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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 3368 letture )
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Questa è la cronaca di un'infelicità. Questa è la rassegnata immersione nell'infinito dolore dell'animo umano. Questa è musica terapeutica.
Già, terapeutica, non saprei descrivere altrimenti l'ultima esperienza di casa Autumnia, gruppo appartenente alla sempre più fiorente scena doom ucraina. Mai veramente assorti agli onori della cronaca, gli Autumnia (in attività dal 2003) giungono con O'Funeralia al traguardo del terzo disco. La loro proposta consta di un death/doom dalle forti tinte melodiche e romantiche: lontani dall'estremismo del doom più funereo gli Autumnia si muovono sulle coordinate di gruppi quali Shape Of Despair, Draconian, Mourning Beloveth. La matrice nordeuropea è dunque ben presente ma a ciò non consegue necessariamente una proposta poco ispirata o originale; il gruppo ucraino, generatosi da una costola dei Mournful Gust, dimostra infatti di aver raggiunto una maturità compositiva invidiabile: niente di nuovo fa vibrare i nostri timpani, certo, ma questa vibrazione è dannatamente piacevole (leggasi dolorosa) e, cosa fondamentale, eccita la risonanza delle nostre corde più intime e profonde (a patto di essere nella giusta disposizione d'animo).
L'apertura, affidata a In Heavens...Among the tombs, è la classica dichiarazione d'intenti, contiene tutti gli ingredienti che costituiranno l'impasto portante del disco: i riff di chitarra anzitutto, così disperati e taglienti da squartare l'anima e non paghi rigirarsi all'interno; il growl cupo e profondo; la sezione ritmica solida e mai banale o ripetitiva; i synth atmosferici; gli intermezzi di violino, di pianoforte e di voce pulita utili a dare tregua, come una fiammella di speranza, alle nostre membra ormai rivoltate ed allo stesso tempo prepararle al successivo nuovo salto nelle tenebre. Non vi basta? Avete ragione, manca ancora l'ingrediente principale, quello senza il quale nessuno dei precedenti avrebbe senso di esistere: il sentimento. E, credetemi, non si può certo dire che gli Autumnia abbiano lesinato su questo prezioso intingolo. A questo punto la ricetta si può dire pronta. E così gli ucraini, da ottimi chef (della nostra ultima cena?), ci presentano nel piatto, oltre alla già citata opener, altre prelibatezze quali Blessing Your Illness (giocata sull'ottimo contrasto tra growl e clean vocals), Breathe Your Mourning Into Me (sorretta da un violino degno della più famosa sposa) e la conclusiva By The Candles Obsequial che, curiosamente intitolata come il loro secondo full lenght, si profila come la song più finemente tappezzata di evocativi synth. Tutti i pezzi si aggirano come da tradizione intorno alla decina di minuti ognuno, eccetto la traccia di mezzo, Falling Asleep With Entreaty, la più insolita del disco: l'incedere è dominato da una linea struggente di pianoforte mentre le linee vocali, ora lamentose e sussurrate, quasi recitate, ricamano cinque minuti di romantica rassegnazione.
Finito il disco l'impressione è quella di riemergere da una seduta di autocoscienza, ma la filosofia in questo caso abbandona l'astrattezza ed entra nella vita: sentimenti, affetti, carne, sensi. Da profano (ma neanche più di tanto) delle sonorità doom/death questo è ciò che mi rimane dall'ascolto di O'Funeralia, la mia morte terapeutica. Perchè non c'è niente di meglio della morte per riconciliarsi con la vita.
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7
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E' il mio cuginetto , si sta facendo le ossa bella rece. |
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5
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album stupendo uno dei migliori album doom che ho mai sentito voto 92 |
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4
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L'ho appena messo sul lettore.mi mette energia e malinconia.va bene x serate solitarie.ottimo,poi volevo fare i complimenti a Raen che fa sempre ottime recensioni e condinvido i suoi voti.comunque un disco da avere.bello, bello... |
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3
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Devo ancora ascoltarlo, ma i primi due li adoro. Recensione bellissima Autumn, bravissimo  |
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2
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Capolavoro e non servono altre parole. |
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1
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Album incredibilmente introspettivo e sofferente. Il paragone con Shape Of Despair, Draconian, Mourning Beloveth ci sta alla grande: questi ultimi due, viste le recenti comarsate, sono però stati letteralmente "tritati" da questo fantastico O’Funeralia. 80 ci sta tutto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. In Heavens...Among The Tombs 02. Blessing Your Illness 03. Falling Asleep With Entreaty 04. Breathe Your Mourning Into Me 05. By The Candles Obsequial
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Line Up
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Alexander Glavniy - All Guitars, Keyboards, Samples, Arrangements Vladislav Shahin - All Vocals - Vocals Arrangements Guest Musicians: Yuriy Baygush - Piano on Blessing Your Illness Sergey Vinnik - Violine Igor Guy - Bass
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