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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Fabrizio De André - in Concerto - Arrangiamenti PFM
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( 10425 letture )
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Ci sono -o ci sono stati- artisti che a prescindere dal mezzo scelto per esprimersi e dallo stile adottato, sono riusciti ad indirizzare, a plasmare, talvolta a determinare lo sviluppo dell’arte -e quindi della società, dato che ancora oggi, anzi, oggi più che mai, è ancora l’arte a determinare l’identità sociale- ponendosi su un piano talmente superiore da far considerare quest’ultimo come un dettaglio di secondaria importanza.
Ed allora così come ad esempio in pittura Vaserely può essere importante quanto Hartung o Cucchi o Festa, così in musica l’ascoltatore che voglia definirsi vero intenditore deve essere in grado di individuare la qualità ovunque essa si annidi, ferma restando la propria sensibilità personale che lo porterà ad apprezzare un certo genere anziché un altro.
Nel nostro caso spero che anche se il nostro sito è più che chiaramente e con la massima convinzione orientato verso l’HM in tutte le sue numerose espressioni, i nostri lettori siano sufficientemente open-minded da seguirci su territori che normalmente questo tipo di webzine non esplorano così come abbiamo già fatto altre volte ad esempio con le recensioni di Pastorius o Lou Reed tanto per citarne un paio; è con questo spirito che vorrei parlare di un disco di Fabrizio De André che ritengo sia interessantissimo e che si lega, almeno parzialmente, con la nostra webzine a causa della presenza della PFM, già presente nel nostro Data base e gruppo di punta nei 70’s di quel prog rock made in Italy da noi ripetutamente affrontato.
Fino alla fine degli anni '70 l’aspetto prettamente musicale della proposta cantautorale impegnata della Penisola era connotato da una ricerca molto profonda sui testi che produceva risultati di altissimo livello letterario -spesso riconosciuti come tali solo molti anni dopo- e da un aspetto musicale vissuto quasi sempre come semplice veicolo per la parola, e dunque scarno, essenziale, di più, negli ambienti “impegnati” questa doveva essere una prerogativa fondamentale ed inderogabile, pena l’essere bollati come “venduti” e “commerciali”, e così era stato quasi sempre fino a quando improvvisamente arrivò sul mercato questo Live.
Faber e la PFM non erano certo degli estranei e la loro conoscenza risaliva alla fine dei '60, quando I Quelli, poi Premiata Forneria Marconi, collaborarono al disco di De André intitolato La Buona Novella, per poi ritrovarsi una sera a Tempio Pausania dopo un live della PFM e decidere di mettere in piedi questo progetto folle: riarrangiare le più belle canzoni di Faber in chiave Prog, cosa che dapprima lo spaventò un po’, ma che poi produsse quel meraviglioso risultato che sto affrontando in queste poche righe.
Registrato fra il 13 ed il 16 Gennaio del 1979 tra Bologna e Firenze, In Concerto- Arrangiamenti PFM (il Vol. 2, bello ma oggettivamente inferiore, uscirà pochi mesi dopo questo, inframmezzato dal famoso rapimento di Fabrizio e Dori Ghezzi) produsse un incredibile arricchimento delle canzoni che, lungi dall’essere appesantite dalla ridondanza del prog, acquisirono una forza forse insospettabile, dilatandosi, enfatizzandosi, rafforzandosi gonfiate da cascate di note ed improvvisazioni, arrangiamenti e fughe che le resero letteralmente nuove, talvolta a tratti irriconoscibili; incredibile dunque ascoltare ad esempio Il pescatore, La Guerra di Piero , Amico Fragile private dell’atmosfera lugubre (“prima avevo l’impressione che certe mie canzoni puzzassero di cadavere”, dirà De André), fatte levitare, volteggiare e poi mandate giù in picchiata sugli ascoltatori come solo la forza del rock ben suonato può fare, e pure sempre dense, sempre facendo in modo che i testi meravigliosi e tristemente ancora attuali di Fabrizio rimangano debitamente in primo piano come meritano, il tutto anche grazie ad un ottimo mixaggio a cura di Franco Mussida.
