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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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08/12/2024
( 644 letture )
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Per chi non conoscesse i Victory, a far da biglietto da visita e garanzia di qualità dovrebbe bastare il nome Herman Frank, già in forza negli Accept. Nati addirittura nel 1973 come Fargo e attivi discograficamente quali Victory dal 1986, i tedeschi arrivano adesso al dodicesimo album, sempre nel segno dell'hard rock/heavy sospeso a metà tra matrice teutonica e fortissimi accenti americani.
Così, tre anni dopo Gods of Tomorrow arriva ora Circle of Life, un altro lavoro credibile e professionale. Stabilizzata la formazione (Il gruppo opera come un'entità molto unita, basata sull'esperienza dei molti spettacoli dal vivo che abbiamo suonato insieme), Herman presenta un album solido, concreto e ovviamente ben curato, come è lecito attendersi a questi livelli e con questo bagaglio di esperienza. Muovendosi tra heavy più roccioso e canzoni più hard rock apertamente influenzate dagli Stati Uniti, Circle of Life si snoda sicuro e piacevole, anche se non presenta nessun momento realmente esaltante. Prodotto dallo stesso Frank e registrato presso gli Horus Sound Studios di Hannover, casa base del gruppo, il CD poggia su pezzi come Tonight We Rock o il singolo Count on Me, immediati e viscerali, con concessioni più facili all'anthem da concerto o da autostrada, ancor di più nel caso dell'altro singolo American Girl. Da lì in poi e pescando qua e là nella scaletta, i Victory mettono in mostra tutti gli stilemi più classici che abbracciano e tengono insieme il mondo dell'hard rock/heavy. Ancora aggressività da concerto ((Money), rocciosi mid-tempo (Unbelievable Word), melodie da radio rock FM (Reason to Love) e il buon, vecchio hard'n'roll (Virtual Sin). Una gran quantità di riff di maniera, ma non per questo meno godibili, il lavoro sicuro dei musicisti - a parte l'ex Accept tutti affidabilissimi, con la voce di Gianni Pontillo perfettamente in focus rispetto alle composizioni - e tanto mestiere sono quindi le fondamenta di un prodotto che è intrinsecamente destinato ad accontentare i fan della band e di questo tipo di approccio musicale.
I rimandi ai Krokus che è possibile indicare sono piacevoli, ma servono solo per dare un riferimento a chi non ha mai ascoltato i Victory, dato che la storia del gruppo non è molto diversa in termini di anni sulla scena. Circle of Life si ascolta dunque con soddisfazione a prescindere dall'inevitabile sensazione di già sentito. Niente che passerà alla storia o che sposti una virgola sulla scena internazionale, ma un prodotto valido per chi trae ancora piacere dalla “rievocazione storica” della lezione degli anni Ottanta, costruito per essere ascoltato dal vivo.
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2
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Niente male! L’ultimo paragrafo della recensione mi trova assolutamente in sintonia: niente di nuovo, niente che passerà alla storia, ma prodotto assolutamente valido, sia nei pezzi più immediati che in quelli più pesanti; e qui (tipo in Unbeliavable World), oltre alla band svizzera citata, secondo me spuntano fuori anche gli Scorpions più tosti, quelli di un Face the Heat per intenderci, giusto per rimarcare la loro origine teutonica, e ovviamente con le dovute distanze. Voto 78 |
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1
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Non sapevo che questi fossero ancora in giro. Vedo che è rimasto solo Ermanno Franco degli originali. Darò un ascolto. Un 75 di Ravem equivale ad un 84 di un altro recensore. Chiedo un sforzo per recensire le vere chicche delle band Colture..., Temples.. e volendo anche You Boght it |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tonight We Rock 2. American Girl 3. Count on Me 4. Surrender My Heart 5. Unbelievable World 6. Moonlit Sky 7. Falling 8. Money 9. Reason to Love 10. Virtual Sin
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Line Up
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Gianni Pontillo (Voce) Herman Frank (Chitarra) Mike Pesin (Chitarra) Malte Frederik Burkert (Basso) Michael Stein (Batteria)
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RECENSIONI |
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