagazziniamo quotidianamente quali appassionati di musica oltre ogni dire. Ed anche in questo caso, è possibile che la nostra percezione di quanto il virus ci terrà in scacco da questo punto di vista non sia ancora completa. Chiaramente, data la situazione sanitaria con cui ci stiamo misurando, è semplicemente folle pensare di poter organizzare manifestazioni pubbliche come i concerti nel breve periodo. Specialmente in ambito metal, dato che il contatto fisico durante i live non solo è inevitabile e normale, ma viene portato spesso al parossismo tramite la ricerca esplicita di una comunanza di corpi espressa in modo eclatante tramite balli che ne fanno una specie di battaglia virtuale regolata da precise norme, in nome di una fratellanza che deve essere ribadita e sancita ogni qualvolta ci si ritrova sotto un palco più o meno estremo. Almeno da una parte degli astanti. Oltretutto, gli ultimi studi di matrice olandese (Università di Eindhoven) portano a due metri la distanza di sicurezza consigliata, rendendo le cose ancora più difficili. Questo senza nemmeno considerare le difficoltà organizzative in mancanza di prevendite e certezze sulle condizioni sanitarie e le ordinanze vigenti sui vari territori nei mesi a venire. Tutto questo va analizzato sia in termini economici, che artistici.

ANNULLATI E SCONTENTI
L’annullamento delle manifestazioni già organizzate, sia come festival che come tour o date singole (Metaldays e Frantic Fest gli ultimi al momento in cui questo articolo viene scritto dopo Wacken e Summer Breeze, ma chi in Italia non lo ha ancora ufficializzato aspetta comprensibilmente solo il momento giusto, sperando di ottenere un indennizzo di Stato), porta conseguenze che segneranno per anni l’ambiente della musica. Ciò in quanto le perdite economiche di chi è presente sulla scena a tutti i livelli che io stesso nel mio piccolo sto vivendo come molti di voi – diretti e nell’indotto, se consideriamo il giro di soldi agganciato alle vendite di cibo, bevande, alloggio, merch e molto altro, nel caso degli eventi live – saranno ingentissime e lunghe da assorbire. Questo arriva a incidere in maniera diretta non solo sul circo che si muove attorno a ogni singolo concerto, per quanto piccolo, ma anche sull’attività di ogni band. Infatti, non si contano già quelle che a causa di tutto questo sconquasso sono state costrette a posticipare l’uscita di un disco e i concerti di presentazione, perdendo introiti messi in preventivo sia dal merch che dai cachet, o più semplicemente in termini di ritorno di immagine. Tutto questo impatta e impatterà su tutti gli strati della nostra "società metallica", in quanto anche la gran parte dei gruppi più di nome e tolti dal mazzo (ma solo fino a un certo punto) quelli davvero di primissima fascia che ancora possono contare su entrate derivanti solo dalla vendita dei Cd, nella grandissima maggioranza dei casi non fanno più concerti per vendere dischi, ma dischi per vendere concerti. E anche loro subiranno la botta. Per inciso, è del 20 aprile, cioè due giorni prima della pubblicazione di questo scritto, la notizia che dato lo stop dell’attività dal vivo, la notissima Anneke Van Giersbergen ha deciso di offrire la propria ugola per cantare come guest in una canzone altrui (una al mese tra quelle che le verranno inviate) per 1250 euro di compenso. Alle sole condizioni che siano una sola per autore/band e che i testi siano scritti in inglese o olandese corretto e dichiarando apertamente che lo fa in quanto priva di entrate da live show. Ognuno tragga le sue conclusioni. Chiaramente, però, saranno i piccoli gruppi e le piccole organizzazioni a soffrirne maggiormente, così come presumibilmente accadrà in ogni comparto. Inoltre (ed è questo l’argomento che più dovrebbe essere considerato sia per quanto riguarda la musica, che il resto), non molti si sono resi ancora conto che la situazione si protrarrà molto a lungo, come dimostra lo stupore dei più alla notizia che salvo provvedimenti a sorpresa inseriti nelle decisioni prese a partire dal prossimo 4 giugno, i concerti potrebbero essere autorizzati solo nel 2021. Questo in quanto i live sono proprio il tipo di manifestazione che inevitabilmente dovrà essere accantonata sine die. Molto più di quanto accadrà per cinema e teatri, dove si può già ipotizzare che a un certo punto probabilmente non molto lontano, si arrivi a una situazione in cui si potrà far entrare un pubblico contingentato che potrà disporre di posti a sedere predeterminati e debitamente distanziati comprati in prevendita da casa. Una situazione che comunque porterà a una diminuzione degli incassi e di conseguenza a un possibile rincaro dei prezzi. Una garanzia, quella del distanziamento, che nessuna arena da festival o locale che voglia ospitare un concerto metal potrà mai offrire per le ragioni già suggerite in precedenza, cozzando forse anche sui prezzi dei Cd e dello streaming a pagamento, visto che i concerti non potranno ripartire a pieno regime di pubblico e quando succederà è possibile che i gruppi siano costretti a cercare di bilanciare le perdite agendo dove possibile. Da non sottovalutare, poi, anche l’aspetto psicologico legato alla presenza del Covid-19, visto che il virus potrà essere controllato, ma non eliminato del tutto.

DOMANDARE E’ LECITO, RISPONDERE E’… UN TERNO AL LOTTO
Immaginate di essere arrivati a Luglio 2021 (secondo me non sarà possibile pensarci prima, anche se spero di essere smentito dai fatti) e di avere finalmente la possibilità di andare a un Fest o ad un singolo concerto. E’ presumibile che per quell’epoca non sia ancora a disposizione un vaccino oppure che lo sia - speriamo - ma che non ci sia la garanzia che tutti lo abbiano fatto. A questo proposito segnalo che già ora, semplicemente girando a caso sui social, non è difficile imbattersi in post di gente che dichiara apertamente che non lo farà in nome di una pseudo libertà personale e di teorie del complotto avallate scientificamente da meme prodotti dallo zio del cugino del cognato di uno che una volta ha fatto le pulizie in un laboratorio di analisi. Cosa si fa ai cancelli? Si chiede a tutti il certificato di avvenuta vaccinazione creando file enormi, impegnando più addetti alla sicurezza, forze dell’ordine e personale sanitario dotato di termoscanner (che in ogni caso certificherebbero solo uno stato febbrile in atto, ma non un pericolo da virus in fase di sviluppo o asintomatico) che a sua volta deve offrire e ricevere garanzie sotto tutti i profili? Si va di autocertificazione? Forse possibile per un cinema o un teatro, ma non per un grande concerto o una partita di calcio. Senza contare che si dovrebbero fare i conti con la gente che arriverebbe comunque nella zona della manifestazione provenendo da varie zone del Paese, ognuna con la sua storia rispetto all’epidemia e che il grosso di questi eventi si svolge proprio nelle regioni più colpite. Alcuni addetti ai lavori, come detto, paventano già arrivi scaglionati per orario e ordine alfabetico nei teatri. Sarebbe possibile/opportuno fare lo stesso con i concerti rock? E se qualcuno che si crede molto furbo – tra complottisti, terrapiattisti, antivaccinisti, poveri cristi e altri non è certo difficile trovarne – riuscisse a eludere i controlli? Quanti di noi all’atto di uscire di casa non sarebbero assaliti dal dubbio di entrare in contatto con uno di loro? E uscire come, poi? Con le classiche "macchinate" per raggiungere le location interessate in modo da divertirsi di più e contenere i costi come abbiamo sempre fatto o viaggiando da soli per diminuire i rischi, ma aumentando il budget necessario? In treno o in aereo? Con quali spese, visto che anche lì si dovrà fare i conti con la necessità di non riempire i mezzi di trasporto ed i biglietti potrebbero rincarare? E ancora: nei panni di un organizzatore, ve la sentireste di rischiare? Cosa succederebbe se qualcuno venisse contagiato durante la manifestazione? Ci sarebbero cause legali? Il festival o il locale ne subirebbero in ogni caso conseguenze di immagine che ne decreterebbero la fine? Di più: quante band sarebbero disposte a viaggiare poniamo dalla Germania o dalla Svezia verso l’Italia, andando a suonare per platee dai numeri certamente molto più ridotti, accettando di tagliarsi i compensi per venire incontro alle nuove esigenze? Oppure rinuncerebbero a prescindere, dato che gli organizzatori potrebbero non essere più in grado di coprire i costi per gruppi stranieri? E quanti sarebbero ancora in grado di predisporre la nuova logistica necessaria? Ribaltando la visione: quali promoter si fiderebbero a ingaggiare gruppi provenienti da paesi esteri che magari hanno dato garanzie minori di saper affrontare il virus, Inghilterra in testa, con tecnici e addetti vari al seguito? In generale: quante tra le manifestazioni già annullate – inutile fare elenchi, quelle che non lo hanno già deciso saranno costrette a farlo – che magari versavano già in condizioni economiche difficili, saranno in grado di ripartire con previsioni di afflusso minori? Alcuni, infatti, hanno già detto che non lo faranno. In qual modo tutto questo si riverbererà sui prezzi? Assisteremo al loro abbassamento per non perdere il pubblico superstite o ad un aumento marcato per parare le perdite derivanti dal minor numero di biglietti venduti? I provvedimenti che certamente il governo metterà in campo per aiutare enti lirici, teatri e realtà simili, saranno estesi anche alla filiera che arriva a comprendere il Rock (etichette comprese) e le piccole organizzazioni? Con quali tempi?

LA LUNGA NOTTATA DI EDUARDO
Queste non sono che le prime domande che possono venire in mente pensando quasi distrattamente alla vicenda, ma che indicano come il 2021 sia un orizzonte a mio parere abbastanza ottimista per la normale ripresa e che anche dopo, forse, niente sarà più come prima. A meno della rapida scoperta, sperimentazione e diffusione di un vaccino realmente efficace (ma ci sono tempi tecnici che non possono essere compressi più di tanto) e che questo venga somministrato massicciamente a livello mondiale. E nemmeno questo porterà al rischio zero, visto che al massimo arriveremo a convivere in modo più o meno tranquillo col virus. Di contro, stiamo già assistendo a una forma di reazione che può indicare alcune delle strategie possibili da attuare in attesa che passi ’a nuttata, come avrebbe detto il grande Eduardo De Filippo, ma anche come dovremo rapidamente abituarci a forme di aggregazione mediate dalla tecnologia. Un’eventualità che cozza orribilmente contro lo spirito di condivisione del metal, ma che con la situazione aggiornata al 22 Aprile 2020 porta non solo a dover considerare, ma a sostenere. Mi riferisco a iniziative come La Musica Non si Ferma e varie altre simili, portate avanti dal basso, come si usa dire adesso, da musicisti e addetti ai lavori i quali invece di abbattersi, cercano di far qualcosa di concreto per reagire. Aggregare musicisti e addetti ai lavori in videoconferenza per dibattere della situazione e suonare insieme pur stando in posti diversi, può in seguito portare a veri concerti su Facebook, Youtube, altre piattaforme o tramite i siti ufficiali delle band, offerti come "indennizzo" nelle more che si ritorni a uno stato di pseudo-normalità. E, aggiungo io da ignorante dal punto di vista tecnico, persino a tour virtuali con gruppi che ne programmano un numero idoneo e pari, se non superiore, a quelli che svolgerebbero dal vivo, ma visibili solo in determinate aree dietro corrispettivo del pagamento via Internet di un biglietto – di basso importo, certamente – direttamente ai gruppi stessi. Un escamotage che affiancato all’acquisto dei Cd originali e del merch, potrebbe sostentare principalmente le band underground e non solo in questo periodo di magra, azzerare le loro spese (ma anche eliminando delle figure professionali come roadies, fonici e tecnici vari, purtroppo) e dare al pubblico un simulacro di concerto mentre se ne discute in diretta con gli altri utenti. Magari facendo anche richieste al gruppo in tempo reale, per esempio sulla base di un menù di canzoni a parte offerto dai musicisti di turno. Portando a scalette composte da una parte fissa e una a richiesta, quindi uniche e irripetibili ogni volta. Una soluzione che nel futuro prenderà secondo me sempre più piede a prescindere dai problemi contingenti del presente.

