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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Fairyland - Score To A New Beginning
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( 6014 letture )
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Un vortice impressionante di emozioni. Così definirei Score To a New Beginning ultimo nato in casa Fairyland. Nel 2003 sotto l'egida di Philippe Giordana la band debutta con Of Wars In Osyrhia arrivando anche ad un discreto successo cogliendo al balzo il paragone con i Rhapsody of Fire. I transalpini infatti sfoggiano un power metal sinfonico che tanto ricorda Legendary Tales per le atmosfere e Symphony of Enchanted Lands per le ridondanti orchestrazioni. Una proposta avvincente dimenticata in soffitta dal sottoscritto senza precisi motivi. Per questa smemoratezza sfuggo all'uscita del secondo full-lenght The Fall of an Empire. Così è a tarda primavera che spulciando tra le ultime uscite noto Score To a New Beginning. Rimetto allora in moto gli ingranaggi della memoria e in breve mi tornano in mente i Fairyland. Incuriosito mi avvicino al nuovo lavoro dei francesi, o meglio del francese, visto che dal 2007 si tratta di una one man band appoggiata da numerose collaborazioni. Aperte le danze basta poco per venire ghermiti dai contenuti ammalianti del platter. Linee vocali mostruose, melodie incendiarie e spiccate tonalità sinfoniche ed epiche. Le mente analizza i dati e riavvolge i ricordi focalizzandoli sui Rhapsody of Fire. File not found. Il sistema è in confusione. Passo ad un secondo ascolto, stesso errore. La memoria è in difficoltà e confonde i provenzali con la band friulana. A ben vedere la proposta è facilmente intercambiabile seppur non identica in toto. Il polivalente Philippe Giordana difatti non nasconde di seguire le orme dei cantastorie italiani ma oltre a candidarsi come l'unico degno erede fa di più, andando ad aggiungere un pizzico di farina del proprio sacco per saporire la pietanza. Non sarà difficile percepire allora che i brani di questo album presentano una vena epica straordinaria. Le linee vocali, come anticipato, sono impressionanti. Il lavoro al microfono del talentuoso singer nostrano Marco Sandron lo è altrettanto. Le orchestrazioni invadono la scena e la ricolmano di suggestione e pathos uniformando il tutto. Siamo di fronte ad una vera e propria colonna sonora.
Opening Credits squarcia le nubi e inonda il terreno di una pioggia melodica e soffusa che allieta il cammino verso Across the Endless Sea part.II. Su cori evocativi, tastiere in fibrillazione, orchestrazioni epiche e accelerazioni spietate si modella il carattere dei Fairyland. La prova eccellente di Marco Sandron è la ciliegina sulla torta. Il singer infatti sintonizza gli strumenti con l'emotività dell'ascoltatore ergendosi a personaggio fondamentale, a protagonista assoluto. Assault on the Shore si propaga nell'etere attraverso una dolce aggressività che fiorisce in un chorus da antologia. Master of the Waves è il brano che, insieme alla title-track, più si rifà alle colonne sonore dei grandi kolossal palesando toni meno concitati ma più gonfi. A Soldier's Letter è una preziosa ballata dai contorni ricamati e nostalgici.
Con Godsent ritroviamo i tempi dinamici e trascinanti. L'estratto si districa tra accelerazioni convincenti e orchestrazioni poderose che sfociano in un chorus avvincente ed epico. Ottimo, come del resto in tutta l'opera, il lavoro di Giordana alle tastiere per il quale possiamo azzardare, per lo stile, un paragone con il funambolico Keith Emerson. Anche qui va ancora sottolineata l'eccelsa interpretazione di Sandron. La successiva At The Gates of Morken non abbassa il tasso qualitativo del disco e ricorda da vicino alcuni momenti di Prophet of the Last Eclipse di Turilli. A seguire troviamo Rise of the Giants gradevole strumentale dai toni pomposi e teatrali. Ma il pezzo pregiato ci attende sul finale. La title-track è un'esplosione di melodia ed epica. Fresca e succulenta riassume i caratteri portanti di Score To a New Beginning esaltandoli fino al parossismo. Una cavalcata dalla musicalità disarmante che attira a sé gli elementi circostanti ponendosi come nucleo centrale dell'opera. L'archetipo, ovvero il punto da cui parte, si evolve e termina il tutto è il chorus. Un concentrato travolgente di armonia e pathos che lascia di stucco per la bellezza delle sue componenti. End Credits slaccia le corde e lascia scorrere il sipario su questo lavoro affascinante e colmo di ghirigori sinfonici appassionanti.
