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Il Rovescio della Medaglia - Io Come Io
02/07/2016
( 3975 letture )
Sarà superfluo sottolinearlo, ma è bene ricordare che la scena prog rock degli anni settanta in Italia non era composta solo dalla Premiata Forneria Marconi (o PFM che dir si voglia) o dall'altrettanto noto Banco Del Mutuo Soccorso. Tra i nomi che vanno assolutamente menzionati, infatti, vi sono realtà interessanti come The Trip, Biglietto per l'Inferno, Museo Rosenbach, Perigeo e in ultimo, ma non per importanza, i romani Il Rovescio Della Medaglia. Difatti, nonostante la qualità della proposta, questi gruppi furono all'epoca accomunati da una minore risonanza mediatica, anche a causa delle risicate discografie (o in alcuni casi dai cambi frequenti di formazione), ma che oggi in questo clima di revival musicale stanno vivendo una riscoperta da parte degli appassionati del progressive, come è giusto che sia.

I protagonisti di questa recensione, ossia Il Rovescio Della Medaglia, sono stati tra i primi ad aver importato in Italia l'hard rock, ma in questo lavoro, Io come Io (per inciso il secondo della loro carriera), la componente progressive è maggiormente presente e si palesa con brani elaborati, dalla componente tecnica maggiorata rispetto all'esordio e dalle decise progressioni strumentali, oltre ad un'interessante alternanza (seppur embrionale) tra passaggi elettrici ed altri più acustici e atmosferici.

Apriamo il disco in vinile, con una copertina minimalista dipinta di viola, che mostra sulla facciata frontale il titolo del platter e prendiamoci un momento per ammirare il medaglione incastonato nella metà della cover. In seguito mettiamo il disco sul piatto, poggiamoci sopra la puntina in diamante dell'impianto Hi-Fi e lasciamoci trascinare dalle note del disco, mentre leggiamo le liriche, ispirate dal pensiero filosofico dell'idealista Johan Gottlieb Fichte.
L'attacco di Io è potente, aperto da un bel riff di chitarra, dai connotati hard rock piuttosto pronunciati, che nel corso di tutto il disco toccheranno certe sonorità alla Black Sabbath. Lo stesso riff poi è oggetto di diversi sviluppi strumentali, che costituiscono nel loro insieme l'intro del pezzo. Il brano poi si mantiene su ritmi incalzanti per tutta la durata della canzone, facendo da tappeto sonoro per il testo declamato da Pino Ballarini. Insomma, un buon inizio, ma niente di eccezionale. Ben più interessante la successiva Fenomeno, in cui emerge maggiormente la venatura prog dei nostri. Da segnalare infatti è la sezione acustica posta a metà pezzo, che contrasta efficacemente con il riffing elettrico posto subito dopo. Oggi un brano del genere non sarebbe niente di eccezionale, ma visto con gli occhi del rocker dei primi anni settanta, bisogna ammettere che questo pezzo è davvero ben scritto. Allo stesso modo lo sono le canzoni che compongono il giro di boa del vinile in questione. Io Non Io inizia con un suggestivo arpeggio acustico, ma poi esplode in una bella progressione prog/hard, con un ottimo basso pulsante in evidenza (basso che è suonato benissimo in tutto il lavoro a dire il vero, supportando efficacemente la chitarra ove necessario). La titletrack invece non aggiunge molto a quanto detto in precedenza, anche se, a dirla tutta, ho molto apprezzato il testo filosofico, che in certi punti ho trovato persino poetico.

Tirando le somme, c'è da chiedersi come mai una band così interessante sia rimasta e, ahimè, rimanga tutt'ora così poco considerata nel panorama musicale italiano. È un peccato, perché
Il Rovescio Della Medaglia ha dato tanto alla musica nostrana, ma come spesso accade, essendo in un certo senso dei precursori, i tempi non erano abbastanza maturi per comprendere appieno la proposta del quartetto.
Da riscoprire.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
92.56 su 23 voti [ VOTA]
Maurizio
Domenica 14 Maggio 2017, 20.16.58
5
Parlando con Enzo Vita (chitarrista),di quest'opera ,mi ha esternato di riprendere il discorso di Io Come Io.Visto che ci sono le basi per ampliarlo inchiave terzo millennio.
Le Marquis de Fremont
Martedì 5 Luglio 2016, 11.48.12
4
Ho gli altri due. Questo non lo ho mai sentito. Vedo di rimediare, stando anche alla ottima recensione. La band è notevole, con eccellenti risultati soprattutto su Contaminazione. Au revoir.
Voivod
Martedì 5 Luglio 2016, 9.14.15
3
Il mio preferito è "Contaminazione", ma anche gli altri 2 sono notevoli!
Argo
Sabato 2 Luglio 2016, 10.50.49
2
Grande band, ho gli altri 2 cd, mi devo procurare pure questo!
Alex Cavani
Sabato 2 Luglio 2016, 9.50.17
1
Il mio disco preferito del Rovescio! Ci si incanta anche solo guardando la copertina e gli interni del vinile, che dire poi dei testi! Da avere.
INFORMAZIONI
1972
RCA
Prog Rock
Tracklist
1. Io
2. Fenomeno
3. Non Io
4 . Io Come Io
Line Up
Pino Ballarini (Voce, Flauto)
Enzo Vita (Chitarra)
Stefano Urso (Basso)
Gino Campoli (Batteria)
 
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