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CYNIC + NERVE + GRINNING SHADOWS + NOUMENO - Mephisto Rock Cafè, Lu Monferrato (AL), 10/06/2010
21/06/2010 (4488 letture)
Sono passati due anni da quando vidi i Cynic per la prima volta, e la vicinanza kilometrica del luogo della loro esibizione mi ha spinto a prendere un giorno di ferie dal lavoro per rivedere i quattro statunitensi dal vivo.
In compagnia di Nico e Cisco (amici e musicisti della scena estrema genovese) mi sono avviato in direzione del Mephisto Rock Cafè di Lu Monferrato (provincia di Alessandria), sede del concerto, sicuro di presenziare ad una serata di ottima musica organizzata dalla Nadir Music.

NOUMENO
Dopo la classica sosta-cena in autogrill, arriviamo sul posto intorno alle 21.00, dove i laziali Noumeno erano già in procinto di salire sul palco.
Purtroppo le formalità di entrata mi fanno perdere l’inizio dell’esibizione, caratterizzata da un potente progressive metal strumentale fortemente influenzato dallo shred (su tutto i Cacophony di Marty Friedman e Jason Becker); sicuramente uno spettacolo interessante e dotato di un alto tasso di tecnica, anche se l’assenza di una voce rischia un po’ di stufare chi non è appassionato del genere.

GRINNING SHADOWS
Un rapido cambio di palco ed è il turno dei Grinning Shadows, formazione mantovana dedita ad un gothic/death a tratti epico e che ha di recente pubblicato un EP. Confesso di non essere un grosso appassionato di questo genere, quindi la loro proposta non mi ha colpito più di tanto, soprattutto il suono della chitarra nella parti distorte (forse un po’ troppo low fi) ed il basso troppo impegnato ad andare dietro alla ritmica; ciò non sarebbe di per sè un male, se il tappeto sonoro creato dalle tastiere (efficaci comunque anche nel cesellare melodie) non ne nascondesse le frequenze. Canonico per il tipo di musica proposta l’utilizzo di tre registri vocali (maschile e femminile dei due cantanti ed il growl del chitarrista), mentre è di ottimo livello la performance del batterista: nella sostanza si è trattato quindi di una buona esibizione, anche se senza "fuochi d'artificio".

NERVE
È quindi la volta dei Nerve, che si presentano sul palco con una camicia rossa molto garibaldina. La band (che ha di recente pubblicato il secondo disco) propone un death/groove che rimanda molto ai Lamb Of God. Devo dire che i miei concittadini mi hanno ben impressionato: la scaletta è fatta di brani tirati con il batterista a menare le pelli e fare headbanging conteporanemente ed il cantante Fabio (che trae ispirazione dal modo di cantare schizoide di Devin Townsend) ad incitare il pubblico. Sulle prime l’utilizzo di una sola chitarra ha destato la mia curiosità -dato che in un genere come il loro l’impatto sonoro adeguato dovrebbe essere dato da una coppia di axeman- ma durante la fase ritmica non si è sentito alcun calo di tensione, e negli assoli tale scelta ha messo in mostra le doti del bassista, impegnato a sciorinare scale. Ottimi anchegli inserti melodici che ogni tanto facevano capolino nella struttura dei brani, e buoni anche i cambi di tempo.

Giunge così il momento dei Cynic... prima però di descrivere la loro performance vorrei aprire una piccola parentesi: nei due giorni precedenti il concerto ho effettuato il classico ripasso dei due dischi della band e sono riuscito a dare un paio di ascolti all'EP di recente pubblicazione, ed è stato proprio questo a farmi entrare un tarlo nel cervello che mi ha accompagnato nell'avvicinamento all'evento. Re-Traced contiene quattro canzoni, estratte dal precedente full length Traced in Air e riarrangiate completamente, essendo versioni spoglie della matrice metal che inizialmente le caratterizzava: strumenti acustici, voci femminili, samples ed archi sono presenti in queste nuove versioni. La domanda che mi sono posto e portato dietro era: quanto ci sarebbe stato di questo esperimento dal vivo?

