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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Sulphur Aeon - Seven Crowns and Seven Seals
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30/11/2023
( 2056 letture )
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Si può ascendere in maniera esponenziale qualitativamente album dopo album, rimanendo fedelmente ancorati agli abissi più viscerali e profondi? Si. Questa non è altro che la storia dei Sulphur Aeon in fondo, e il loro nuovo Seven Crowns and Seven Seals, che lega ancor di più il nome di questi ragazzi tedeschi all’Olimpo del death metal contemporaneo, ne è l’ennesima dimostrazione. Il disco affina nuovamente il suono della band rendendolo ancor più personale, mantenendo in parte la ferocia di Getaway To the Antisphere ed i percorsi melodici di The Scythe of the Cosmic Chaos, puntando maggiormente su uno spettro atmosferico olistico ed una profondità di insieme, enfatizzando un songwriting pienamente maturo e ispirato. Non mancano i canonici riff monumentali e le aperture black del passato ma ora più che mai tutto ciò è incasellato con transizioni musicali verso lidi aperti e melodici, orecchiabili e puliti, il tutto con una fluidità davvero encomiabile.
La produzione di Seven Crowns And Seven Seals si può dir essere quasi cinematografica, davvero pulita e potente. Ogni strumento è pienamente percettibile in ogni suo dettaglio e a giovarne sono le atmosfere che in genere giocano un ruolo principale, assieme al lavoro vocale svolto da M. che dà prova di esser una voce poliedrica e a suo agio ormai in ogni modalità di canto, dai puliti ai growl più cupi. Al fronte di tutto ciò, l’unico aspetto che può esser percepito più straniante rispetto al passato della band è l’assenza di quel senso di claustrofobica oppressione che emergeva dai precedenti lavori, mentre qui invece si è voluto sottolineare e calcare aspetti sonori diversi e più sfaccettati.
Il disco, rappresentato come sempre da un superbo artwork, tratta principalmente tematiche lovecraftiane. Hammer From the Howling Void e Usurped of the Earth and Sea mettono in mostra sin da subito le nuove coordinate stilistiche e sonore, più monolitica la prima e decisamente più melodica e cadenzata la seconda, composizione dedicata a Cthulhu. In entrambi i casi la band mette sul tavolo interessanti aspetti compositivi ed un bilanciamento ottimale tra partiture più pesanti e controparti più accessibili. Il “core” vero e proprio del disco è però rappresentato maggiormente dalla parte centrale e dalla sua seconda metà, fatta di una maggior spinta sul groove, intrecciato ad una decisa virata verso aspetti melodici, sia strumentali che vocali: prova ne sono Arcane Cambrian Sorcery e ancor più la titletrack Seven Crowns and Seven Seals, inno alle sette divinità lovecraftiane identificate con i sette astri. A dare la sensazione di un ritorno negli abissi del passato è la conclusiva Beneath the Ziqqurrats con i suoi nove minuti (che scorrono magnificamente), brano articolato e strutturato su molteplici livelli che spazia su diversi generi e dai connotati quasi prog-death, epico e trionfale finale di questo lavoro.
Seven Crowns and Seven Seals è obiettivamente un lavoro inattaccabile, composto, pensato eseguito e prodotto in maniera più che professionale. Viene qui mostrata una band al momentaneo apice della propria giovanissima carriera ma già densa di ottimi lavori. Come detto in prefazione forse l’unica nota che si può fare ai Sulphur Aeon è l’aver accantonato quel sound vertiginosamente abissale e claustrofobico del recente passato ma, al fronte di un lavoro come questo è proprio un dettaglio quasi irrilevante.
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13
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grazie mille @DaveHC prendo nota |
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12
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Album straordinario. La componente black è onnipresente veramente intenso ..... Voto 90 |
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11
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Bellissimo album! Et voilà, uno di quei casi dove si sente una grande ispirazione e il songwriting è eccelso (come l\'altra uscita del momento, i Varathron...). Molto intrigante la commistione tra parti più dure e gli inserti melodici, come segnalato nelle ottima recensione. Ho ascoltato anche il precedente (non gli conoscevo prima, pardon...) e siamo anche lì su livelli molto alti. Ottima band Tedesca. Au revoir. |
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10
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@asimov se ti piace questo genere di tematica ti consiglio gli americani Decrescent ed Enfold Darkness |
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9
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I Cattle Decapitation mancano di Pathos rispetto a Questi.. Umile opinione chiaramente.. |
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8
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Album suntuoso.. La Dicitura Death è fuorviante.. Qua siamo di fronte all\' Evoluzione del Genere che apre a Tappeti melodici sull\' Impalcatura genitoriale.. Non vedo molta differenza fra Loro ed i Lorna Shore.. Questi ultimi più Sinfonici, i Primi più Epici.. |
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7
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sinceramente ho provato ad ascoltare qualche pezzo in passato ma non mi hanno preso forse xkè non rispecchia i miei gusti attuali. peccato xkè le tematiche che trattano sono una cosa che mi attira molto infatti x lo stesso motivo mi sono avvicinato agli ulthar che invece mi piacciono parecchio. dovrò approfondire meglio appena possibile. |
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6
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Convengo con i commenti precedenti. Una delle uscite più convincenti dell\'anno. Imho, con il nuovo dei Cattle Decapitation, spicca per qualità. Ha delle atmosfere che mi richiamano anche gli Orbit Culture, autori tra l\'altro di un altro strepitoso album. Io dico 90/100. |
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5
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Bellissimo... Li ho scoperti giusto con questo disco, di cui mi sono innamorato, e ho comprato anche il precedente. In ogni caso, questo qui è davvero bello ed evocativo, a partire dalla copertina fino alle declamazioni con voce pulita, le parti più cavernose e le multiformi partiture di chitarra. Insomma, tutto! |
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4
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Ottima recensione ! Rispecchia in toto il mio pensiero. Album e sound enormi, davvero dei fuoriclasse che nel giro di pochi anni e relativamente pochi album sono già diventati una delle mie band preferite di sempre. Hanno sacrificato in parte l\'aspetto abissale e claustrofobico della loro musica, ma la magniloquenza e l\'epicità trasmessa da questo disco è senza pari. Voto 90/100. |
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3
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Una solida realtà del death mondiale, grandissima personalità e canzoni bellissime. Questi signori non sbagliano un colpo! Grandi! |
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1
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Disco death metal del 2023... Anche se ce ne sono tantissimi che spaccano di brutto, sicuramente sul podio di fine anno. Magnifico come tutti i dischi prodotti fino ad ora.. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sombre Tidings 2. Hammer From the Howling Void 3. Usurped of the Earth and Sea 4. The Yearning Abyss Devours Us 5. Arcane Cambrian Sorcery 6. Seven Crowns and Seven Seals 7. Beneath the Ziqqurrats
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Line Up
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M. (Voce) T. (Chitarra) A. (Chitarra) S. (Basso, Synth) D. (Batteria)
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RECENSIONI |
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