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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Astra (ITA) - From Within
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( 6301 letture )
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Gli Astra entrano a “gamba tesa” – per usare il gergo calcistico – sulle nostre pagine col loro secondo album, From Within. Chi segue la scena italiana dovrebbe conoscere questo combo romano, noto ai più per essere stato la tribute band italiana ufficiale dei Dream Theater per lungo tempo. Perché a “gamba tesa”? Perché From Within è un grande album che attira con forza le luci dei riflettori degli addetti ai lavori su se stesso. Rivoluzione? Nuovo corso? Bè, no signori. Niente di tutto ciò, ma tanta rielaborazione, figlia di uno spirito vagamente eclettico e - senza ombra di dubbio - frutto di un lavoro ispirato e con la componente melodica sempre lì, messa in bella mostra. L’album è davvero buono e non fa registrare cali significativi.
A far da mentore all’ottima line up è l’espertissimo Titta Tani. Titta è sicuramente uno dei più noti e meritevoli personaggi che sia aggirano nel panorama metal italiano. Un’infinità d’importanti collaborazioni , più la presenza in pianta stabile nei Daemonia e nei Necrophagia come batterista, e negli Icycore, gli Abstracta e - fino al 2007 - nei DGM come cantante, rappresentano le sue ottime credenziali. La sua prestazione è di grande valore. Sempre “sul pezzo” e sempre a suo agio sui diversi passaggi, da quelli più heavy a quelli più melodici, dove affiorano venature AOR, che rendono particolari la maggior parte delle canzoni. Non sarebbe giusto, però, ridurre al solo Titta Tani i meriti degli Astra, perché gli altri quattro ragazzi meritano almeno lo stesso spazio. I due fratelli Casali, Andrea al basso ed Emanuele alle tastiere (molto “teatranti” di periodo Awake) sono autori di una prova convincente ed entusiasmante. La chitarra di Silvio D’Onofrio De Meo è perfettamente in equilibrio e sempre ispirata nelle fughe a braccetto con la tastiera. Chiude il quadretto il funambolico Filippo Berlini, autore di una prova variegata e senza sbavature.
Le influenze ci sono ed è giusto parlarne. Sicuramente i Dream Theater ma nemmeno in maniera così spiccata, considerando che ne sono stati una tribute band. Una spruzzata di prog scandinavo tipo Pagan’s Mind e un goccio di Threshold. Una produzione quasi perfetta, che fa del suono cristallino ed avvolgente il suo punto di forza.
Dall’opener Over the Hills si capisce subito quale sarà il filo conduttore dell’album, aggressività mista a melodia. Su queste coordinate si collocano le successive Promises You Made e Memories Remains. Ottimi ritornelli, costruiti su un sapiente uso dei cori, in pieno stile AOR. Dovendo scegliere un pezzo rappresentativo di questo album, sceglierei - senza dubbio - Save Another Day. Hipocrisy e Road To Nowhere sembrano le più articolate dell’album, ma con qualche ascolto in più ne riuscirete ad apprezzare appieno la natura; più diretta la prima, più intimista e riflessiva la seconda. Il disco prosegue con il cristallino hard rock di Simple Mind, per poi essere letteralmente schiacciato dai cingoli del carro armato che risponde al nome di The Hitman, un vero e proprio assalto sonoro, un piccolo - quanto violento - attentato ai vostri timpani. Il disco si chiude sulla dolcezza di Never Say Goodbye, che più di una volta fa pensare ai Queen.
La copertina rende perfettamente l’idea dell’album, un atomo pronto ad esplodere. Io sono stato investito dalle radiazioni degli Astra.