CYNIC
Le luci si spengono completamente e rimango pressato nella calca -chiaramente, adesso che ci sono i Cynic la gente si catapulta in prossimità del palco, mentre prima era sparpagliata tra l'interno e l'esterno del locale; parte una musica registrata avvolgente ed insistente insieme a qualche gioco di luce soffusa. Una voce sintetica spiega (in inglese) la filosofia e la storia di Diogene di Sinope e della corrente dei cinici (fate qualche ricerca in rete se non conoscete l'origine del monicker della band) ed alla fine di questa presentazione, finalmente, sinizia con Veil of Maya: subito i miei dubbi sugli arrangiamenti vengono spazzati via, perchè il pezzo è potente come nel capolavoro Focus, che ridendo e scherzando ha già 17 anni di età.
La band suona al buio e posso solo scorgere delle ombre che si muovono... un'allegoria sul loro riemergere dalle tenebre del passato? Non lo so e francamente quasi non mi interessa, quello che conta è il presente che si materializza nella forma di Celestial Voyage, The Eagle Nature e Sentiment... che gli americani vogliano regalarci un tributo al loro masterpiece del 1993?
Qualcuno del pubblico si lamenta per i volumi delle chitarre (il cui ottimo lavoro è comunque udibile), effettivamente non adeguati al resto, ma in un locale piccolo è normale che la batteria possa coprire qualcosa (è successo anche ai tre gruppi precedenti) ed io non ci faccio troppo caso, perchè sono troppo impegnato a sentire il cinque corde fretless di Robin Zielhorst, degno interprete delle partiture di Sean Malone. La band gioca molto con le luci, rimanendo quasi sempre al buio tra una canzone e l'altra e talvolta utilizzando dei nastri introduttivi (sempre recitati dalla voce sintetica di cui parlavo poco fa), come nei casi di I'm but a wave to... ed Uroboric Forms. Proprio durante quest'ultima (forse il pezzo che più si avvicina all'esperienza con Human dei Death) si accende un pogo, di breve durata, grazie anche alla potente esecuzione di Sean Reinert. Il growl di Timor Kruidenier risulta quasi meglio di quell'originale (interpretato da Tony Teergarden) mentre la voce effettata di Paul Masvidal (non molto comunicativo col pubblico, a dire il vero) sembra un pò deboluccia, forse coperta dal resto dei suoni. Con la strumentale Textures, vero e proprio esercizio di tecnica per i quattro strumentisti, ed How could I si conclude la maratona dedicata a Focus e basterebbe già questo per sentirsi satolli.
Invece i Cynic hanno intenzione di continuare in modo stravagante: Nunc Stans (brano di chiusura di Traced in Air) apre la parte di concerto dedicato alla produzione recente della band, che passa in rassegna The Space for This, Evolutionary Sleeper e King of Those Who Know, prima canzone della serata a godere di una presentazione parlata di Masvidal. Un ticchettio di orologi introduce l'unico inedito presente in Re-Traced, Wheels within the Wheels, un brano interessante ma senza growl, che forse rappresenta una delle strade che potrebbero intraprendere i Nostri in futuro. Siamo in dirittura d'arrivo, vengono eseguite Nunc Fluens, Adam's Murmur ed Integral Birth: il buon Paul finalmente si scioglie e gioca un pò con il pubblico (ma senza esagerare, eh!), ed in un caldo tropicale finisce lo spettacolo...

SETLIST CYNIC
01- Veil of Maya
02- Celestial Voyage
03- The Eagle Nature
04- Sentiment
05- I'm but a Wave to...
06- Uroboric forms
07- Textures
08- How Could I
09- Nunc Stans
10- The Space For This
11- Evolutionary Sleeper
12- King of Those Who Know
13- Wheels Within the Wheels
14- Nunc Fluens
15- Adam's Murmur
16- Integral Birth


Che dire, mi ritengo soddisfatto di ciò che ho visto, una prima parte di scaletta pensata per rivivere i fasti di 17 anni fa ed una seconda con l'obiettivo di dimostrare che la band è viva e vegeta, proponendo fusion, progressive, metal e chissà quant'altro, uniti in un unico ibrido musicale. A dispetto di quello che si dice di loro, i Cynic non sono solo dei freddi interpreti (nonostante la scarsa comunicazione col pubblico): saltano, fanno headbanging, scherzano fra di loro, sorridono, il tutto risultando sempre professionali durante l'esecuzione dei brani. Dimostrazione della loro cordialità ed umanità è stata la loro uscita dal locale in mezzo alla gente, pronti a discutere, bere una birra, scattare foto... insomma, vedere musicisti così è sempre un piacere che consiglio a tutti.



Er Trucido
Lunedì 21 Giugno 2010, 22.45.15
7
Minchia Nik che ti sei perso...(per 2 volte)
Nikolas
Lunedì 21 Giugno 2010, 18.58.30
6
Ce li avevo vicini e a causa di troppi impegni ho dovuto saltare, ed è la seconda volta che me li perdo!! Che rabbia!
Riccardo
Lunedì 21 Giugno 2010, 18.55.00
5
Ho avuto l'onore di vederli al Summer Breeze in un concerto stratosferico, perciò non ho il minimo dubbio che la serata monferrina sia stata magica. Io che sono cresciuto a pane, hard e prog-rock settantiano, li ritengo gli unici veri eredi di Genesis, Yes, Gentle Giant e via romanticheggiando. GRANDI!
croptic
Lunedì 21 Giugno 2010, 11.53.35
4
c'ero anch'io ed è stato un davvero un gran concerto! confermo l'umanità di questi musicisti, poco prima della loro esibizione metà di loro era fuori a chiaccherare e fare autografi..Comunque masvidal è davvero un tipo strano, a partire dalle scarpe che indossava!
AngelSlayer
Lunedì 21 Giugno 2010, 11.15.51
3
Effettivamente hai ragione, io vorrei sentire i loro primi demo live xD
Er Trucido
Lunedì 21 Giugno 2010, 11.01.48
2
Ma sai alla fine il tour era denominato Re-Focused Re-Traced...e comunque non hanno tutta questa discografia da cui poter attingere, quindi alla fine sei sempre lì! L'Ep è tanto strano che dubito che possano riproporlo in un evento metal, anche se sarebbe interessante sentirlo dal vivo.
AngelSlayer
Lunedì 21 Giugno 2010, 10.51.23
1
Alla fine da tour promozionale dell'ep si è trasformato a tour discografico xD dall'ep solo 1 canzone per sostituire The Unknown Guest da traced. Meno male che, pure se non c'ero, non rimpiango nulla, ho visto i General Surgery il giorno dopo e, di certo, non posso lamentarmi xD
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Live Report
CYNIC + NERVE + GRINNING SHADOWS + NOUMENO
Mephisto Rock Cafè, Lu Monferrato (AL), 10/06/2010
 
 
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