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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Critical Defiance - The Search Won’t Fall…
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21/03/2024
( 681 letture )
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Aspettavamo trepidanti la nuova fatica dei Critical Defiance, quintetto cileno che ci aveva parecchio impressionato con il precedente No Life Forms. Pubblicato nel 2022, quest’ultimo si distingueva per un thrash metal nostalgico, particolarmente irruento e dal gusto tipicamente sudamericano, incapsulato in una decina di brani brevi quanto dinamitardi. Un assalto frontale continuo e vulcanico che trovava pochi eguali in termini di potenza e intensità sonora. Meno di due anni dopo questo fortunato lavoro, ecco giungerne un altro, il terzo, che rimescola parzialmente le carte in tavola.
Se il predecessore era composto da brevissime schegge impazzite, il nuovo nato allunga notevolmente la durata media dei brani, alcuni dei quali lambiscono i dieci minuti. Sono i sette dell’iniziale title-track che ci accolgono nell’universo di The Search Won’t Fall…, schermato dietro ad un artwork che ricorda quello di The Gallery. Le similitudini con il capolavoro dei Dark Tranquillity finiscono però qui, il brano sfoggia infatti il tipico effetto “colata di lava” che abbiamo imparato a conoscere -un thrash metal organico e molto vivido, sferragliante e lanciato a velocità indecenti. Nel concreto, una cascata di riff e assoli fumanti, cambi di tempo e svolte che si susseguono senza soluzione di continuità. Quello che cambia, è che questa materia viva si ritrova “spalmata” su tempistiche più dilatate e, nella fattispecie, inquadrata da un delicato arpeggio e una rocciosa introduzione strumentale. La seguente Long Distance (The What’s to Come) tiene alte le durate (sei minuti) e si dimostra ancora più sovraccarica, abbinando un riffing speed metal a gelidi afflati dal sapore black, riscontrabili un po’ dappertutto durante l’ascolto. Ma è la conclusiva Critical Defiance a portare all’estremo questo discorso e a mostrare gli elementi più sorprendenti. Nel corso dei suoi oltre nove minuti, la canzone alterna un attacco a testa bassa ad ampie porzioni melodiche e di più ampio respiro. Di fianco a questi pachidermi dall’importante minutaggio, i Critical Defiance piazzano alcuni episodi brevissimi: al di-là del soave acustico The Blind Divine, citiamo la blackish Full Paranoia (un minuto e mezzo) e i 44, furiosi secondi di All the Powers, potentissima legnata punk hardcore. Le intense 44 Minds e Absolüt ritrovano durate “normali” e si pongono nel solco degli episodi del disco precedente, risultando particolarmente riuscite. La prima condita da devastanti stop’n’go, la seconda da un riff portante particolarmente catchy. Lasciano invece un po’ straniti Margarita, un gradevole acustico a metà strada tra la musica d’ascensore e la vecchia pubblicità, e Bulldog, cangiante strumentale con tanto di latrati canini. Due episodi questi che, per titolo e contenuti, suggeriscono un mood goliardico un po’ in décalage con il resto della tracklist.
Tracklist che risulta quindi piuttosto ineguale, ed è questo il più grande interrogativo del lavoro. Questo si ritrova nettamente scisso tra brani cortissimi ed episodi parecchio lunghi, spesso posti uno in fila all’altro. Se, come detto, il DNA del gruppo cileno resta pressappoco lo stesso -eccezion fatta per qualche ammiccamento melodico e un paio di strizzatine d’occhio al black metal, la materia sembra stranamente distribuita tra i brani: le durate così variabili inducono una certa sensazione di instabilità e sbilanciamento tra le canzoni. Colpisce, invece, la produzione. Piena, satura e caldissima, la resa sonora migliora nettamente rispetto al precedente disco e mette ancor più in luce tutti gli strumenti, la strabordante sezione ritmica in particolar modo. L’ascolto globale risulta quindi molto soddisfacente, ma le scelte di songwriting menzionate poc’anzi potrebbero risultare spiazzanti, senza per questo pregiudicare l’impatto generale del lavoro.
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2
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Un\'altra grande band che sta scalando lentamente verso la cima della NWOTM. Una garanzia ormai. |
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1
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Band che mi è piaciuta molto nei primi 2 album. Sanno mischiare benissimo il sound Bay Area e quello sudamericano. Di questo qua ho ascoltato 4 pezzi, davvero validi e sono sicuro che sarà un altro discone  |
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INFORMAZIONI |
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Unspeakable Axe Records / Dying Victims Productons
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Tracklist
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1. The Search Won’t Fall… 2. Long Distance (The What’s to Come) 3. Helpless World 4. 44 Minds 5. The Blind Divine 6. Absolüt 7. All the Powers 8. Full Paranoia 9. Margarita 10. Bulldog 11. Critical Defiance
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Line Up
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Felipe Alvarado (Voce, Chitarra) Mauricio Toledo (Chitarra) Nicolás Young (Chitarra) Ignacio Arévalo (Basso) Rodrigo Poblete (Batteria)
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RECENSIONI |
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