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27/04/25
THE LUMINEERS
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Iron Reagan - Crossover Ministry
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02/03/2017
( 2067 letture )
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É innegabile che Tony Foresta sia un personaggio più unico che raro nel panorama metal mondiale, così come è innegabile che i suoi Iron Reagan, ad ogni uscita discografica, possano sembrare una derivazione degli altrettanto suoi Municipal Waste, ma è definitivamente innegabile che più passa il tempo, e i dischi sfornati, e più le distanze sonore e d’intenti tra le due band si siano ampliate a dismisura: se i dischi della band madre e i due album d’esordio degli stessi Iron Reagan sono basati su una solida matrice thrash fusa allo spasmo con l’hardcore più oltranzista, con questo Crossover Ministry, titolo quanto mai emblematico, la lancetta dell’estremismo sonoro si sposta drasticamente dai lidi thrash alle sponde hardcore e punk più violente, sfornando la bellezza di 18 brani in meno di mezz’ora di bombardamento sociale. Sì perchè con gli Iron Reagan Mr. Foresta non le manda a dire proprio a nessuno, ma piuttosto ci mette la faccia, e la rabbia, per denunciare il marcio, lo schifo, il corrotto di ogni cosa, dalla vita politica a quella sociale, sia essa mainstream o tra le mura domestiche.
Si parte ovviamente col botto con A Dying World, una sferzata da pogo totale che fa da ponte perfetto tra le produzioni precedenti e il nuovo volto della band di Richmond, grazie a piccole reminescenze thrash che ben si sposano con l’hardcore più serrato, che si manifesta nella sua forma più pura nella seguente e immediata You Never Learn. La vena punk mista al metal più becero e grasso trasuda ignoranza nella travolgente Grim Business, che in due minuti e mezzo sfodera tutto quello che un fan sfegatato della band vorrebbe continuamente ascoltare, spiazzante tanto quanto il pesante incipit di pianoforte della seguente Dead With My Friends, che in modo camaleontico si trasforma dopo poco in un altrettanto valido brano crossover/punk, per chiudere nello stesso modus operandi con cui era iniziato. Da qui in poi è una discesa continua verso una ricerca di soluzioni immediate, veloci e volte a far male, tanto male: dall’accoppiata No Sell/Condition Evolution (la prima dura 12 secondi e fa sostanzialmente da intro per i due minuti scarsi della seconda), passando per l’hardcore anthem Fuck the Neighbors, il brevissimo hardcore thrash di Power Of The Skull, il crossover hardcore della titletrack con ritmiche serratissime e tanto di assolo da cantina da parte dell’accoppiata Bronzino/Hall, e via discorrendo, sempre su queste false righe, con brani come More War, Blatant Violence, Parents Of Tomorrow e Bleed The Fifth su tematiche scottanti quali la continua ricerca di guerra, la recente politica americana e l’affossamento civile di una società americana sempre più in discussione, soprattutto nei semplici rapporti interpersonali. Non poteva di certo mancare il momento “prendiamo due piccioni con una clava” e questa volta tocca alla Chiesa e alle sue malcelate nefandezze e in modo altamente canzonatorio alla conversione buonista di “Padre Mustaine” con l’emblematica e ovviamente megadethiana Megachurch. L’hardcore più diretto la fa da padrone nella fascia di brani finali con Shame Spiral, Dogsnotgods, Eat Or Be Eaten e la conclusiva Twist Your Fate, a definire ulteriormente in modo chiaro e deciso il nuovo corso della band americana.
Gli Iron Reagan non sono precursori di nulla, non sconvolgono il mercato delle uscite hardcore, ne ora ne mai, non hanno pretese particolari se non quella di far divertire e di divertirsi senza esclusione di colpi, e questo Crossover Ministry è l’inconfutabile prova che i nostri hanno davvero trovato la loro ideale dimensione e la definitiva quadratura del cerchio che non li definirà più come band di riserva della storia musicale di qualcun’altro.
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9
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Non male... Ma alla fine se devo mettere su una band crossover finisco sempre per rispolverare i classici e parcheggiare le nuove uscite |
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8
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lo devo ricommentare perchè me lo sto riascoltando da settimane praticamente tutti i giorni,non mi capitava da tempo immemore,difficile in questi tempi di ascolti ipervelocizzati...e invece no cazzo.Premi play e lo lasci andare e ri-andare,e ri-ri-andare,e ogni volta suona meglio,incredibile ma è così,assume spessore e potenza...... quasi una necessità purificatrice quotidiana,onesta e semplice.
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7
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Se avessi 20 anni me ne innamorerei TOTALMENTE.passiamo al mio commento,finalmente qualcosa che non ha niente di "epica" o di prog o di sinphonic o di "extreme"....qui solo hardcore metal,stradaiolo,qualche riffone,sporcoso,e finalmente una voce che sa "tirare" la sezione ritmica.
Miele per le orecchie e la testa.voto 90 |
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6
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Tony Foresta numero 1...a primo impatto non mi aveva entusiasmato, ma con l'aumentare degli ascolti...cavolo se spacca, decisamente superiore qualitativamente a ''The tyranny....''....e poi live sono devastanti 75 pieno |
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5
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Discone, ho il vinile rosa..spettacolare. |
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4
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per me assomigliano molto ai nuclear, specie per la voce, comunque è un bel gruppo vintage ma credibile e fresco |
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3
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Non mi dispiacciono ma per me ci sono gruppi migliori in giro, i primi che mi vengono in mente sono gli australiani Battletruk |
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2
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Sicuramente non sconvolgono, ma mantengono alto un genere che di uscite valide ne fa poche. La maggior parte sono il clone del clone del clone della loro stessa band. Qui un 72 glielo darei, anche perché all'inizio sarei stato più basso, ma piano piano sale. |
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1
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Lo sto ascoltando un pochino questi giorni...mi sento di esser d'accordo con la recensione. Ovviamente i D.R.I. sono li dietro l'angolo.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. A Dying World 2. You Never Learn 3. Grim Business 4. Dead With My Friends 5. No Sell 6. Condition Evolution 7. Fuck The Neighbors 8. Power Of The Skull 9. Crossover Ministry 10. More War 11. Blatant violence 12. Parents Of Tomorrow 13. Bleed The Fifth 14. Megachurch 15. Shame Spiral 16. Dogsnotgods 17. Eat Or Be Eaten 18. Twist Your Fate
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Line Up
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Tony Foresta (Voce) Mark Bronzino (Chitarra) Landphil Hall (Chitarra) Rob Skotis (Basso) Ryan Parrish (Batteria)
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RECENSIONI |
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