LA CULTURA DELLA RESPONSABILITA’
Ecco, questo brevissimo excursus scritto di getto, ovviamente suscettibile di errori e previsioni non corrette in base a come la situazione evolverà, spero possa essere non solo qualcosa di depressivo, ma stimolare quello spirito di reazione che, peraltro, è o dovrebbe essere peculiare di noi italiani posti davanti a difficoltà estreme e al di là degli stereotipi. Una cosa è certa: da qui in poi sarà necessario ripensarci in termini di cittadini e tarare diversamente i rapporti umani, ma dovremo almeno in parte resettarci pure come musicisti, critici, operatori vari e semplici appassionati. Abbatterci, però, non solo non servirà a nulla, ma lascerà spazio ad altri soggetti musicali e non, di spessore culturale non difficilmente meno importante, facendo calare ulteriormente la qualità della nostra vita. Abbiamo quindi delle precise responsabilità che volenti o nolenti, dobbiamo assumerci.



L'ImBONItore
Sabato 23 Maggio 2020, 12.55.57
122
Eeeee mi inseghisco gavbatamente in questa peghveghsa discussione eeeeeee notando con piasceghe e disgusto eeeeeeee l'integhesse veghso l'aghte estghema eeeeeeeeed insolita. Eeeee quindi do pegh scontato cheeee conosciate Piero Manzoni e le sue scelebghi Merda d'Artista ! Eeeeeee do pegh scontato che eeeee conosciate il movimento dei Wurstellisti nato a Beghlino negli anni 70, neeeeeeel quale gli aghtisti si staccavano i logho peni e li usavano pegh dipinsceghe i quadghi ! Eeeeeeeeee do pegh scontato che conosciate il movimento del Zoccolismo, nato a Ghoma negli anni 60, nel quale le aghtiste dipisnscevano nude e sbacciucchiose ! Eeeeee do pegh scontato cheeeee conosciate il movimento della Tarantella Nordica, nel quale ghi aghtisti cgheavano scultughe danzando mentghe orinavano ! Bene li conoscete, eeeeeee allogha peghchè non compghaghe tali aghtisti ? Peghchè deludeghmi in maniegha favolosa e muuuuuseale ? Amisci, veghgogna !
Lele 13,5 DiAnnö
Sabato 23 Maggio 2020, 9.09.14
121
Le parole di Porcaccio hanno una tale potenza evocativa che quasi quasi comincio a ascoltare black anch’io. Tra l’altro partirei avvantaggiato perché pur non avendo mai dormito nei portoni mi è capitato un paio di volte di cagare sui marciapiedi, quindi inconsapevolmente già sono mezzo blackster...
Lele 13,5 DiAnnö
Sabato 23 Maggio 2020, 9.06.56
120
Le parole di Porcaccio hanno una tale potenza evocativa che quasi quasi comincio a ascoltare black anch’io. Tra l’altro partirei avvantaggiato perché pur non avendo mai dormito nei portoni mi è capitato un paio di volte di cagare sui marciapiedi, quindi inconsapevolmente già sono mezzo blackster...
Porcaccio
Venerdì 22 Maggio 2020, 16.48.16
119
L'ultima cosa sì lo era. Quello prima però ho solo preso larga la cosa, volevo DAVVERO descrivere solo cosa secondo me la gente cerca nei concerti metal, e come mai non accetterà mai di vederne uno stando seduti in un teatro. Per il forum, non posso, non voglio dare un mio contatto mail [edit...]. Però davvero, mi sono concesso quell'offtopic solo con Fasanez, il resto voleva davvero parlare di quali spinte psicologiche e sociali alcuni di noi sfogano nel metal, e in particolare nei concerti. Sarò sincero, tolto un concerto mega-spirituale dei Behemoth durante il tour di The Satanist, non c'è mai stato un concerto dove io e la mia ragazza non abbiamo finito col farlo [edit----]... Un concerto è QUESTO. Finché non lo potremo riavere, mi importa una sega dei concerti. E quanto all'offtopic, me ne scuso, spero non lo tolgano ma non oserò dissentire se accadrà, e non ce ne saranno altri.
Nòesis
Venerdì 22 Maggio 2020, 16.09.31
118
Interessantissimo, potreste aprire un topic apposito sul forum perché come hai riconosciuto da te qua siamo leggermente off
@ Fasanez da Porcaccio
Venerdì 22 Maggio 2020, 14.59.08
117
In particolare vorrei dire una cosa a Fasanez totalmente offtopic, sperando che non rimuovano il post, perché sì questo è offtopic: anche io faccio arti marziali. E in ogni colpo che ricevo e che do, venero il principio cosmico della morte delle cellule a favore dell'esperienza che l'anima ne trae. Ora pensa ai guerrieri del passato che le arti marziali le imparavano espressamente per uccidere, rischiando a propria volta la vita: non è incivile, è solo una manifestazione più onesta e meno levigata del VERO Onore, ossia l'abbandono del supponente desiderio di affermare che noi meritiamo di sicuro di campare cent'anni, e né crescere né il Fato né nulla vale il contrappasso di morire giovani. Alcuni vogliono morire vecchi alla fine di una vita che li ha visti padroni di decidere chi fossero (cioè ignorando i lati di sé che gli davano fastidio). Altri vogliono morire completi, alla fine di una vita passata ad andare a cercare i propri più abissali segreti. Sinceramente, credo che in un combattimento, anche osservando le regole, ti batterei: perché quando colpisco, ho coscienza del dolore che infliggo, non sono sadico ma ho coscienza, non paura. Io la venero, la morte che porto alle cellule del mio avversario, è un massaggio, una forma di Neijing, un modo per comunicargli che sono più vasto di lui, e quindi il Lo Pan del cosmo vuole me come vincitore. Come il dualismo tra i Buddha pacifici e quelli Irati. O tra Vishnu e Shiva. Se fai Karate conoscerai il concetto del "Nio", il violento personificatore della trasmutazione della materia nello spirito, la battaglia (o anche solo il vivere) ti toglie vita, ma ti da spirito, nel senso che ti fa crescere. Riflettici, sperando che non lo tolgano.
Porcaccio
Venerdì 22 Maggio 2020, 14.41.21
116
… e dall'altra la mia spinta a vivere con l'acceleratore premuto al massimo
Porcaccio
Venerdì 22 Maggio 2020, 14.36.24
115
Consapevole dal passato che devo evitare i pipponi offtopic, cerco di rispondere a tutti in un post solo. Esiste negli umani un desiderio che nulla ha a che fare con la necessità economica o l'assenza di auto-controllo, ma è più legato ad un bisogno di superare se stesso, demolire il carattere auto-mettendosi in situazioni estreme, così da ampliarsi, e da ri-acclimatarsi a quelle porzioni di vita più legate al vigore che al controllo. Io credo nel Satanismo a livello soprannaturale, per me sono entità reali che guidano l'Umanità, ma indipendentemente da questo, la domanda è, "Prima di incontrarle, perché le ho cercate?", e la risposta a questo è mera psicologia, nel senso che se anche non fossero reali, la mia ricerca l'avrei compiuta comunque, al massimo sarebbe approdata ad altro: e questa ricerca ha le basi in quel principio psicologico che ti ho detto. Io non sono ricchissimo ma ammetto che non sono povero, anche se causa grande onestà di mio padre verso i suoi dipendenti, per certi anni della mia vita ci sono stati più debiti che profitti, e realmente si campava a pastasciutta col pomodoro. Quell'impulso però l'ho sempre sentito, ero il genietto a scuola ma mi legavo coi vari criminalotti e teppistelli, ma non era per ribellione, sennò sarebbe svanita crescendo. E' il bisogno di entrare in contatto, nella vita reale, con quelle emozioni che proviamo solo durante i sogni più abissali, le meditazioni più spinte, o, mi dicono, le droghe più potenti, che io però non voglio usare. Vivere come se fossimo in un sogno profondo, in un incubo, dove tutto nasconde segreti, e viscerali emozioni, dove una ragazza che ti fa un pompino dopo che si è fatta guardare mentre pisciava per le scale di un bock di appartamenti non sembra affatto un punk porcella, trasgressiva o feticista, ma sembra una succube, un demone del sesso, una proiezione della tua mente allucinata, che ti guarda con occhi non da ragazzina ribelle ma da donna consapevole, capace di manipolare ogni fibra dell'anima. Vivere la vita come se fosse un'immensa bordata di sindrome di Stendhal. E in mezzo a questo, il pericolo, simile a quando ti intrometti in una lotta coi coltelli per fermarla, invitando entrambi alla saggezza ma non in nome della tranquillità, SOLO della saggezza, che non è la stessa cosa, e ti dicono che si ricorderanno la tua faccia. O quando ti minacciano di morte e sai che è gente che tiene fede alle minacce. Muori dentro. E nasce qualcun altro. Ma anche senza tirare dentro l'Occulto, questa è mera psicologia. In alcuni, è una necessità. Queste persone, col tempo gravitano tutte verso il Black, e in particolare verso quel tipo di black che propone un satanismo vero, che parla di questa necessità, e ti racconta (vero o falso ora non importa) che questa necessità ci sono degli Spiriti che l'attendono negli umani, perché controllano la nostra evoluzione dall'Età del Bronzo e semplicemente sanno che è una nuova fase della psicologia umana, e noi siamo pionieri, non folli o ribelli. Pensa ai miliardari che fanno il cammino di Santiago de Compostela a piedi scalzi. E' un desiderio di trascendersi, di andare oltre se stessi, di scuotersi, di cambiare violentemente carattere per andare oltre chi siamo abituati ad essere. Il black ha questa funzione. Altri generi di musica no, certo io vivo TUTTO così, per esempio ho delle bellissime memorie di una cosa a tre sbronza e pubblica (divanetto di un locale, doppio pompino) e suonava jazz nell'aria da qualche parte, non ricordo nulla ero sbronzo a livelli pazzeschi, a malapena mi stava duro, l'alcool dilata le vene e quando è troppo è nemico dell'erezione. Io sostengo che certi concerti di certe band servano a questo: convogliare questa spinta sociale. Certo poi c'è black e black, i Dark Funeral lo dicono chiaramente di farlo per gioco o per soldi, ma ad esempio gli Ondskapt no, loro sono satanisti sinceri che lo fanno ESATTAMENTE per i motivi che ti ho descritto. Se leggi i loro testi vedrai un sacco di inni alla morte: ma non parlano di quella fisica, è simbolico, parlano di quella del carattere. E ANCHE della morte fisica di coloro che, non volendo evolvere, servano solo a mantenere lo status quo. Quanto all'irresponsabilità verso medici e paramedici, vorrei restare più in topic possibile, "come mai secondo me i concerti live sono indispensabili dato ciò che l'utente cerca in un concerto", però la tua è un'accusa importante e ho il dovere di risponderti. Se non ti ammali non puoi contagiare nessuno. E io non ho MAI avuto sintomi. Non sono mai stato un infetto asintomatico perché non resti asintomatico in eterno, ad un certo punto, un minimo qualcosa ti succede. A me non è MAI successo nulla. E comunque le regole le ho sempre seguite, solo, ho seguito quelle obbligatorie, non quelle solo suggerite. E non sono fatalista, è più complicato: so che morirò, che moriremo tutti, e cerco di bilanciare da una parte la legittima autoconservazione ed empatia verso quella altrui, e da
No Fun
Venerdì 22 Maggio 2020, 14.22.21
114
La faccenda del "fare black in un teatro" l'avevo scritta io, intendevo non certo in un teatro normale, anzi ho scritto "un bel teatro decadente", e mi sembrava che il black e il suo pubblico potesse prestarsi di più perché non sempre si poga e si cerca contatto ai concerti black, anzi, atteggiamento misantripico, no mosh etc ma era solo un ragionamento, un'ipotesi, e poi infatti dicevo che comunque con il black n roll non funzionerebbe. D'accordo con @Transcendence, ai concerti black va chi ha un'anima black, non credo, una minoranza sarà così e poi ti posso dire che ci sarà chi ha un'anima black e NON va ai concerti black e non gliene frega una mazza, penso di aver visto gente con anima black (qualunque cosa voglia dire) a dei festival gipsy jazz, zingari incarogniti che stavano tutta la notte attorno al falò a dar voce alla chitarra. Sul resto la vedo peggio di come dicevo sotto in effetti, altro che concerti, spero di potermene andare per i cazzi miei a passeggio per boschi e paesini tra qualche mese, altro che concerti. Restando ovviamente nel campo dello svago. Perché è chiaro che le priorità non sono certo queste ma la salute, gli effetti sul mondo del lavoro o su chi un lavoro non ce l'ha. Concordo con la parte finale di @Porcaccio anche se mi sembra una attitudine troppo festaiola e "opulenta". La gente vuole questo certo, la gioia di vivere, ma da sempre ci sono situazioni straordinarie, che poi straordinarie non sono, che costringono a fare altre scelte, e in realtà motivi per fare altre scelte rispetto al divertimento di massa ci sono sempre.
