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05/12/24
EMBRACE OF SOULS + DERDIAN + BERIEDIR
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
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Marilyn Manson - One Assassination Under God – Chapter I
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28/11/2024
( 1937 letture )
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Anno 2021: la carriera di Marilyn Manson, al secolo Brian Hugh Warner, subisce un colpo quasi fatale quando, da più donne, gli piovono addosso terribili accuse di molestie sessuali ed abusi di ogni tipo. In un mondo giustamente più consapevole dell'importanza di punire con la massima severità chi torce solo un capello ad una donna, ma che al tempo stesso ha un'abitudine un po' troppo consolidata ad emettere sentenze prima dei Tribunali, l'accusa equivale praticamente ad una condanna: l'etichetta Loma Vista scarica il nostro, l'opinione pubblica che già non lo ama particolarmente torna ad etichettarlo come un mostro di depravazione e, come detto poco fa, la sua carriera rischia seriamente di deragliare per sempre. Anno 2024: con alcune accuse che via via si sgonfiano, vengono ritrattate, archiviate o chiuse in seguito ad accordi, Marilyn Manson annuncia a sorprese il suo ritorno sulle scene con un lavoro prodotto dall'ormai storico collaboratore Tyler Bates e distribuito dalla Nuclear Blast Records, disposta a scommettere sul Reverendo non solo dopo le accuse, ma anche dopo alcuni album discreti, pur tuttavia non particolarmente memorabili.
Con un po' di sorpresa, possiamo dire che la scommessa ha pagato eccome: One Assassination Under God – Chapter I, nuovo parto del Reverendo e dei suoi compagni di avventure, è con ogni probabilità il miglior album uscito dalla penna del nostro vecchio amico da vent'anni a questa parte, dall'epoca di The Golden Age of Grotesque. Senza dimenticare quanto fatto negli ultimi anni, ma anzi rielaborandolo e mescolandolo con le influenze più disparate, il Reverendo ha infatti confezionato un lavoro cupo, malinconico, ma anche rabbioso e, lo ribadiamo, sorprendentemente valido. La title-track, che dà il via al disco, parte in sordina, richiamando le atmosfere più cupe di Holy Wood, per poi esplodere in un ritornello effettato di grande impatto, ben accompagnato dalle chitarre muscolari di Bates. Nel testo del brano, che parla di pubbliche esecuzioni e gente che vi si presenta in massa, senza però mostrare il proprio volto prima di sferrare pugnalate alle spalle, è difficile non cogliere riferimenti alle accuse che Manson ha subito negli ultimi anni. Lungi dal distruggerlo, però, a quanto pare tali accuse, vere o false che fossero (sui procedimenti ancora in corso deciderà chi di dovere), hanno decisamente ispirato il buon Reverendo. No Funeral Without Applause si sviluppa in maniera simile, beneficiando di un'ottima alternanza fra strofe quasi sussurrate, maligne, che convergono poi verso un altro ottimo ritornello: nulla di epocale, ma la traccia funziona alla grande. Nod if You Understand, viceversa, mette le cose in chiaro da subito: il Reverendo ha voglia di menare le mani e ce lo dimostra con una canzone rabbiosa, potente, che richiama i momenti migliori degli ultimi album, ma con un piglio più convincente. As Sick as Your Secrets Within la conosciamo già: si tratta del primo singolo rilasciato e si conferma come una delle canzoni più interessanti del lotto; interpretata alla grande da Manson dal punto di vista vocale, merita applausi a scena aperta per ogni suo momento, ma soprattutto per il bellissimo ritornello, quasi epico. Sacrilegious ha qualcosa proprio di The Golden Age of Grotesque: chitarre effettate, mood industrial, ma anche un certo tono catchy che male non fa. Non è un capolavoro, ma si fa ascoltare in modo piacevole. Death is Not a Costume, a differenza di alcune tracce precedenti, ha una strofa un po' meno brillante, ma si riscatta a sua volta con un bel ritornello, uno dei punti di forza di questo nuovo album del Reverendo e dei suoi malvagi chierichetti (ok, questa forse è eccessiva). Meet Me in Purgatory risposta l'asticella verso l'alto con un pezzo molto ben musicato e che, ancora una volta, si stampa in testa per non spostarsi più; non c'è nulla di nuovo in questo One Assassination Under God – Chapter I, ma quel che c'è funziona bene. Raise the Red Flag, altro singolo già rilasciato, si conferma a sua volta un pezzo validissimo, anche se dobbiamo confessare che abbiamo accolto con disappunto la notizia che la sua B-Side, la violenta ed esaltante Front Toward Enemy, non sia stat inclusa nel disco. Tuttavia, è la conclusiva Sacrifice of the Mass, quasi una ballad, a rivelarsi la vera sorpresa della parte conclusiva del disco: vi ritroviamo il Manson oscuro di Holy Wood, ma anche quello più riflessivo degli ultimi anni di carriera. Il Mostro di un tempo, accusato di essere dietro alla strage alla Columbine School e, più in generale, di traviare la gioventù americana, ha smesso di esser tale (anche se bisogna attendere la fine di tutti i processi) per indossare i panni del saggio musicista di mezza età.
