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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Capitollium - Bloodfall Of Flesh
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( 3291 letture )
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Ascoltando dischi come quello che mi trovo ora a recensire mi sorge spontanea una domanda: possibile che ci siano band che, giunte al quarto full-lenght, credano che bastino tastierone onnipresenti in stile organo da chiesa, cori da messa -magari satanica, visti i testi e i soprannomi dei membri della band in questione-, e ogni tanto una vocina femminile che sia il più simile possibile ad un soprano, per fare del buon symphonic?
Mi piacerebbe rispondere di no, e anche durante l'ascolto di questo album ho tentato di illudermi e di convincermi che non fosse così, ma il fatto è che i Capitollium paiono proprio pensarla in questo modo. La band ucraina racchiude in questo disco la summa dei clichè che ruotano attorno al symphnic black metal e non solo, prendendo e banalizzando elementi che hanno fatto la fortuna di gruppi storici come i Dimmu Borgir, ma anche alcuni dei polacchi Behemoth di cui è presente anche una cover, Chant For Eschaton 2000 (peraltro sul booklet presente col nome Chant For EZXHATON 2000) eseguita in maniera decisamente discutibile, priva della violenza espressiva che gli forniva la band originale, con l'aggiunta di elementi elettronici fastidiosi, fuori luogo e palesemente inutili. La stessa elettronica che rovina ulteriormente, come se già non bastasse la piattezza della proposta, gran parte dei pezzi rendendoli persino insopportabili già dopo pochissimi ascolti. L'apice di tutto ciò lo raggiunge l'ultimo pezzo, New Epoch - e qua si apre un altro mistero, in quanto ovunque su internet pare si tratti di una ghost-track dal nome Open The Gates, ma nel promo a me giunto è una traccia a parte e chiaramente indicata sul booklet col nome da me utilizzato-, un pezzo così banale nelle sue parti black, e così mal strutturato in quelle elettroniche, da invitare l'ascoltatore a cambiare pezzo -o forse è meglio direttamente cambiare disco- dopo pochi, pochissimi istanti.
Aggiungete una produzione a tratti al limite del ridicolo -il suono della batteria nei pezzi più veloci, come il finale di Nihil Versus Dei, quello di Aracnophobia e quasi tutta Petrified Mirk è veramente plasticoso e assurdo come poche altre volte mi è capitato di sentire- e ottenete un piattissimo, banale, prevedibile e noiosissimo disco che tenta di fare il verso ai maggiori esponenti del symphonic black mondiale, ottenendo come unico risultato una figuraccia che sarà difficile far dimenticare. I veri maestri di questo genere sanno inquietare, spaventare e persino terrorizzare con la loro musica; i Capitollium, quando non provocano ribrezzo e fastidio, riescono al massimo a far sorridere. Bocciati su tutta la linea.
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3
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piatti, pallosi e innocui. |
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2
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Proprio ciò che ci mancava, qualcuno in grado di proseguire sul sentiero tracciato da Renaz  |
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1
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Tu sarai il mio successore, ho deciso.  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bloodfall of Flesh 2. Nihil Versus Dei 3. Ego Sum Lead 4. Arachnophobia 5. Petrified Mirk 6. Mensis Of Mind 7. Triumphator 8. Chant For Eschaton 2000 (Behemoth cover) 9. New Epoch
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Line Up
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St. Julius - Voce, Basso Suor Regina - Voce femminile Antichrist - Chitarra Franzen - Tastiere Terrorist - Batteria
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RECENSIONI |
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