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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Platens - Out of the World
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( 4012 letture )
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In Italia si fa musica con le contro-palle in ambito hard/heavy. Poi, spesso, fioriscono gemme dorate, concorrenziali a livello planetario, e dico io meno male. Il nostro Paese, sull’orlo del baratro come entità politica ed economica, racchiude scrigni massicci solo da scoprire in ambito sonoro. I Platens sono una sorpresa a dir poco devastante. Il progetto nasce nell’ottobre del 2003, per volere del master mind Dario Grillo, cantante e polistrumentista italiano, con la pubblicazione del debutto Between Two Horizons, edito nel 2004 dalla nostrana Frontiers Records, platter che proponeva un mix composto da hard rock melodico, metal e progressive rock. A quasi dieci anni di distanza dall’album d’esordio, il combo palermitano dà alle stampe questo Out Of The World, magniloquente e nobile secondo capitolo della loro carriera. Una lineup rinnovata dal talentuoso Dario Grillo (voce, chitarra e tastiere), un autorevole curriculum fatto di collaborazioni molteplici e di indubbio spessore, stage vocali frequentati con Elizabeth Sabine, singing-master di star quali Axl Rose, Dave Mustaine, Ron Keel e tanti altri, con strumentisti di qualità cristallina ad accompagnarlo, Riccardo Barbiera (batteria), Domiziano Mendolia (basso) e Gabriels (hammond e synth). Una produzione guidata dallo stesso Grillo, occupatosi in prima persona anche del mix, il tutto inciso presso i Domination Studio. La copertina e l’intero artwork spiccano per fattura e concept, realizzati in collaborazione con il bravissimo artworker brasiliano Caio Caldas, già al lavoro per Dragonforce, Violet Sun e similia. Definire solamente AOR la miscela qui presente risulta arduo, bisogna addentare con famelica voracità le undici composizioni stipate, per assimilare appieno la vena che muove le corde artistiche della band.
Il CD si apre con la freccia squassante di Running, hard rock sparato con vocalità sopraffine e arrangiamenti felicissimi e solari per una track che fa da puro antipasto ad un disco che stupisce per polimorfe componenti. Time Will Tell risulta stupefacente nel suo procedere pianistico e di key, mentre la batteria picchia e le melodie salgono verso l’Eden, inframmezzate da un suggestivo solo di guitar, insomma un grande pezzo, presto doppiato dalla seguente, anthemica You Won’t Bring Me Down, con chitarre a stecca, una vocalità ispiratissima e un percorso fatto di saliscendi e virtuosismi; una song voluminosa colpita da un solo della sei corde spettacolare, mentre stacchi e contro-stacchi cementano il tutto. Basso e tastiere trafiggono con efficacia per tutto il playing del disco, reticolando con maestria, balzando agli onori e sostenendo le strutture con corposità e duttilità. Ask Yourself è di derivazione Dare, inutile ribadire che amo questo combo britannico, il piano incide e provoca brividi come quella chitarra doppiata e la voce eloquente, magnifica per modulazione e colore di Dario, che a metà pezzo sale in cattedra e scudiscia l’aria circostante, schiavizzandola, mentre il solismo accappona la pelle: altro brandello pazzesco con arrangiamenti a scheggia che fanno vibrare. Per gli abituali scettici e denigratori con la puzza sotto al naso che si attendono “le solite cose da AOR”, diventa utile papparsi al più presto questa I Still Search For You, brano acuminato che parte come traccia epic/speed, mantenendo queste peculiarità per gran parte del timing, poi cola un synth polposo che corrobora, melodie sberluccicanti e voce allo zenith, il tutto impastato in setose spire che ammaliano, un perfetto dosaggio di momenti che fa semplicemente godere, mentre la ballad pianistica Sometimes I Miss You risulta spettacolare, con partiture orchestrali perfette, un assolo di chitarra teso e limpido e un sax che spunta dalle brume per entusiasmare, così come la voce potente ed espressiva del singer e factotum Dario Grillo. Ma che si può volere di più, dico io. Last Final Time sputa fiamme di potenza senza risparmiare sul carburante, pervasa da una vocalità incredibile, Don’t Leave Me Alone si abbiglia da blues energizzato a palla, con tanto di fiati, hammond imperioso, cavalcate e flavour da big band, altra sorpresa magica questa traccia. Lo slow di Deep In My Heart mi ricorda un mix fatto di Eagles ed E.L.O. per come si impenna davanti a melodie sontuose e rarefatte, songwriting fenomenale e impasti melodici commoventi. Mamma mia che band questi ragazzi palermitani. No Easy Way Out, palesemente più pop oriented, è una splendida cover della celeberrima song di Robert Tepper, che magari non vi dirà nulla come titolo ma appena la ascolterete….ricorderete benissimo. Anche qui interpretazione e performance di tutta la band è da pollice aureo, con Dario su tutti per la sua ugola e le plettrate vitali e funamboliche. Si chiudono i giochi perlacei con Save Me, ultima traccia che reca in sé accenti da colonna sonora cinematografica, tanto è il pathos iniziale, le atmosfere soffuse adattabili ad una pellicola dai climi invernali, un lento che si trasforma in up-tempo con passaggi strumentali incredibili e una voce semplicemente stra-or-di-na-ria; qui c’è poco da commentare, bisogna solo ascoltare per credere.