Non c'è molto altro da dire: contro ogni pronostico, Marilyn Manson ha saputo risorgere dalle proprie ceneri come una maligna fenice, confezionando un disco valido come non ce ne regalava da molti anni a questa parte. Dimenticate insomma il discutibile gothic rock annacquato di Eat Me Drink Me e The High End of Low, ma anche i passaggi a vuoto degli anni successivi: One Assassination Under God – Chapter I, pur non assurgendo al livello di capolavoro, è un gran bel disco di un artista che è bello ritrovare così in forma dopo tanti anni e dopo ciò che ha passato negli ultimi anni. Se poi anche solo un'accusa si rivelerà vera, ovviamente cambierà il giudizio sull'uomo, ma non quello strettamente musicale sul suo miglior album da venti anni ad oggi. Ci si consenta solo una battuta: visto che il Reverendo ha disegnato anche la copertina del disco, per fortuna Dio o chi per lui gli ha donato la capacità di saper scrivere canzoni!
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Beh comunque #20, sicuramente se me le faccio preferisco farmele su Taylor Swift che su Marylin Manson. |
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Mamma mia che degrado il metallaro maschio alpha |
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Final Boss credo sia Pino scotto in incognito |
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Mamma mia i commenti sono ancora più intrattenenti del disco! Continuate così campioni |
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Schiavi! Burattini non siete essere umani schiavi dei social |
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Gli importa piu su le h che sulla musica.. Sai perche? Perche non hhhhaaaannooo un cazzo da dire sulla musica!! Coglioni. |
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Coglione siete il paese più ignorante d\'europa.. |
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Però sanno coniugare il verbo avere |
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La maggior parte di qui si fanno le seghe su taylor sw.. e anno le fidanzate che gli portano ai concerti di annalisa che ti aspetti.?? |
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La n.1 oaug ricorda molto il ritornello di valentin\'s day.. Di holy hood sono l\'unico? |
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Certo quello che mi stupisce e che un ritorno cosi di manson mi aspettavo piu entusiasmo. Buona la recensione.. Ma i commenti fanno cacare ce ne sarranno 2 veri fan su 100.. Che e diventata la musica dareste il culo al primo stronzo che vi da 10 euro. |
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E gli Anthrax che sono più in forma che mai? |
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Come Metallica, Judas Priest, Anthrax, Saxon, Iron Maiden, Megadeth, Slayer, e chi più ne ha più ne metta. |
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.......ottima la definizione di Duke (\"musicalmente inutile da decenni)............. |
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Perche voi di metallized non organizzate un incontro con manson in chat. Mi ricordo che nel 2004 quando ci fu l\'uscita di golden age si poteva interagire con lui e farli delle domande. |
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Manson ha messo tutti i sui album in un frullatore ed e uscito questo. Grande manson. Finalmente ti sei ripreso speriamo che non ti confondi piu con qualche donna che pensa solo ai soldi. |
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Veramente un bel disco per me voto 80 ci sta, era tanto che non ascoltavo un album almeno dieci volte di fila, di solito dopo uno al massimo due ascolti lo metto via |
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10
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Grandissimo Marilyn Manson, album assolutamente convincente, cupo e aggressivo senza sapere di già sentito o di scopiazzatura del passato, e soprattutto ben suonato e ben cantato. È veramente bello vedere il reverendo ringiovanito di vent\'anni e in stato di grazia, album assolutamente promosso |
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...di regola gli accordi in tribunale...tra la parte lesa e incriminato....vengo presi dietro...pagamento dei danni fisici e morali....niente è gratis...soprattutto per certe schifezze... |
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Finalmente il gran ritorno, album stupendo. |
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Leggo con piacere che a molti piace diffondere fake news. |
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Sottoscrivo la battuta finale Anche se la copertina del precedente a me non dispiaceva. |
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Inutile dalla prima volta che ha aperto bocca in vita sua Poi è ovvio che pagando il silenzio delle vittime stia cercando di ricostruirsi una reputazione.. |
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A me sta piacendo e non poco.. fa a rotazione nel mio stereo con il clamoroso ritorno dei cure |
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Non ha pagato nulla, non diciamo minchiate. |
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...non mi è mai stato simpatico....per salvare la sua carriera e conto in banca..ha pagato il silenzio delle sue accusatrici....pessima persona...e musicalmente inutile da decenni.... |
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Preso in CD ma ancora devo ascoltarlo per bene. Mi pare comunque un bel disco, in linea con quelli che lo hanno preceduto e che mi sono piaciuti un sacco. Per ora confermo il voto 75 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. One Assassination Under God 2. No Funeral Without Applause 3. Nod If You Understand 4. As Sick as the Secrets Within 5. Sacrilegious 6. Death Is Not a Costume 7. Meet Me in Purgatory 8. Raise the Red Flag 9. Sacrifice of the Mass
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Line Up
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Marilyn Manson (Voce) Tyler Bates (Chitarra, Tastiere, Basso) Gil Sharone (Batteria)
Musicisti Ospiti Lola Colette (Piano nella traccia 4) Maxwell Urasky (Programmazione nella traccia 4)
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