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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Ammetto con aria colpevole e sguardo chino di essermi un attimo sentito smarrito: “chi sarà ‘sto Marc Rizzo?” è una domanda di cui mi vergognerò sempre. Il caso ha voluto che l’occhio mi cadesse su Inflikted, by Cavalera Conspiracy, e allora ragionare a ritroso ha prodotto la (ri)scoperta imbarazzante: Marc Rizzo, ex Ill Niño e compagno d’avventura di Max Cavalera anche nei Soulfly, chitarrista noto per la sua tecnica e la sua cultura musicale molto legata ai patrimoni etnici – non discostandosi in questo senso dal più noto mentore – e alla jazz fusion. Il tutto inserito ovviamente in un contesto metallico di grande impatto, perché non si può suonare thrash –quel thrash poi– se la carica animale non la si ha dentro sempre e comunque.
Legionnaire è una goduria strumentale senza pause e senza freni, ma cerchiamo di fare ordine: l’opener è Release the Kraken, poderosa ed eccellente, con una prestazione non solo di Marc Rizzo ma anche dei suoi due compagni davvero da rimarcare. Più lineare –o comunque più basata sul riff che non sulla fuga eclettica- …By Great Odin’s Beard, mentre le sperimentazioni sul suono e sui temi spadroneggiano in Bandidas, che per fortuna non ha niente a che vedere con un orribile film di qualche anno fa. Se Victim in Shred già dal titolo suggerisce velocità incontrollabili –e mantiene le attese– The Emerald Goblet predilige il fusion flamencato che è un po’ il marchio di fabbrica di Rizzo solista. Legionnaire va avanti così, a strappi, tra ipervelocità metalliche e brani che dimostrano l’ampiezza di vedute e preparazione del chitarrista statunitense di nascita ma latino di sangue ed estrazione. Non è tutto oro però ciò che luccica di note sgargianti, soprattutto se un buon trenta per cento dei riff e qualche assolo qua e là è clamorosamente preso di peso dai precedenti due album di Rizzo, in modo talmente spudorato da far sperare in una citazione piuttosto che in un esito involontario. Non se ne vede in ogni caso il senso, e anzi il risultato è quello di innervosire l’ascoltatore attento, vanificando in parte il magnifico lavoro del grandioso Anthony Devizio alle pelli. I tre hanno un equilibrio quasi magico, da grande jazz trio più che da solo project, e le atmosfere mutano senza soluzione effettiva di continuità, o con salti che circondano l’ascoltatore o con rapidi colpi al petto. Qualcosa manca rispetto ai due notevolissimi predecessori, Colossal Myopia e The Ultimate Devotion, dischi che suggerisco prima di questo Legionnaire per conoscere e comprendere Marc Rizzo: ma la qualità è assicurata, e la libidine uditiva pure.
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2
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Gran chitarrista , suona veramente bene e in Dark Ages ha fatto degli ottimi assoli |
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1
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Uno dei cd solisti più belli! Sono molto belli anche gli altri due cd solisti di marc rizzo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Release the Kraken 2. …By Great Odin’s Beard 3. Bandidas 4. Victim in Shred 5. The Emerald Goblet 6. The Wrath of Crom 7. Peaks and Valleys 8. Legionnaire 9. Life and Will 10. Fenestrelle Fortress 11. The Metallurgist
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Line Up
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Marc Rizzo (Guitar) Elo Hernandez (Bass Guitar) Anthony Devizio (Drums)
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RECENSIONI |
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