Galilee
Venerdì 22 Maggio 2020, 13.59.44
113
Bello scritto Porcaccio. Ho letto volentieri e condivido il tuo pensiero.
Transcendence
Venerdì 22 Maggio 2020, 13.24.44
112
@ Porcaccio “Chi ha un'anima black, è una sorta di punkabbestia più sensibile e spirituale e meno volgare ma la voglia di rischiare, trasgredire, esporsi, buttarsi nella mischia della vita, è la stessa di gente che dorme nei portoni e caga sui marciapiedi”, non so tu quali blackster conosca e quanti, ma la maggior parte di quelli che ho visto io non hanno un atteggiamento così selvaggio o si vestono tutti come Ferdinando Marchisio, anzi, nei concerti black a cui ho assistito (pochi per ora) ho visto parecchi signori di mezza età, alcuni con capelli perfettamente lisci e con la brillantina, che a parte un paio di occasioni non facevano il minimo accenno di pogo, ma assistevano all’esibizione fermi, alcuni con il telefonino in mano: gente normalissima, diresti. “Ma i concerti in streaming sono patetici e non avranno nessun seguito, quindi nessun introito”, proprio per questo li stanno facendo a pagamento, speculando sulla situazione attuale, quindi i profitti li fanno eccome, oltre ai diritti d’autore e alla vendita di dischi/merchandise: alla fine del lockdown forse se ne potrà riparlare. “La gente, come ha detto magnificamente Raven, va ai concerti per liberare il proprio caos interiore. Non per sentire musica”, in tal caso non si spiega il senso di presenziare ad eventi a tema jazz, dance, progressive, pop o altre macrocategorie più statiche.
fasanez
Venerdì 22 Maggio 2020, 11.43.06
111
@Porcaccio 110 Bel post, l'ho letto con interesse e curiosità, soprattutto perchè per molti versi io sono ai tuoi antipodi. La pensiamo allo stesso modo solo sui concerti in streaming, che sono veramente patetici. Per il resto, io mi sono sempre considerato un metallaro borghese, esattamente l'opposto del punkabbestia . Lo dico perchè in vita mia non ho fortunatamente mai avuto problemi di "soldi", la mia famiglia è agiata e ho sempre avuto belle macchine, moto, viaggi, ecc. ecc. Mi piacciono i begli hotel, insomma, tutto quello che un certo tipo di "metal" ha sempre stigmatizzato. Ho però il sacro fuoco del metallo che mi scorre nelle vene fin da ragazzino e ho vissuto con un'emozione che ricordo ancora con i brividi i concerti dei Maiden, Helloween, Manowar, Savatage, Blind Guardian... per dire alcuni dei gruppi che mi hanno sempre colpito al cuore. Ho sempre però mal compreso il metallaro "sporco", quello con la stessa maglietta per settimane, il rasta che non si lava i capelli per anni, e quello che si "ignuda" ai concerti alzando le ascelle per guadagnare spazio. Sono un "precisino", istruttore di karate, amante della disciplina, del rispetto in senso lato, dell'onore, ecc. ecc. ecc. Lo dico perchè molta gente metallara mi ha sempre contestato il mio modo di "essere", come non giusto o non corretto per essere appunto un "metallaro". (come se servisse una patente) Io non ho mai capito questo discorso e ho sempre indicato le mie vene dicendogli "il metallo è qui...". Per la parte sanitaria, sono ovvviamente all'opposto anche li. A parte la mia vicissitudine ospedaliera sono stato felice di aver avuto un governo che ha preso delle decisioni, sono stato felice di averle rispettate e mi sono incazzato con chi vicino a me le rispettava a malincuore. Mi vaccino per l'influenza ogni hanno e faccio ogni tipo di richiamo per i vaccini fatti da bambino (anche per obblighi sportivi). Non considero la vita un "buttarsi allo sbaraglio", una mischia, un luogo affollato e senza regole dove non si sa come in qualche modo andare avanti, io adoro i confini, adoro sapere cosa non si può fare, mi da sicurezza e mi tranquillizza. Il mio luogo ideale è nel nord europa, pulizia, ordine, silenzio, spazi ampi, il rumore della neve che cade, un camino, un buon alcolico, una bella bionda, una bella auto che mi aspetta e una bella colonna sonora. Sono due modi diversi di vivere il metallo, due punti di vista diversi sulla vita dettati dalle nostre esperienze, ma entrambi degni di essere vissuti e di far parte della famiglia metal. L'unica cosa che non mi torna del tuo discorso è che se il tuo modo di vivere, un po' da fatalista per certi aspetti, mette in pericolo la vita di infermieri e medici, perchè magari chi non aspetta altro che tornare a fare quello che "si faceva prima" fottendosene di qualche precauzione, metterà a rischio la vita di qualcun altro... ecco, quello non riesco a capirlo.
Porcaccio
Venerdì 22 Maggio 2020, 0.05.47
110
Sono mancato per un po' causa incomprensioni passate ma qui vorrei dire la mia. I concerti, come dice Raven con la sua prosa fantasmagorica, derivano non tanto dalla musica (lo vogliamo ammettere o no che la musica live fa schifo, e che non si sente un cazzo delle canzoni, e che le sfumature più sottili non si colgono?), ma dall'energia che si esprime. Più giù qualcuno diceva che il Black metal si potrebbe fare nei teatri. Non voglio resuscitare i pipponi sul satanismo che mi resero inviso nei commenti di Daemon dei Mayhem, ma solo parlare di una subcultura musicale, e fatevene una ragione, chi va ai concerti black, lo fa perché ha un'anima black, e chi ha un'anima black, è una sorta di punkabbestia più sensibile e spirituale e meno volgare ma la voglia di rischiare, trasgredire, esporsi, buttarsi nella mischia della vita, è la stessa di gente che dorme nei portoni e caga sui marciapiedi. Gente così non andrà mai ad un concerto dove si devono osservare delle "regole". Per lo stesso motivo per cui, finché non si potrà tornare al ristorante in totale serenità (niente guanti, mascherine, nemmeno da parte del personale, niente distanziamento, insomma tutto come prima), cazzo ci vado, a spendere soldi per non rilassarmi nemmeno un istante? Il Vaccino, bah, io non sono vaccinato a nulla che non fosse obbligatorio quando era piccolo e non ho mai fatto né richiami né niente, ma non mi sono mai ammalato in vita mia. E l'ho fatta, la vita del punkabbestia. Malattie un cazzo. Non ho mai avuto paura del virus e sebbene io abbia (incidentalmente, non certo per paura o leccaculismo) rispettato tutte le regole per la prevenzione, l'ho fatto solo quando sono diventate obbligatorie. Fin lì, niente mascherina né nulla, non ho mai avuto paura, e non l'ho preso. Punto. Però se davvero il vaccino servirà a tornare alla normalità allora mi vaccinerò. Ho letto che Replica, di cui ricordo splendidi (seppur contrari alle mie posizioni) interventi quando bisticciavamo io e il resto del sito nei commenti dei Mayhem, sostiene che il "tornare al prima" non serva a nulla. Capisco cosa intende: io però dico che si tratterebbe di un inizio. Cambiare è doveroso, ma deve avvenire per scelta. Sennò è un abuso. Il dolore ci rende più profondi, ma la libertà è la chiave di tutto, incidentalmente spesso coincide col divertimento e il divertimento può venir frainteso come leggerezza (e quindi antitetica alla maturità che viene col dolore), ma la libertà è anche l'essenza della responsabilità e dell'evoluzione. Non la libertà di fare le cose a caso, ma quella di esporsi in prima persona alla vita. Senza nessuna regola a proteggerci o limitarci. Io quella libertà la rivoglio. Qualcun altro, non trovo il post, diceva che andare a zonzo in guanti e mascherina gli da ai nervi. Io la penso esattamente come lui. Meno male che a zonzo ci andavo già prima, l'umanità non mi è mai interessata granché, miliardi di persone tutte diverse, tutte uguali nel loro essere diversamente ma egualmente inutili. Solo chi cerca di superarsi (e non vale solo per i metallari, il mio vicino di ottant'anni la mette in culo a tantissimi che hanno la metà della sua età) vale. Ma i concerti in streaming sono patetici e non avranno nessun seguito, quindi nessun introito. La gente, come ha detto magnificamente Raven, va ai concerti per liberare il proprio caos interiore. Non per sentire musica. E' la stessa cosa di chi va allo stadio. La partita si vede molto meglio sullo schermo della TV, ma vuoi mettere il casino delle trasferte? Tutto questa dovrà esserci restituito: o ce lo riprenderemo, forse illegalmente, coi rave ad esempio. Sento di discoteche che hanno chiesto al Governo di poter riaprire, promettono GUANTI E MASCHERINA E DISTANZIAMENTO SOCIALE PER TUTTI GLI AVVENTORI. Dio sono morto dal ridere. Voi li spendereste dei soldi per ciondolare come degli idioti imbacuccati come un talebano, cercando di parlare con qualcuno che sta a due metri di distanza? Non ci andrebbe nessuno. La gente vuole LA CARNE. Vuole LA MOVIDA. Vuole le serate ubriache in ventimila in piazza dove fisicamente non cammini e potresti farti praticare del sesso orale dalla tua ragazza e non ti vedrebbe nessuno perché siamo tutti troppo strizzati, la gente urla, qualche ragazza le esce, qualcuno accende un falò illegale, tanto gli sbirri non osano mettere piede lì. La gente, almeno quella che sa cosa significa vivere, rivuole questo. Finché non si potrà riaverlo, pazientiamo e siamo cauti, non facciamo ripartire il contagio. Tanto rischiare per avere un mini-concerto senza pogo… chi ci andrebbe? Voi ci andreste? Io NO!!!
Elluis
Giovedì 30 Aprile 2020, 19.40.09
109
Ragazzi, comunque chiunque volesse una chiara e sincera disamina della situazione odierna dei concerti, suggerisco di andare su Youtube o Google e digitare "Claudio Trotta j'accuse" (lo farei io, ma so che i link non sono ammessi, che poi @Raven si arrabbia ). Scherzi a parte. troverete un'intervista di Red Ronnie a Claudio Trotta, patron di Barley Arts e Slow Music Association, l'intervista dura 39 minuti, ma vi assicuro che li valgono tutti. Quella è la esatta situazione attuale e futura. Buon divertimento!
