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Rosae Crucis - Worms of the Earth
( 5098 letture )
Sono poche le band che riescono ad essere sempre coerenti con le loro origini, che rifiutano ogni tipo di contaminazione commerciale imposta loro dalle case discografiche, che nel 2003 propongono un epic metal massiccio, senza fronzoli: i Rosae Crucis si fanno portabandiera della inflazionatissima scena epic italiana, distinguendosi dalla massa con il loro debut album. Gia’ al primo ascolto ci si rende conto di come questo Worms of the Earth sia frutto di anni di gavetta nell’underground, e non una produzione studiata a tavolino per accontentare quella fascia di mercato che acquistando dischi power di bassa lega arricchisce le case discografiche. Si tratta di un concept album basato sull’omonimo romanzo del 1975 di Robert Howard; i pezzi scivolano velocemente, forti di una semplicità negli arrangiamenti (forse a volte un po’ troppo anacronistica) e di una linearità nel guitarworking che però riesce a tenere sempre sveglia l’attenzione dell’ascoltatore. Vengono riproposti integralmente e senza alcuna modifica sostanziale i 4 brani del precedente promo Bran Mak Morn. La devastante opener The Justice of Roma destinata a diventare sicuramente uno dei classici della band, è azzeccatissima nel suo susseguirsi intro/strofa/ponte/chorus/ tipico degli anni 80: è stato messo molto in evidenza dal mixaggio il tecnicissimo singer Giuseppe Cialone, capace, nonostante la sua voce impostata su tonalità abbastanza elevate, di non perdere assolutamente in aggressività. In altre parole scordatevi la famigerata voce “da checca” tipica dell’italian metal.. Sono proprio le linee vocali, ripeto non originalissime ma sempre azzeccate, che permettono al lavoro di distaccarsi di parecchio dalla media. E forse è dovuta proprio a questo la scelta di un riffing cosi’ essenziale, della mancanza di asfissianti assoli che ormai lasciano il tempo che trovano: si è deciso di concentrare tutto sulla “botta” sonora piuttosto che su una ricerca melodica particolare, che ritengo anche fuori luogo visto il genere proposto. Si continua alla grande con Bran Mak Morn, altro successone del lavoro, e Escape from Eboracum. Invece ritengo che la successiva The Dagor’s Moor sia il pezzo meno ispirato del disco. Ho avvertito un sensibile calo di tensione durante l’ascolto di questa canzone, forse dovuto a qualche scelta di arrangiamento un po’ troppo affrettata. Dalle successive Gates to Abominium e The Black Stone il disco rialza la testa, per proporci una serie di accattivantissimi ritornelli (in particolare nel secondo pezzo): le scelte sulla struttura dei pezzi tornano ad essere piu’ ragionate, rendendo le canzoni piu’ varie. Bellissimo l’intermezzo atmosferico di Traian’s Tower Fall: qui si sentono fortissime le influenze di band come Manowar e Virgin Steele. Perfetta l’esecuzione di Cialone delle lyrics. Mi è dispiaciuto parecchio riscontrare che la band non abbia voluto proporre anche un brano acustico.. magari nel prossimo lavoro! Chiude l’opera il trittico The Worms of the Earth (stupenda), The Witch e la strumentale Requiem for Titus Silla. Questo è un disco senza compromessi, da amare o odiare. I Rosae Crucis sono ben consci della loro proposta, sicuramente riservata agli amanti del metal anni 80, sicuramente per nulla innovativa, ma non per questo da criticare. Worms of the Earth va ascoltato senza paraocchi o pregiudizi. Evitatelo se amate le sperimentazioni, amatelo se per voi la musica può trasmettere emozioni anche con un paio di accordi ben azzeccati.


VOTO RECENSORE
88
VOTO LETTORI
38.17 su 69 voti [ VOTA]
il vichingo
Giovedì 14 Febbraio 2013, 18.13.34
16
Ragazzi, non date retta ai (o al) troll...
Sambalzalzal
Giovedì 14 Febbraio 2013, 18.10.59
15
Horizon sun@ se non ti piace il genere, se ascolti tutt'altra cosa, questo album che l'hai preso (immagino scaricato) a fare? Chi ascolta heavy metal da un pò di tempo sa bene chi siano i Rosae Crucis, quindi le tue descrizioni di chi suona lento, di chi non è capace a suonare veloce, non servono a nessuno qui. Ma poi soprattutto, tu hai fatto qualcosa di meglio di loro? Capisco che a volte la giovane età possa indurre qualcuno alla cazzata o alla provocazione gratutia però, cristo, un pò di vergogna dai...
THOR OF VALHALLA
Giovedì 14 Febbraio 2013, 17.54.50
14
Caro Mosher(che sarebbe il soprannome del tuo pene),posso capire chi mi critica per alcuni miei comportamenti un po esagerati ormai ci sono abituato ed è sempre stato così e ne sono consapevole ma è inamissibile che mi vengano fatte delle critiche quando prendo le difese di gruppi storici che suonano vero metal soprattutto quando chi li critica è un pischellino fan del metalcore o di altra robaccia moderna che il metal non sa nemmeno cosa sia.Non ho altro da aggiungere,ti saluto caro cazzetto mosher stammi bene.