L’unico aspetto che si poteva migliorare in questa release è il sound della batteria, che appare un po’ troppo sintetico per i miei gusti, ma questa è una questione di lana caprina e di preferenze soggettive. Out Of The World appare senza sospetti un disco stupendo, stimolante, ricco di venature, tonalità intense, gusto di levatura eterea, affascinante e riflessivo allo stesso tempo, con composizioni di caratura mondiale, strumentisti incredibili, virtuosismi al servizio di una miscela eccelsa e superiore. E una voce clamorosa. L’AOR vi sembra stantio e senza futuro, un genere che stenta a trovare una ricetta che lo trasporti nel nuovo secolo con soluzioni scoppiettanti e innovative? Beh ascoltatevi questi nostri figli d’Italia e cambierete idea. Da oggi il loro virus positivo mi ha accalappiato, senza ritegno. Semplicemente Platens!!
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Un'album meraviglioso,pezzi come '' Ask Yourself''sono da brividi solo da fare i complimenti a questi ragazzi. |
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Un vero discone. Lo prenderò appena riesco, veramente bello, ti costringe a rimetterlo su appena finito, e la voce di Dario è tanta, troppa, straborda a destra e a manca e dona ai pezzi già ottimi una marcia in più. Complimenti ragazzi!!!!! |
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Ascoltato pochi giorni fa a casa di amici ( peccato solo una volta), quindi non posso dare un voto, ma posso dire cosi' di primo impatto, che e' semplicemente fantastico, musica e voce con le maiuscole, era da tempo Che per questo genere di musica, un album mi impressionasse cosi' tanto, davvero un bel melodic power rock/hard rock, con ben pensati, in alcuni tratti, innesti progressive e sinphonic.Prima o poi, da avere assolutamente.Altissima qualita', bello veramente. |
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Parole sante wickermann, il disco in questione è una bomba! |
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Ragazzi ma qui si parla del disco o delle vostre magagne? Io dopo aver letto top album su metalhammer, metalitalia e metalloitaliano me lo sono procurato e 89 come voto probabilmente è pure basso rapportato ad altre band osannate come i Work of Art ad esempio. La musica qua parla da sola e non ha bisogno di voti o pareri di parte. Ben vengano album di questo livello dal nostro paese |
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beh, ben più di qualche voto e recensione diciamo che sono ben"fuori dall'ordinario" e non coerenti, dal punto di vista mio e da quello di miei amici Aormen che guardano ogni tanto sto sito..... |
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@Simpaticone...ma lascia perdere tu...che non hai manco il dono dell'osservazione....io do voti alti a presunti capolavori? Beh sfogliati le quasi 300 recensioni postate qui per Metallized e mi sa proprio che dovrai ricrederti....certo che chi parla senza cognizione di causa e conoscenza..è davvero un Simpaticone!! |
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spero solo non sia un dischetto senza arte nè parte come quello dei Bai bang a cui il recensore ha messo 91.... |
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vedendo il voto che per il recensore supera pure i classici storici del genere, me lo procurerò anch'io |
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fate bene a procurarvelo |
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Dal quel che vedo questo disco è osannato ovunque. Sono molto curioso. Me lo procurerò certamente |
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Spinto dai voti positivi ho appena ordinato il cd, spero mi arrivi presto per dire pure la mia. |
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Album valido e buona recensione, singolare però che con certi gruppi italiani saltino fuori mille nickname mai visti sul sito a dire che questo è il disco del secolo, con voti assurdi come 100...boh, senza polemica ma ste cose mi lasciano sempre con un grosso "mah"....pora italia |
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great album, nothing else to say |
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Frankiss miglior giornalista su Metalized, punto. Infatti i lettori hanno messo 91 a sto capolavoro, io votai 99 |
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Ma Frankiss recensisce solo capolavori? tutti voti sparati alle stelle, 85-90 per dischetti AOR, nemmeno fossero chissà cosa innovativi! Lascia perde Franco, davvero. |
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non 99, io direi anche 100, anche 101 o 102..ahahahah |
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grande recensione soprattutto, complimentissimi al redattore che mette i voti giusti (io gli avrei dato però 99) a chi merita e manda a cagare chi non merita |
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13
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Un must assoluto..da avere! |
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10
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Album super..100 su 100 |
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Grazie Ernesto per le tue parole...felice ti sia e vi sia piaciuta la rece...questo album è davvero formidabile!! |
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Wow, la rece mi ha stra-incuriosito, acquisto a scatola chiusa! |
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7
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Album bellissimo e ottima recensione. Complimenti a questi ragazzi |
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Mai sentito un disco così prodotto in Italia. Semplicemente al di sopra di tutti |
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Ottimo disco e ottimi musicisti! |
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Il miglior disco dell'anno in ambito HArd Rock |
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Finalmente una band "AOR" che non fa le solite cose già strasentite! Un album davvero ispirato e vario!  |
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e ovviamente complimenti anche a tutti i membri di questa bella realtà italiana!!! |
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Non posso che essere d'accordo con Frankiss!! Davvero un ottimo lavoro ed una piacevolissima sorpresa!!! Complimenti Dario!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Running 2. Time Will Tell 3. You Won’t Bring Me Down 4. Ask Yourself 5. I Still Search For You 6. Sometimes I Miss You 7. Last Final Time 8. Don’t Leave Me Alone 9. Deep In My Heart 10. No Easy Way Out (Robert Tepper cover) 11. Save Me
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Line Up
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Dario Grillo (Voce, Chitarra, Tastiera) Gabriels (Hammond, Synth) Domiziano Mendolia (Basso) Riccardo Barbiera (Batteria)
Musicisti Ospiti Roberto Scolaro (Sax nelle tracce 6 e 9) Orazio Fontes (Chitarra nella traccia 10)
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