Elluis
Giovedì 30 Aprile 2020, 19.25.48
108
@Vitadathrasher la questione delle mascherine è un argomento sicuramente sensato e reale, in effetti non credo che esista al momento un metodo specifico per il loro smaltimento (o magari un modo per riciclarle, non so). Ma il discorso delle mascherine e dei guanti da indossare farà parte della nostra quotidianità per i prossimi mesi, sia nella vita di tutti i giorni sia nei concerti, laddove questi siano permessi, da lì non si sfugge.
Vitadathrasher
Giovedì 30 Aprile 2020, 13.36.50
107
Il ritorno graduale alla "normalità" significa mascherine e guanti. Sinceramente incelofanarmi per andare ad un concerto ecc. non è più ludico ma è un impegno a cui devo pure sborsare dei soldi. Già uscire di casa con una maschera lo trovo insopportabile e postatomico. Altra cosa un po fuori argomento, ma lo smaltimento di tutti i miliardi di mascherine nel mondo?
Elluis
Mercoledì 29 Aprile 2020, 17.11.01
106
@Riccardo il nocciolo della questione è che purtroppo non dipende da noi: una volta che il Governo, chissà quando, darà via libera alla riapertura totale, si potrà pensare ad organizzare un evento dal vivo, che spero non sarà quella enorme porcheria che si sono inventati in Germania del "Live Drive In", ma saranno magari degli eventi "a numero chiuso", dove il sold out all'Alcatraz (per fare il primo esempio che mi viene in mente) non sarà più di 3.000 persone ma magari 5-600 a debita distanza l'uno dall'altro. Il primo problema sarà la questione puramente economica, un evento così è economicamente insostenibile, percui bisognerà davvero reinventarsi da zero queste questioni. Rimane fermo il punto che come scrive giustamente @Raven nel suo articolo, è un problema che si protrarrà per anni, quindi è una cosa con cui dovremo convivere per tanto tempo.
Riccardo
Mercoledì 29 Aprile 2020, 14.40.37
105
@Elluis: non so più che dita incrociare...
Argo
Mercoledì 29 Aprile 2020, 12.58.27
104
Io la vedo molto male... e che per fortuna ancora lavoro...
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 29 Aprile 2020, 11.46.20
103
@Argo: concordo, ma non mi sento di scrivere quelle parole nel momento in cui mi accorgo, sulla mia pelle, che il maggior tempo a mia disposizione non è sinonimo di maggiore... chiamiamola... produttività. Sono certo che se i ragazzi della webzine stanno producendo più contenuti non è perchè hanno più tempo, è perchè si stanno sbattendo ancora di più. Vediamola al contrario: speriamo, mi unisco @Elluis, che ci sia qualche show: vorrebbe dire che qualcosa migliora!
Argo
Mercoledì 29 Aprile 2020, 9.06.40
102
Finchè non ci sarà un vaccino, non si tornerà alla normalità, figurarsi se la musica sarà tra le priorità visto quello che ci attende economicamente e socialmente...
Elluis
Martedì 28 Aprile 2020, 23.00.31
101
@Riccardo a fine settembre, decreti di legge permettendo, ci dovrebbe essere a Milano un festival tutto Italiano di un certo rispetto, con Extrema, Strana Officina, Raw Power e Rain. Potrebbe essere un buon inizio... speriamo!
Riccardo
Lunedì 27 Aprile 2020, 13.03.35
100
Adesso che la discussione è tornata interessante, torno a parteciparvi . Il futuro graduale ritorno alla normalità potrebbe rappresentare una buona opportunità per le band italiane? C’è in giro già adesso una notevole voglia di musica live, figuriamoci il giorno che si potrà mettere in piedi un concerto...! Sarebbe importante che in quel momento le band nostrane si trovassero in prima fila per riprendere quella visibilità che, a parte pochissimi, si è persa?
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 22.24.52
99
@Raven: ce l'ho messa tutta per tornare almeno un po' IN topic
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 22.22.56
98
@Transcendence: allora, almeno per spotify, sono più fresche le info che ho raccolto io. In ogni caso dici bene che un problema sono le etichette o chi detiene i diritti: spesso di un artista non trovi tutta la discografia, proprio perchè non tutti gli album sono pubblicati sotto la stessa etichetta e magari con una in particolare l'accordo non si trova. Mi sembra chiaro che se ti chiami Metallica puoi sederti al tavolo e contrattare royalties differenti, trattare significa comunque cercare un compromesso... per le band emergenti, resta una buona possibilità... in questa maniera forse non verremo più a creare delle mostruose macchine da soldi e diventa più importante -come credo intendesse Raven- la nostra consapevolezza riguardo chi premiare. Bandcamp lo conosco poco, ma ne ho snetito parlare bene e se non sbaglio è l'unico ad offrire .flac
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 22.17.57
97
@Tino: dipende quale tubo intendi... di recente è nato youtube music, a pagamento, non so bene come funzioni. L'altro "tubo" quello solito, non credo riconoscesse nulla a nessuno... infatti non è raro imbattersi in link non più funzionanti che dicono "this content has been removed" ed il perchè mi pare chiaro
Tino
Domenica 26 Aprile 2020, 22.14.05
96
Molto complicato ma allora il senso di mettere l'album full su YouTube? Penso che venga riconosciuto un gettone in base agli ascolti o le visite giusto,?
Transcendence
Domenica 26 Aprile 2020, 22.11.01
95
Neanche io vorrei tirare numeri per correttezza, ma negli anni mi è capitato di leggere sul web dichiarazioni di artisti che si lamentavano dei loro compensi annuali che non arrivavano alla decina di dollari. Poi può anche essere che col tempo sia cambiato qualcosa, perché alcune di queste sono un po’ vecchie.
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 22.03.12
94
@transcendence: "i criteri di pagamento agli artisti su Spotify sono quasi nulli" non mi risulta, ammesso che abbia capito. Puoi chiarire per favore?
Transcendence
Domenica 26 Aprile 2020, 21.57.56
93
@ Tino: Shazam è un’applicazione di riconoscimento di un file musicale a pagamento, quindi i soldi li prende l’azienda sviluppatrice, non l’artista: su Youtube i soldi li prende chi possiede il copyright del video caricato. I criteri di pagamento agli artisti su Spotify sono quasi nulli, perché la gran parte dei soldi va a finire alle etichette (che pagano altri soldi per mettere gli album fra le playlist) e ai creatori del sito: la differenza la fa Bandcamp, che oltre a fornire ascolto gratuito senza interruzioni e visione di video, fornisce il 100% dei soldi ricevuti tramite l’acquisto di materiale digitale o fisico, a condizione che le etichette sotto cui l’artista ha un contratto siano indipendenti.
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 21.25.45
92
@Tino: youtube lo lascerei perdere, è nato per altri scopi esattamente come Shazam... almeno per adesso. Intendevo dire questo: che tu sia una piccola band (ne parlavo proprio con il batterista degli Hounds) oppure una affermata, ricevi un compenso, mi pare mensile, proporzionale agli ascolti che la piattaforma ha registrato. Spotify è sempre più completo ma qualcosa ancora manca... e perchè manca? Manca perchè non è stato raggiunto un accordo. Non faccio numeri per correttezza, ma i piccoli vedono qualche soldino e dispongono di una ottima cassa di risonanza, la possibilità è ottima. I grandi, probabilmente, hanno un entourage di mangiapane-a-tradimento (a vario titolo) troppo grande per potersi accontentare... ma hanno anche un nome molto più affermato e fanbase consolidata. Guadagnano comunque molto di più di una band emergente o semisconosciuta... evidentemente non gli basta. Questa nuova "sostenibilità" tende a chiudere un po' la forbice fra che suona la sera dopo aver fatto il turno in fabbrica e chi invece ha la Porsche, la villa, ecc. Io sto osservando la cosa da tempo, aspetterei a dire che questo sia il male! Il discorso è ampio, ma io intendevo questo, spero di essermi spiegato-bravo!
Tino
Domenica 26 Aprile 2020, 20.39.54
91
Non ho capito cosa cambia a livello economico per un artista dallo ascoltarlo su Spotify piuttosto che su YouTube o Shazam
Raven
Domenica 26 Aprile 2020, 19.44.43
90
È proprio per questo che condurre discussioni centrate sui vari argomenti, in questo caso i concerti con annessi e connessi sociali, diventa ancora più importante.
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 19.40.01
89
@Raven: ovviamente il post di prima l'ho scritto prima di leggerti. Non posso che essere in linea con quello che dici... sono un po' meno ottimista riguardo alla capacità della gente di "accogliere"... culturalmente l'asta perennemente al ribasso, in tanti ambiti, sembra non conoscere fine...
Raven
Domenica 26 Aprile 2020, 19.38.31
88
Tutti argomenti che ho trattato nel mio libro, insieme a molti altri. 😉
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 19.34.08
87
Mi spiego meglio: stiamo già vivendo un momento di evoluzione, è da parecchio che i negozi dischi chiudono, in tutto il mondo senza eccezioni. Sicuramente l'innesco è stato il filesharing tuttavia penso che questa tecnologia che inizialmente ha tolto, ora stia cominciando in qualche misura a restituire. Fuor di dubbio che il "sistema" musica stia subendo un ridimensionamento, probabilmente era inevitabile se non già anche necessario. Chi ascolta Spotify, anche in versione gratuita, contribuisce alla remunerazione del lavoro delle band... sia quelle piccole, locali, emergenti... sia i mostri sacri e le band affermate... contribuisce in maniera certamente diversa, quindi mi vien da pensare semplicemente che il sistema (anche questo) abbia vissuto al limite delle proprie possibilità o sia dannatamente refrattario ad abbassare le proprie pretese. Purtroppo meno grano gira meno gente che gravita intorno avrà da mordere... chi lo ha detto che sia necessariamente un male?
Raven
Domenica 26 Aprile 2020, 19.30.25
86
Mi riferisco a coloro i quali usano la comunicazione solo per interessi privati, per diffondere insicurezza e non cultura, sapere e modelli positivi. Il mondo, musica compresa, ha bisogno di cultura e di gente in grado di veicolarla. Se non dovesse essere possibile ritornare alla normalità questa necessità diventerà ancora più urgente. Anche uno spazio come questo può essere utile. Il reset, però, sarà comunque necessario almeno sul breve, per alcune delle ragioni descritte nell'articolo.
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 19.18.54
85
@No Fun: la parte dell'articolo che preferisco è l'ultima perchè sfocia in una considerazione più ampia... però dobbiamo deciderci su cosa intendiamo per musica e sopratutto "altri soggetti musicali e non"... in particolare "non", direi, visto che nonostante le abbondanti iniezioni di enfasi che talvolta troviamo nelle rece, negli articoli e nei nostri stessi commenti... la musica oggi è un prodotto di consumo. Dobbiamo averne maggiore consapevolezza, come consumatori. @Raven che cosa intendi con altri soggetti "non musicali"?
No Fun
Domenica 26 Aprile 2020, 19.06.01
84
La discussione lanciata da Raven sui concerti è interessante. È infatti da tempo che gli scienziati si ponevano il problema di una pandemia in un mondo che ha enormemente accorciato tempi e distanze, in cui i virus possono in poche ore travalicare oceani e continenti. Le pandemie ci sono sempre state ma questo aspetto è nuovo e se ne parla almeno dalla Sars. E il concerto, con un gruppo di persone che viaggia di giorno in giorno in tutto il mondo mettendo a strettissimo contatto migliaia di persone è di sicuro uno degli aspetti della musica che di più ne può risentire, ci saranno di sicuro dei cambiamenti. Non vorrei però parlare di concerti virtuali o streaming che sono altre cose. I concerti con folle immense potrebbero ritirarsi e dare margini a quelli più piccoli con band del posto, oppure dovrebbero fare più repliche per radunare meno gente. Forse si utilizzeranno di più i teatri per garantire la distanza (no fun no mosh no core no trend, il black metal o altri generi più d'atmosfera potrebbero anche farsi in teatro, un bel teatro decadente, ma quanto costerebbe un biglietto, e poi il black n roll comunque sarebbe tagliato fuori...) questo potrebbe agevolare certi generi piuttosto che altri? Non so sono alcune cose che mi sono venute in mente leggendo l'articolo.
