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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Soul Takers - Flies In A Jar
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( 3632 letture )
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Ascoltando “Flies In A Jar” dei nostrani Soul Takers basta davvero un minimo sforzo di fantasia per ritrovarsi catapultati nelle cupe atmosfere tardoromantiche che il disco evoca alla perfezione. Un disco “decadente”, nel senso più letterario del termine. Chiudete gli occhi e vi ritroverete nella “decadenza” che ha caratterizzato buona parte della letteratura europea di fine Ottocento e d’inizio Novecento. Merito della voce di Dino Brentali (molto Ghotic), ma soprattutto di Federica Badalini e Jari Pilati, rispettivamente pianoforte e violino dei Soul Takers. Sono infatti proprio questi due strumenti ad imporsi inevitabilmente come tratto distintivo, e allo stesso tempo innovativo del gruppo. Buona la prova dell’altra sorella Badalini, Francesca, che con la sua chitarra, insieme a Mauro De Brasi (batteria) e Andrea Grumelli (basso) incarnano la parte “cattiva” del gruppo. Già, perché non trovo figura migliore del Dr. Jekyll e Mr. Hyde (che Stevenson non me ne voglia) per descrivere questa band. Il disco si muove quindi tra la chitarra rabbiosa e la melodia del pianoforte; tra l’immediatezza di alcune soluzioni liriche e la teatralità che solo il violino può dare. Una serie di elementi che si condensano in un ibrido che potremmo definire (alla faccia delle “etichette”) come Heavy-Ghotic decadente. Nello specifico, c’è la sapiente alternanza fra pezzi più di matrice heavy, quali “Icon” e “Staring Eyes” (almeno nella seconda parte) e la riuscitissima “Chasing Clouds”, ed altri più impostati sulla melodia, vedi l’opener “Heaven’s Pillars”, “Thin Walls” e le seguenti “The Silent Empire” (una delle migliori) e “My Subjective Shell”, dove il violino crea delle melodie quasi perfette. Un “soffice” pianoforte apre la delicata “Floating”, dove si “fluttua” davvero nella prima parte, per poi cambiare marcia nel finale. Mi sento di dare ad “Another World” la palma di miglior pezzo del disco. Da brividi il risultato di piano violino e voce, un malinconico lamento… bravissimi. Un pezzo davvero da lacrime, un’atmosfera eterea, un lento distacco che ci porta alla fine… del disco. L’aspetto negativo del disco riguarda il “riciclo” delle soluzioni adottate, mi sembra che ci siano diverse buone idee, ma c’è da migliorare nell’atto pratico di inserirle nelle canzoni. Cristallina la produzione, affidata a Luigi Stefanini e i suoi, ormai celebri, “New Sin Studio”. In questa estate arroventata, i Soul Takers rappresentano una piacevole sorpresa (ma hanno già un disco all’attivo) sono una “boccata d’aria” sul mercato. Se in futuro riusciranno a smussare qualche angolo, forse, si è aperto un nuovo spiraglio per il metal tricolore.
p.s. Consiglio per i ragazzi (ma soprattutto le ragazze) dalla lacrima facile, state alla larga da questo disco nelle grigie e cupe giornate autunnali, si rischia la depressione…
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Heaven’s Pillars 02. Icon 03. Belied 04. Staring Eyes 05. The Chasm 06. Thin Walls 07. The Silent Empire 08. My Subjective Shell 09. Floating 10. Chasing Clouds 11. Another World
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Line Up
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Dino Brentali – Voce Federica Badalini – Pianoforte Francesca Badalini – Chitarra Jari Pilati – Violino Andrea Grumelli – Basso Mauro De Brasi – Batteria www.soultakers.net
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