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27/04/25
THE LUMINEERS
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Timo Tolkki - Renaissance Acoustica
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14/04/2023
( 1614 letture )
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Quarto lavoro solista per Timo Tolkki, fondatore e mente degli Stratovarius con i quali percorse un viaggio ricco di soddisfazioni e grandi album per sedici anni, passando dal power melodico ancora acerbo di Twilight Time fino ai dischi più di successo e valore quali Fourth Dimension, Episode, Visions e Destiny, senza tralasciare il sottovalutato e variegato/intimista Dreamspace. Lasciata la band non senza polemiche nel 2005 e sprofondato in una serie di vicissitudini personali e di salute che ne inficiarono la verve compositiva ed esecutiva, Tolkki incise dopo l’uscita dalla band madre (capace gradualmente di tornare su binari più che buoni come testimoniato dal recentissimo Survive) si rese protagonista di una serie di uscite in chiaroscuro, spaziando tra i vari progetti Revolution Renaissance, Symfonia e Avalon. Un tragitto tra alti e bassi intrapreso mostrando una discontinuità musicale parallela alle difficoltà palesate nel focalizzarsi su un obiettivo chiaro e determinato, nella vita (ultimamente in bilico tra il Sud America e la natia Finlandia) ancor prima che nella musica, tanto da far seriamente preoccupare le persone a lui vicine e le migliaia di fans ancora grati per la grande musica regalata a fine anni Novanta.
Questo Renaissance Acoustica, disponibile solo in formato digitale ed esclusivamente acquistabile con formula “pay what you want”, rappresenta per alcuni aspetti un ritorno alle origini, rimarcato dalla scelta di riproporre alcune classiche ballads dall’ampio repertorio specialmente degli Stratovarius, spogliandole da orchestrazioni e dalla sezione ritmica. I brani sono presentati in versione davvero essenziale con la sola chitarra, le tastiere di Kaasalainen (Dreamtale, Loudguns) e soprattutto la voce di Alessandro Conti (Trick or Treat, Twilight Force), uno dei vocalist di punta della scena power metal internazionale nonché fan degli Stratovarius tanto da accettare con entusiasmo ed energia la proposta di Tolkki in merito a questo progetto. Sulla qualità dei brani non c’è molto da disquisire, dal momento che gli Stratovarius ci hanno abituato negli anni ad impreziosire le varie uscite con almeno una grande ballad, continuando una tradizione iniziata dai tempi degli Scorpions e mutuata da varie band che hanno contribuito alla rinascita dell’heavy e del power metal melodico dagli anni Novanta. La performance di Conti è decisamente professionale e spicca per qualità vocali specialmente in Forever (da Episode), Before the Winter (da Visions) e Celestial Dream (da Infinite), ripresentando in veste molto fedele le linee melodiche originariamente interpretate da Timo Kotipelto, la cui timbrica cristallina peraltro ha ispirato non poco la carriera del singer italiano. Ciò che accomuna i vari brani di questo lavoro è la veste molto minimale in termine di chitarra con una prevalenza di utilizzo dello strumento acustico, lasciando solo pochi frangenti elettrici in alcuni assoli, resi in forma essenziale e depurati da virtuosismi, dando piuttosto spazio ai tappeti tastieristici e atmosferici di Kaasalainen, accentuando la vena malinconica e tipicamente scandinava nelle atmosfere invernali di Coming Home (ancora dal capolavoro Visions) e 4.000 Rainy Nights (da Destiny). La stupenda Key to the Universe, dal pur controverso album solista Hymn to Life del 2002 è invece proposta in due versioni - sia contemporanea con Conti alla voce sia con l’originale Kiske in bonus track - in cui la somiglianza vocale tra i due interpreti risulta impressionante, benché alla fine senza colpi di scena il bilancino penda dalla parte del maestro nella versione del 2002, soprattutto in quanto a potenza e spessore. Similmente viene ripresa dallo stesso album come ulteriore bonus track Are You the One, interpretata dalla voce delicata e suadente della “Ice Queen” olandese Sharon Den Adel), mentre la chiusura è affidata alla strumentale e neoclassicissima Lord of the Rings, ripresa da Classical Variations and Themes, primo disco solista di Tolkki risalente al lontano 1994.
Un album dal quale traspira una certa serenità finalmente ritrovata da Timo Tolkki, che ha selezionato in modo lucido una scaletta eccellente, decidendo di dare un angolo essenziale e scientemente spoglio a pezzi che hanno fatto la storia degli Stratovarius e del power metal intero, ben coaudiuvato da Conti e Kaasalainen, presagendo in qualche modo una rinascita del chitarrista finlandese desideroso di ritrovare i binari di una certa stabilità e costanza. Purtroppo il recentissimo annullamento senza preavviso di un tour programmato in Sud America in queste settimane proprio con Conti e anche con il vecchio amico e compagno di Stratovarius Jari Kainulainen non lascia però particolari scie di ottimismo per il prosieguo della carriera di Tolkki, probabilmente e definitivamente destinata a sprazzi isolati di luce, lampi di classe e lunghi momenti di ombre.
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5
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Tookki da solo in Finlandia, Strato in tour mondiale (e a Milano ad ottobre). Peccato da un lato. |
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4
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Peccato che Tolkki non sia affidabile...sempre in bilico tra una serenità di facciata e sprazzi di disagio psicologico...un vero peccato perchè è stato veramente il motore degli Strato ed un grande songwriter. |
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2
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A me è piaciuto, come del resto le recenti esibizioni live con Conti. Ovvio che è un lavoro per i fan degli strato, niente di nuovo sotto il sole chiaramente.
Curioso, almeno per me, che abbiano messo anche l\\\'originale di key to the universe, dove secondo me invece la differenza tra il pur bravo conti e kiske si sente eccome, tanto che reputo quella song una delle massime espressioni del buon Michael. Comunque, come direbbe il buon Marchese, piacevole da ascoltare con un buon Perano gran riserva, ad esempio  |
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1
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Un po’ scarno ma non male, Conti non sfigura. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. 4000 Rainy Nights 2. Forever 3. The Land of Ice and Snow 4. Season of Faith’s Perfection 5. Before the Winter 6. Celestial Dream 7. Winter 8. Coming Home 9. Key to the Universe 2023 10. Key to the Universe (feat. Michael Kiske) 11. Are you the one? (feat. Sharon Den Adel) 12. Lord of the Rings
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Line Up
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Alessandro Conti (Voce) Timo Tolkki (Chitarra) Akseli Kaasalainen (Tastiere)
Musicisti ospiti Michael Kiske (Traccia 10) Sharon Den Adel (Traccia 11)
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RECENSIONI |
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