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26/04/25
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MORBID SAINT - Questo è il modo in cui suoniamo
23/02/2024 (1159 letture)
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Il nuovo album pubblicato ad inizio mese dai Morbid Saint, Swallowed By Hell, rappresenta il primo materiale inedito composto da oltre trent’anni a questa parte dalla band del Wisconsin. Malgrado la lunga pausa, il gruppo non ha perso minimamente la mano, e regala dieci nuove tracce a dir poco dinamitarde. Ne abbiamo parlato con il chitarrista Jim Fergades, membro della line-up originale.
Griso: Vi siete riuniti nel 2010, ma il vostro nuovo album è stato pubblicato solo ora. Perché c'è voluto così tanto? Jim Fergades: Jay Visser, l'altro chitarrista dei Morbid Saint, ha riformato la band nel 2010 con diversi musicisti, tra i quali il cantante originale, Pat Lind. Quando questi ha lasciato il gruppo, qualche tempo dopo, lo ha sostituito con un nuovo frontman. Le cose sono andate avanti con vari musicisti fino al 2020. Verso il 2021, Jay contattò me e Pat per vedere se eravamo in grado di unirci alla band. Pat si era trasferito di nuovo a Sheboygan ed era pronto a unirsi al gruppo, ed anch’io avevo finalmente il tempo di tornare. Il bassista Bob Zabel, da tempo membro dei Morbid Saint, e il batterista DJ Bagemehl hanno completato la formazione. Abbiamo suonato insieme per circa otto mesi prima di iniziare a scrivere le canzoni per il nuovo album, verso la fine del 2021.
Griso: Come si è svolto il processo di scrittura? Qual è stato il ruolo di ogni membro? Jim Fergades: Di solito iniziamo con i testi e costruiamo la canzone intorno ad essi. Tutti noi registravamo le nostre parti e le inviavamo l'uno all'altro, per poi metterle insieme in una sorta di bozza della canzone. Dopo aver ascoltato tutti il brano grezzo, apportavamo le modifiche necessarie finché non eravamo tutti soddisfatti del risultato finale.
Griso: Non è stato scomodo scrivere un album a distanza? Jim Fergades: No. Ci mandavamo i video su Whatsapp e lavoravamo sulle canzoni da casa. Ci trovavamo a suonare una volta alla settimana, quindi abbiamo avuto molto più tempo per lavorare sulle canzoni, invece di farlo solo durante le prove. Ha funzionato molto bene.
Griso: Avevate l’impressione di essere un po' "arrugginiti", o tutto vi è venuto naturale? Jim Fergades: Sì, all'inizio la situazione era un po' arrugginita, ma non c'è voluto molto prima che tutto andasse bene.
Griso: La vostra attuale formazione conta tre membri originali su cinque. Come siete riusciti a mantenere i contatti dopo lo scioglimento? Jim Fergades: Nel corso degli anni abbiamo vissuto tutti molto vicini e siamo rimasti in contatto praticamente per tutto il tempo. Pat si è trasferito fuori dallo Stato per alcuni anni, ma per il resto non ci siamo mai persi di vista fin dai tempi di Spectrum of Death (1990).
Griso: Parlando di Spectrum of Death, ho l'impressione che siate riusciti a creare la stessa intensità e violenza che si può sentire su quel disco. Come avete fatto? Jim Fergades: Non abbiamo cercato di suonare in una certa maniera. Questo è solo il modo in cui suoniamo e scriviamo, tutto è venuto fuori naturalmente.
Griso: L'artwork è stato realizzato da Ed Repka. Perché avete scelto lui, e come è andata la collaborazione? Jim Fergades: Quando si è trattato di realizzare la copertina, speravamo davvero di poter lavorare con Ed: molti degli album con cui siamo cresciuti sono stati illustrati da lui, quindi affidargli l’artwork del nostro nuovo lavoro è stato abbastanza nostalgico. Siamo molto felici che abbia accettato, e onorati di avere la sua firma su Swallowed by Hell. Crediamo che abbia fatto un ottimo lavoro nel trasmettere le nostre idee.
Griso: E i testi delle nuove canzoni? Volete inviare un messaggio particolare? Jim Fergades: Non cerchiamo mai di trasmettere un certo messaggio con i nostri testi, né di esprimere le nostre opinioni. Siamo solo musicisti e scriviamo di cose che conosciamo e che ci interessano.
Griso: Quali sono i vostri progetti per il futuro? Jim Fergades: Un tour non è necessariamente un’opzione a causa delle nostre circostanze familiari individuali. Abbiamo tutti un lavoro e delle responsabilità che vengono prima di tutto. Speriamo di suonare il più possibile e siamo davvero interessati a partecipare a tutti i festival metal possibili in giro per il mondo, se ci viene richiesto.
Griso: Avete in programma un nuovo album nei prossimi anni? Jim Fergades: Al momento c'è un'ottima chimica all'interno della band e tutti si sentono a proprio agio quando si tratta del gruppo. Il nuovo album sembra andare abbastanza bene e i fan sembrano apprezzarlo, quindi, se tutto continua ad andare bene, non vedo perché non ci dovrebbe essere un altro disco nei prossimi anni.
Griso: Un’ultima cosa da dire? Jim Fergades: I Morbid Saint vorrebbero ringraziarti per aver richiesto questa intervista, così come vorremmo ringraziare tutti i nostri fan in tutto il mondo per aver supportato la band in tutti questi anni. Ci auguriamo di poter suonare dal vivo brani del nuovo e del vecchio album molto presto.
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