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Suspyre - When Time Fades
( 5840 letture )
Solitamente, per un semplice amanuense della causa metallica (come il sottoscritto), descrivere un “capolavoro” risulta abbastanza facile. Non questa volta però, non con questo album. Trovare parole per un lavoro di siffatta bellezza risulta abbastanza difficile. Probabilmente, anzi sicuramente, si ha paura di non rendere giustizia ad un disco di natura (quasi) panteistica. In un certo senso, si ha paura di “deturpare” l’opera con le parole, giacché l’unica azione che rende piena giustizia a When Time Fades… è ascoltare non leggere.

Fatte le dovute premesse, passiamo a presentare i Suspyre. Questo combo statunitense nasce nel 2001, ma solo nel 2005 riesce a dare alla luce il primo album, The Silvery Image. Col debutto ottengono dei buoni risultati, ma riescono ad ottenere l’attenzione dei media col secondo album, A Great Divide, pubblicato l’anno scorso. Il disco si era, giustamente, imposto all’attenzione della critica per la sua ottima vena compositiva ed esecutiva. Siamo arrivati ai giorni nostri con When Time Fades… che è, a conti fatti, la migliore espressione artistica dei cinque del New Jersey. Attenzione allo stato di provenienza, perché è proprio una band conterranea dei Suspyre ad esserne una delle muse ispiratrici. Stiamo ovviamente parlando dei Symphony X. Rossetti e co. sembrano aver imparato per bene la lezione dei docenti Romeo e soci, e sembrano, allo stesso tempo, in grado di portarne avanti il discorso in maniera, quando più, quando meno, autonoma. Altra “lezioncina” che i nostri scolaretti sembrano aver letto con molta attenzione è quella dei Dream Theater. Anche in questo caso, i cinque dimostrano una rara capacità di songwriting, riuscendo a dare un’impronta personale ad ogni singolo pezzo; merito soprattutto delle orchestrazioni classiche della tastiera e delle frequenti, e calzanti, incursioni del sassofono di Rossetti. La parola chiave è dunque ispirazione, non derivazione.

Il disco si apre con l’eco di una chitarra che sembra arrivare da lontano, dico sembra perché di lì a poco la carica di Possession esploderà in tutta la anima prog metal con la grazia di un pachiderma anziché di un sospiro. Da evidenziare l’ottima produzione; il disco mostra gli artigli quando ce n’è bisogno e li ritrae nei momenti più “soft”. Partenza in pieno stile neoclassico per Evolutions, altro assalto prog alle vostre orecchie. Si prosegue su livelli eccelsi con Lighted Endrhyme. Il pezzo parte con un fitto “botta e risposta” di chitarra sul cui sfondo si stagliano orchestrazioni classiche (leitmotiv dell’album) che non distolgono l’attenzione dell’ascoltatore dall’ottimo lavoro delle due asce Rossetti e Skibinsky. La canzone continua con l’alternanza di un prog metal tiratissimo e le orchestrazioni di tipo classico.

Furia tecnica inarrestabile quella di Maniac Main Point Check. Due minuti scarsi di tecnica. Fin qui l’album è stato davvero ottimo, ma con il pezzo successivo, i Suspyre “alzano ancora l’asticella” e saltano verso quel Capolavoro che risponde al nome di Siren (One Last Breath). Dieci minuti e quindici secondi di autentica, genuina e cristallina Arte, nel senso più puro della parola.
Come un pugile, continuano a tenerci alle corde col piglio progressivo della seguente Reign arricchita, proprio come la precedente Siren, da un ritornello divino. Riffing roccioso senza perdere mai d’occhio la melodia. A metà pezzo, da segnalare un passaggio in folk-style; un diamante incastonato nel filo spinato.
Fallen Stars è il lato più intimista e dolce dei Suspyre. Una canzone acustica in cui Clay Barton recita il ruolo di protagonista assoluto. Una prova maiuscola del cantante per tutto il disco; un nome nuovo nel panorama metal. Le suggestioni acustiche echeggiano ancora nelle casse quando parte un riff acidissimo che introduce uno dei pezzi più “tosti” e veloci del lotto, A World With No Measures. Passaggio da brividi in coda al pezzo. Classe allo stato puro signori, di questo si tratta. Concetto che viene ampliamente ribadito con la successiva The Light Of The Fire, ancora una volta, scusate la ridondanza, fantastico. Incipit lento con Barton che gioca pericolosamente con la sua voce vicino al “cane che dorme”. Detto fatto, la “bestia” si scatena in tutta la sua ira, con la piccola differenza che questo cane non abbaia e morde pure. Lascia davvero il segno. Refrain che da più di un mese mi gira in testa e non sembra volermi abbandonare. Pazienza, mi lascerò “violentare” ancora.

