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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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The Psyke Project - Apnea
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( 2545 letture )
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Si potrebbe quasi tracciare un parallelismo tra LifeForce e GSR, tanto rilascia lavori di qualità medio/medio-alta la seconda, quanto di qualità medio/medio-bassa la prima, ed anche se l’una tratta HC classico e l’altra NU e dintorni credo di aver reso l’idea.
Non so….forse comincio davvero ad avere qualche anno sul groppone, forse - citando una trasmissione di Radio2 - ho perso il trend, ma ogni qual volta arriva presso la mia avita magione, (in realtà non è avita per nulla, ma erano anni che aspettavo di scriverlo), una busta bianca con in bella evidenza il logo della LifeForce, invece di sentire il solito brivido fanciullesco percorrermi la schiena ne sento un altro che parte dallo stomaco e giunge verticalmente in zona marroni, ed una sensazione di “ingrossamento” della summenzionata zona si avverte con algida chiarezza, insomma, non è proprio il mio genere e non saranno questi “The Psyke Project” a farmi cambiare idea; non avevo sentito nulla di loro in precedenza – cosa che non rimpiango per nulla – ma questo “Apnea” è sinceramente noioso, dall’inizio alla fine.
Nu, Post HC, Alternative, dite come vi pare, ma questo voler essere a tutti i costi moderni, a tutti i costi post qualcosa senza sapere esattamente cosa proporre di così innovativo oltre un (volutamente) caotico impasto sonoro che dovrebbe descrivere il disagio della post-modernità, (oddio..ho scritto “post” anch’io), costruendo albums che suonano tristemente uguali dalla prima all’ultima canzone, dalla prima all’ultima nota, dalla prima all’ultima parola dei testi, a me non pare una soluzione in grado di sfidare il tempo così come alcuni generi ormai considerati desueti hanno fatto in precedenza.
Niente di personale in “Apnea” rispetto a mille altre bands del genere, riffs quadrati, suono pastoso, urla a profusione, ed alla fine forse si possono salvare solo “Panic”, “Dedication” e “Love shown in a Handful of Dirt”, decisamente poco per arrivare ad un giudizio di sufficienza, anche se chi ama Cult of Luna & C. potrebbe indubbiamente non essere d’accordo col sottoscritto, ma ecco….io voglio trovare anche della musica valida in un disco oltre la foto di bei tipini agghindati con le loro belle camicine ed i loro bei cappellini, e questa per me non lo è.
Nessuna variazione sul tema, nessuno spunto che svegli dal torpore, nessuna soluzione che apra una breccia nel monolitico muro di note che investe senza posa il malcapitato ascoltatore di “Apnea”, ed a pensarci bene il titolo è proprio azzeccato, in quanto questo Cd va ascoltato proprio così, in apnea dall’inizio alla fine, sperando di riemergere al più presto per prendere una boccata d’aria buona.
Non ho mai capito chi abbia passato il mio indirizzo alla LifeForce o se è stata una loro iniziativa, ad ogni modo grazie, grazie mille.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. The voice of commandment 02. I get paralyzed 03. Panic 04. Creating landscapes 05. Physical romance 06. Dedication 07. Love shown in a handful of dirt 08. Poems written by kings 09. Jugganata 10. Not in my time
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Line Up
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Martin Nielskov - vocals Jeppe Skouv - guitar Mikkel Schmidt - bass Rasmus Sejersen - drums
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RECENSIONI |
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