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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Elegy Of Madness - The Bridge Of Sighs
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( 4560 letture )
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The Bridge of Sighs, è il titolo del primo album degli Elegy Of Madness, con tanto di foto del “Ponte dei Sospiri” in copertina, giusto per non dar adito a dubbi sul fatto che si faccia riferimento al celebre monumento veneziano, protagonista di tante leggende e ideale metafora sul significato della musica del gruppo. Il riferimento al ponte è senz’altro anche un indizio evidente del fatto che si tratti di una band italiana: tuttavia, per riconoscerla come tale non è necessario nulla di tutto ciò, essendo sufficiente semplicemente l’ascolto dei primi brani. Dico questo non perché la breve Prelude contenga un breve testo parlato in italiano nè ci sono particolari problemi di pronuncia con l’inglese. Faccio quest’affermazione, invece, perché gli Elegy Of Madness sono veramente bravi e può succedere soltanto in Italia che una band di tale livello non stia esplodendo e rimanga, tutto sommato, confinata in un circuito che potremmo considerare ancora underground. Mi spiace per gli Elegy Of Madness, ma fossero nati in qualche paese scandinavo oggi godrebbero di ben altra notorietà. Spero che i fatti mi smentiranno, altrimenti pazienza; d’altronde, in fondo, anche noi ci meritiamo quel che abbiamo sotto molti punti di vista. Da parte nostra, nel nostro piccolo, facciamo il possibile per dare un pizzico di visibilità a tante band che sicuramente meritano di avere la loro chance.
La musica proposta dalla band è un metal sinfonico caratterizzato dalla presenza di voci liriche ed orchestrazioni. Anzitutto, partiamo dalla considerazione che gli Elegy Of Madness vedono tra le proprie fila Anja, una ragazza di cui ammetto onestamente (e forse anche colpevolmente) di non aver mai sentito parlare fino a poche ora fa, ma che possiede dei registri vocali davvero impressionanti, che già da soli basterebbero a far parlare un gran bene di questo disco. Ma invece non finisce qui, perché attorno a lei c’è una band che mostra di sapere il fatto suo, dando vita a delle interpretazioni coinvolgenti ed emozionanti che si sviluppano su un sottofondo di orchestrazioni imponenti e maestose. I brani presentano anche venature prog, anzi spesso sono caratterizzati da diversi temi che si sovrappongono nel corso della loro durata, esibendo una certa varietà, che unita ad un buon gusto per la melodia e ad un’indiscutibile raffinatezza interpretativa rendono il lavoro particolarmente godibile. Apprezzabile poi anche una certa ricercatezza sonora: ad esempio, ritroviamo nel corso del disco passaggi con la chitarra classica, temi tipicamente gotici ed orientaleggianti; oppure il gran lavoro con le tastiere, che spaziano tra i timbri più disparati, compresi inserti di hammond. Particolare attenzione è data poi ovviamente alle parti vocali, con cori, inserti di voci maschili e seconde voci.
Forse con un pizzico di grinta in più avremmo sfiorato l’eccellenza, ma questa è un’opinione personalissima. Particolarmente consigliati agli amanti di Therion, Nightwish ed Epica. Come dicevamo, però, a differenza loro, ovviamente, sono italiani…
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.Prelude 2.Elegy of Madness 3.Voices 4.Threshold 5.No Names 6.Another Path 7.Agony (Part 1) 8.Whispers 9.Agony (Part 2) – Sad Wind
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Line Up
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Anja – vocals Tony – guitars, backing vocals Ale – bass Marcello – keyboards, synth Roby – drums, percussion
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RECENSIONI |
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