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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Numenor - Sword and Sorcery (Reissue)
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16/12/2016
( 1855 letture )
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Gli appassionati di letteratura fantasy, e nello specifico delle opere di Tolkien, nel leggere il nome di questa band serba avranno già drizzato le orecchie. Númenor è infatti la cosiddetta “Terra Occidentale” di cui possiamo leggere ne Il Signore degli Anelli (o meglio, ne Il Silmarillion e nei Racconti Incompiuti). Conseguentemente, l’impronta tematica e stilistica della formazione sorta a Belgrado nel 2004 (col nome di Esgaroth) è principalmente incentrata sul fantasy. Nello specifico, i Númenor propongono un sound orientato tra l’epic e il power, con sostanziosi inserti sinfonici e qualche accenno di black metal, elemento che era però molto più presente nel precedente album Colossal Darkness, uscito nel 2013. Proprio quest’ultimo è stato anche il primo full length prodotto dalla band serba, che nei primi anni di vita aveva pubblicato solamente diversi EP, split album e alcuni singoli. Il leader del gruppo è Despot Marko Miranović, fondatore e voce principale, attorno al quale ruotano più musicisti. La line-up di Sword and Sorcery è completata dal tastierista e programmatore Bálint Kemény e dal polistrumentista Srđan “Sirius” Branković, che si è occupato delle parti di chitarra, di quelle di basso e della batteria. Anđela Isić e Željko Jovanović alla voce e Mladen Gošić alle tastiere e alle orchestrazioni sono invece gli ospiti chiamati per l’occasione. Sword and Sorcery (il cui titolo rappresenta proprio un sottogenere della letteratura fantasy) è stato pubblicato originariamente il 15 settembre 2015 per conto dell’etichetta americana Stormspell Records, ma l’edizione qui recensita è quella datata 1 ottobre 2016, della cui uscita si è occupata la label russa Stygian Crypt Productions. Le due versioni si differenziano sostanzialmente solo nell’artwork di copertina (come si può vedere dalle immagini a fianco), e per l’aggiunta di un secondo CD con cinque tracce provenienti da alcuni dei precedenti EP della formazione serba.
Sword and Sorcery -tracce bonus escluse- presenta dieci brani per appena trentaquattro minuti totali. Oltretutto è importante notare come ben tre di questi non siano altro che brevi intro o intermezzi. Ciò porta ad avere non più di sette brani veri e propri da poter analizzare; un compito solo all’apparenza semplice, dato che i Númenor spaziano come se nulla fosse da atmosfere symphonic black metal ad altre più tipicamente di matrice power ed epic, fornendoci così tanti differenti spunti di riflessione, ma anche un certo senso di spaesamento. Basta ascoltare due brani come Dragonheart e The Arcanist per capire di cosa parliamo: il primo sembra preso a mani basse dalla discografia dei Rhapsody, mentre il secondo potrebbe tranquillamente appartenere ai migliori Dimmu Borgir (tematiche fantasy a parte). C’è però da dire che anche all’interno di ogni singolo brano gli stil si accavallano più e più volte e sono proprio Dragonheart e The Arcanist a farcelo capire fin da subito. La vetta dell’album viene raggiunta con The Prince in the Scarlet Robe, canzone trascinante e coinvolgente, sorretta da una magistrale prova del reparto vocale al completo. Molto apprezzabili anche The Oath of Fëanor, Dragon of Erebor e Bane of Durin, canzoni che più di tutte avvicinano i Nostri ad un altro gruppo molto particolare: i Bal-Sagoth. L’ultima traccia, che è anche la più lunga coi suoi sei minuti e mezzo, nonché probabilmente la più estrema ed oscura del lotto, non rende pienamente giustizia a quanto di buono mostrato finora, ma si lascia comunque ascoltare senza risultare un mero riempitivo. Il secondo disco, che presenta come detto solo cinque pezzi, è ben più che una breve aggiunta. Venticinque minuti di durata totale vogliono infatti dire che la differenza col CD 1 è di appena nove minuti. Numeri a parte, l’ascolto di queste tracce ci fornisce ulteriori spunti di riflessione e ci conferma che i Númenor non sono affatto una band da sottovalutare. Tanto a livello tecnico quanto dal punto di vista puramente qualitativo, la band serba dimostra di sapere il fatto suo. Pur essendo pezzi registrati anni prima (e si capisce subito che non sono stati granché ritoccati, anzi), In Darkness, Monarchy Divine, Aeons of Magick e Once We Were Kings lasciano impressioni più che positive.
I Númenor non inventano niente, possiamo tutt’al più affermare che sperimentano mischiando carte già esistenti. La loro proposta è però l’ideale per avvicinare amanti del power e appassionati di black sinfonico. Se siete tra questi non potrete non apprezzare un album come Sword and Sorcery. Band da seguire e che in futuro potrebbe riservarci ancora molte sorprese.
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4
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Ci sento tanto degli Ensiferum dentro,soprattutto come linee vocali...certo anche se quando si parla di Numenoreani Neri mi sono sempre aspettato un concept black metal diciamo che racchiude tutto ciò che mi aspetto da un album metal quando si parla di Tolkien,un mondo dove riescono a convivere black,power e folk a seconda degli elementi buoni o malvagi di cui si parla |
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3
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Da appassionata di Tolkien, li darò un'ascolto volentieri |
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1
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Ho i due album sin qui pubblicati, questo nello specificio nella versione della Stormspell, e non comprendo perché ristamparlo, sì, l'aggiunta delle tracce degli ep potrebbe anche interessare, ma la ritengo quasi inutile. Sulla valutazione numerica sono concorde, mi aspettavo comunque un passo in avanti che non c'è stato. |
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INFORMAZIONI |
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Stygian Crypt Productions
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Tracklist
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CD 1: 1. Prelude 2. Dragonheart 3. The Arcanist 4. Interlude 5. The Prince in the Scarlet Robe 6. The Oath of Fëanor 7. Dragon of Erebor 8. Prelude II 9. Bane of Durin 10. Sleeping Sorceress
CD 2: 1. Eon Storm 2. In Darkness 3. Monarchy Divine 4. Aeons of Magick 5. Once We Were Kings
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Line Up
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Despot Marko Miranović (Voce) Bálint Kemény (Tastiere, Programmazione) Srđan “Sirius” Branković (Chitarra, Basso, Batteria)
Musicisti ospiti: Anđela Isić (Voce) Željko Jovanović (Voce) Mladen Gošić (Tastiere, Orchestrazioni)
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RECENSIONI |
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