Un altro merito di questo live è quello di avere aperto una porta, ed indotto altri cantautori a scrollarsi di dosso la paura di essere bollati da una certa intellighenzia forse più preparata politicamente che musicalmente, facendo in modo che anche altri battessero questa strada, ad esempio Guccini (altro meraviglioso scrittore di testi e poi anche di libri), in concerto con i Nomadi dando quindi il via ad una nuova stagione della (vera) musica Italiana.
Sono curioso adesso di vedere come verrà accolta questa recensione, ma sono certo che la stragrande maggioranza dei nostri lettori apprezzerà questa operazione volta peraltro a ricordare un disco con le caratteristiche che menzionavo in apertura e quindi da valutare in termini assoluti.
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VOTO LETTORI
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83.05 su 103 voti [
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32
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Ieri sera su un Canale a pagamento han trasmesso Concerto, interviste e compagnia bella.. Immortale!! |
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31
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Ascoltavo poco fa Giugno 73.. Ma che Pezzo è? E tu aspetta un amore più fidato... |
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30
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Questo disco è una vera e propria lezione di musica. Prendere canzoni immortali come quelle di Faber ed elevarle a vere e proprie perle di Prog Rock all'italiana. In questo album c'è di tutto...grandissimi testi (quanto era bravo Faber...), tecnica sopraffina, un gusto per gli arrangiamente di livello superiore, ed anche una qualità audio davvero ottima che aiuta il disco a farsi ascoltare ancora meglio. Se siete appassionati di Prog non potete assolutamente lasciarvelo sfuggire. |
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29
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Uno dei dischi italiani meglio suonati di sempre. Una perla. Un capolavoro assoluto! |
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"..hanno messo tutto questo al mio servizio.." disse De Andrè a proposito della potenza espressiva della PFM, si ma in cambio lui gli ha dato..L'mmortalità!!! O NO!!! |
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Come riuscire ad arrangiare capolavori inestimabili e ad aumentarne la bellezza 90 |
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Questo albume è meraviglioso e la recensione lo descrive benissimo. Pensate che io l'ho scoperto una decina di anni dopo e l'ho amato ed ascoltato da allora. Fabricio ci ha lasciato ma la sua musica si libra innanzi a noi (così come quella della IMMENSA PFM, i veri unici Deep Pirple italiani). Ad mayora! |
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Adoro il Faber quindi non potrei non amare questo lavoro! Però non sono d'accordo (e non capisco) sul perché il vol.2 viene definito "oggettivamente inferiore". Non capisco quali siano gli elementi "oggettivi". Secondo me per apprezzare in pieno questa operazione è obbligatorio ascoltarli tutti e due senza distinzioni e si avrà una visione d'insieme che farà apprezzare di più l'intero lavoro! |
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l'intro di Giugno '73 della pfm è spettacolare.commovente.è musica che da forma alla poesia di faber.poi certo avventura a durango o il giudice per esempio, diventano in questo arrangiamento altre canzoni.bellissime indubbiamente. |
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"riarrangiare le più belle canzoni di Faber in chiave prog": non riesco ad immaginare niente di più sublime. Il momento più esaltante dei due album secondo me, l'assolo di basso in Amico Fragile, dopo "signora lei è una donna piutosto distratta". |
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Live splendido.La perizia tecnico-crisrtallina della PFM dà l'accento alla struggente poesia di Faber ! |
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Per me,che sono arrivato dopo,vedere dischi che col Metal non c'entrano nulla su Metallized,è la norma =) Grandissimo disco,grande recensione! |
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20
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Sono già programmati nelle prossime rece. Hai letto cosa abbiamo nel ns. data base come prog italiano? Dagli un'occhiata. |
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bellissimo disco e se vi piace il prog rock italiano anni 70 sentite il gruppo "biglietto per l'inferno" |
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Si,è proprio un gran disco |
