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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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22/11/2016
( 1647 letture )
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Ci eravamo lasciati circa sei anni fa con lo scioglimento annunciato dal chitarrista nonché fondatore Carl Johan Grimmark, tornato poi sui suoi passi nel 2014 quando assieme al vocalist Christian Liljegren decise di rilanciare ufficialmente il progetto Narnia. Per risalire invece alla nascita della band dobbiamo spostarci nel sud della Svezia e tornare indietro di ben vent'anni quando i due musicisti sopra citati decisero di dar vita ad una personalissima proposta musicale di power metal melodico basato su tematiche religiose e pseudo fantasy. Da allora ben sei album pubblicati, tour di tutto rispetto a spasso per l'Europa, e rilevanti cambi di formazione tra cui quello di Germàn Pascual dietro al microfono nell'ultimo Course of a Generation del 2009. Insomma, dopo qualche tira e molla di troppo il gruppo sembra aver finalmente ritrovato la propria identità e sforna un nuovo album omonimo al sapore di rinascita. La cover stessa del disco è emblematica, raffigurante semplicemente una daga e il nome del fantastico mondo di C.S. Lewis a cui il gruppo si ispira da sempre, niente di più. Infine, dopo tre cambi di etichetta, tra cui il contratto con la Nuclear Blast per la pubblicazione nel 2003 di The Great Fall, si è optato per una completa autoproduzione che va ad evidenziare il punto e a capo effettuato dal quintetto svedese. Ad ogni modo la qualità del suono è nel complesso più che buona e non rischia di far perdere l'attenzione all'ascoltatore durante i quaranta minuti scarsi di durata che ci stanno aspettando dentro l'armadio.
Narnia si apre quindi con l'arrembante Reaching for the Top che mette subito in mostra la voce energica ma sempre ben calibrata del singer Christian Liljegren e confeziona un buon pezzo di heavy dalle sfumature piuttosto classiche. La successiva I Still Believe, con tanto di videoclip ufficiale, gira subito le carte in tavola proponendo un sound powereggiante sul quale si stendono le tipiche liriche a sfondo religioso che col tempo hanno avvicinato la band all'etichettatura di "Christian Metal"; il risultato è indubbiamente pregevole ed il brano uno dei migliori del lotto. On the Highest Mountain ci spiazza nuovamente con il suo lento incedere costruito su di un riffing arrogante ed efficace per una mid-tempo ben riuscita. Altro giro, altro suono. Questa volta volta tocca a Thank You, una sorta di preghiera ipnotica ed avvolgente che sfocia in bell'assolo da parte del mastermind Carl Johan Grimmark. One Way to The Promised Land purtroppo rischia un po' di scimmiottare la già citata I Still Believe mentre la seguente Messengers è un brano decisamente catchy dove tastiere pompose e ritornello di facile presa la fanno da padrone. Il tema epicheggiante di Who Do You Follow rialza le sorti del disco e sottolinea come il gruppo riesca a tirar fuori il coniglio dal cappello in particolar modo nei pezzi più tirati, un ottima sezione solista ed un refrain avvincente incorniciano il tutto. Chiudono il cerchio Moving On e Set the World On Fire, si tratta di due canzoni che scorrono bene e che si lasciano ascoltare senza però aggiungere nulla di significativo a quanto già sentito fino ad ora.
Possiamo quindi affermare che i Narnia sono tornati e che lo hanno fatto con un lavoro che pur essendo ancora ben lontano dalla perfezione risulta comunque a suo modo apprezzabile e coraggioso, tenendo conto anche delle varie piccole sperimentazioni sparse qua e là lungo le nove tracce del platter. Consigliato a chi fosse già a conoscenza della band in questione ma anche a chi volesse semplicemente godere di un po' di metal melodico ben fatto. Un gradito ritorno.
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12
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Bell\'album, manca comunque la recensione dei capolavori Long live the king e Desert Land |
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Adesso mi ricordo, avevo sentito il primo pezzo e mi era piaciuto, l'ho messo anche in una mia playlist (ma chi casso se ne frega, semo!!), adesso ho ascoltato il disco sul tubo, qualche pezzo non mi dispiace, oltre alla prima anche le ultime 2, anche se hanno lo stesso ritmo. Per me è un disco buttato un po' lì, potevano fare di meglio, visto che è autoprodotto e non avevano certo pressioni... |
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10
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ma il leader dei narnia e compositore non era christian rivel,che poi aveva fondato la rivel records ?grimmark lo ricordo perchè suona le chitarre in quel capolavoro dvd dei saviour machine " live in deutchland" del 2002 o giù di li |
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9
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@d.r.i. Tu infetti le masse...ahahahahah! |
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@Lambru: ma infetti con Tatore77 si scherzava su quel delirio  |
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@d.r.i., tu influenzi i voti della webzine...scherzo eh? Sai perché, ci siamo già capiti. |
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5
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Ha sbagliato a digitare! |
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E com'è che il voto della recensione e quello di d.r.i. sono così diversi???????????? |
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Ho il primo disco fatto dalla band, un buon lavoro, poi li ho persi di vista, e questa recensione mi tiene lontano di sicuro, peccato. |
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Deciso passo indietro rispetto a quanto fatto fino ad enter the gate compreso (p.s. voto troppo basso per me). Qui siamo al pelo voto 60 stirato perchè mi annoia e hanno perso quel feeling del passato! |
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1
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Non mi aspettavo di vedere i Narnia tra le autoproduzioni, in passato hanno fatto alcuni dischi validi. Questo lo sentirò presto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Reaching for the Top 2. I Still Believe 3. On the Highest Mountain 4. Thank You 5. One Way to the Promised Land 6. Messengers 7. Who Do You Follow 8. Moving On 9. Set the World on Fire
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Line Up
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Christian Liljegren (Voce) CJ Grimmark (Chitarra, Tastiere e Voce) Martin Härenstam (Tastiere) Andreas Passmark (Basso) Andreas “Habo” Johansson (Batteria)
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