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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Seasons of the Wolf - Lost in Hell
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09/11/2024
( 558 letture )
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Le band di estrazione U.S. Power e dintorni venute fuori nel corso degli anni sono state davvero tantissime e anche se si tende a ricordare sempre i grossi nomi, il sottobosco del settore ha creato un humus molto fertile. Però, pur crescendo in un terreno favorevole sono molti gruppi con buoni numeri che non sono riusciti ad arrivare al vero successo, pur essendo di qualità. I Seasons of the Wolf sono un esempio classico di questa situazione.
Nati in Florida (Bradenton, per la precisione) nel 1988 sull'asse artistico dei fratelli Waddell -Wes alla voce e Barry alla chitarra– dopo una lunga serie di demo riescono ad arrivare al primo album solo nel 1996, quando il momento del revival di certi suoni non è ancora giunto e il metal vive momenti difficili. Ciò spiega almeno in parte come e perché la fama della band sia sempre rimasta più un discorso da addetti ai lavori e appassionati dello stile, che altro. Lost in Hell è il loro secondo album, la cui caratteristica principale è una certa “spazialità” conferitagli dagli interventi delle tastiere. Registrato e uscito nel 1999, ma concettualmente appartenente in tutto e per tutto alla decade precedente, fu stampato in origine in autoproduzione. A caratterizzare la proposta targata Seasons of the Wolf, una voce decisamente adatta e che ricorda i maggiori esponenti allora in circolazione, una sezione ritmica piuttosto varia, la chitarra solista di Barry e gli interventi di Dennis Ristow alle tastiere, a dare quel tocco cui accennavamo prima. Inoltre, si rileva una varietà compositiva superiore alla media che partendo da radici anni Settanta, con possibilità potenzialmente mainstream per alcuni brani –vedi Interstellar e Witch Hunter, rispettivamente una ballad e una power-ballad piazzate in sequenza in scaletta- rende tutto assolutamente godibile senza mai perdere la retta via metallica. La cosa migliore di Lost in Hell è comunque l'assenza di filler, che unita a una ottima fluidità di scrittura, porta a considerarlo un prodotto tutt'ora valido. Si passa così da un pezzo sospeso tra power e atmosfere sinistre come l'opener Lost in Hell alle ballate cui abbiamo già accennato. Ma soprattutto a mid-time a tinte dark e a volte un po' sabbathiane (Abandoned City, SOS, Communion, Voodoo Master, Initiation, Vengeance), per concludere con la rocciosa One Land One King, anche questa giocata sullo sfruttamento di tempi non certo velocissimi e Land of the Dead. Quest'ultimo un pezzo live registrato presso The State Theatre di St. Petersburg, Florida. Tutto molto bello e connotato da una certa classe, oserei dire.
Un po' a metà tra B.O.C. e Metal Church almeno nella voce, con venature progressive e space-rock in evidenza (le ultime in particolare nell'introduzione di SOS e nell'intermezzo Face In the Mist), Lost in Hell non spinge mai molto sull'acceleratore, puntando invece sull'impatto complessivo del feeling trasmesso dall'album. Ancora oggi valido esempio da portare per descrivere un certo modo di fare musica, testimonia con la sua ristampa del 2012 contenente tre bonus tracks, pure la resilienza della band. La quale, nonostante difficoltà e cambi di formazione, con il cantante che ha dovuto mollare per gravi problemi di salute e i soli Barry Waddell e Dennis Ristow superstiti dell'originale, non ha mai gettato la spugna. Il loro ultimo lavoro intitolato Orna Verum è infatti del 2024.
”I Seasons of the Wolf sono una band heavy metal aggressiva, progressive, classica, melodica con un tocco dark fantascientifico. Siamo stati chiamati in molti modi. 'Thinking Man's Metal, Psycho Hippie Doom Metal, New Age Metal, Power Metal' o semplicemente Heavy Metal […] I nostri testi e la nostra musica tendono a suonare come qualcosa di familiare in un momento e poi a trasformarsi in qualcos'altro. (Barry "Skully" Waddell)
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lost in Hell 2. SOS 3. Interstellar 4. Voodoo Master 5. Initiation 6. One Land One King 7. Abandoned City 8. Communion 9. Witchfinder 10. A Face in the Mist 11. Vengeance 12. Land of the Dead (live)
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Line Up
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Wes Waddell (Voce) Barry Waddell (Chitarra) Dennis Ristow(Tastiera) Chris Whitford(Basso) Wayne Hoefle (Batteria)
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RECENSIONI |
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