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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Shinedown - The Sound of Madness
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20/05/2023
( 816 letture )
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Il connubio WWE e metal ha dato molto risalto ad alcuni artisti e ad alcune canzoni: su tutti (non che ne avessero bisogno) i Motörhead con The Game che introduce il personaggio Triple H sul ring. Ci sono poi tante altre band che hanno avuto l’occasione, per qualche wrestler o qualche evento, di vedere la propria musica legata al famoso marchio di intrattenimento americano. Tra questi anche gli Shinedown ebbero l’opportunità di raccogliere l’esposizione mediatica che può nascere da questa “collaborazione” e infatti con il pezzo I Dare You riuscirono a portare il proprio nome in un evento come WrestleMania, aprendosi così a grandi speranze di successo per il futuro. Questo accadde nel 2006, e la band si preparò per il suo terzo disco con la consapevolezza di poter mirare in alto. The Sound of Madness, uscito nel 2008, è quindi un lavoro che punta al mainstream e alla consacrazione e ci riesce in pieno in quanto i riscontri di vendita, le posizioni nelle classifiche (per la prima volta la band entra nella Top Ten in USA) e le certificazioni parlano di un album che ha raggiunto indubbiamente un enorme successo discografico, con un doppio platino in America e Canada e un disco d’oro nel Regno Unito. L’album si apre con Devour e dopo un inizio che sembra nelle rullate quello di Beg for Me dei Korn, il pezzo si evolve prendendo poi una sua strada, con un bel riff potente e ritmiche coinvolgenti. Rispetto ai precedenti lavori Leave a Whisper e Us and Them, si sente da subito come il cantante Brent Smith abbia uno stile più maturo e improntato ad una musica in grado di raggiungere un pubblico maggiore. La successiva, la title track, si apre con un riff dallo stile decisamente groove e dal sapore southern, ma il disco alterna questi momenti più “tosti” ed elettrici ad altri più acustici come la bellissima ballad Second Chance, che tra i singoli dell’album fu quello che raggiunse il successo più alto. Continuando con questa dicotomia tra potenza (che ha comunque le mani sempre un po’ legate) e melodia, troviamo di nuovo più energia in Cry for Help e, nuovamente frammentando lo stile del lavoro, ci si imbatte in The Crow & the Butterfly, un pezzo più leggero e comunque tra i migliori del lotto. Un altro dei singoli, If You Only Knew, è un esempio di come la band possa riuscire a creare un mix tra i due stili finora proposti. Sicuramente ci sono momenti esaltanti e altri più intimi e vette in entrambi questi aspetti come Devour e Second Chance, ma il disco dopo un po’ diventa prevedibile nella sua formula di alternanza tra gli stili. Se per esempio ci sono canzoni più aggressive come Sin with a Grin e Cyanide Sweet Tooth Suicide queste vengono bilanciate da tante altre nell’album dando vita ad un dualismo che sebbene sia vincente finisce anche per essere un po’ scontato.
In ogni caso si tratta di un ottimo album che è sicuramente tra i più riusciti della band, in quanto non ci sono evidenti punti deboli o cedimenti e le tracce sono tutte valide, ma avrebbe potuto essere anche migliore se fosse stato più sciolto nel suo lato più elettrico, in quanto dal nome The Sound of Madness ci si aspetterebbe sicuramente una musica meno calcolata e più libera, che qui viene fin troppo levigata tra ballad e momenti in cui si sente proprio che i musicisti si sono trattenuti dal lasciarsi andare senza vincoli.
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2
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Quello dei Shinedown è una proposta tanto interessante quanto poco originale, ma questo insieme ai tre precedenti fino ad Amaryllis sono un album più bello dell\'altro, nell\'edizione speciale ci sono anche delle canzoni carine come Son of Sam e Boom Lay Boom |
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Della band ho solo questo lavoro, mi piaceva molto il singolo. Un buon disco |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Devour 2. Sound of Madness 3. Second Chance 4. Cry for Help 5. The Crow & the Butterfly 6. If You Only Knew 7. Sin with a Grin 8. What a Shame 9. Cyanide Sweet Tooth Suicide 10. Breaking Inside 11. Call Me
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Line Up
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Brent Smith (Voce) Zach Myers (Chitarra) Nick Perri (Chitarra) Eric Bass (Basso) Barry Kerch (Batteria)
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RECENSIONI |
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