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LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

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ARCI BELLEZZA, VIA G. BELLEZZA 16/A - MILANO

King Of Asgard - Fimbulvintr
( 5569 letture )
Intelligenza consiglierebbe di ascoltare, ri-ascoltare, metabolizzare, prima di giudicare.
Prudenza consiglierebbe di informarsi, studiare, capire, prima di addentrarsi in un mondo tanto lontano.
Ma ciò mal si sposa con i King Of Asgard, o meglio con ciò che mi hanno istintivamente ispirato…

Mi è infatti bastata la sensazione di viscerale appagamento provata per il prodotto nel suo complesso (musiche, liriche, packaging), amplificata da qualche ascolto estivo inaspettatamente “gelido” e “nebbioso”, per convincermi -obtorto collo- di un successo tanto generoso quanto annunciato. Dalla mia, su cui scommettere, ho infatti rintracciato nomi di certificata esperienza, una label tra le più attive e conosciute nel metal che conta ed un tecnico del suono (tal Andy La Roche) dal comprovato successo tanto davanti (King Diamond, Death, ecc…) quanto dietro la consolle (grazie ai suoi Sonic Train Studios). Riguardo all'inquadramento non vi è stato poi alcun bisogno delle consuete ed ingannevoli dichiarazioni promozionali o delle traduzioni dei testi di Fi'mbulvintr, peraltro cantato da Karl Beckman in un inglese molto scolastico, per capire su cosa -ed in che modo- fosse sviluppato questo attesissimo esordio dei King Of Asgard che, fin dalla copertina, dai titoli della tracklist e dal moniker, tradisce una fortissima devozione alla mitologia norrena. La tematica, per quanto sfruttata e banalizzata in moltissimi altri contesti, trova la sua massima espressione nei 52 minuti di questo splendido lavoro musicale che punta sull’esperienza di ex Mithotyn, Falconer e Thy Primordial per rialzare, in questa seconda metà di 2010, lo stendardo dell’ardore nordico.

Spinto fino all'ossessione da una Metal Blade convintissima (a ragione) del suo immenso potenziale, il terzetto svedese sforna un album di assoluta godibilità, ma violentissimo: fin dalle primissime note è lo spirito del viking di fine ‘90, ossia fortemente condizionato dal black-metal, a farla da padrone: lo stile, sorpassato (o meglio, bypassato nella forma) dai recenti esperimenti di matrice folk o -addirittura- ambient, viene trattato in modo molto pertinente, quasi accademico. In effetti la ricetta alla base di Fi'mbulvintr è spontanea, demodé, tuttavia solo in apparenza di facile attuazione: un bilanciatissimo mixage di efferatezza ed epicità fondato sul riconoscibilissimo approccio “svedese” dei cordofoni, sempre pronti ad agire in concomitanza sulle linee primarie, e dall'impeto di un drumming distruttivo e precisissimo, mai sazio di up-tempos. Sia gli arrangiamenti, sia l’apporto vocale, a dir poco superlativo, risultano ridimensionati rispetto agli stilemi dei gruppi della prima era, l’uno negli arpeggi, l’altro nei cori, vedendosi in tal modo raffrontato solo sporadicamente con la corrente originaria (avvio di The Last Journey, ritornello di Brethren Of The North).
Quello che ho tra le mani è invece uno degli album più chitarristici mai sentiti a stretto giro. I King Of Asgard, piuttosto che perdersi tra le spire dei tanti dispositivi acustici derivati dalla cultura popolare (leggasi folk-metal), si limitano a produrre, con la formazione base, 13 brani di pregevolissima fattura, tanto diretti ed evocativi da far rizzare le orecchie a qualunque appassionato di sonorità pagane. Il sound sanguigno e battagliero scorre dunque depurato di inutili fronzoli, concentrando sulle partiture delle asce di Karl Beckmann (che per la cronaca è anche un buon tastierista) tutte le atmosfere tipiche del genere. Ed è proprio questa rigorosità timbrica (non si può parlare di monotonia in questo caso, data la grande varietà di cambi e di tecniche adottate) a fare di Fi'mbulvintr un album quadrato, spaventosamente diretto, ma allo stesso tempo orecchiabile e fantasioso. A svolgere la melodia e a comporre lo strato verticale vi è “solo” la 6 corde: intrecci ricercati, tremolo-picking, scariche in palm muting, ingressi in sliding, ecc... sono il paradigma di questi fenomenali King Of Asgard che fanno rivivere nel 2010 un heavy metal spigoloso, appassionato e figlio di una vision un po' anacronistica, ma decisamente intrigante e mai “arida”: bando alle keys, nessun campionamento, il tutto per far spazio alle tante schitarrate ottimamente rinforzate da basso, batteria e voce, quest'ultima complice di alcune spettacolari deviazioni sul tema principale -uno screaming grezzo e ruvido-, come il malefico contraltare mayhem-iano incluso in Einhärjar e Never Will You Know Of Flesh Again e le armonizzazioni corali della bellissima Wrath Of The Gods, che piombano nelle orecchie in un tetro incedere quorthoniano.
A tal proposito debbono godere di particolare encomio tanto il velenosissimo cantato che squarcia a "pieni polmoni" il pregiato guitarism, quanto il drumming veloce e battente, abilissimo nel riempire sia i mid, sia gli up-tempos. Larsson segue molto bene le accelerazioni con le proprie mitragliate in blast-beat, ma soprattutto dimostra intelligenza compositiva (e buona tecnica basilare) rafforzando con la doppia cassa i momenti in cui il riffing si trattiene su ritmi cadenzati; ne giovano principalmente l’intensità e la fluidità e dunque l’ascolto d’un fiato.

