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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Exsecratus - Tainted Dreams
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( 2585 letture )
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Immaginate terre lontane… Distese sconosciute di vergine ghiaccio immortale percorse da un vento, sempre lo stesso, troppo crudele perché porti sollievo. Chiudete gli occhi ed inspirate, lentamente. Una luce si proietta sulla neve. Il suo colore purpureo condiziona le vostre percezioni declinando ogni immagine in una realtà sonora tangibile ed incredibilmente seducente. Il desiderio fa già parte di voi, si nutre della vostra solitudine come una belva finalmente libera di correre. Selvaggio come l’istinto primordiale della bestia, vi porterà all’autodistruzione, ma è tardi: quel sogno giace ormai dentro di voi, vi appartiene. E voi appartenete a lui, come schiavi d’eterno amore suicida.
“Tainted Dreams” è la trascrizione su pentagramma prima, e tramite complessi macchinari, su disco, in seguito, di quei selvaggi desideri che si annidano in mezzo ai vostri candidi ragionamenti quotidiani. Un’imponente colonna sonora dedicata ad un modo di accettare i propri istinti, libero da ogni fasulla certezza perbenista e compagno di una fatalistica crudeltà redentrice, che saprà cullare notti d’introspettiva solitudine e furiosa passione. Il contenuto del disco è per la prima volta presentato dagli Exsecratus sotto una veste maestosa ed ancor più potente di quanto mostrato in precedenza: “Suicide”, unica traccia già comparsa nella discografia dei “detestabili”, è innegabile testimone di un’evoluzione che vede il suo percorso giungere fino in sala di registrazione. Ad aprire le danze è “Path to the Bliss”, intro strumentale che vi condurrà per mano dentro un mondo oscuro, che mai avreste creduto così vicino alle mura di casa vostra. Un paio di minuti scarsi, e lo spettacolo ha inizio. Si susseguono, ordinate da un’imperscrutabile sequenza armonica, melodie differenti per contenuto emozionale, eppure accomunate dal medesimo punto focale, non percepibile tramite il ragionamento conscio, ma in grado di generare emozioni tanto concrete da sembrare materiali.
Si parte con una “Suicide” vestita per l’occasione in abiti da sera. Un lungo vestito di rabbia e ritmiche sostenute, in grado di creare quell’impercettibile collegamento tra ascoltatore ed artista: un ponte psichico d’interazione inconsapevole che permette di andare oltre a ciò che semplicemente si ascolta. Ma è già tempo di “In Death’s Arms”, uno dei brani più riusciti del platter, di ascolto meno “easy”, ma trascinante nel suo oscuro flusso di melodie: le dita della Silvennoinen e la voce della Hovila tessono soluzioni musicali piacevoli e di una ricercatezza non complessa. Un brano di simile bellezza è “Fallen”, malinconico, oscuro, eppure in grado di trascinarvi dentro quel baratro di autolesionistico piacere che avete sempre tentato di nascondere alla luce del giorno. Qui Raatikainen prosegue il suo incedere furioso dietro alle pelli, concedendo solo sporadiche pause alla spasmodica corsa verso la fine del proprio respiro. Da menzionare, tra le altre splendide composizioni, è la possente “Under the Winter Moon”, cavalcata tra le più dirette dell’intero album e terreno fertile per il piacevole intreccio di soavi vocalizzi lirici e disumani lamenti, latrati con furia anche da Petri Lindroos (Ensiferum e Norther), uno degli special guest di questo “Tainted Dreams”. L’album si chiude, alla fine di questo cammino, con due grezzi diamanti: “Once” e “My Last Fight”. La prima è più diretta e tipicamente “Exe-style”, la seconda invece chiaramente più complessa: forse il brano più articolato della band ricorda quelle terre solitarie, scegliendo un registro che ricorda epici passaggi dei primi Ensiferum; entrambe le canzoni sfruttano eccellentemente le capacità vocali della band per un gioco di cori che mette in risalto le escursioni più rilassate, in netto contrasto con l’impetuoso incedere delle ritmiche serrate di asce e pelli.
“Tainted Dreams” è in grado di far volare i vostri sogni, liberi da ogni costrizione. I dettagli tecnici, per quanto spesso utili a delineare i confini delle reali capacità di una band, vengono meno al cospetto di questi giovani finlandesi (l’età media si aggira intorno ai 20 anni), in grado di suscitare vere emozioni attraverso la loro musica. Probabilmente un orecchio abituato a sonorità più moderne potrebbe non apprezzare il valore di soluzioni vocali così estreme (spietato growl da una parte ed un soave soprano dall’altra), eppure la qualità del lavoro, per quanto mi riguarda, non è in discussione. Sentirete ancora parlare di loro, il cammino è appena cominciato. “I can see it now justified, silent, calm, the path to the bliss”…
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2
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davvero un bel lavoro.. raramente apprezzo interamente un cd al primo ascolto ma Tainted Dreams suona davvero alla grande! |
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1
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Interessante modo di scrivere una recensione. Molto bella. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Path to the Bliss 02. Suicide 03. In Death's Arms 04. Under the Winter Moon 05. Pain Inside 06. Final Assault - The Beginning 07. Fallen 08. Last Fall 09. Once 10. My Last Fight
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Line Up
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Olli Mattila - Vocals and guitar Leeni-Maria Hovila - Female vocals Tony Hentilä - Guitar and backing vocals Timo Kauhajärvi - Bass Jussi Raatikainen - Drums Emmi Silvennoinen – Keyboards
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