Mosher 96(66)
Giovedì 14 Febbraio 2013, 15.06.48
13
AH THOR MA INVECE DI STA' QUA A SPARA' CAZZATE PERCHE' NON TORNI NEL VALALA OH??!!! MI SO LETTO DEI TUOI COMMENT NEL TEMPO E DEVO DIRE CHE SEI IL CAZZARO NUMBER ONE IN THE WORLD!!!
THOR OF VALHALLA
Giovedì 14 Febbraio 2013, 14.45.24
12
Noi metallari ascoltiamo sempre la stessa roba?!?!?!?!?!?!?!Gia perchè il merdalcore invece è molto vario e originale,si si,come no....In sole 3 righe hai sparato una serie di eresie colossali,complimenti.
Horizon sun
Mercoledì 13 Febbraio 2013, 17.04.57
11
Si io ho votato e si ascolto metalcore. Ho votato 40 perchè quest'album è una merda non sono capaci di suonare veloci e rallentano e poi suonano una merda tritra e ritritra da ventanni poi dicono che il metal muore ci mancherebe se i metallari come voi ascoltano sempre la stessa cosa. ora scusatemi vado ad ascoltarmi i BMTO
il vichingo
Mercoledì 13 Febbraio 2013, 16.56.57
10
Avete ragione ragazzi! Io tra questo e Fede, potere, vendetta citato da Thor non saprei scegliere, si tratta di ottimi dischi che ogni appassionato di Epic/Heavy dovrebbe possedere. Indecente il voto lettori, probabilmente avranno votato dei Metalcore kids.
Celtic Warrior
Mercoledì 13 Febbraio 2013, 14.37.49
9
Anvil sei un grande !! grandissima band .
Sambalzalzal
Mercoledì 13 Febbraio 2013, 14.35.51
8
THOR@ e come darti torto, perdio! Uno dei miei gruppi preferiti di sempre!!! Anche io li preferisco in italico idioma! Dal vivo poi sono fenomenali!!!Se The Justice Of Roma qui è micidiale, nella versione in italiano è da brividi!!! P.s. qua sopra la batteria la suona Giuseppe Orlando dei Novembre, scusate se è poco!!!
THOR OF VALHALLA
Mercoledì 13 Febbraio 2013, 14.05.12
7
Disco grandioso anche se mi piace un po di meno rispetto a Fede Potere Vendetta che per me è il loro apice,The justice of roma e Bran mak morn sono spettacolari!!!!!!Voto lettori 21.87????Ma andate a prenderlo nel culo!!!!
anvil
Domenica 16 Settembre 2012, 13.09.57
6
Porca miseria lo sto riascoltando ora , questo album da la paga a tantissime nuove uscite italiane e straniere di oggi , rivoglio questo metal .
metalhammer
Giovedì 7 Luglio 2011, 12.05.37
5
Ho acquistato qst Cd in un mercatino dell'usato di Milano. appena entrato in auto l'ho messo nel lettore: porca zozza che sound grezzo, pesante e violento!!!! Epico al punto giusto. Nn amo molto i Rosae Crucis delle produzioni in lingua italiana (più ke altro xkè l'italiano poco si adatta al metal) ma qst album è eccellente. Leggetevi l'intervista ai Rosae Crucis su "Powerzone" (supplemento a MetalHammer), del 2004, sul legame fra Metal e Robert E. Howard.
Rashomon
Lunedì 13 Giugno 2011, 18.40.09
4
Un bel disco, dal punto di vista prettamente strumentale. Il cantante ha un'ugola d'acciaio, ma la sua pronuncia dell'Inglese è da codice penale! Parliamo di uno che, ad esempio, pronuncia "Heart" (cuore) come si scrive, mentre pure i sassi sanno che si dice "Hart". Cari Rosae Crucis, o mandate il vostro cantante in una scuola d'Inglese davvero seria, oppure è meglio che lo facciate cantare solo in Italiano. Peccato, perché la potenza e l'estensione vocale ce le ha alla grande.
franco
Lunedì 13 Giugno 2011, 18.01.14
3
disco molto importante. peccato che sia uscito nel peggior periodo della musica metal, il 2003, l'hanno del power metal trallallero trallalà
Khaine
Giovedì 6 Agosto 2009, 21.02.49
2
Casualmente leggo questo post, solo oggi. Il racconto da cui quest'album trae origine era stato originariamente pubblicato nella rivista "Weird Tales", nel 1932, per poi essere ristampato nel 1975 nella raccolta di storie brevi di Howard intitolata... guarda un po'... Worms Of The Earth. Saluti
Desossiribonucleico
Sabato 14 Giugno 2008, 14.50.10
1
Howard è morto nel 1936... come avrebbe fatto a scrivere un racconto nel 1975? Idiota!
INFORMAZIONI
2003
Scarlet Records
Epic
Tracklist
1 - Behind the eyes of Partha McOthna
2 - The Justice of Roma
3 - Bran Mak Morn
4 - A Wizard in My Dreams
5 - Escape from Eboracum
6 - The Dagon's Moore
7 - Gates To Abominium
8 - The Black Stone
9 - Traian's Tower Falls
10 - Worms of the Earth
11 - The Witch
12 - Requiem for Titus Silla
Line Up
Giuseppe "Ciape" Cialone - Voce
Andrea "Kiraya" Magini - Chitarra
Massimiliano Salvatori - Basso
Giuseppe Orlando - Batteria
 
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