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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Transgressor - Ether for Scapegoat
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05/12/2015
( 1526 letture )
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A ridosso degli anni '90 negli Stati Uniti e in Europa le linee del death metal si stavano continuamente rafforzando, tutto si evolveva anche con una discreta facilità una volta esploso il movimento, soprattutto negli States, ma nell'altro capo del mondo non era così semplice, anche perché erano in pochi a conoscere le gesta dei gruppi a stelle e strisce; i gruppi nipponici erano più rivolti al thrash metal europeo, come gli stessi Gamvetta, i quali avevano un'impronta, a detta di Takashi Tanaka, vicina a Kreator e Sodom. Messa su la band, l'ex chitarrista Gota Mori procurò a Takashi un demo contenente canzoni dei Death, Morbid Angel, Immolation, e propose anche il cambio di monicker in Transgressor perché riteneva che Gamvetta fosse poco adatto e inusuale per un gruppo death/thrash. Tuttavia da lì a poco lasciò il gruppo per approdare nei Messiah Death e scrisse per loro una canzone intitolata proprio Transgressor, edita nel 1989 con il demo Invocated Unholy Souls. Pertanto Takashi rimase solo e si attivò subito per il reclutamento di altri "scavezzacolli", andando a bussare alle porte delle poche realtà death metal dell'epoca, e iniziò a registrare le prime cinque canzoni per il primo demo Transmigration con del materiale molto economico insieme a Junichi Takagi; la qualità del suono era decisamente scarsa, ma comunque mandarono in giro per il mondo questo lavoro per far conoscere il gruppo che all'epoca era soltanto un duo. Nel 1990 reclutarono un nuovo bassista uscente dai Jurassic Jade così da rimettersi presto a lavoro per un nuovo demo, stavolta aiutati da un produttore e da uno studio di registrazione; di conseguenza, il lavoro in Twisting Brochus fu decisamente migliore, tanto che le fanzine, etichette e ascoltatori iniziarono ad interessarsi al gruppo, che riuscì anche a suonare diversi concerti insieme ai Sigh, Hellchild, Multiplex, Satanic Hellslaughter, Schizo, Voidd e altri, il che consentì al power trio di reclutare altri componenti, come Kimihide e Yoshio uscente dai Necro-E.
Con una formazione completa, i Transgressor iniziarono a maturare e a mutare, registrarono tre canzoni, Whiteness, Immense Extinction e Mortal Agony, portandosi su suoni più oscuri e "doomeggianti". Nel frattempo iniziarono una disperata campagna molesta per cercare un'etichetta, contattandole praticamente tutte via lettera, ma l'unica a rispondere fu l'olandese Cyber Music che propose loro di fare un mini-CD di quattro canzoni. Tuttavia, via telefono e con discrete difficoltà a causa dell'inglese maccheronico di Takashi, l’accordo finale fu per un full-length, anche grazie all'interesse di Ted, il proprietario dell'etichetta; Takashi riuscì a scrivere i restanti brani per raggiungere una lunghezza accettabile per un disco vero e proprio, portando quindi i Transgressor finalmente al debutto nel 1992, con questo Eather for Scapegoat. È un disco che effettivamente si scosta completamente dal thrash metal e punta sull'assoluta cattiveria, una veemenza che nasce dai gruppi influenzati dagli Autopsy; quindi sono diversi i richiami agli Asphyx, Cianide e Delirium, con canzoni lunghe e pesanti, riff taglienti e coinvolgenti, con linee melodiche che da una parte attenuano i ritmi, ma al contempo incattiviscono le canzoni, con il basso che la fa da padrone per potenziare al massimo le linee melodiche delle chitarre, ma anche per potenziare la batteria che svolge un compito importante, anche se suonata con una preparazione tecnica non esaltante. Il risultato complessivo è comunque buono, l'anima oscura che si cela nel disco esce prepotente nei momenti più opportuni, dall'intro di Whiteness che apre a un riff difficile da dimenticare, al ''lamentoso'' riff iniziale di Mortal Agony, spento da un funebre basso che poi lascia spazio alle chitarre, oppure alla violenta Diembodied/Suffocation che prende potenza intorno a metà durata. Il disco ottiene il giusto interesse soltanto nel 2015, grazie ad una ristampa della Memento Mori.
Pubblicato l’album, Takashi andò a vivere negli Stati Uniti e così ebbe modo anche di far girare ancor di più il nome dei Transgressor, riuscendo a piazzare il gruppo a un concerto a Detroit insieme a molti gruppi underground dell'epoca (alcuni rinunciarono perché definirono il concerto ''poco importante'' per via della vicinanza a un fest nel Milwaukee), invitando quindi gli altri membri a raggiungerlo per affiancarlo durante una serata che si rivelò un discreto successo. Sfortunatamente, al rientro di Takashi a Tokyo, il lavoro troncò la carriera un po' a tutti i membri; ognuno aveva la propria vita da mandare avanti, il tempo per ricominciare era poco, ancor meno l'interesse, quindi il leader decise a malincuore di porre fine ai Transgressor, anche se si sentì molto onorato per l'interesse della Bloodbath Records nel realizzare una compilation dal titolo Recollected Limbs, uscita nel 2001. Comunque sia, il discreto successo ottenuto dai Transgressor fu un punto di partenza per la scena death metal giapponese e da lì a breve iniziarono a prendere vita gruppi più orientati verso il brutal death metal come Vomit Remnants e Waco Jesus, ma anche gruppi che continuarono su quella strada doom e oscura, come Coffins e Grudge. Compiacente di questo coinvolgimento giapponese nel death metal, lo stesso Takashi decise di reclutare nuovi membri e tornare quindi sul mercato. Nel 2002, dunque, formò gli Anatomia.
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1
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Fantastici, cosi come i successivi Anatomia |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Whiteness 2. Immense Extinction 3. Mortal Agony 4. Deathfile 5. Disembodied / Suffocation 6. Transmigration 7. Limbless Doom
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Line Up
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Takashi Tanaka (Batteria, Voce) Akihito Kikuchi (Basso, Voce) Kimihide Kumagai (Chitarra, Voce)
Musicisti Ospiti Mamoru Omichi (Seconda voce nella traccia 3) Ryota Yamada (Seconda voce nella traccia 2)
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RECENSIONI |
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