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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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24/02/2023
( 677 letture )
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I Motive Black si presentano al pubblico con Auburn, disco d’esordio dal taglio decisamente nu metal e in generale nostalgico verso la scena alternative di fine anni ’90 e inizio 2000. Il progetto ruota attorno alla figura di Elana Justin, cantante e mente del progetto che per il momento non ha una vera band alle spalle.
Ad aprire l’album è Lift Me Up, che vede la collaborazione della cantante delle Butcher Babies Carla Harvey: la canzone parte subito con un riff energico e quando entra la voce di Elana Justin si percepisce già, nonostante il pezzo sia piacevole, di trovarsi di fronte a qualcosa di troppo scontato e prevedibile. La struttura di strofa-ritornello-strofa-ritornello-bridge-ritornello è stata fin troppo abusata dai vari cloni delle band storiche del genere e il fatto che le altre canzoni abbiano tutte la stessa formula non aiuta. Infatti tutte le tracce del lavoro ad eccezione di Cellophane, che è più aggressiva e un po’ diversa in quanto contiene anche un assolo di chitarra sul finale, ripetono la stessa struttura dell’opener. Non che questo sia per forza un male in quanto in tanti dischi riusciti si ripropone spesso una formula vincente, ma in questo caso le canzoni si portano continuamente dietro gli stessi difetti. Le tracce si evolvono tutte in modo prevedibile e scontato e finendo sempre per essere troppo pop nei ritornelli, non ci sono particolari colpi di scena o canzoni che spiccano sulle altre o tecnicismi e sebbene ciò sia legato al genere proposto (che a più di vent’anni di distanza è inevitabile che suoni scontato) e per di più si basi su uno stile scevro e lontano dalla tecnica di altri sottogeneri metal, è anche vero che la band non è in grado di infondere un’identità propria alla musica o idee personali che possano dare un valore aggiunto alla proposta. Sono presenti interessanti collaborazioni come quella con il chitarrista dei P.O.D. Marcos Curiel nel pezzo Broken e la presenza di Ray Luzier dei Korn in tante tracce del disco, che rivelano molto delle influenze presenti in questo lavoro. Le canzoni di per sé non sono brutte, sono tutte apprezzabili: pezzi come Broken e Bloodsport hanno un bel piglio e anche le conclusive Fight Alone e Auburn si ascoltano volentieri, ma è evidente quanto detto in precedenza sul fatto che la musica sia estremamente derivativa e telefonata nell’evolversi.
Auburn è un disco che si basa su un songwriting semplice ed efficace che funziona anche, ma che non ha grosse pretese e non coinvolge mai per davvero. Un esordio che può gettare una base per il futuro del gruppo, a patto che sappia creare qualcosa di più coraggioso e tentare di sperimentare un po’ quando Elana troverà una vera band che l’aiuti in studio.
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Va bene da ascoltare in auto senza troppa attenzione... Ma una sufficienza la merita dai |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lift Me Up 2. Broken 3. Let Down 4. Bloodsport 5. Caged 6. Purge 7. Cellophane 8. Bad Decisions 9. Fake 10. Fight Alone 11. Auburn
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Line Up
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Elana Justin (Voce, tutti gli strumenti)
Musicisti Ospiti: Carla Harvey (Voce su traccia 1) Marcos Curiel (Chitarra su traccia 2) Ray Luzier (Battiera su tracce 2, 5, 7, 9, 10, 11)
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RECENSIONI |
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