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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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H.I.M. - Una serata a Milano
06/03/2008 (4010 letture)
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Questa sera, in onore della calata italica dei finlandesi H.I.M., l’Alcatraz di Milano è gremito di ragazzi e ragazze (soprattutto quest’ultime) agghindati e truccati come non se ne trovano nemmeno ad una sfilata di moda (gotica, ovviamente), affiancati a metallari in incognito e mamme che assistono al concerto con la scusa di accompagnare le giovani figlie.
Ad aprire la serata, come già avvenne alcuni anni fa, i Paradise Lost che sfortunatamente mi perdo; quando arrivo al locale infatti siamo già al cambio palco… Dopo aver faticato non poco a guadagnare una posizione decente nelle prime file (le ragazzine sono agguerrite peggio che ad un concerto dei Cannibal Corpse!) ecco Sua Maestà Infernale (traduzione di H.I.M., ndV) e compagnia comparire sul palco.
A scanso di equivoci preciso subito che questo è uno di quei (pochi) gruppi che segnano il confine tra pop e metal anzi, diciamo che chi abitualmente ascolta metal spesso li considera spudoratamente pop e commerciali, mentre chi è solito seguire la scena pop li vede come un gruppo metal, questo per dire che ci troviamo davanti ad una band odiata ed osannata in egual misura; ad ogni modo penso che ciò sia comunque un fattore positivo per loro perché gli permette di far parlare di sé.
Personalmente credo di essere tra quei pochi che si trovano nel mezzo, tra le due fazioni.
Non amo particolarmente le etichette ma credo che definirli “metal” sia un po’ azzardato ma, al contempo, penso siano nettamente superiori alla stragrande maggioranza dei gruppi cosiddetti “pop” (lettore che stai per insultarmi: per favore, prima di farlo, accendi il televisore e sintonizzati su MTV, ovvero quella “simpatica” emittente che detta legge nei gusti della gente, e chiediti se quello che stanno passando è paragonabile a loro) e quindi mi sento di affermare che, alla fin fine, l’etichetta che più gli si addice è quella di “Love Metal”, termine di loro stessa invenzione.
Come di consueto la scenografia è molto scarna e lo show è incentrato solamente sulla musica e sulle movenze del proprio, indubbiamente affascinante, leader.
Una cosa che apprezzo di questo gruppo “live” è il fatto che facciano sempre una scaletta da “best of”, ovvero brani estrapolati da tutti gli album, senza voler propinare a tutti i costi l’intero lavoro nuovo; ciò gli permette di accontentare un po’ tutti i presenti, dando allo stesso tempo l’opportunità di promuovere il lavoro più recente.
La formula è la stessa anche stasera, così da “Venus Doom” vengono proposte “Kiss Of Dawn”, “Passions Killing Floor” e “Bleed Well”, seguono alcuni estratti da “Dark Light”, album che li ha fatti conoscere al grande pubblico in Italia, grazie (?) ai passaggi su MTV di brani come “Killing Loneliness” e “Wings Of Butterfly”, dopodiché ecco dare spazio ai classici che tutti vogliono sentire, ovvero le immancabili “Poison Girl”, “Your Sweet 666”, “Right Here In My Arms” e, naturalmente, la bellissima e struggente “Join Me (In Death)”; poi una canzone che farebbe saltare anche i defunti, ovvero “Soul On Fire” ed il gran finale con la splendida “The Funeral Of Hearts”.
Indubbiamente un bel concerto, peccato solo per la serata “storta” del leader Ville Valo: il nostro ancora una volta non ha deluso dal punto di vista vocale ma, diversamente da occasioni precedenti, questa sera ha interagito pochissimo con il pubblico adorante ed ha abbandonato la scena quasi senza salutare, al punto da lasciare tutti convinti che ci sarebbero stati altri bis.. E in effetti le luci sono rimaste spente per un po’ quindi è possibile che realmente ce ne fossero ancora in programma.
SCALETTA H.I.M.:
- Passion’s Killing Floor
- Right Here In My Arms
- Rip Out The Wings Of A Butterfly
- Buried Alive By Love
- Wicked Game
- Kiss Of Dawn
- The Sacrament
- Poison Girl
- Your Sweet 666
- Join Me (In Death)
- Sleepwalking Past Hope
- Soul On Fire
- Razorblade Kiss
- Killing Loneliness
- The Funeral Of Hearts
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In fin dei conti, se per voi Allevi è come Mozart, figurarsi se gli Him non possono essere all'altezza dei Paradise Lost... |
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Sono stati bravi entraambi i gruppi..lo sbaglio è che son stati messi di più in risalto gli HIM quando dovevano esserlo i padri PL. Ma entrambi sono stati bracvii, e non fate i cocciiuti metallari coi paraocchi... |
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Si, certo, non è colpa loro, però se parliamo di qualità assoluta..... |
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c'è da dire che fan due generi diversi..! e comunque non é certo colpa degli H.I.M. se glieli mettono come supporto! evidentemente col passare degli anni gli h.i.m. sono diventati più famosi.. Comunque per la cronaca é già la seconda volta che i PL aprono in Italia per loro... |
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4
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Perfettamente d'accordo, i Paradise Lost di alttra caratura... |
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Perfettamente d'accordo, i Paradise Lost di alttra caratura... |
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Indubbiamente la mia scala di priorità vede i PL ben al di sopra. |
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I Paradise Lost costretti ad aprire per questi pagliacci, questi dannati analfabeti finlandesi... E' ora di dire basta a questo schifo!!! |
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