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Teodasia - Metamorphosis
25/10/2016
( 3171 letture )
Arrivano dal Veneto i symphonic metallers Teodasia, nati dall'idea del batterista Francesco Gozzo e con all'attivo un album in studio, Upwards, pubblicato nel 2012. Da questo primo disco però molto è cambiato, non solo nella formazione -che vede numerosi avvicendamenti- ma anche nelle sonorità. I Teodasia così ritornano con Methamorphosis, anticipato dall'EP Reloaded, il quale ha il compito di presentare i nuovi membri della band.
Non solo entra a far parte della formazione Alberto Melinato alla chitarra, ma si unisce ai ranghi dei Teodasia anche Giacomo Voli, nome e voce che potrebbero suonare famigliari a chi, come chi scrive, avesse distrattamente guardato un paio di puntante di The Voice e fosse rimasto colpito dal suo timbro, tanto da seguirne i risvolti pur non amando i talent show.
Cambiamenti che quindi portano aria fresca alla band italiana e ne trasformano quasi completamente la configurazione, specie dato che il gruppo prima poteva considerarsi come una classica female fronted metal e finire nel calderone delle numerosissime uscite symphonic. Metamorphosis invece è un album che sarebbe totalmente riduttivo considerare solo come symphonic, le influenze rintracciabili nei vari brani sono infatti molto numerose ed eterogenee.

I Teodasia quindi non si fermano al canonico impianto del genere, e per quanto le orchestrazioni siano ben presenti, non mancano spunti che passano dall'hard rock più immediato (Idols e soprattutto Realease Your Self) per poi spostarsi su sonorità meno dirette e che si avvicinano al prog come in Rise.
Le parti più orchestrali e vivaci, come accennato, non mancano ed oltre ad una molto suggestiva Intro, che crea la giusta tensione emotiva per la vera e propria entrata in scena del gruppo, vengono sfruttate anche in altri brani come #34 o l'esplosiva Diva Get Out, mentre la sfumatura più malinconica della tastiera viene impiegata nella bella Two Worlds Apart in cui compare anche l'ospite dell'album, Chiara Tricarico, la rossa cantante dei connazionali Temperance.
Non mancano nemmeno le sorprese come la dolce ballad centrale, Just Old Memories, in cui l'aggressività viene mitigata da delicati e chiari arpeggi di chitarra e leggeri tocchi di piano, o ancora la medievaleggiante Crossroads To Nowhere, in cui le sonorità più epiche sembrano mettere completamente a proprio agio Giacomo Voli, la cui voce è decisamente versatile e sa adattarsi comunque ai vari cambiamenti di atmosfera nelle canzoni, passando da acuti in stile power ad un cantato più profondo e morbido nei momenti più raccolti e intimisti.

Dunque una metamorfosi (concetto per altro richiamato visivamente dal suggestivo artwork) all'interno della line-up, ma anche nel sound, con questi mutamenti che portano quindi i Teodasia a spiccare nel panorama symphonic metal italiano con sonorità cangianti e fresche, non originali in sé, ma originali nel modo in cui vengono mescolate e presentate.
Metamorphosis è quindi una buonissima ri-partenza per il gruppo italiano e un album ambizioso che mette in tavola tutte le ottime carte possedute dai Teodasia. Una band da tenere assolutamente d'occhio in occasione delle prossime uscite.



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
78.37 su 8 voti [ VOTA]
Beta
Lunedì 28 Agosto 2017, 12.09.45
2
Visti live a giugno, mi sono piaciuti molto e ho comprato Metamorphosis, che ho ascoltato con attenzione durante il mese di agosto. Concordo con la recensione, disco che riesce a mescolare benissimo vari elementi e che crea diverse sorprese durante l'ascolto e dà anche diverse emozioni (personalmente quelle che mi hanno coinvolto di più sono state Stronger than You, Rise e Crossroads to Nowhere). Giusta l'osservazione di Arianrhod sull'intro, che hanno riproposto, seguita da Stronger than You, anche nel live, con un effetto bellissimo. Inoltre sono molto coinvolgenti, sanno tenere bene i live e hanno una sonorità che non ha niente da invidiare alle band symphonic più blasonate. Ha ragione Giada: da tenere d'occhio. Voto 75.
enrico86
Giovedì 3 Novembre 2016, 11.49.41
1
voto giusto...il cantante ricorda roberto tiranti
INFORMAZIONI
2016
Autoprodotto
Symphonic Metal
Tracklist
1. Intro
2. Stronger Than You
3. Release Yourself
4. Rise
5. Just Old Memories
6. Idols
7. #34
8. Two Worlds Apart
9. Diva Get Out
10. Gift Or Curse?
11. Redemption
12. Crossroads To Nowhere
13. Metamorphosis
Line Up
Giacomo Voli (Voce)
Alberto Melinato (Chitarra)
Nicola Falsone (Basso)
Francesco Gozzo (Batteria)

Musicisti Ospiti
Chiara Tricarico (Voce in traccia 8)
Fabio Polo (Violino)
 
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