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Elegy Of Madness - Another Path
( 2843 letture )
Devo essere sincero, l'ultima cosa in cui pensavo di imbattermi era un gruppo gothic metal da Taranto. Nulla da eccepire sulla città o sul genere, ma avendo ormai da un pò di tempo un occhio fisso sull'underground metallico della mia regione, ho potuto constatare quanto questa sia prolifica dal punto di vista del metal estremo, difettando in quantità sul versante più propriamente melodico. Mi sono dunque avvicinato con grande curiosità a questo Another Path, primo demo ufficiale degli Elegy Of Madness, memore dell'ottimo exploit dei baresi Godyva dello scorso anno.
La proposta musicale della band prende le basi del gothic metal sinfonico di ispirazione olandese per svilupparsi lungo trame contorte e complesse di stampo progressive, senza disdegnare qualche sporadica puntatina nel power metal continentale, con punti di riferimento tanto in Epica ed After Forever quanto in Dream Theater e Nightwish. E proprio Simone Simons (Epica) e Tarja Turunen (ex-Nightwish) sembrano essere le maggiori fonti di ispirazione di Anja, giovanissima voce femminile del gruppo. Come dite? Tutto già sentito? Può darsi, ma questo vale soltanto se siete maniaci dei To-Mera o degli ultimi Delphian. In realtà gli Elegy of Madness, pur non creando nulla di innovativo, mostrano un approccio abbastanza personale alla materia musicale trattata, riversando sui quattro pezzi che compongono il disco una discreta quantità di buone idee in un gioco che tuttavia riserva luci ed ombre. Partiamo dagli aspetti positivi: I ragazzi sanno suonare, e il buon livello tecnico consente alla formazione tarantina di destreggiarsi abbastanza bene tra melodie suadenti, cambi di tempo e variazioni di atmosfere sottolineate dall'ottimo lavoro di Tony, chitarrista versatile e concreto. Convincente l'alternanza con cui si lascia andare ora a delicati arpeggi, ora a riff più dinamici ed aggressivi, ora ancora a qualche virtuosismo dal sapore prog. Abbastanza buona anche la prestazione della singer Anja, dotata di una bella voce, ma a volte (causa forse la giovane età) troppo concentrata sulla perfezione lirica a discapito della personalità e dell'espressività. Infine troviamo una buonissima produzione, ottenuta presso il Jolly Roger Sudio a Casamassima (Bari), a donare alla band i suoni giusti per valorizzarne la proposta.
Cosa invece non va: l'abuso di strutture progressive in un genere dove sono le emozioni a farla da padrone è rischioso e da frutti solo quando non tende a defocalizzare le canzoni dalla loro idea originaria. Questo si verifica in modo compiuto soltanto nella titletrack (nonchè miglior pezzo del lotto), i cui sviluppi prog si amalgamano bene in una struttura dinamica e asciutta. I restanti tre pezzi soffrono purtroppo di sezioni centrali o di coda quasi interamente strumentali che ne spezzano l'impatto melodico (William Wallace) e ne appesantiscono l'andamento (Voices), finendo per annoiare. Forse è la voglia di strafare alla prima uscita, di cui si fanno testimoni le tastiere di Marcello: non convincono alcuni dei suoi interventi troppo invasivi o ammorbati da una discutibile scelta di suoni (emblematica in tal senso è la partitura di tastiere che apre la cavalcata di The Curse, che richiama i più agghiaccianti act di power melodico).
Lungi dal voler dire a chicchesia come suonare, ma a mio avviso una maggior cura negli arrangiamenti tastieristici e un songwriting più attento e meno dispersivo gioverebbero alla band nel non facile sentiero muiscale per il quale ha scelto di inerpicarsi. Le idee ci sono, e questo fa ben sperare in un eventuale full lenght. Attendiamo con curiosità.



VOTO RECENSORE
63
VOTO LETTORI
37.07 su 28 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2007
Autoprodotto
Gothic
Tracklist
Another Path
Voices
William Wallace
The Curse
Line Up
Anja - vocals
Marcello - keyboards
Tony - guitars
Alex - bass
featuring Nico Spinelli - drums

www.elegyofmadness.it
 
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