Replica Van Pelt
Domenica 26 Aprile 2020, 18.28.07
83
@ Diego se è per questo si censura anche per molto meno,ma non è la censura in se,è la discrezionalità della censura,ma è ovvio che sia così essendo chi scrive "ospite",questo non ti da il diritto di fissarti sulle cose,ad un certo punto ragione o meno datti pace,ci sono mille verità e altrettante stronzate,scegli te da che parte stare @ skull credo non hai scritto niente di offensivo per il quale scusarti,quello che penso è in quello che ho scritto prima
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 14.20.17
82
Colgo l'occasione per scusarmi con la redazione per tutta la prosa che l'ho costretta a cancellare, avete ovviamente fatto bene e mi prendo tutte le responsabilità del caso. Ci tengo a specificare che la "comunità" che dicevo debba potersi autoregolare è quella di questa webzine, il suo asset più prezioso, intendendola come proiezione in scala della comunità sociale. Mi sono fatto prendere la mano e di questo chiedo scusa anche @Diego, se ancora ci sta leggendo... io penso di si, spero di si. Sorry. Coltiviamo pace, sosteniamo la musica. Buona lettura e buon ascolto a tutti
SkullBeneathTheSkin
Domenica 26 Aprile 2020, 14.09.22
81
Non riesco molto ad esaltarmi per un concerto in streaming, mi pare l'equivalente di un dvd live senza poter mettere in pausa... e se pure esiste roba tipo il timeshift, godere al meglio del lato audio dipende molto anche dal proprio impianto di casa. Sarà che il mio è scarsino, ma al momento vedo queste proposte (che ben vengano per carità) come una sorta di ripiego... in ottica futura invece resto perplesso, sopratutto se in questo discorso degli show in streaming provo ad infilare quello -di poco prima della pandemia- dei concerti olografici Al momento è una soluzione, ripeto ben venga, ma posso solo sperare che domani torni ad essere o si consolidi come un "di più"... show dal vivo aperti al pubblico e, per chi non può esserci, diretta streaming.
Underground
Domenica 26 Aprile 2020, 11.39.28
80
In verità concerti in streaming ne stanno già facendo: l'hanno fatto gli Eclipse e i Nighflight Orchestra, se non sbaglio ieri o oggi c'erano gli Slipknot e ho letto pure i Katatonia. Alcuni fanno pagare per vedere, poca roba, altri chiedono un contributo se uno vuole, e mi sembra il minimo. Di questi tempi un bell'esempio che magari qualcuno di più grosso dovrebbe ascoltare.
Raven
Domenica 26 Aprile 2020, 11.13.13
79
Ecco, restiamo a commentare l'articolo come ha fatto Tino, grazie.
Tino
Domenica 26 Aprile 2020, 11.05.21
78
Penso sia giunto il momento di cambiare nomignolo
Tino84
Domenica 26 Aprile 2020, 10.55.20
77
Ciao, commento a riguardo l’articolo; ma un compromesso non sarà possibile? Un concerto trasmesso in tv/rete, ovviamente senza pubblico dal vivo. Magari su canali tematici/servizi streaming ( dubito la rete nazionale abbia necessità di questo tipo ), dove magari, in condizioni di sicurezza, tecnici ed operatori possano allestire palco/set, con la solita lista di gruppi dal meno al più celebre. Così si darebbe un minimo di visibilità a band emergenti su cui la casa discografica vuole puntare, e si tiene in piedi il carrozzone per quelle più famose. Il tutto ovviamente condito da pubblicità/merchandising on-Line ( o pagamenti di un canone )
Gokronikos
Sabato 25 Aprile 2020, 8.49.47
76
#49, ma dimmi, per l'influenza del 2019, quella che ha fatto 650000 morti in tutto il mondo, c'era il vaccino? Si. Quanti morti sarebbero stati senza vaccino?. Rifletti, fatti un piacere. E non ripetere a pappagallo quel che dicono i media.
Lorenzo
Sabato 25 Aprile 2020, 3.18.03
75
Un articolo che condivido pienamente in molti punti: 2021? Ovviamente! E mi dispiace da morire per tutti quei lavoratori (tecnici - operai, band, musicisti vari) che hanno subito una rilevante perdita in termini economici.
Underground
Venerdì 24 Aprile 2020, 23.42.53
74
Tutti i sistemi sanitari hanno fallito ed avuti gli stessi problemi. Pure in paesi come la Germania ho i miei seri dubbi che non abbiano avuto un numero di morti più alto. Tutto il mondo è paese, poi in uno in cui si approfitta pure di questa situazione è incredibile e ben identifica il mondo in cui viviamo. Beati voi che credete che l'unanimità andrà avanti.
Tbone77
Venerdì 24 Aprile 2020, 23.22.21
73
Silvia : io ho sentito e visto un'intervista ad un medico che ha lavorato nel reparto rianimazione nell'ospedale di Bergamo. Ecco: quest'uomo non lavorerà mai più credo. Ha chiaramente spiegato il perché siamo arrivati a questo numero di contagiati e morti e quali sono state le falle nel sistema sanitario italiano, ma soprattutto ha chiaramente detto che il vaccino, che ha saltato almeno 2 delle 3 fasi della sperimentazione, servirà ad arricchire le case farmaceutiche.
Silvia
Venerdì 24 Aprile 2020, 23.14.48
72
"Smetterla di guardare solo al nostro orticello pensando che tanto a noi non succederà mai niente", concordo. Oggi in 24 h siamo dall'altra parte del pianeta quindi tutto ci riguarda ma sono i capi di stato che devono prendere provvedimenti. Ripeto il discorso è molto più ampio rispetto al futuro della nostra musica discusso da Raven. Un saluto a tutti 🤗
Tbone77
Venerdì 24 Aprile 2020, 23.10.22
71
Dobbiamo imparare a non inquinare, a rispettare gli altri, ad aiutare i più deboli e chi è più sfortunato di noi. Smetterla di guardare solo al nostro orticello pensando che tanto a noi non succederà mai niente, ora siamo tutti nella cacca ma le cose si possono cambiare. E soprattutto basta farci rincoglionire dalle cazzate che ogni giorno programmi TV da 4 soldi compresi i TG ci propinano 24 ore al giorno. False credenze per cui se non hai il 5g sei out, solo apparenza e false facciate x distrarci dalle cose veramente importanti.
Silvia
Venerdì 24 Aprile 2020, 23.08.41
70
La discussione si sposta sul piano filosofico però e a questo punto dipende da come si guarda il bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto. Certo ci sono uomini avidi etc etc ma c'è anche la ricerca che sta andando avanti e assicurando un futuro a quei malati che magari qualche secolo fa sarebbero morti senza speranza, giusto x fare un esempio e così via. Proprio questa pandemia poi ci ha insegnato che a fronte di speculazioni e leggerezze sulla salute c'è stata anche tanta solidarietà e sacrificio da parte di chi ha messo a repentaglio la propria vita x assistere il prossimo. Questo x dire che non tutto è buio neppure in tempi difficili
Underground
Venerdì 24 Aprile 2020, 22.58.56
69
L'umanità è sempre sopravvissuta a tante cose è vero, ma mai siamo stati 8 miliardi sulla Terra, mai, se non guarda caso in un periodo di estinzione di massa, abbiamo avuto una quantità di anidride carbonica così alta. Certo, questo virus passerà e probabilmente tra un po' di tempo questo sarà solo un brutto ricordo, e si ritornerà bene o male con qualche aggiustamento alla vita di prima, ma poi? Alla prossima pandemia? Alle prossime guerre? Ai problemi derivanti dai cambiamenti climatici? Siamo così sicuri di sopravvivere?
Tbone77
Venerdì 24 Aprile 2020, 22.41.47
68
L'umanità è sempre sopravvissuta a queste catastrofi, la guerra, la peste, e chi più ne ha più ne metta. Io mi metto in discussione e come essere umano mi chiedo come sarà il dopo, certamente. E mi fa paura. Però mi chiedo anche perché tutto ciò è successo? C'è una lezione da imparare, dobbiamo veramente fare molti passi indietro e capire quali sono le cose davvero importanti. Però so anche che l'uomo è avido e cerca di sfruttare anche queste situazioni per i propri interessi. Con la paura instillata nelle masse sarà ancora più facile.
Underground
Venerdì 24 Aprile 2020, 22.40.29
67
Quella stessa specie umana che sta' distruggendo il pianeta in cui vive? Quella stessa specie umana dove risiedono miliardari e nello stesso tempo milioni di persone che muoiono di fame? Quella stessa specie umana che sta' facendo estinguere centinaia di specie animali? Auguri!!
Silvia
Venerdì 24 Aprile 2020, 21.57.04
66
Purtroppo finche' non si hanno risposte dal mondo scientifico sul comportamento del virus non possiamo sapere se e come cambiera' la nostra societa' nel lungo termine. Le vostre riflessioni sono molto belle da leggere comunque e personalmente mi rispecchio nel post di No Fun "Fino a quando fra diversi anni questo sarà un ricordo vago. I più giovani dimenticheranno. E arriverà il prossimo disastro. Come con i terremoti. Sai che in Italia arrivano, sai dove è più probabile, sai che sicuramente accadranno ancora, eppure siamo tutti stupiti se crollano case. Si può fare di più? Sicuramente. Io ho fiducia nella specie umana."
Replica Van Pelt
Venerdì 24 Aprile 2020, 21.10.47
65
@ Skull sono un imbecille come tanti,ho il pessimo difetto che vorrei capire quello che vedo,intuire o percepire,il dopo è più importante di un presente che comunque passerà,spiegarlo a me stesso,invece nulla,mi farebbe più comodo pensare che tutto tornerà come prima anche se non mi piaceva,ma non ci riesco a farmelo bastare.ciao.
SkullBeneathTheSkin
Venerdì 24 Aprile 2020, 20.33.15
64
@Replica Van Pelt: hai due palle grosse come una casa, per l'ammissione che fai, conosco bene il tuo stato d'animo attuale e non posso che ammirati. Bravo. Il primo passo è riuscire a mettere in dubbio tutto, in primis noi stessi. Qualunque sistema è fatto di persone e nulla cambierà se prima TUTTI indistintamente non ci si fa un esame di coscienza, se non molliamo le distrazioni per tornare alla partecipazione, se non impariamo ad accontentarci affinché a tutti sia garantita una possibilità. Nel mondo c'è chi muore di fame e c'è chi butta il cibo, c'è a chi manca l'istruzione di base e chi sovvenziona le scuole private (malissimo), c'è chi sta sotto dittatura e chi (noi) paga l'eccesso di pluralismo... tutto è mal distribuito ma chi sta nella parte migliore del mondo nel migliore dei casi se ne fotte... nel peggiore ci lucra. Nessuno si mette in discussione, la parola sacrificio è sconosciuta, nessuno rinuncia al superfluo, nessuno più avverte il senso di comunità...
Underground
Venerdì 24 Aprile 2020, 19.19.36
63
Una volta finita l'emergenza in Italia non cambierà proprio niente, se non a livello sanitario. Si vede già la reazione del popolo italiano (ma non solo) ad un finto lockdown, figuriamoci al via liberi tutti.
