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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 2030 letture )
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Nati nel 2003 a Londra come gruppo di puro death metal, i Bloodshot Dawn si evolvono gradualmente verso una forma decisamente più articolata e complessa del genere, ma senza mai perdere di vista il loro obiettivo principale: asfaltare l'ascoltatore. L'obiettivo viene raggiunto grazie ad un sapiente misto di diversi stili: thrash rielaborato, death melodico nei frangenti più accessibili, una tecnica spumeggiante e ovviamente il death metal più esplosivo possibile.
Demons giunge dopo tre anni al seguito dell'eponimo debutto della band, più groovy del presente, e sebbene il genere proposto stia negli ultimi anni raggiungendo la saturazione, esso spicca nel quadro della scena tech death per capacità di accattivare l'ascoltatore con riff coinvolgenti e fraseggi originali. Il ritmo è, neanche a dirlo, perennemente frenetico, ma la costanza della proposta non si trasforma in noiosa monotonia: la voce di Josh McMorran passa agilmente dal growl ad uno scream acuto ed abrasivo, mentre la sua chitarra e quella di Ben Ellis si cimentano continuamente non solo, come ci si potrebbe aspettare, in assoli ultratecnici e pura cattiveria, ma anche in parti davvero coinvolgenti, i cui riff, di chiarissima base thrash metal, sono finalmente costruiti per scatenare energia e i cui assoli seguono linee melodiche inconsuete per il genere. Inadequacy è forse il miglior esempio di questa peculiarità dei Bloodshot Dawn, che sembrano in certi frangenti, più che suonare tech death, "incattivire" il thrash mantenendone le caratteristiche principali. Anche il lungo e splendido solo di The Image Faded, vagamente debitore di Marty Friedman, spicca tra i migliori momenti di Demons. Stupiscono le tastiere apocalittiche della conclusiva title track, forse un rimando alla scuola di Goteborg, di certo una mossa molto efficace. Colpiscono di meno (anche se sul momento picchiano duro) le canzoni più orientate al puro blast-beat: non vi si scorgono molte peculiarità che distinguano i Bloodshot Dawn dal resto della massa che suona pezzi del genere. Ad esempio la durissima Black Hole Infinity, labirinto di riff e frenesia, per quanto devastante non risulta caratteristica.
La sezione ritmica è senza dubbio tritaossa, tuttavia il suono della batteria risulta costantemente secco e sintetico, problema che affligge praticamente tutto il death metal al giorno d'oggi. La scelta di una produzione indipendente, se compiuta per scelta e non per necessità, dovrebbe poter ovviare a certi problemi favorendo la costituzione di un sound più personalizzato e meno legato ai suoni bombastici della varie Nuclear Blast. L'augurio è che i capaci Bloodshot Dawn continuino a migliorare sotto questi diversi aspetti, senza perdere di vista la loro notevole capacità di sintesi di diversi stili, una qualità difficile da reperire nel loro ambito. Per questa ragione, Demons risulta uno dei più freschi album tech death degli ultimi tempi, ed è consigliato a tutti coloro che cercano, oltre all'headbanging sfrenato, un pizzico di melodia che lasci il segno nel proprio cervello.
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Il solo di "The Image Faded" è in realtà un susseguirsi di guest di un certo livello (Per Nillson, Chris Amott, Andy James, etc...). |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Smoke and Mirrors 2. Consequence Complex 3. Unified 4. Inadequacy 5. Black Hole Infinity 6. Human Void 7. The Image Faded 8. Demons
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Line Up
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Josh McMorran (Voce, Chitarra) Ben Ellis (Chitarra) Anthony Ridout (Basso) Janne Jaloma (Batteria)
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