Di conseguenza a ciò bisogna spezzare una lancia a favore della band transalpina e discordare da coloro che la accusano, ingiustamente, di esser la brutta copia dei Rhapsody of Fire. Per riconoscere i reali meriti dei Fairyland è necessario sciogliere le riserve e dare più di una possibilità a questo full-lenght, magari sbocconcellando gustosi pop-corn sbracati in poltrona.
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Qualcuno salvi il power... |
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Bravi !! Brav i!! che bel cd che è questo . |
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Eccezionale, uno dei migliori album epic che abbia mai ascoltato... Le linee vocali in Godsent sono da pelle d'oca! Grande lavoro! |
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A parte la terzultima traccia strumentale che è un plagio di "Moonshield" degli In Flames (provate per credere...), si tratta di un disco spettacolare, uno dei migliori del genere, a mio avviso... |
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A parte la terzultima traccia strumentale che è un plagio di "Moonshield" degli In Flames (provate per credere...), si tratta di un disco spettacolare, uno dei migliori del genere, a mio avviso... |
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ho ascoltato qualcosina, devo dire ke li ho trovati interessanti pur nn essendo 1 appassionato del power (apparte i sonata arctica) approfondirò con piacere l ascolto grazie |
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solo io l'ho trovato noiosetto? |
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Benissimo! Oggi mi faccio un giro, se lo trovo lo compro subito |
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x Khaine: proprio quello, bravo! |
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che la scena power sia in crisi è palese da un paio di anni...bisogna accontentarsi delle poche buone uscite... |
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Ma che renaz Temple of shadows è quello che abbiamo ascoltato per andare al Sun Valley? Quello con tutte le collaborazioni-guest starring? |
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Può darsi, ma più che altro perchè ultimamente esce poca roba veramente valida... solo a me mancano dischi come Temple of Shadows degli Angra? bei tempi quelli.. |
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un album monumentale...in ambito power merita il podio per il 2009 |
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Sembra di guardare un film fantasy. Bello. |
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Lo sto ascoltando, è molto interessante... grazie della dritta |
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Veramente straordinario,l'ho comprato una settimana fa,capolavoro.Ottima rece.grazie |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 Opening Credits 02 Across The Endless Sea Part II 03 Assault On The Shore 04 Master Of The Waves 05 A Soldier's Letter 06 Godsent 07 At The Gates Of Morken 08 Rise Of The Giants 09 Score To A New Beginning 10 End Credits
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Line Up
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Line-up: Philippe Giordana - Keyboards, Backing Vocals, Acoustic Guitars
Guests: Marco Sandron (Pathosray) - Lead Vocals Georg Neuhauser (Serenity) - Add. Vocals on tracks 2, 3, 5, 9, 10 Flora Spinelli (Kerion) - Lead Vocals on track 10 Klaaire (Syrayde) - Add. Vocals on tracks 4, 5, 9 Geraldine Gadaut (Benighted Soul) - Add. Vocals on track 7 Jean-Gabriel Bocciarelli (Benighted Soul) - Add. Vocals on track 7 Fabio D'Amore (Pathosray) - Bass, Add. Vocals, Guitar Solo on track 6 Willdric Lievin (Hamka) - Drums, Choirs Chris Menta (Razordog) - Rhythm and AcousticGuitars, Guitar Solos on track 5 Alessio Velliscig (Pathosray) - Guitar Solo on track 2 Alex Corona (Revoltons) - Guitar Solos on tracks 3, 6, 9 Olivier Lapauze (Heavenly) - Guitar Solo on track 9 Hugo Lefebvre (Anthropia) - Guitar Solo on track 4 Yann Mouhad (Anthropia) - Guitar Solo on track 4 Remy Carrayrou (Kerion) - Guitar Solo on track 7 Marc Rhulmann (Whyzdom) - Keyboard Solo on track 9
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