Replica Van Pelt
Venerdì 24 Aprile 2020, 19.14.08
62
Vorrei porvi una domanda,perchè alla fine avete ragione tutti ,compreso alcuni commenti che sono stati cancellati,ma ci sto pensando da giorni senza trovare risposta,riuscire ad immaginarsi un dopo (anche un semplice ritorno alla presunta "normalità" di un prima) o qualcosa di diverso,perchè quello che sta accadendo comporterà delle conseguenze (come è possibile di no),capire è importante e io non ci riesco,e i media di certo non aiutano,l'imbecillità di chi fa proclami buonisti cercando di mantenersi una visibilità in rete è deprimente,è da vomito,il circo del calcio (quello che conta) non si pone problemi,anzi,ripartire perchè nulla si deve fermare,altro???dopo il primo e secondo conflitto mondiale ci furono cambiamenti notevoli nella società,alcuni buoni e moltri altri meno,ma cambiarono molte cose,sottovalutare l'impatto di questo virus e pensare che non abbia conseguenze sarebbe sbagliato,ma forse non le avrà e fra un po si tornerà ai concerti come se nulla fosse,ecco,è quel "come se nulla fosse" che stona e sarebbe importante capire.Personalmente sono più preoccupato ora che quando è iniziato tutto,è una preoccupazione che vivo sulla pelle e dentro,per me e per chi mi è vicino,e più del virus mi preoccupa la stupidità e il mio vedere senza riuscire a capire.Scusate se vi tedio inutilmente,ciao.
Argo
Venerdì 24 Aprile 2020, 15.23.39
61
Mio figlio doveva andare in luglio in viaggio scolastico in Scozia, con molti altri ragazzi, chiaramente tutto cancellato e pronti i voucher. Certo, avrei voluto il rimborso, ma in generale si danno i voucher perchè altrimenti ci sarebbe il collasso totale in tutto. Io continuo a pensare che il mondo come lo conoscevamo sia finito e tra qualche mese ricordemo questi mesi di lamentele come i tempi d'oro... Distopia?
Silvia
Venerdì 24 Aprile 2020, 11.51.53
60
Sottoscrivo il #58 di TheSkull, e aggiungo che tanti stanno cercando di approfittare della situazione nel tentativo di salvare il salvabile: anche le compagnie aeree dovrebbero rimborsare i biglietti e cercano di rifilare i voucher
Rob Fleming
Venerdì 24 Aprile 2020, 11.48.14
59
@Skull stima reciproca e assolutamente non mi offendo anche perché, aggiungo, hai ragione da vendere. Soprattutto nel passaggio: "ho comprato i biglietti per i Myrath e non un prodotto TicketOne". Quella frase cui fai riferimento - ripensandoci - è molto in stile "When I'm 64" dei Beatles con i nipotini che ascoltano le mie storie sul 2020. Lasciamo perdere. Va bene, mi hai convinto, Riesumo l'album Eric Burdon declares War e ti affianco
SkullBeneathTheSkin
Venerdì 24 Aprile 2020, 11.09.36
58
@Rob: morale, etico, anche no. Esiste un minimo di correttezza anche nel business : pensavo di aver acquistato i biglietti per i Myrath, non di aver acquistato 100€ di "prodotti ticket one" ... perchè si devono tenere tutto? A fronte di quali spese? Un ufficio e 30 computer? Mentre la gente meno fortunata fa la fila per un aiuto, mentre molti sperano nei 600€ dello stato per tirare alla fine del mese... come se fosse possibile, peraltro. Ecco, in mezzo a tutto questo certi atteggiamenti sono diventati troppo stridenti, quello stridore copre la musica, non riesco più a sentire. Sono nel mucchio di quelli che ancora stanno bene, privilegiato frai privilegiati, ma non riesco a smettere di volgere occhi e pensieri a chi non lo è. Scusa lo sfogo, mi sono lasciato andare...
SkullBeneathTheSkin
Venerdì 24 Aprile 2020, 11.01.06
57
@Rob: lo sai che ho stima di te... ma con la storia dl biglietto mai usato, sottovetro, mi fai un po' tenerezza. Stavolta stai guardando il dito e non la luna e guai a te se ripeti che preferisci tenerti quello piuttosto cheprovare a rivalerti. Non sono certo sul da farsi solo perchè nel mezzo c'è la cortesia di mio fratello, l'acquisto lo ha fatto lui per conto mio. Leggi bene il mio post, mi hanno richiesto le scansioni dei ticket... per velocizzare la cosa senza costi aggiuntivi (per loro)... io ed i miei amici potremo farci tranquillamente il quadretto con il boglietto... a me tutta questa soddisfazione, nonostante tutto, non la da proprio. Consolazione? Ben magra. In ogni caso il 4° biglietto era libero, preso in più perchè tanto ero certo che qualcuno si sarebbe aggiunto... so che apprezzi la band... vedrò di controllare bene la sua eventuale utilità per eventuali proteste, se posso disfare il carnet, te lo spedisco volentieri e ti fai il quadretto... non mi permetterei mai di sfotterti ed infatti non scherzo... ma non ci trovi un gusto di presa in giro?
SkullBeneathTheSkin
Venerdì 24 Aprile 2020, 10.40.16
56
Ticketone ha un centinaio di dipendenti... come un'azienda piccola... ma a livello ticket muove praticamente tutto, non solo musica. Ho certamente a cuore anche gli innocenti di quel centinaio di famiglie... centinaio forse, temo sia la solita conigliera di "parenti-di"... non serve una laurea in matematica per capire che stanno trattenendosi uno sproposito di soldi assurdo. Non farei paragoni con le assicurazioni solo perché L'RCA è obbligatoria per circolare, decisamente diversa come necessità... e credo non vediamo l'ora tutti di tornare a circolare: il voucher in quel caso ha comunque più senso
Rob Fleming
Venerdì 24 Aprile 2020, 10.26.32
55
@Skull ci mancherebbe che non hai ragione. Sicuramente ce l'hai dal punto di vista morale (parolone, ma ci siam capiti). Il mio era un discorso esclusivamente personale e pratico. Se da un lato una risposta come quella di TicketOne è indecente (ma fanno così, come detto, le assicurazioni, gli hotel, le compagnie aeree...) dall'altro penso che tra qualche anno preferirei avere il biglietto mai utilizzato rispetto alle solenni incavolature che sicuramente seguiranno se volessi procedere contro TicketOne. Senza contare che tra i milioni di messaggi che ogni giorno noi tutti riceviamo ci dovrebbe essere un decreto del Governo che tratta proprio di questo argomento autorizzando espressamente l'emissione di voucher in luogo del rimborso. Ma questa notizia prendila con le pinze perché ne abbiamo ricevuti talmente tanti che mi sono perso
SkullBeneathTheSkin
Giovedì 23 Aprile 2020, 18.55.35
54
@RobFleming: credo che ci si debba far valere, non escludo di consultare altroconsumo. Non per i 100€, per principio: la band non vede una lira, io non vedo lo settacolo.. e la loro piattaforma non ci perde nulla? Piattaforma de che? Trivellazione? Oltretutto entro un anno, chissà "se" e "cosa" potrei andare a vedere... io volevo vedere i Myrath, che nel frattempo potrebbero essere andati in bancarotta: la piattaforma ha tot o i coglioni, adesso. This means war
tino
Giovedì 23 Aprile 2020, 17.05.09
53
ma vostra di chi? dei francesi?
Underground
Giovedì 23 Aprile 2020, 15.24.22
52
Monsieur Marquis: io mi riferivo alle class action americane. Buona fortuna invece con la vostra azione legale.
d.r.i.
Giovedì 23 Aprile 2020, 14.11.08
51
@duke: ovvio che li i ricchi sopravvivono e i poveri no ma potrò esprimere un giudizio (unanime nel mondo dei medici) che la sanità è stata distrutta? Io ho ben chiara la situazione in Lombardia e in Campania dove adesso c'è un eroe che è quello che ha chiuso/tentato di chiudere molti ospedali campani o semplicemente reparti.
Vitadathrasher
Giovedì 23 Aprile 2020, 13.37.37
50
N48, infatti in ogni caso si parla di responsabilità oggettiva. Inoltre sono odiose tutte le pantomime degli aiuti e delle lezioncine a fronte di ciò che hanno combinato, anche per insabbiare la cosa.
No Fun
Giovedì 23 Aprile 2020, 13.14.31
49
#38 ma dipende su quanti malati. Per adesso sembra (visto che ancora non è finita) che le persone che muoiono per covid o complicazioni dovute a questo è intorno al 3 per cento. L'influenza normale sta intorno allo 0,1. Se non fossero stare prese delle misure di contenimento (poi si può discutere come, chi ha fatto meglio etc etc) visto che questo virus è molto contagioso e non c'è il vaccino, quanti sarebbero quei (per adesso) 178000? Possibile che ancora bisogna spiegare queste cose? Anch'io ho perso Pearl Jam e Frantic. Pazienza. Spero nel prossimo anno. Si può fare inoltre qualche acquisto, scelto, per dare un piccolo contributo a qualche artista (su bandcamp ad esempio puoi scegliere tu il prezzo, puoi quindi pagare di più del normale). Sicuramente non ci sarà un mondo di concerti virtuali, tutti collegati con dei caschi ognuno a casa sua pogando con il muro mentre allo schermo ti sembra di essere in un mosh. Inutile annullare i rischi in questo modo. Come rinunciare ai baci o al sesso per paura di prendere malattie. Riprenderemo a fare concerti. Non come prima forse. E allora vorrà dire che i giovani troveranno il loro modo per divertirsi e stare insieme. Fino a quando fra diversi anni questo sarà un ricordo vago. I più giovani dimenticheranno. E arriverà il prossimo disastro. Come con i terremoti. Sai che in Italia arrivano, sai dove è più probabile, sai che sicuramente accadranno ancora, eppure siamo tutti stupiti se crollano case. Si può fare di più? Sicuramente. Io ho fiducia nella specie umana. Un saluto!
Le Marquis de Fremont
Giovedì 23 Aprile 2020, 13.00.39
48
Volevo solo dire a Monsieur Underground (post 18) che non ho parlato di class action ma di azioni legali a livello di affair internazionale di tipo privato/corporate. Le abbiamo già fatte con successo su alcuni casi di dumping industriale. I team di legali, agiscono sia a livello di trattati internazionali (la Cina ne fa parte di parecchi) sia a livello di legislazione locale. Non è solo il governo Cinese ad essere indiziato ma anche la città di Wuhan, la prefettura di Hubei e altri soggetti giuridici che possono avere a che fare con il sorgere delle diffusione del virus. Sia che il virus sia uscito da un laboratorio o da un wet market (a questo credo poco, i wet market esistono da secoli...) la Cina, o una sua parte, devono rispondere in termini di danno economico procurato. Au revoir.
Tino
Giovedì 23 Aprile 2020, 12.44.43
47
Bravo Rob faccio lo stesso per i Maiden...100 sacchi di biglietto che spero si possa riutilizzare altrimenti cornice
Rob Fleming
Giovedì 23 Aprile 2020, 12.28.48
46
Mi ha fatto molto riflettere il post di @Skull al # 15. Anch'io ho il mio bel bigliettino per il concerto di Eric Clapton di giugno 2020, pardon maggio 2021. Mi è costato da solo i 4 biglietti dei Myrath di @Skull. Posso dire che non chiederò il rimborso perché: 1) sono fiducioso di riuscire ad andarlo a vedere; 2) ci sono già passato con l'assicurazione che ti "rimborsa" un mese di polizza auto (a parte il fatto che i mesi sono due) e poi scopri che il rimborso consiste in un voucher da far valere al momento del rinnovo; 3) se mai succedesse che non andrò a vederlo lo incornicerò e lo esporrò a monito. Diventerà un reperto storico. Morale: trovo inaccettabile pensare di essere obbligato entro 12 mesi - perché loro sanno che tutto entro 365 giorni sarà a posto?!? - ad andare a vedere un concerto qualsiasi per poter far valere il voucher: ma porcogiuda potrò essere autorizzato io a decidere se andare a vedere un concerto e cosa?
duke
Giovedì 23 Aprile 2020, 12.13.21
45
....il povero che non se la puo' permettere....sorry...
duke
Giovedì 23 Aprile 2020, 12.11.33
44
...beh....ti lamenti della sanita' italiana?....negli usa se non hai l'assicurazione...lo sai che succede?...il ricco vive e ...il povero che non puo' se la puo' permettere ...muore......altro che quelle stronzata di "e r medici in prima linea"......
d.r.i.