Apparitions è un altro fulgido esempio di quello che sono i Suspyre, e quello che dovrebbe essere oggi, aggiungo io, il progressive metal: un vulcano pieno di lava che esplodendo catapulta in aria una pioggia di detriti piroclastici impazziti.
Chiude questo strepitoso album un’altra perla colta dalla più virginea delle ostriche, Let Freedom Ring (The Heart Of It All). Ulteriori dieci minuti di un collage di violenza, melodia e pura attitudine progressiva. Ancora una volta, il collante è il ritornello, per cui ho davvero finito gli aggettivi. A metà pezzo i Suspyre giocano addirittura a fare i Meshuggah. Un piccolo tributo. Emozionante come pochi l’assolo di chitarra acustica a ridosso dell’epilogo del pezzo. Date un’occhiata anche ai testi dell’album. Ricercati e mai banali, soprattutto l’ultimo del lotto, una riflessione sugli Stati Uniti.

Semplicemente l’album dell’anno. Questi settantadue minuti di musica sono un lampo a ciel sereno nel panorama progressive mondiale, da cui l’intero movimento deve trarre nuova linfa vitale.

Devo, a questo punto, avvertirvi del fatto che l’album avrà bisogno più di un qualche distratto ascolto per entrarvi in testa. Non è un disco per le “masse”, bensì un platter per pochi eletti che sapranno scoprirne i più reconditi segreti.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
62.32 su 50 voti [ VOTA]
La Confraternita Del Serpente
Domenica 1 Luglio 2018, 2.05.57
27
Comunque i Candlessman c' entrano davvero poco in questo contesto. a volte bisognerebbe ponderare meglio i commenti, parlare di meno ed ascoltare di piú.
La Confraternita Del Serpente
Domenica 1 Luglio 2018, 2.02.34
26
Rarissimo trovare band di questo calibro, che sappiamo unire melodia e tecnica in un unico fantastico calderone. Chapeau. Siren é semplicemente DIVINA. Musicisti favolosi. Concordo con il voto.
opeth72
Sabato 18 Maggio 2013, 14.52.57
25
@Amico del prog,,,, dove sta il prog?
frank
Domenica 23 Agosto 2009, 13.28.31
24
la rece ed i commenti destanto sicuramente un certo interesse intorno all'album, sebbene ascoltando 'a great divide' il paragone con dei mostri sacri come i Symphony e i Dream nn mi sembra ammissibile, almeno per quel disco
Amico del Prog
Lunedì 8 Giugno 2009, 14.50.33
23
Capolavoro; raro trovare un album che non ti stanca, dopo diversi mesi di ascolto.
Rob
Domenica 29 Marzo 2009, 18.37.31
22
Grazie mille Simone!
Simone
Sabato 21 Marzo 2009, 10.42.32
21
Album stratosferico. Grandi giri di tastiera, ottimi riff, voce importante e particolari richiami stilistici in ogni canzone. Rece spettacolare. 90.
ROSSMETAL65
Venerdì 16 Gennaio 2009, 23.28.40
20
MAMMA MIA CHE BAND!QUESTI FANNO ARROSSIRE ANCHE I DREAM THEATRE!TUTTE LE COMPOSIZIONI SONO MAESTOSE E NON SAI MAI DOVE ANDRANNO A PARARE NOTA DOPO NOTA.GRANDI!
Acting Out
Mercoledì 14 Gennaio 2009, 14.09.21
19
Impressionante. Finalmente qualcosa di livello nel marasma di band copia-incolla del prog-metal degli ultimi tempi. Speriamo che, al pari dei grandissimi Myrath raggiungano un buon successo di pubblico, perchè lo meritano incondizionatamente.
Nikolas
Domenica 28 Dicembre 2008, 14.14.39
18
Lo sto ascoltando... in effetti credo che avrò bisogno di ascoltarlo un bel po' ancora, soprattutto perchè io sono una delle persone più distanti dal prog però si sente che c'è tanta classe dietro
