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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Mourning Beloveth - Sullen Sulcus
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( 2757 letture )
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I Mourning Beloveth sono cinque ragazzi irlandesi poco noti al grande pubblico ma riusciti a farsi un certo nome fra gli amanti di queste sonorità grazie al recente Doomination Tour che li ha visti coinvolti in una serie di concerti toccando la quasi totalità delle nazioni europee, ad eccezione (naturalmente) dell'Italia assieme a nomi del calibro degli statunitensi Morgion e dei britannici The Prophecy.
Sono attivi dal 1992 e questo si sente nelle loro canzoni dove dimostrano una spiccata personalità; dopo due demo accolti benevolmente dall'underground sono arrivati al primo full-lenght, Dust, rilasciato nel 2000.
I MB sono autori di un doom abbastanza classico, definizione che però non deve trarre in inganno, classico nel senso di privi di tastiere, violini o voci femminili, ornamenti che vanno molto di moda ultimamente; per darvi un'idea si potrebbe parlare di un ipotetico incontro fra i My Dying Bride degli albori privi però di "sfuriate" death (molto simile il growl del cantante dei MB con quello di Aaron) e gli Skepticism con un batterista vitaminizzato.
Il punto di forza del platter sono senza dubbio le vocals, efficacemente alternate clean vocals dal tono altamente malinconico, parlati e splendidi e malefici growl da parte del cantante Darren e dal chitarrista Frank (ignoro però a chi appartengano le determinate voci, quando all'uno e quando all'altro), la produzione è ottima, in risalto sono sempre ottime melodie di chitarra che seguono l'andamento del cantante.
Il principale difetto che trovo in questo buon lavoro è da ricercare nei testi, particolare forse poco importante per molti gruppi ma componente di valore per questo genere di musica (provate a pensare agli Anathema senza quelle lyrics...) troppo lunghi, pacchiani e prolissi, si nota una ricerca esasperata nella scelta delle parole che scade però nel collegare ad ogni strofa troppi aggettivi, il tutto per aiutare la creazione di un immaginario il più oscuro possibile durante l'ascolto della musica(esempio, dalla canzone "My Sullen Sulcus":..For the grey lights wrapped their chaotic shape round my tired hungry eyes...); per qualcuno può essere un difetto anche l'eccessiva componente doom del cd, a me non può che farmi piacere, mi ricorda molto le uscite doom/death degli anni ‘90.
La durata dei 6 brani spazia dai 7:21 di "It Almost Looked Human" ai 13:33 di "Narcissistic Funeral", farsi il cd tutto d'un fiato come sempre non è roba semplice...l'opener parte con un potente growl che sfocia in duraturo parlato sorretto da un chorus di dannati che aiuta a calarci nell'atmosfera di questo "The Sullen Sulcus"; si prosegue su questo schema per le vocals nel proseguo della canzone, growl-parlato-growl-parlato-growl insomma, la track viene notevolmente impreziosita da, per così dire, agonizzanti "assoli" dal tono vagamente epico, particolare molto raro in questo genere ma usato caparbiamente dai due ottimi chitarristi nella quasi totalità delle tracce.
Le canzoni successive proseguono più o meno sullo stesso schema descritto in precedenza, partenza lenta in growl, lieve accelerazione, introduzione della voce pulita(parlato o cantato), parte solo strumentale e ritorno al growl. E' con la traccia 5 però, la quasi title-track intitolata "My Sullen Sulcus", che i MB si guadagnano la pagnotta, sfornando una splendida canzone: si parte con un intro catacombale in pieno stile funeral doom, il tutto condito dal solito ottimo growl il quale si alterna in rapidi cambi con il parlato; la canzone poi si fa improvvisamente"ariosa", scompare la batteria stile marcia funebre e i riffoni caratteristici e ci imbattiamo in una strofa cantata in clean vocals con in sottofondo disperate urla che gelano il sangue; si passa poi di nuovo al growl ma l'atmosfera rimane sempre tremendamente dannata, il basso che ci accompagnava col suo freddo tic tac nella strofa cantata continua anche qui, calandoci in un'atmosfera di solitudine e pace.
Tirando le somme il cd è abbastanza buono, soprattutto in un periodo in cui le uscite doom che valgono si contano sulle dita di una mano (in questo momento mi vengono in mente solo Skepticism e Tristitia), forse un po' scarno di idee, le canzoni sono abbastanza simili tra loro, ma agli appassionati del genere sono sicuro che piacerà, per gli altri...beh, se volete cominciare la vostra avventura nel doom con questo cd sarà un'impresa piuttosto ardua, vista la grande (eccessiva?) omogeneità del prodotto, di certo vi aiuterà a trovare un po' di frescura in queste torride giornate.
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1
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Voti bassissimi (tra l'altro qua e basta, mah) ma non fatevi ingannare ed ascoltateli, doom/death ad ottimi livelli. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1-The Words That Crawled
2-It Almost Looked Human
3-The Insolent Caul
4-Narcissistic Funeral
5-My Sullen Sulcus
6-Anger's Steaming Arrows
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Line Up
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Darren - Vocals
Frank - Guitar
Brian - Guitar
Timmy - Drums
Adrian - Bass
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RECENSIONI |
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