Giovedì 23 Aprile 2020, 12.01.38
43
La fase 3 più che la 2 perchè ad oggi la 2 è ancora fumosa. Onestamente capisco la giusta fretta di far ripartire l'economia ma andrebbero comunque messe in atto delle politiche di sicurezza e prevenzione che non ci sono soprattutto la seconda. Spero solo che questa situazione porti i governi a rinforzare la sanità, cosa che in questi anni in Italia è stata martoriata e distrutta.
Silvia
Giovedì 23 Aprile 2020, 11.04.00
42
"Tirare le somme" riferito ai concerti
Silvia
Giovedì 23 Aprile 2020, 10.58.24
41
Infatti la disgrazia e' che ha un impatto terrificante sulla sanita' mandando in tilt gli ospedali, come e' avvenuto in vari Paesi, quindi non e' solo un nostro problema e x questo e' un po' diversa dalle altre malattie. x quanto riguarda i concerti all'aperto magari si potranno fare limitando gli accessi gia' a fine estate. x tirare le somme secondo me si deve attendere la "fase 2" e vedere che succede in seguito
d.r.i.
Giovedì 23 Aprile 2020, 10.26.59
40
Io sono fiducioso, più che altro spero potenzino la sanità di base che è quella che DEVE dare la prima diagnosi e supporto. Qui bisogna svegliare la gente. Resta il fatto che i concerti all'aperto con ingressi limitati si potrebbero anche fare, ovviamente basandosi sull'intelligenza del singolo oppure concerti nei teatri....brutto ma meglio che niente. Per quanto riguarda gli artisti e chi lavora intorno a loro la vedo girigia ma come per altre attività quali bar/ristoranti piccoli che non potranno mantenere le distanze.
d.r.i.
Giovedì 23 Aprile 2020, 10.23.36
39
Pensare adesso all'effetto psicologico su ognuno di noi mi sembra prematuro. Anche dopo il Bataclan un sacco di persone hanno rinunciato per mesi ai concerti, qui ovviamente la situazione è differente ma al 2021 ci sarà il vaccino e le cure 8che già adesso ci sono per la fase uno e due della malattia) basta diagnosticarla in quelle fasi e, come detto da molti virologi (non tutti e questa indecisione tra di loro preoccupa) potrà essere curata a casa come un'influenza. Però se si ragionasse in termini di terrore allora basta concerti, chi ci dice che no nci sarà un covid-22? Basta solo convivere con certe malattie che ci sono e ci sono sempre state ovviamente dopo aver fatto tutti i vaccini.
Gokronikos
Giovedì 23 Aprile 2020, 10.12.30
38
Non c'è nessun virologo che la veda allo stesso modo su questo virus, ma io so che i numeri invece sono chiari: morti per coronavirus per ora in 5 mesi di sua esistenza 178000 in tutto il mondo, morti dell'influenza stagionale 2019 650000 (dati OMS). Qualcuno si è mai lamentato di tutti questi morti?
SkullBeneathTheSkin
Giovedì 23 Aprile 2020, 0.51.04
37
Scusate se vado out of topic, neanche troppo ma... non romperò le scatole una seconda volta, promesso: vedo che la redazione continua a fornire articoli e recensioni in gran numero, vedo che molti utenti (aficionados e non) alimentano le discussioni nei commenti... so per certo -perchè uno ero io- che molti non hanno mai messo piede nel forum. Vi chiedo di farlo per una volta, se vi va, leggendo il topic "Skulls beneath the screen". Grazie!
Underground
Giovedì 23 Aprile 2020, 0.48.51
36
Sul National Geographic c'è un bell'articolo sulle ultime novità sul vaccino. La cosa sarà lunga.
Underground
Giovedì 23 Aprile 2020, 0.35.48
35
Trovato la notizia, correggo parzialmente quello che ho scritto ma il risultato non cambia, leggere l'ultima frase. coronavirus subisce mutazioni genetiche molto frequentemente e grazie a queste riesce a diffondersi con facilità. Lo indica l'analisi di 442 sequenze genetiche del virus contenute nella banca internazionale Gisaid e pubblicata sul sito ArXiv dal matematico Changchuan Yin, dell'Università dell'Illinois a Chicago. Si tratta, scrive il ricercatore, di "poche mutazioni molto frequenti nel genoma del SarsCoV2", che "potrebbero essere associate a cambiamenti nella trasmissibilità e nella virulenza" e che "potrebbero essere correlate con la severità dell'infezione in Europa". Le mutazioni principali riguardano quattro proteine fondamentali del coronavirus, fra le quali la proteina S, l'artiglio biochimico che permette al SarsCoV2 di aggredire le cellule del sistema respiratorio umano. Le altre proteine coinvolte sono la polimerasi, la primasi e la nucleoproteina, tutte e tre fondamentali per la replicazione del virus. Conoscere queste mutazioni è molto importante in quanto si tratta di quattro bersagli di possibili e farmaci e dei vaccini anti Covid-19.
Underground
Giovedì 23 Aprile 2020, 0.27.34
34
Io ho detto che se una persona non si vaccina può rischiare il contagio e la vita, non ho augurato né auguro la morte a nessuno. Questo virus ha subito solo una mutazione in Europa diventando più aggressivo e contagioso e basta. Se poi uno vuole credere a tutto quello che legge o sente va bene, ma se tutti gli specialisti dicono che serve il vaccino, sono tutti scemi?? Semplicemente si farà un vaccino che previene la malattia e sarà reso disponibile quando sarà garantita la sicurezza. Tutte le epidemie del passato hanno un vaccino che funziona dalla Sars all'aviaria.
Diego
Giovedì 23 Aprile 2020, 0.13.23
33
@underground...ripeto...tutti i virologi hanno detto che questo virus è in continua mutazione e cambia da nazione a nazione...quindi quante tipologie di vaccini ci vorrebbero? Inoltre io non auguro ad altri la morte...come hai fatto tu.
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 23.50.13
32
Benissimo chi non si vaccina, massimo rischia di morire, fatti suoi.
Diego
Mercoledì 22 Aprile 2020, 23.44.35
31
Niente concerti? Per gli spettatori dei live degli ultimi anni niente di grave...tanto loro vedevano i concerti attraverso lo smarthphone filmando. Quanto mi mancano le bolge degli anni 90...Per il resto...MAI mi vaccinerò...dicono che il virus muta in continuazione ed è diverso da nazione a nazione...non mi vaccinavo per l'influenza...figurati se lo farò con il nuovo.
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 21.55.58
30
Gli avvertimenti la comunità scientifica li ha già dati da gennaio, ovviamente inascoltati e tutti i paesi hanno reagito allo stesso modo: prima sottovalutando la situazione e poi ritrovarsi centinaia di morti ogni giorno. La stupidità umana.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 21.31.05
29
In Brasile, continuano anche adesso (le autorità)
Silvia
Mercoledì 22 Aprile 2020, 21.15.41
28
Beh allora avrebbero dovuto essere piu' cauti prima di imbarcarsi in proclami. Inoltre la minaccia e' stata sottovalutata in molti Stati, in alcuni fino a qualche settimana fa
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 21.01.16
27
Come può la comunità scientifica dare un'informazione univoca su una cosa che non conosce?? E nei vari paesi del mondo ognuno reagiva nel proprio modo??
Silvia
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.58.33
26
I social media infatti fanno danni nel momento in cui le persone non si informano alla fonte e buona parte del caos che si e' creato su questo virus e' anche perche' non e' stata data informazione univoca neppure dalla comunita' scientifica e inoltre si e' assistito ad una corsa sfrenata allo scoop del momento.
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.49.59
25
Sul vaccino andate a leggervi le notizie e capirete un po' di più. I social media fanno più danni del virus.
Replica Van Pelt
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.38.32
24
La chiamo "peste del benessere" e come la peste si esaurirà spontaneamente solo dopo aver ammazzato tutti quelli che poteva ammazzare,ovvio,con le relative proporzioni storiche e sociali,tuttora però imprevedibili,il bello (o triste e stupido) è che malgrado venticinquemila morti nessuno rinunci a nulla,chi più chi meno siamo tutti attaccati e accartocciati ad un sistema che si basa sul consumo e profitto.Si può vederla in diversi modi,io vedo le persone accatastate come polli in attesa di entrare a fare la spesa 1 2 3 volte al giorno,chi viene tutti i maledettissimi giorni,sono tutti ancora attaccati li,alla maionese con lo zero% di grassi.Certe persone questa peste se la cercano e se la meritano,e chi vuole lucrare su tutta questa miseria umana.
Vitadathrasher
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.37.01
23
Un vaccino fatto in fretta e furia non mi convince per niente, dovrebbero legarmi per iniettarmelo, ci sono stati casi dove il vaccino è peggiore del male, meglio un farmaco preso al momento.Che c'entra l'AIDS li bastava mettersi una mascherina al baccello.
Silvia
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.15.59
22
@Underground, il mio discorso era riferito alla fretta di tirar fuori il vaccino
Silvia
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.10.39
21
@Raven, certo purtroppo le malattie non si possono eradicare completamente in poco tempo. Ci vogliono parecchi studi x conoscerle e (si spera) vincerle. Ma prendi l'AIDS, all'inizio era un feroce nemico perche' non esistevano farmaci, mentre col tempo sono stati scoperti e almeno un modo x combatterlo si e' trovato.Idem x la malaria, oggi dove e' endemica e' sufficiente un antidoto acquistato in farmacia. Purtroppo di questo Covid sappiamo ancora ben poco e non abbiamo gli strumenti x contrastarlo
duke
Mercoledì 22 Aprile 2020, 20.07.36
20
....se questa situazione continuera' per molto....andra' in crisi il settore....le case discografiche saranno costrette a fare piu' selezione dei prodotti da promuovere....poche bands "sicure"...che portano incassi notevoli...e poca attenzione per quelle piu' difficili ...che fanno musica di nicchia e con incassi minori....
