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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 5121 letture )
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Se siete abituati a catalogare le band che ascoltate ponendole entro particolari canoni musicali, associandole a un genere e a una band esemplare, beh, preparatevi perché con gli Mnemic il compito sarà arduo, in particolare dopo l’uscita del loro ultimo album Passenger. Come potremmo definire una band che prende una base post thrash, la mescola con industrial in quantità e ci aggiunge un pizzico di death metal facendo tuttavia l’occhiolino a sonorità mathcore, numetal e curiosi elementi progressive? Sono stati definiti cyber thrash (riduttivamente direi) ma stando alla loro auto-definizione, tale sound prenderebbe la denominazione di ‘fusion future metal’.
Effettivamente mi tocca ammettere che i simpatici danesi sono stati già abbastanza sperimentali con i due precendenti lavori, anche se non si è trattato di nulla di più eclatante dei primi Fear Factory, ma parlando di Passenger gli Mnemic arrivano a picchi di sperimentazione tali da impedire l’inserimento della loro musica entro un preciso genere o sottogenere metal. Se le loro intenzioni erano tali, direi che ci sono riusciti appieno: quest’ultima fatica nella sua indefinibilità è talmente pionieristica da poter contemporaneamente farsi adorare e detestare da molti e lasciare interdetti altrettanti. Sarà forse la precedente gavetta volta alla conquista degli States, sarà la presenza di una new entry alla voce (Guillame Bideau, ex Scarve), ma gli Mnemic hanno una nuova carica e le composizioni sono grintose e accattivanti.
Il batterista pazzoide Brylle Rasmussen getta le fondamenta con i suoi tempi ibridi fra scuola metalcore, death e prog, mentre le chitarre (pur apparendo in un certo senso in secondo piano), vista la presenza di riff sostanzialmente semplici, sono l’ovattato filo conduttore dell’eccentricità dell’album. Le tastiere, da parte loro, rendono il tutto il più inquietante possibile e ci stupisce la voce incredibile di Bideau (lo so, un nome che rischia di provocare ilarità), in quanto costui è in grado di alternare magistralmente uno squillante e al contempo corposo screaming hardcore, un cantato pulito molto intenso e molto easy all’ascolto, nonché registri che ricordano a momenti i Soilwork (in Psykorgasm), a momenti i Rammstein (nella sinistra Pigfuck). Il risultato è tale che sorge spontanea una domanda: come renderanno in sede live le numerose sovraincisioni delle linee vocali? Tracce come la malefica In the Nothingness Black o la successiva Meaningless, o ancora Shape of the Formless urlano a gran voce “ascoltami, ascoltami!”, e se una canzone di due minuti scarsi come la mozzafiato opener Humanaut può colpire in modo così violento, vuol dire che di musica significativa si tratta, anche se fuori dai canoni.
Quello che posso dire in conclusione è che forse l’eccessiva varietà di influenze rischia di apparire ad alcuni come confusione e sconnessione, io ritengo invece che gli Mnemic sanno perfettamente come gestire la loro sperimentazione e Passenger è un ottimo lavoro dove i vari generi coesistono senza cozzare l’uno contro l’altro.
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12
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A me piace molto quest'album e se non è da 80 è da 75 sicuri. Bell'album e bella recensione |
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11
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Il loro migliore senza dubbio anche se i precedenti sono quasi sullo stesso livello |
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10
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io questo disco ce l'ho e mi piace un sacco... certo, non saranno dei mostri di originalità, mischiano sapientemente idee già proposte da band come fear factory, strapping young lad e meshuggah, però il risultato finale non mi dispiace affatto... io voto un bel 85. |
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9
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La recensione è molto molto carina...l'album arriva si e no a 65/100 volendo esser precisi! Tutto qui |
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8
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Probabilmente "pd" si riferisce al voto che lui considera alto . Io invece non riesco a trovare questo Passenger... |
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6
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Oddio! 80 Vabbè....lassamo perdere.....benvenuta ma cerca di evitare così grossi danni! :\ |
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5
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madoo sono commossa!! =') grazie mille per il benvenuto! sono davvero contenta di poter collaborare con tutti voi farò del mio meglio e spero di fare un buon lavoro!!=)) |
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3
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Non ho ancora ascoltato il Cd, ad ogni modo benvenuta. |
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2
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Ci sono molti pareri contrastanti su questo disco, scelta coraggiosa come prima recensione! Benvenuta!!! |
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1
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Bella recensione, benvenuta tra noi . Me li procuro, mi hai incuriosito... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Humanaut 2. In The Nothingness Black 3. Meaningless 4. Psykorgasm 5. Pigfuck 6. In Control 7. Electric I´d Hypocrisy 8. Stuck Here 9. What´s Left 10. Shape Of The Formless 11. The Eye On Your Back
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Line Up
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Guillaume Bideau - voce Mircea Gabriel Eftemie - chitarra Brian "Brylle" Rasmussen - batteria Rune Stigart - chitarra Tomas "Obeast" Koefoed - basso
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