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È passato più di un anno dal mio commento... nel frattempo il disco l'ho comprato (e anche il Vol. 2),ho visto la PFM fare quasi tutte le canzoni di questo disco dal vivo, e me ne sono perdutamente innamorato.. un capolavoro grandioso che mette assieme la genialità di De Andrè e musicisti grandiosi come la PFM.. davvero fantastico! |
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L'unico disco di De Andrè che mi piace ma, credo sia dovuto alla presenza della PFM. Per il resto l'ho sempre trovato piuttosto noioso. Intesi questione di gusti, a livello cantautori italiani mi piacciono altri nomi. |
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che dire quando si uniscono un grande paroliere ,cantautore come FABER....è tecnicamente i migliori musicisti italiani e non in circolazione in quel momento....UN CAPOLAVORO assoluto della musica senza distinzione di generi!! |
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Sono questi i commenti che speravo di sentire |
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In questo sito non ci facciamo mancare niente! Che dire? Siete dei grandi? Finalmente qualcuno ha capito che le dogane musicali sono un'emerita sciocchezza! In altre sedi in molti avrebbero gridato allo scandalo! p.s. ovviamente l'album in questione è tra le cose che amo di più al mondo! |
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Non posso rimanere in silenzio: DE ANDRE' SU METALLIZED! wow! io dico che, musicalmente, rimane un grande anche senza PFM. Sicuramente è un live splendido, musica e testi splendidi. Un cantautore che, se mi darete carta bianca, posso illuminare per voi. (la mia ninna-nanna è la canzone di marinella) |
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Devi calcolare che il sito non è dedicato a questo tipo di musica, e quindi preferisco, per scelta, dare l'input, fare in modo che chi legge si interessi da solo alla cosa e se ne faccia un'idea senza preconcetti o giudizi particolareggiati forniti dal recensore, è una mia scelta. Tranquillo, se c'è da approfondire approfondisco. |
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10
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voto 11 al disco, voto 10 all'idea di aprire le porte a questo tipo di musica, voto 6- alla recensione, un po' frettolosa per quanto riguarda la descrizione del contenuto musicale. |
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il nome corretto della moglie di Faber è Dori GHEZZI, errore di battitura ci fu |
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In effetti devo dire che in generale i commenti immaturi sono decisamente rarissimi, infatti avevo scritto MATURITA' , non MATURITA'?  |
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7
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il più bel live italiano di sempre,e finisco qui,chi non ce l'ha non sa cosa vuol dire ascoltare un live,altro che vasco e ligabue |
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6
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Visto quando adoro il prog.. mi vergogno a riconoscere di non possederlo, inutile dire che unarece come questa non può che averm i convinto che sia assolutamente fondamentale procurarmelo! |
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Infatti lettori immaturi (vuoi per l'età o per altro...) non ne abbiamo. Il numero di visite dice tutto. Senza offesa.  |
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2
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Su Yossarian non avevo dubbi, gli altri lettori che dicono? |
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Cos è bello vedere questo disco recensito da parte ai Death Angel, grande Francesco, nn ci volevo credere...Volta la carta è un capolavoro immenso, se volete ascoltate la versione delle Balentes...pelle d oca!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bocca di Rosa 2. Andrea 3. Giugno '73 4. Un Giudice 5. La Guerra di Piero 6. Il Pescatore 7. Zirichiltaggia 8. La Canzone di Marinella 9. Volta la Carta 10. Amico Fragile
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Line Up
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Fabrizio De André - voce, chitarra acustica Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, marimba, crotali Patrick Djivas - basso Franco Mussida - chitarra elettrica, chitarre acustiche 6 & 12 corde, voce Lucio "Violino" Fabbri - violino, percussioni Flavio Premoli - tastiere, sintetizzatori, chitarra acustica 12 corde, voce, fisarmonica Roberto Colombo - tastiere, sintetizzatori, chitarra acustica, voce, percussioni
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RECENSIONI |
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