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Già, ma purtroppo hanno lo stesso nome! Ascolta anche questo disco EW, non te ne pentirai! |
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Astra che non c'entrano una mazza con quelli di "The Weirding" e "The Black Chord" |
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DISCO DEBITORE IN MODO EVIDENTE A DREAM THEATER E PAGAN'S MIND,MA SUONATO IN MODO IMPECCABILE E CANTATO CON GRANDE MESTIERE.PIU' LO ASCOLTO E PIU' MI CONVINCE.BRAVI ASTRA. |
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Io ho solo detto la mia opinione. Save Another day e Never say Goodbye sono le ie preferite, però di prog ci trovo ben poco, sia in queste che in tutto il disco. Poi è chiaro...sono miei sensazioni. Magari ad altri fa un'altro effetto. De gustibus. |
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L'inizio di Save another day ad esempio lo trovo molto prog. Poi il pezzo vira verso lidi più Aor, ok, ma in altri pezzi si sente molto Awake. Comunque niente mostro, figurati, si è qui per discutere  |
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Ahiahiahi, ho creato un mostro! Cmq, ascoltandolo bene sto disco continuo a pensare quello che ho detto mel messaggio di prima, non riesco a definirlo un disco prog. Cioè...pezzi come Save another day e Never say goodbye cos'hanno di prog? C'è molta melodia, molta ottima tecnica, ma di prog riesco a sentire veramente pochissimo. Come del resto sugli altri pezzi. Ripeto, pop con influenze Rock. Ed è per questo che mi stupisco quando leggo "Lion Music". Non è assolutamente aggressivo, nemmeno per quanto riguarda il prog, non so che esempio portarvi, ma sempre riguardo Lion Music, chessò...Artension? Monnlight Comedy? Questo è prog, non quello degli ASTRA. |
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Lux_Aeterna, dare un calcio al metali italiano sarebbe stato aver dato un voto basso a quest'ottimo disco! Sinceramente non capisco cosa tu intenda per aggressività, ma per quel che mi riguarda qui ne trovo a palate, oltre a tanta melodia, tecnica e passione. Viva gli Astra, i Pathosray, i Vision Divine e tutto il metal italiano. |
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E' ovvio che io parlo di "aggressività" per quel che riguarda il prog... |
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AGGRESSIVO PER QUEL CHE RIGUARDA IL POWER PROG CERTO,NON STIAMO PARLANDO DELL'AGGRESSIVITA' DEL DEATH O DEL BLACK.CONFERMO CHE IL DISCO E' MOLTO BUONO E INSIEME AL NUOVO DEI DGM,E' UN'OTTIMA RISPOSTA AL POTERE IN QUESTO SETTORE DELLE BAND STRANIERE. |
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Rispetto la tua opinione Lux... ma non credo proprio che tu abbia ragione...  |
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Dare un voto così alto agli ASTRA è veramente dare un calcio al metal italiano. Ma dai...copiano i DT che è una bellezza, i pezzi sono mosci, parlate di AGGRESSIVITA', ma di aggressivo non c'è niente. Su, non si può nemmeno definire un disco prog questo. Il prog è altro....di totalmente diverso da quello che fanno gli ASTRA. E' semplicmente un disco POP con influenze rockeggianti. |
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Grazie Ross... Ripeto ancora una volta, il disco merita davvero, proprio come gli Astra! |
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GRAN BEL DISCO E OTTIMA RECENSIONE. |
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Beh sono d'accordo con chi ha scritto la recensione, il secondo cd degli Astra mi è piaciuto molto a differenza del primo che non riesco ad ascoltarlo tanto! |
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In effetti non è affatto male. |
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Eh si Niko... anzi ti dirò che più di un richiamo, soprattutto nei cori, viene buttato qua e là in tutto il disco... Si si Mr. Khaine, pure io mi sentivo che sarebbe stato un discone... ascoltalo, poi fammi sapere la tua!  |
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Eeeeeeeh m lo sentivo che era un discone!!! Bravo Rob, sei un profesionista! |
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Recensione davvero bella! PS mi incuriosisce non poco quel "che fa pensare ai Queen"... ascolterò sicuramente! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Over The Hills 02. Promises You Made 03. Memories Remain 04. The Rage Behind 05. Save Another Day 06. Hypocrisy 07. Road To Nowhere 08. Simple Mind 09. The Hitman 10. Never Say Goodbye
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Line Up
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Titta Tani - Lead and Background vocals Andrea Casali - Bass and background vocals Emanuele Casali - Piano, Keyboards Silvio D’onorio De Meo - Guitars Filippo Berlini – Drums www.astraprog.comwww.myspace.com/astraprog
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