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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Daniele Liverani - Fantasia
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( 2908 letture )
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Daniele Liverani è un musicista che non necessita di lunghe presentazioni. Polistrumentista, con alle spalle una discografia ricca di prodotti diversi tra loro: dalle esperienze con diverse formazioni, alle collaborazioni importanti, anche in ambito internazionale, fino ai progetti per chitarra solista. Nel corso della sua carriera, avviata alla fine degli anni Ottanta, Liverani ha elaborato il suo stile personale, metabolizzando i vari elementi che hanno contribuito alla sua formazione, a partire dalla musica classica, a cui si il musicista si era inizialmente avvicinato all'età di sei anni attraverso lo studio del pianoforte.
Fantasia è il nuovo disco strumentale del chitarrista italiano, la chiave per entrare in una dimensione musicale parallela, popolata da animali e personaggi, di cui si può ammirare uno scorcio dalla copertina dell'album; elemento centrale è la chitarra, vera e propria porta che si apre su questo mondo immaginario. L'ascoltatore è guidato da una voce narrante, che ci accoglie nella prima traccia con le parole: “Welcome to Fantasia! A secret place where my guitar will lead you to the unexpected”. Unbreakable apre il disco con forza, con un tema principale che unisce tra loro ricordi stilistici alla Steve Vai ed altri vicini a Paul Gilbert. Il secondo brano, Joke, mantiene l'atmosfera carica. La struttura di questa canzone è molto piacevole, con un fraseggio melodico iniziale che viene solo successivamente arricchito da passaggi virtuosistici ed una breve ma interessante modulazione. Dopo l'istante di calma mediazione di Peacefully, si passa con Apocalypse in un altro ambiente di questo mondo musicale fantastico, che rivela altre zone di influenza del chitarrista italiano; la prima parte del brano è intessuta di riferimenti neoclassici e dei tipici passaggi di stampo bachiano che contraddistinguono il genere. Su questa base iniziale si innesta poi un momento progressive decisamente brillante, con cambi di tempo che la batteria enfatizza in modo semplice ed efficace. Nei successivi Daylight e Gigantic, emerge il ruolo di protagonista della tastiera, sempre però al fianco della chitarra. Il primo è un brano che si avvicina a vaghe sfumature jazz, disegnate delicatamente dal suono del pianoforte. In Gigantic ritorna più forte il clima progressive, che si svolge sotto l'influenza dei Dream Theater, soprattutto per quanto riguarda la tastiera, propriamente vicino alle esecuzioni di Jordan Rudess. Ottimo il lavoro del tastierista Marco Zago, che già aveva collaborato con Daniele Liverani nel precedente Eleven Mysteries. Black Horse è un episodio assolutamente distinto rispetto al resto del disco, lontano dall'energia positiva dei primi due brani, dall'impronta progressive degli altri, ma anche dalle tracce più calme come Peacefully e Heaven. Il brano è malinconico; a tratti quasi rischia di diventare melenso, andando a toccare quelle progressioni che spesso sono considerate il nervo scoperto, dal punto di vista sentimentale, del nostro orecchio occidentale. Nonostante anche in questa canzone siano apprezzabili i virtuosismi, il momento più bello ed intenso è nel finale delicato. Outstanding e Guilty ci riportano con forza alla realtà progressive di Fantasia, che viene però declinata di volta in volta in modi differenti, anche all'interno dello stesso brano, dimostrando la capacità di Liverani di impastare con disinvoltura gli stili che in diversi momenti hanno fatto parte della sua carriera. Dopo l'attimo di respiro di Heaven, l'ascolto si chiude con Rage, tra i brani più vari e complessi di Fantasia. Quest'ultima canzone riporta al punto di partenza, alla porta da cui Liverani ha fatto entrare gli ascoltatori nel suo mondo astratto, in prospettiva però opposta; mentre Unbreakable è forte ma non cupo, estremamente lineare, Rage è più oscuro e complesso. Questi due brani si contrappongono e bilanciano, chiudendo l'immaginario percorso dell'ascoltatore in Fantasia.
La stessa continuità che si riscontra tra il primo e l'ultimo brano, nonostante le differenze formali che ne costruiscono la struttura, caratterizza l'intero disco di Liverani ed è sottolineata dalle frasi che accompagnano le canzoni, presenti oltre che nell'esecuzione, anche sul libretto; il risultato è una creazione solida e ben costruita. Gli elementi del disco sono bilanciati tra loro con cura tale da permettere un ascolto scorrevole anche a chi non è abituato ad affrontare prodotti interamente strumentali. Inoltre, i giovani musicisti che hanno collaborato con Daniele Liverani emergono chiaramente: ogni strumento occupa lo spazio che merita, mostrandone il talento ed evitando, allo stesso tempo, che la chitarra rimanga in primo piano da sola. Se si volesse trovare a tutti i costi un difetto in Fantasia, potrebbe essere ricercato nella dichiarazione che apre l'ascolto di Unbreakable, quando si annuncia un viaggio verso l'inaspettato; nonostante il grande equilibrio, sia dei diversi strumenti che delle influenze musicali di Liverani, non si può dire che questo disco sia veramente innovativo o inaspettato. Con questo non si vuole negare la qualità di Fantasia, un disco maturo, complesso e completo.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Unbreakable 2. Joke 3. Peacefully 4. Apocalypse 5. Daylight 6. Gigantic 7. Black Horse 8. Outstanding 9.Guilty 10. Heaven 11. Rage
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Line Up
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Daniele Liverani (Chitarra) Marco Zago (Tastiera) Nicolò Vese (Basso) Simon Ciccotti (Batteria)
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