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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Saint Deamon - League of the Serpent
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26/06/2023
( 1173 letture )
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Ronny Milianowicz, noto produttore e compositore svedese, è il principale artefice della formazione dei Saint Deamon. Dopo aver lavorato con diversi musicisti nel corso degli anni, decise nel 2006 di costituire una nuova band allo scopo di realizzare la sua visione musicale, basata su un sound melodico e potente, con forti influenze di power metal ed heavy classico. I primi due album, In Shadows Lost from the Brave e Pandeamonium, ottennero ottimi riscontri da parte dei critici grazie ad una proposta di buon livello nella quale spiccavano le doti vocali di Jan Thore Grefstad che ben si sposavano con quelle chitarristiche di Toya Johansson e con la perizia al basso del veterano Magnus Noberg (ex Dionysus). Nonostante ciò, i Saint Deamon scomparvero dai radar per dieci anni, per poi tornare orfani di Milianowicz nel 2019 con Ghost, disco che proseguiva senza variazioni di sorta la strada intrapresa con le opere precedenti.
A conferma della ritrovata vena artistica, la band svedese-norvegese torna sulla scena nel 2023 con League of the Serpent. Questo nuovo lavoro è un avvincente viaggio nel mondo del power metal, con riff robusti, melodie epiche e raffinate e testi suggestivi. Fin dal primo brano, At Break of Dawn, i Saint Deamon riescono a catturare l’attenzione con una melodia orecchiabile e coinvolgente. È però con i brani successivi che l’album spicca il volo. La title-track è una delle vette del disco, nella quale la combinazione fra le potenti chitarre di Johansson, la classe di Jan Thore Grefstad ed una solida sezione ritmica composta da Magnus Noberg e dal nuovo batterista Alfred Fridhagen, crea un’atmosfera intensa e trascinante. L’aspetto più prettamente power metal è rappresentato ulteriormente da un riuscito pezzo in stile Helloween come Gates of Paradise, ma nell’album vi è spazio anche per dei brani squisitamente hard rock che strizzano l’occhio all’AOR. È il caso dei raffinati passaggi di The Final Fight o degli intrecci di Lost in Your Sin, quest’ultimo con un gran lavoro al basso di Noberg. Non mancano di certo solide escursioni verso un heavy più diretto e violento, come in Raise Hell e Load Your Cannons. Menzione a parte merita A Lie to Be Undone, a giudizio di chi scrive il brano migliore del lotto, sei abbondanti minuti intensi e variegati con risvolti prog, in cui il punto di forza è rappresentato dallo splendido ritornello che corona un insieme melodico di primordine. Gran pezzo davvero. Di contro qualche peccato veniale a livello compositivo può essere riscontrato nelle fin troppo prevedibili Lord of the Night, Heaven to Heart e They Call Us Deamons.
Il punto forte di League of the Serpent risiede in primo luogo nella maestria musicale dei membri della band. La chitarra di Toya Johansson sforna riff veloci e melodie epiche (ma anche episodi di classe pura come nel meraviglioso assolo di A Lie to Be Undone) che si combinano alla perfezione con la potenza della sezione ritmica, in un’esplosione di energia che farà felici gli amanti del genere. I testi richiamano tematiche epiche ed oscure e la voce di Grefstad conferisce loro ulteriore potenza e profondità ( “Believe in your love, demolish your hate, embrace your fate, you are the league of the serpent”).
A parte due o tre episodi in definitiva l’album non presenta punti deboli evidenti. Ogni canzone è ben costruita, con un sound coerente e una produzione abbastanza equilibrata. Nei suoi tre quarti d’ora di durata League of the Serpent riesce senza sforzo a mantenere vivo l’interesse dell’ascoltatore, anche dopo ripetute fruizioni. I Saint Deamon, pur senza innovare particolarmente, dimostrano ancora una volta la loro abilità nel creare musica appassionante e coinvolgente, riuscendo nella non facile impresa di rendere un prodotto power metal uno dei più intriganti dischi dell’ultimo periodo, decisamente da non perdere per gli appassionati del genere.
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Disco che non si puo discutere dal punto di vista compositivo e tecnico...Ma decisamente il peggiore dei 4 della band .
Mancano i grandi pezzi, o l ispirazione di ghost, che dopo tanti ascolti ne assaporavi le varie sfaccettature ... un 70 ci sta tutto....un 79 è fuori luogo...ma è anche questione di gusti
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. At Break of Dawn 2. League of the Serpent 3. The Final Fight 4. Lord of the Night 5. A Lie to Be Undone 6. Raise Hell 7. Lost in Your Sin 8. Gates of Paradise 9. Load Your Cannons 10. Heaven to Heart 11. They Call Us Deamons
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Line Up
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Jan Thore Grefstad (Voce) Toya Johansson (Chitarra) Magnus Noberg (Basso) Alfred Fridhagen (Batteria)
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RECENSIONI |
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