AFMcrime
Martedì 25 Novembre 2008, 0.04.50
17
Guardate che i Suspyre sono su livelli assoluti... TUTTI i loro album... qualità ad occhi chiusi. Trovate tutti e 3 i cd a meno di 7 euro su internet; fatevi un regalo...
Alessio
Giovedì 20 Novembre 2008, 15.59.24
16
Rob sono sicuro che quello dei Suspyre sia un ottimo album tra un pò lo ascolterò e ti dirò la mia ...
Rob
Lunedì 17 Novembre 2008, 13.14.56
15
Dalla media... noto con amarezza... che c'è sempre qualcuno che non ha niente di meglio da fare che mettere 1 a tutti gli album...
taipan
Sabato 15 Novembre 2008, 23.37.26
14
simpaticamente,ho voluto esasperare la "leggera" confusione di Maurizio (non ti arrabbiare) in merito ai grandi Candlemass. Tornando ai Suspyre, disco veramente di pregio.
Rob
Sabato 15 Novembre 2008, 21.37.15
13
taipan
Venerdì 14 Novembre 2008, 21.45.15
12
Contattato Paolo Meneguzzi come nuovo cantante per la famosa band keniota Candlemass.Il gruppo suonerà percuotendo alcune anziane a livello nuca con grosse radici di baobab.
Rob
Giovedì 13 Novembre 2008, 23.49.02
11
Thom ti piace solo Let Freedom Ring????
Rob
Giovedì 13 Novembre 2008, 23.48.15
10
Bè... se sono i Candlemass che conosco io.... esiterei un pochetto a definirli black....
maurizio
Giovedì 13 Novembre 2008, 17.57.59
9
veramente ok, mi piace la voce, forte e immersa nel sound, grande prog, mi ricordano per alcuni momenti un gruppo black svedese, i candlemass, a proposito ma che fine hanno fatto.
Thomas
Mercoledì 12 Novembre 2008, 18.46.58
8
Let Freedom Ring è molto bella
Thomas
Lunedì 10 Novembre 2008, 19.51.58
7
Ce l'ho per le mani... devo ascoltarlo un po' e poi ti dico
Rob
Domenica 9 Novembre 2008, 21.21.04
6
Gracias Niko... ti conviene davvero ascoltarlo, è un discone!!!
Nikolas
Sabato 8 Novembre 2008, 20.32.04
5
Rece davvero splendida! Il disco non l'ho ascoltato ma rimedierò sicuramente!
taipan
Sabato 8 Novembre 2008, 20.20.38
4
anche solo dal primo ascolto il disco rende alla grande. In Fallen Stars fanno capolino pure gli Opeth più rilassati. Amanti del prog,ascoltate Roberto e fate fostro questo cd.
Broken Dream
Sabato 8 Novembre 2008, 12.22.40
3
Ottimo disco, ma le influenze di Romeo & C sono fin troppo evidenti (come nel caso dei Myrath).
Rob
Venerdì 7 Novembre 2008, 15.58.57
2
Thx Boss... Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi poi... però non fermarti ad un primo ascolto
Thomas
Venerdì 7 Novembre 2008, 14.52.22
1
Cavolo Rob bella recensione. Devo ascoltarli per forza
INFORMAZIONI
2008
Sensory Records
Prog Metal
Tracklist
01. Possession
02. Evolutions
03. Lighted Endrhyme
04. Maniac Main Point Check
05. Siren (One Last Breath)
06. Reign
07. Fallen Stars
08. A World With No Measures
09. The Light of the Fire
10. Apparitions
11. Let Freedom Ring (The Heart of It All)
Line Up
Clay Barton - lead and backing vocals
Andrew Distabile - bass
Gregg Rossetti - guitars, fretless bass, Chapman Stick, tenor saxophone, alto saxophone, tenor viola de gamba
Rich Skibinsky - guitars, mandolin, bass, other percussion
Charlie Zeleny - drums

Guest musicians:
Rob Cross (backing vocals on track 3)
Christi D’Amico (keyboards and piano)
Trisha O’Keefe (female vocals on tracks 3 & 5 )

www.suspyre.com
www.myspace.com/suspyre
 
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