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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Dolorian - When All the Laughter Has Gone
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( 2920 letture )
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Finlandia + Doom + Wounded Love Rec. = Capolavoro garantito!
Dopo Thergothon, Ras Algethi, Cultus Sanguine e Monumentum, la Wounded Love si lascia scappare questo sconosciuto terzetto finlandese che risponde al nome di Dolorian. Era il 1999 e la band, pressoché sconosciuta, venne fuori dal nulla con When All The Laughter Has Gone, che racchiudeva in sé il sound tipico di bands come Monumentume Ras Algethi, al quale il trio finlandese aggiunse una dose di funeral doom -come solo i finlandesi sanno fare- ed un rabbioso cantato in screaming decisamente ispirato ed incisivo. Questa la ricetta del loro sound. All'epoca non esistevano ancora etichette come black ambient, suicide doom o depressive black, si suonava punto e basta, ed i Dolorianconiarono un genere che, seppur partendo dalle influenze appena menzionate, seppe imporsi con un trademark netto e riconoscibilissimo che oggigiorno faticheremmo a catalogare tra le suddette etichette, perfettamente in bilico e comprendente molto altro. Sfortunatamente la band non raggiunse mai la notorietà di molti colleghi loro conterranei, ma a livello underground riuscirono ad accaparrarsi una buona fetta di fan a cavallo tra la scena metal e quella dark, non sempre molto compatibili tra di loro. Dopo questo lavoro, che in molti considerano il loro capolavoro assoluto, diedero alle stampe altri due album molto interessanti ed uno split con gli Shining, per poi tornare nell'oscurità dalla quale erano emersi.
L'album si apre con Desolated Colours, brano in cui convivono le diverse personalità della band, passando da momenti ultra-depressivi a momenti più vigorosi di chiara estrazione black, per poi mettere in mostra una robusta sezione ritmica di scuola doom. Insomma, un canovaccio con tutti i colori della desolazione. In My Weary Eyessono le influenze dark a farla da padrone, con il basso in primo piano in perfetto stile dark wave che richiama apertamente lo stile dei Monumentum e della wave italiana anni '80. Atmosfere più ariose per la cadenzata A Part Of Darkness, dove a dominare è la componente black, mentre con la titletrack si giunge al culmine qualitativo dell'album. Immaginate di intrecciare gli splendidi arpeggi del fondamentale In Absentia Christi dei Monumentum, le solenni atmosfere degli Unholy di Raptureed avrete colto l'essenza di questa perla nera. I Dolorian pagano un pesantissimo tributo ai maestri del genere, ai quali strizzano spesso l'occhio, ma dai quali riescono a discostarsi grazie alla loro capacità di spaziare tra i molteplici generi che li influenzano, creando uno stile ancora abbastanza derivato, ma maturo ed apprezzabile. Fantastiche le atmosfere di Collapsed, dove i dolci arpeggi dark si fondono definitivamente con le influenze black della band, col risultato di una sintesi perfettamente riuscita, nella quale nessuna influenza prevale sulle altre, forgiando uno stile finalmente personale e coinvolgente. Magnifiche anche le atmosfere di Fields, nella quale emerge nuovamente la solennità delle composizioni dei conterranei Unholy, contraddistinte da algide pennellate di raggelante desolazione che li resero unici nel loro genere. Chiude la bellissima With Scorn/Perish,decisamente il brano più doom dell'intero album, dove la malinconia dei dolci arpeggi sognanti deve lasciare il posto alla pesantezza delle distorsioni delle chitarre elettriche. Il brano ha una durata di oltre undici minuti ed è caratterizzato da lunghe parti strumentali molto dilatate che si fondono con inserti arpeggiati di pregevole fattura, con risultati davvero entusiasmanti.
Nonostante i Dolorian non abbiano mai brillato di luce propria, si riconosce loro di aver saputo cogliere con When All The Laughter Has Gone l'essenza delle bands sopra citate, facendo rivivere nelle loro composizioni lo spirito che mosse i maestri del genere, ma soprattutto si riconosce loro il merito di aver donato a tutti gli orfani di tali sonorità un lavoro bellissimo, emozionante e per nulla scontato.
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10
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In realtà hanno pubblicato altri due album, forse anche più elaborati e prolissi, prima di sparire a lunga distanza, anche Voidwards meriterebbe. |
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9
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bello, una sorta di Black Doom, forse in anticipo sui tempi, le melodie non sono stucchevoli, chissà se avessero continuato |
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8
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Veramente bello..di questo album non ci si stanca mai. |
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7
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Il migliore della loro discografi e un disco da assorbire lentamente. |
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6
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Molto bello. Quelli successivi non li ho trovati riusciti come questo. |
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5
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uno dei migliori album usciti nel genere black/doom!bellissimo! |
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4
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Disco molto bello, tassativo per i fans del doom più estremo. Concordo con rece e voto, purtroppo già il secondo album mi è piaciuto molto meno, mai più su questi -altissimi- livelli...85. |
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3
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Mi ha sempre attirato molto questo Doom atmosferico con venature Black e personalmente lo ritengo il gioiello della loro discografia, poi pur producendo materiale più che buono non sono più riusciti a raggiungere questi livelli, 85/100. |
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2
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E' un platter piuttosto difficile perche' a differenza dei concorrenti dell'epoca (citati da Furio) e' intriso di sonorita' black senza pero' perdere la sua dipendenza dark/doom. E' indubbiamente il loro migliore, ma l'importanza di aver aperto generi nuovi (depressive, suicide, etc) mi pare maggiore della reale resa del disco... |
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1
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Per me i dolorian sono una band enorme. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Desolated Colours 2. My Weary Eyes 3. A Part Of Darkness 4. When All The Laughter Has Gone 5. Collapsed 6. Fields 7. With Scorn/Perish
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Line Up
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A. Haapapuro (Voce, Chitarre) A. Kukkohovi (Chitarra, Basso, Batteria) J. Ontero (Sintetizzatori)
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RECENSIONI |
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