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 19.23.06
19
@underground: ...c'è anche chi ha portato a passeggio la tartaruga
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 19.20.28
18
I vaccini obbligatori fino a una quarantina di anni fa hanno salvato migliaia di vite dalla tubercolosi, malattia non di certo scomparsa nel nulla, ma che ovviamente possono sempre avere effetti contrari verso talune persone visto che sono vaccini generali non mirati alla singola persona, e' sempre stato così. Tutte le polemiche degli ultimi anni sui vaccini, grazie anche ai social media, sono assolutamente senza senso. Se ci sono bisogna usarli; vi sono malattie contagiose che neanche hanno un vaccino, come la peste, tra un anno ne avremmo uno per il Covid (il tempo normale è di 18 mesi, quindi non mi sembra che qualche mese in meno porti problemi) e non dovremmo farlo? Idiozie. Tanto più che eventuali effetti collaterali non possono essere testati su tutte le fasce di età, bisognerà monitorare la situazione. La distanza sociale serve adesso, in attesa di un vaccino, non quando saremmo vaccinati. Il discorso è lungo e non dico neanche tutto. Le class action sono ridicole: che fai, citi in tribunale una nazione? Per di più la Cina? RIDICOLO!! Ritorno al mio primo concetto: se tutte le persone invece di essere egoiste avessero seguito fin dal primo giorno le regole di lockdown, invece di fare quello che vogliono, oggi magari avremmo già meno contagi e meno morti. Abbiamo scoperto che dopo una settimana i bambini (fino ad un mese fa incollati a TV, smartphone e console) dovevano avere bisogno dell'ora d'aria, abbiamo scoperto che la gente deve andare tre volte a settimana al supermercato ecc., ecco tutto questo è egoismo personale, senza del quale vivremmo meglio.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 19.16.44
17
@replica: vedo che hai colto. Il mio centone si è incagliato nella mani del più grosso e prepotente... una voce afona di quello stesso coro di prepotenti che difende il vecchio sistema. Il profitto ad ogni costo, come dici tu. Imho però è un vicolo cieco, alla lunga. Chi oggi sta in piedi e continua a promuovere il proprio tornaconto mi fa davvero schifo forte... chissà... forse è la volta che si capisce con chiarezza chi sono i parassiti che al sistema tolgono e basta senza aver mai dato nulla
Replica Van Pelt
Mercoledì 22 Aprile 2020, 18.58.44
16
Preoccupato,non vedo soluzioni nel breve o lungo termine comunque la si voglia rigirare,vedo come nel caso di @ Skull che c'è ancora chi ha voglia malgrado tutto di lucrarci sopra,e questo è deprimente,gli ambienti del calcio gli ospedali sotto inchiesta le persone che "spariscono" in un Nulla,come giustificare tutto questo non lo so,ora parlano tutti di un vaccino,immagino vorranno fare una vaccinazione di massa alla "speriamo bene",sempre che non facciano ancora più danni dal momento che di questo virus in concreto non ne sa nulla nessuno.Il profitto ha mosso tutto fino ad oggi e immagino lo farà anche dopo e con ancora più fame,personalmente mi auguro di trovare un mondo se non diverso ma almeno dove le cose tornino al loro posto ed abbiano il loro giusto peso,non accadrà anche se cambieranno molte cose ma credo in peggio.Ciao Raven,bell'articolo di pancia ma non credo al tanto decantato "spirito di reazione" di noi italiani,se c'è è quello dei poveri cristi che poi spariranno nel dimenticatoio di un apparato statale che non taglia le gambe a tutto e tutti.ciao
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 18.10.02
15
Aiutatemi a capire, è tutto vero: ho comprato 4 biglietti per i Myrath a milano inizio marzo... malcontati, 100€... nessuno dei loro show si è tenuto, purtroppo... la settimana scorsa ricevo la newsletter della band, che mette in vendita il merch riservato al tour, per racimolare qualche cosa... (soltanto) ieri ricevo la mail di ticketone che dice concerto annullato, inviare scansione dei biglietti per ottenere il rimborso... eseguo, pensando che forse avrei usato il credito proprio per comprargli un paio di magliette... oggi scopro che non verrà emesso un rimborso cash, solo un voucher di pari valore da spendere su ticketone, la validità è un anno... non so cosa pensare, nel dubbio sono incazzato a morte
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.54.08
14
@rik: stamattina mi pare di aver letto del Missouri, come prima azione legale. Sono molto scettico ma osservo, gli yankee potrebbero anche avere la forza di imporsi... personalmente però da anni ormai guardo gli USA con occhio diverso. I fatti sono che hanno una valanga di morti, la sanità è appannaggio di pochi... e cercano un colpevole su cui scaricare tutto. Non ho i mezzi per giudicare, appunto osservo l'evolversi, ma cercare una cura e cercare un colpevole li vedo filoni distinti.
Raven
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.49.32
13
Per inciso, a Febbraio c'erano 4 ricoverati per Sars nella mia città e uno è morto. Saltare protocolli non mi tranquillizzerebbe molto. Il distanziamento sociale necessario è proprio ciò che potrebbe rendere i live impraticabili.
Silvia
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.41.20
12
Non dobbiamo essere negativi, può darsi che il peggio sia passato come fu con la SARS (sono due virus diversi, lo so, ma mi auguro che le due epidemie abbiano la stessa sorte!). Anch'io ho timore x i vaccini (in generale) e ancora di più x quelli pronti in fretta e furia, non dimentichiamo quello della suina che lasciò bambini narcolettici e altri disastri. Certo in questo momento è dura pensare alla normalità o essere positivi vista anche la pazzesca crisi economica che si prospetta: x il settore musicale poi già le entrate erano poche x il crollo delle vendite dei dischi, figurarsi se mancano anche i concerti! Ed è dura non solo x i musicisti ma anche x l'indotto. Ma ripeto speriamo che tutto si aggiusti e il peggio sia passato!
Rik bay area thrash
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.23.36
11
Già la Florida ha fatto una class action nei confronti della Cina per un valore di tre trilioni di euro. Ma ci sono anche privati cittadini di new York che hanno fatto una class action nei confronti dell OMS, ma c'è da considerare che questa organizzazione ha la tutela legale.... Mi sembra che anche il Vermont, se non sbaglio, stia facendo una class action nei confronti di Pechino. Sì, forse con il vaccino si risolverà il problema, ma c'è da considerare anche l app immuni che fine farà dopo questa emergenza? Dovremo usarla ancora? Cioè, i famosi assembramenti da live concert saranno ammessi nella terza fase, cioè quella del liberi tutti? O dovremo essere vaccinati dimostrandolo con l app? L augurio e che i bellissimi live concert sparsi per il mondo non restino 'solo' un ricordo...
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.18.45
10
Questione vaccini. Ci sono molti più laboratori che si sono messi in moto per trovarne uno e determinati protocolli saranno saltati proprio per accelerare il trovarne uno, quindi ci sarà prima di quanto si pensi. Inoltre chi ha una certa età lo sa' benissimo, possono essere resi anche obbligatori con buona pace dei complottisti. Questione festival e concerti. Anche non tutti facessero il vaccino penso che un 90/95% lo faccia: che problemi ci sono? Al massimo rischia chi non lo fa. Ci si faccia la testa in modo eccessivo. Se i problemi fossero estremi come da articolo allora dovremmo restare in casa isolati per mesi in attesa di una vaccinazione di massa casa per casa. In Cina dopo tre mesi e con le dovute precauzioni si è riaperto. La prima cosa da fare è il distanziamento tra le persone, il virus se non contagia più non scompare ma ci saranno meno problemi in attesa del vaccino. Nel 1917/18 la spagnola uccise milioni di persone ma la vita andò avanti, e parliamo di un secolo fa con tutto quello che consegue. NON È LA FINE DEL MONDO.
tino
Mercoledì 22 Aprile 2020, 17.07.19
9
Abbiamo fatto liti virtuali furibonde sul fatto che la gente muovesse il deretano solo per i gruppi di successo, abbiamo gongolato sul nostro poter scegliere di disertare (per pigrizia) utilizzando le scuse più abusate, e ce n’erano di ogni, il prezzo della birra, il prezzo del pit, i tedeschi sono meglio, al martedì vado a figa, i manowar li ho già visti dieci volte, james la brie non ha più voce, sono troppo vecchio per il rock’n’roll…adesso è bastato un bacillo di merda per mandare in vacca tutto il sistema e tutte le nostre scuse e lamentele da occidentali viziati e annoiati sono state spazzate via a tempo indeterminato. È stato bello finchè è durato, adesso abbiamo tutto il tempo per spassarcela…davanti ai dvd, io personalmente non mi lamento, sono fuori dall’ospedale e tanto mi basta, mi spiace solo per i nuovi gruppi che avrebbero le energie per prendere il testimone, ma mi spiace ancora di più per quelle migliaia di lavoratori invisibili che si sono spaccati la schiena dietro le quinte per il grande circo del rock’n’roll.
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 22 Aprile 2020, 16.59.04
8
Interessante analisi, come da sempre ci ha abituato il notevole Monsieur Raven. La soluzione, prima o più tardi, è indubbiamente il vaccino. Quello sbloccherà tutto. Poi, per quanto riguarda i "danni" bisogna pensare ad una azione legale nei confronti della Cina, naturalmente a livelli di legal affair internazionale. Stiamo contattando alcuni gruppi legali USA e UK, per sondare le possibilità di operare a livello privato/corporate. Forse con i soldi che si otterranno (di solito queste iniziative si concludono con accordi economico/finanziari) si potrà pagare qualche danno. Non vedo altre strade. Au revoir.
Raven
Mercoledì 22 Aprile 2020, 16.29.38
7
Personalmente diffiderei molto di vaccini prodotti comprimendo i tempi consueti, ma spero di essere smentito. In ogni caso questo non garantirebbe la possibilità di organizzare concerti proprio per i motivi indicati nell'articolo.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 16.20.18
6
@underground: secondo me sono rimasti in pochi a scaricare musica pirata, ci sono ormai alternative anche gratuite... il fenomeno però esiste, concordo. Concordo anche nel riferirlo ad una forma di egoismo... è proprio così, l'ampiezza di questo egoismo, forse, spero di sbagliarmi, trova radici nel "tutto e subito" che però possiamo applicare ad infiniti ambiti del consumo e del nostro vivere. Alcune realtà verranno inevitabilmente ridimensionate perchè hanno vissuto troppo a lungo al di sopra delle proprie possibilità e, credimi, non è il musicbiz a cui penso mentre scrivo.
Underground
Mercoledì 22 Aprile 2020, 15.36.00
5
Interessante articolo al quale farei due appunti. Il primo è che già a fine aprile ad Oxford partirà la sperimentazione per un primo vaccino che si spera essere disponibile a settembre per medici e forze dell'ordine e quindi penso che per fine anno possa già essere disponibile al massimo per i primi mesi del prossimo anno. Quindi, presumendo che tutti lo vogliano fare per la prossima estate non dovemmo più avere problemi, o almeno si spera. Secondo: forse se invece di ascoltare musica pirata si comprassero i dischi dei gruppi, questi avrebbero meno problemi a superare questo momento. Purtroppo invece per l'egoismo di troppi ci sarà uno tsunami.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 22 Aprile 2020, 13.22.23
4
Dovremo reinventarci a tutti i livelli, Raven, questo è certo. Ben vengano i concerti in streaming, se fosse l'unico modo per poterne avere qualcuno... e conta che io già detesto da sempre le batterie di smartphone agli spettacoli. I modelli di business peraltro, come giustamente dici, già erano cambiati ed ancora in cambiamento... apprezzo due punti del tuo scritto: l'energia abnorme che siamo abituati a veicolare e l'arte di arrangiarsi di cui siamo campioni del mondo indiscussi... appigli in bella evidenza nella tua tetra passeggiata riflessiva. Tetra perchè non c'è nulla da ridere. Da riflettere invece si.
Vitadathrasher
Mercoledì 22 Aprile 2020, 13.09.44
3
Per mantenere in piedi tutto l'indotto, tralasciando gli artisti, ci vogliono fondi, tanti e subito. Oltre a questo, alla riapertura dei locali, arene ecc. quelli che saranno sopravvisuti, ci sarà l'aspetto psicologico, delle "ammucchiate". Tutto ciò che riguarda il ludico sarà fortemente ridimensionato e se contiamo che ogni settore in generale avrà un ridimensionamento e il già claudicante mondo del metal, il futuro, quale futuro ancora è impossibile dirlo 1 anno? 5 anni??? rimarranno coloro che hanno cash pronto all'uso: metallica, iron.....ovvero ciò che succedeva l'altro ieri ma al quadrato.
Raven
Mercoledì 22 Aprile 2020, 11.02.37
2
In futuro potrebbero essere solo una carta in più, ma ora...
L.Gaim
Mercoledì 22 Aprile 2020, 10.40.13
1
Va bene tutto, ma non i concerti in streaming, mi viene la nausea.
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22/04/2020
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Il VIRUS DEI CONCERTI
Previsioni di non ritorno alla normalità
 
 
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