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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Manzer - Pictavian Chronicles (Volume 1)
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21/01/2016
( 2013 letture )
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I Manzer nascono in Francia nel 2008 e sin da subito danno sfoggio della loro ignoranza musicale dal momento che quanto proposto appare come un mix tra Venom, Bathory e un thrash/black metal brutale ed estremizzato. I tre ragazzi francesi hanno pubblicato un full lenght nel 2013 dal titolo Light Of The Wreckers oltre a numerosi ep, split album e dischi live; la particolarità di questo trio è che praticamente in ogni album inseriscono la parola ''Pictavian'' tratta dal nome della regione di provenienza, ovvero la Poitou-Charentes. Il qui presente Pictavian Chronicles (Volume 1) è una raccolta di brani tratti dai dischi pubblicati fino al 2013, ovvero fino allo split Pictavian Demonslaught con gli storici Sabbat giapponesi; il disco è grezzo con una produzione ''adeguata'' alla proposta musicale dei tre folli francesi ma che non presenta molti spunti positivi.
I brani sono tutti quanti violenti e con quel sapore ''antico'' delle grandi band del genere, suoni sporchi e la voce che risulta ruvida e blasfema; i Manzer in questa raccolta propongono varie cover di grandissime band, Acid Queen dei Venom è grezza e degenere come deve essere, i nostri hanno comunque una discreta tecnica e c'è da tener conto che Shaxul oltre che essere il batterista è anche la voce della band, cosa non semplice. La classicissima Ace Of Spades dei Motorhead è ben eseguita, il riff portante è possente accompagnato dal drumming forsennato e la voce che risulta aggressiva. I brani originali dei Manzer a loro volta sono carichi di sporcizia musicale e fetore ottantiano, brani come Satanatheist o Prowler From Hell riportano alle temperature infernali dei primi Venom o Bathory, grezzi e rabbiosi; il trio francese propone tutto ciò che le band succitate hanno proposto ai loro esordi sia a livello musicale che sotto l'aspetto dell'iconografia, insomma brutti, cattivi e grezzissimi. Non si tratta di una scopiazzata quanto un vero e proprio tributo a quel genere estremo che vide la luce nei primi anni ottanta, il quale aprì le porte a decine di band che con gli anni divennero più o meno famose ma che da quelle fondamenta presero spunto; i Manzer si cimentano anche nella cover di Come To The Sabbath dei Mercyful Fate contenuta nello splendido Don't Break The Oath ma in questo caso i francesi hanno voluto osare troppo, perché se la loro attitudine musicale rispecchia in pieno le band di Cronos o del compianto Quorthon con questo brano invece toppano di brutto sotto tutti i punti di vista, tecnici, musicali o interpretativi devastando letteralmente il brano originale.
I Manzer propongono questa raccolta della quale comunque se ne poteva veramente fare a meno; è ovvia la goliardia nel presentare un disco del genere, dove si riscontra ben poco di positivo e, visti gli anni di attività e gli innumerevoli dischi prodotti, non si trova alcuna possibilità di miglioramento, sempre che a loro interessi migliorarsi. Oltre al fatto che probabilmente ci sarà anche un inutilissimo volume 2.
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1
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Più tardi provo ad ascoltarli, mentre mangio un bel pollaster... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hell Zheimer 2. Pictavian Bastards 3. Scatological Eschatology 4. Tarze a Crvàe 5. Acid Queen (Venom Cover) 6. Chétie Jhenope 7. Prowler From Hell 8. Tuour De Draules 9. Fiendish Detestation 10. Analcoholic Rage 11. The Metal Side 12. Demoure Enfrnàu 13. Satanatheist 14. Rite Of The Beast 15. Jharni 16. Attack With Spell (Abigail Cover) 17. Ace Of Spades (Motorhead Cover) 18. Come To The Sabbath (Mercyful Fate Cover) 19. Scatological Escatology (Live in Rennes) 20. Chétie Jhenope (Live in Rennes) 21. Satanatheist (Live in Rennes)
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Line Up
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Shaxul (Voce, Batteria) Hylde (Chitarra) Fearann (Basso, Cori)
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RECENSIONI |
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