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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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12/09/2017
( 3072 letture )
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Da Schock sono passati due anni. Ora Sturmfahrt si dirige a tutta forza verso qualche mormorio di dissenso. Ma come dice Alex Wesselsky (voce e anima del gruppo): il viaggio continua, take it or leave it. Il nuovo arrivato, un disco ad una prima occhiata serio e solenne, mette in tavola una parte importante dello stile Eisbrecher: il sentito coinvolgimento sociale e politico. Proprio la prima traccia e singolo estratto Was Ist Hier Los? (cosa sta succedendo?) dà un'idea molto chiara di come e perché Sturmfahrt sia stato concepito. Il disco è una fotografia tridimensionale di un mondo straziato e in rovina, diviso tra l'indifferenza di chi ha e il silenzio di chi non ha. La salvagurdia dell'ambiente, il futuro del pianeta e la salute di quest'ultimo costituiscono una grossa fetta del disco. Temi che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni, e non di rado ascoltiamo sotto altri autori. Il singolo What I've Done dei Linkin Park è il primo esempio che mi viene in mente, Countdown To Extinction dei Megadeth il secondo. Gli Eisbrecher continuano denunciando un sistema mediatico e governativo che promuove il torpore delle idee e la censura, controllando subdolamente quantità e taglio dell'informazione: il mezzo più veloce per garantire ignoranza. Nonostante i testi siano lineari e semplici, altro peso hanno infatti le idee alla base. La posizione degli Eisbrecher è chiara: c'è davvero troppa musica degradante là fuori, noi parliamo a chi è in grado di sostenere un discorso serio. Così dicendo il gruppo tedesco si pone al di sopra dell'ascoltatore. Una pesantezza che viene per fortuna smorzata dalla spontanea ironia che dagli esordi li caratterizza. Sturmfahrt continua la rotta stilistica intrapresa da Schock, consolidando un'identità musicale compatta e dinamica, che matura da una release all'altra. Il disco ha un animo indurito che si permette davvero di rado di alleggerire i toni. Nel viaggio ci accompagna un groove intenso pregno di ritmi decisi e talvolta marziali che basso e batteria costruiscono in una densa omogeneità delle due linee ritmiche. Nelle strofe appaiono generalmente protagonisti i suoni sintetizzati, che sorridono da lontano ai ritmi intermittenti del synth pop anni '80 e li colorano di industrial. Nei ritornelli il suono si va ad ingrossare attraverso la partecipazione di tutti gli strumenti, anche se nell'unisono a preponderare sono di solito i power-chord distorti delle chitarre. A chiudere il cerchio ci pensa l'ex Megaherz Alex Wesselsky, fondatore e mente del gruppo, ottimo intrattenitore in sede live e uomo di idee e voce charmanti. Quest'ultima imponente e moderatamente sporcata ricalca i ritmi energici. Lo showman approfitta inoltre della sua abilità nei recitativi collocandoli in momenti strategici, e se combinati a synth e batteria, anche estremamente convincenti.
Sturmfahrt al primo ascolto non sembra questo granché. Non presenta le melodie di subitanea presa a cui Schock ci aveva ben abituati. Giudicare poi un virtuosismo tecnico che non c'è e nemmeno viene cercato non ha senso. Eppure più si preme play e più cresce, la forza di questo disco sta piuttosto nelle idee. E dopo tanta musica ben più nota, che tutti i giorni ci fa violenza con i suoi contenuti beceri, quanto abbiamo qui è solo da apprezzare. Gli Eisbrecher continuano così la loro traversata con un nuovo arsenale, ostinatamente Volle Kraft Voraus.
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Veramente bello l`ultimo dei Rammstein.....ehm no volevo dire degli Eisbrecher, ahahah! Battute a parte e` un gran bel disco, anche se a volte la somiglianza con gli autori di Mutter e` fin troppo palese. Alcuni canzoni hanno una botta incredibile, industrial a go-go!!! Confermo il voto. |
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INFORMAZIONI |
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RCA Deutschland/Sony Music
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Tracklist
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1. Was Ist Hier Los? 2. Besser 3. Sturmfahrt 4. In Einem Boot 5. Automat 6. Eisbär 7. Der Wahnsinn 8. Herz Auf 9. Krieger 10. Das Gesetz 11. Wo Geht Der Teufel Hin? 12. Wir Sind Rock 'N' Roll 13. D-Zug 14. Das Leben Wartet Nicht
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Line Up
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Alexander "Alexx" Wesselsky (Voce) Jochen "Noel Pix" Seibert (Chitarra) Jürgen Plangger (Chitarra) Maximilian "Maximator" Schauer (Tastiera) Rupert Keplinger (Basso) Achim Färber (Batteria)
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RECENSIONI |
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