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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Nicolas Waldo - Master of the Universe
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( 2278 letture )
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Nicolas Waldo nasce a Bogotà, in Colombia. Dopo intensi studi, si diploma come musicista professionista alla Università di El Bosque. Virtuoso polistrumentista, diventa docente di chitarra, produce numerosi EP ed album a suo nome nonché metodi didattici. Viene designato come "Official Artist" dalla ESP giapponese, da Vogel Guitars e da ultimo dalla Dean Guitars. Nel 2014 firma un contratto con Lion Music Finland, già label di Jennifer Batten, Joe Stump e Richie Kotzen. Dal punto di vista musicale, l'artista propone principalmente brani strumentali metal oriented, con contaminazioni neoclassiche e progressive. Il suo stile si avvicina per certi versi al Michael Angelo Batio dei primi tempi, forse proprio per quella perizia tecnica ai limiti dell'incredibile, che fa suonare i brani quasi come un videogame degli anni 80.
Master of the Universe è l'ottavo lavoro di questo personaggio -che sforna dischi ed EP con cadenza pressoché annuale- e si compone di nove tracce. Il titolo del platter è decisamente azzeccato, come il richiamo allo spazio: il disco infatti, da un punto di vista compositivo, rappresenta perfettamente il nulla cosmico, ed il freddo siderale permea di sé tutte le tracce, che sono delle composizioni di arpeggi e lick assiepate di una quantità inquietante di note, che sembrano prodotte da un "arpeggiatore umano" per dirla con un termine comprensibile a chi di programmazione synth si intende. Sebbene sia da sottolineare la incredibile padronanza tecnica sulla chitarra di Nicolas Waldo, che certamente farà rimanere sbigottiti i più giovani o gli irriducibili del settore, i brani si susseguono noiosi ed insipidi, disturbati peraltro da un missaggio scolastico, piatto e scontato. Master of the Universe è l'unico brano il cui inizio ci fa battere il cuore, bel riffone introduttivo, ma sviluppo così così. Prince of Peace è il momento più disdicevole del disco, con strumenti acustici senza basse (forse sound voluto), con corde che friggono, dall'accordatura incerta e dalle frequenze alte piuttosto fastidiose per l'orecchio.
In definitiva, il lavoro è uno sfoggio di muscoli, o comunque un'opera diretta in modo esclusivo agli amanti del settore più sfegatati: davvero difficile fornire una recensione più approfondita proprio a causa della somiglianza dei pezzi l'uno con l'altro e per la mancanza di momenti di interesse, se non da un punto di vista estremamente tecnico, che però non può diventare esclusivo punto di riferimento, cosa che invece il musicista sembra voler perseguire a tutti a costi. Certo, Nicolas Waldo è veramente veloce.
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Presi un paio di video a caso su youtube [niente link su Metallized, grazie] e non mi impressiona neanche per tecnica...anzi, mi fa discretamente cagare, sará anche colpa dei suoni, ma alle mie orecchie suona molto sgraziato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Space And Time 2. Starburst 3. Master Of The Universe 4. Lightspeed 5. Galaxy Cluster 6. Supernova 7. The Everlasting 8. Prince Of Peace 9. Multiverse (Bonus Track)
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Line Up
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Nicolas Waldo (Chitarra, Basso) Miguel Rodriguez (Batteria)
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RECENSIONI |
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