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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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NahemaH - The Second Philosophy
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( 4067 letture )
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Vi piacciono gli Opeth ? Vi piace il Death metal di stampo Svedese? Ne apprezzate maggiormente i lunghi stacchi atmosfericamente prog? Allora procuratevi questa seconda realizzazione ufficiale degli Spagnoli NahemaH. Provenienti dal Sud/Est della Spagna, precisamente da Alicante , i cinque Iberici hanno inciso un full-length decisamente interessante. Non mancano le sfuriate più marcatamente Death, e pertanto anche gli aficionados del growl saranno in grado di trovare pane per i loro denti, ma sicuramente sono i lunghissimi intermezzi “liquidi”, intuibili già dall’artwork del CD, a costituire l’asse portante di “The Second Philosofy”. Composizioni molto lunghe, spesso supportate da interventi di carattere orchestrale che denotano una grande attenzione ai particolari in stile Mogwai, inquietanti sensazioni di immobilità dell’aria, di freddezza e malinconia, di rabbia quasi nichilista , distorte da stilettate Death senza ritegno e sempre di impostazione Darkeggiante pervadono le note di quasi tutti i brani. Territori esplorati senza risparmio di energie mentali, da “Siamese” a “The Speech” l’album avvince subito. Apparentemente difficile da seguire, intimamente Jazzy in alcune soluzioni, non adatto ad ascolti superficiali, (“Killing my Architect”, “Like a Butterfly in the Storm”, “Labyrinthine Straight Ways” e “Subterranean Airports”) questo lavoro chiede insistentemente di essere ascoltato da qualcuno dotato di quella voglia di approfondire che è necessaria per approcciare debitamente “The Second Philosophy”. I NahaemaH costringono la mente dell’ascoltatore a seguirli all’interno di meandri oscuri, ostici, nevrotici, (“Nothing”, “Change”), a tratti cedevoli sotto la pressione del piede, a tratti aspri e di difficile percorribilità, (“Phoenix”, “Today Sunshine Ain’t the Same”). Spesso depressivo per poi passare a stati di euforia improvvisa, probabilmente venderà poco, dal canto mio vi prego di acquistarlo solo se avete parecchio tempo per ascoltarlo, perché diversamente voi buttereste i soldi, ed un disco meritevole di attenzione – e sono sempre più rari – andrebbe sprecato. Un plauso alla Lifeforce per averli supportati ed una esortazione alla band a sviluppare ulteriormente le loro qualità senza cedere alle sirene del Death più banale.
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4
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Cosa c'entra questo disco col death metal? Questo è gothic...non è che solo perché il cantato è in growl allora automaticamente è death metal... |
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3
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Questi son forti davvero....Change è da urlo |
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2
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Già, ingeneroso il voto dei lettori. |
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1
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GRANDE GRUPPO!!! Davvero una bella sorpresa...il cd è meraviglioso! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Siamese 02. Killing My Architect 03. Nothing 04. Like A Butterfly In A Storm 05. Change 06. Labyrinthine Straight Ways 07. Subterranean Airports 08. Phoenix 09. Today Sunshine Ain't The Same 10. The Speech
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Line Up
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Pablo Egido - Vocals Paco Porcel - Bass Miguel Palazón - Guitars Jose Diego - Drums Roberto Marco - Guitars
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