|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Night Pleasure Hotel - Portraits
|
07/09/2024
( 1772 letture )
|
L’esordio di una band italiana di gran classe, dedita ad un AOR di livello finissimo è sempre da salutare con estremo piacere, ecco i Night Pleasure Hotel. Il combo nasce circa dieci anni fa, con un nome diverso, ma con l'obiettivo di scrivere materiale originale senza dedicarsi, esclusivamente, alle sole cover tanto richieste sui palchi della nostra penisola. Nel frattempo, per creare una buona intesa tra i musicisti, l’ensemble comincia a suonare dal vivo, eseguendo rifacimenti di leggende internazionali quali Queen-Toto-Police-AC/DC. Dopo alcuni cambi di formazione, il gruppo trova il suo equilibrio come trio che vede: Alex Mari alla voce (Michele Luppi Band-Barock Project-Ophiura, più apparizioni come corista in studio con i Rhapsody of Fire), Gianluca Pisana alla batteria e cori, e Sebastiano Barbirato alla sei corde e cori. Per il qui presente album d’esordio, i ragazzi scelgono di battezzarsi con il monicker Night Pleasure Hotel, dedicandosi a grandi porzioni di melodia, intessute con arrangiamenti cangianti e pezzi di ottimo valore, richiamando alla mente un AOR di classico stampo americano, influenzato da nomi di riferimento della scena quali Survivor, Foreigner, Prism e Toto. L'album vanta il contributo di una serie di talentuosi ospiti speciali come Michele Luppi (Whitesnake), Luca Zabbini (Barock Project-PFM), Paolo Caridi (Ellefson-Soto-Reb Beach-Geoff Tate-Krell), Gianluca Tagliavini (PFM), Roberto Galli (Michele Luppi's Heaven) e Iarin Munari (Red Canzian-Roberto Vecchioni-Paolo Vallesi). La band si getta a capofitto all’interno della scena rock melodica, sprizzando energia pura e sciorinando un sound rotondo, ficcante e dall'immediato impatto, ottenuto grazie ad un bel lavoro in fase di mix e mastering. Portraits colpisce immediatamente per gli impasti sonori e vocali di prim’ordine, accompagnato da una copertina intrigante e fanciullesca.
Si parte con l’opener Niko che illumina immediatamente le intenzioni del terzetto, grazie a cori fantastici, armonizzazioni vocali superiori, ritornello che trapana il cervelletto e andamento sfarzoso, un pezzo che funge da biglietto di presentazione esemplificativo: l’ugola evocativa si sposa perfettamente con il tracciato sonoro e con le coralità da empireo, inizio sfolgorante con un guitar solo pirotecnico. Just This Once, primo singolo immesso sul mercato come anteprima del disco, suona massiccio con guitar dirette e sfiora i lidi delle leggende storiche americane, con essenze targate Journey scolpite in sonorità cristalline, voce stentorea, coralità superbe, un bellissimo brano seguito da We Say Goodbye che sgorga da un pianoforte, colorando una ballata delicata e molto ottantiana nello spirito. Walking Through the Horizon è pervasa da finezze assortite e una stesura setosa che poi s’impenna su un chorus forte e dalle coralità gagliarde, arricchita da una prova vocale magistrale, con altissimi registri del frontman polistrumentista, mentre You And I è rock saltellante, con un hammond succoso, che schiude un orizzonte azzurro e soleggiato, percorso da grandi melodie, scansioni cadenzate e un ottimo solo della chitarra. Sweet Melodies of Rain appare song intimista giocata sul filo dei sentimenti con tanto di arrangiamenti pregiati. Se Shivers sa parecchio di Survivor con la voce di Alex che vola altissima e gli impasti vocali che lambiscono paradisi melodici con vellutati up and down, What I Feel ha sonorità quasi sperimentali, avviluppate in coralità di lignaggio sovrastante con un lavoro impressionante di cesello delle chitarre e delle key. Julia è una traccia splendida che sa di Toto e Foreigner con l’ennesima perlacea prestazione ai cori della band, mentre Suddenly è una ballad-suite pianistica, di oltre 6 minuti, emozionante con un solo dell’ascia lancinante e brividoso. Si va verso la fine e non si vorrebbe: For You colpisce nel segno con armonizzazioni vocali soffuse, gospel e orchestrate alla grande per uno sviluppo felpato e un brano vocale alla Manhattan Transfer, con percussioni e strumenti acustici, un vero gioiello da applausi a scena aperta! Per finire, la bonus track, Quella Sera, ove si sperimenta un brano cantato in italiano, sorprendente per la resa.
Una band composta da tre polistrumentisti dotati di un gusto per la scrittura a dir poco sopraffino, una tecnica di elevato livello, arrangiamenti regali e la capacità di dare alle stampe un album di debutto da stropicciarsi i polpacci; non c’è un filler o un frammento così così: altissima qualità esecutiva e 11 tracce che esaltano chi ascolta. La voce è davvero super, le chitarre sfoderano tecnica dorata e muscoli, sezione ritmica cronometrica e coralità da accoglienza in paradiso, insomma, un album da avere a tutti i costi per chi ama il genere e va fuori di testa quando ascolta sonorità che non potranno mai tramontare, nelle casse e nei cuori di chi adora composizioni corpose, ma allo stesso tempo raffinate ed eleganti. Un ritratto perfetto: Good, Italian job!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
Album abbastanza mediocre |
|
|
|
|
|
|
5
|
Ho paragonato i voti. Non i generi. Saluti |
|
|
|
|
|
|
4
|
Se per te caro il mio “Io”, è normale accostare due realtà di genere differenti , significa che non hai granché di background musicale. Una fa metal l’’altra del Rock.
Come accostare per assurdo i Pink Floyd con i Led Zeppelin. Ok il piacere personale, ma le recensioni sono imparziali. Tu hai scritto di getto e su un tuo gusto personale.
Ti informi cioè ascolti , entri nel contesto e poi parli, se no sei solo un hater inutile come tanti. Saluti. |
|
|
|
|
|
|
3
|
84 a sta roba e 83 ai Vision divine e Witherfall ? Ci rido sopra per non piangere |
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Molte affinità con i nestor.... |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Niko 2. Just This Once 3. We Say Goodbye 4. Walking Through the Horizon 5. You And I 6. Sweet Melodies of Rain 7. Shivers 8. What I Feel 9. Julia 10. Suddenly 11. For You 12. Quella Sera (Bonus Track)
|
|
Line Up
|
Alex Mari (Voce, cori, basso, chitarre, tastiere) Sebastiano Barbirato (Chitarre, basso, cori) Gianluca Pisana (Batteria, piano, cori)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|