Lo svolgersi della tracklist dona emozioni boreali che abbinate al furore profuso stimolano uno stato di onnipotenza spirituale che cancella ogni sensazione puramente carnale. La metafora in cui i King Of Asgard ci trascinano è un universo cupo, nebbioso e rabbioso con cui fare i conti giorno per giorno: Einhärjar, Never Will You Know Of Flesh Again, Wrath Of The Gods e Lingering A Sacred Ground celebrano con veemenza concettuale il contrasto tra luce e tenebra grazie al dialogo contrappositorio tra melodia e ipervelocità-
Vämods Tale, The Last Journey, Snake Tongue, Brethren Of The North e Heroes' Brigade mostrano invece un feeling più rituale e tradizionale, seppure non rinuncino a lanciarsi in velocità supersoniche, apparendo perfide ed iniziatiche ma comunque brutali: perfette per proiettarsi da debuttanti in questo universo di miti, leggende ed orgoglio arcano.
Ombre dei Bathory, echi dei primi Borknagar e fantasmi a nome Vintersorg, non sono sufficienti a spersonificare un album che affina soluzioni canoniche elevandosi ai massimi sistemi del viking grazie alla sua schiettezza e ad una produzione incentrata sul riffing e sul cantato per generare un wall of sound impenetrabile. E di ciò va ringraziato anche Mr Andy La Roche!

Prudenza ed intelligenza consiglierebbero di reperire altre conferme, prima di decretare la grandezza dei King Of Asgard; ma sarei ingeneroso sia con la band -che merita di raccogliere i frutti di un lavoro eccellente-, sia con me stesso -che da giorni sono imprigionato in uno stato di totale godimento-.
Inutile nascondere la mano: essendo Fi'mbulvintr un lavoro di primissima categoria, voglio essere tra i primi ad officiarne la grandezza.
Compratelo, per Dio!
O per Odino… fate vobis



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
68.46 su 56 voti [ VOTA]
il vichingo
Sabato 16 Marzo 2013, 12.10.19
29
Commento con colpevole ritardo. A mio avviso questo disco è veramente ottimo, come ha detto Giasse hanno raccolto l'eredità lasciata dai Mithotyn ed hanno prodotto un disco Viking davvero di classe. Meritatissimo l'85 e mi viene da piangere al pensiero che questi ragazzi sono gli stessi che hanno dato alla luce To North, ma pazienza. PS: il Viking in stile Amon Amarth non esiste, quello è Melodeath .
Celtic Warrior
Lunedì 24 Ottobre 2011, 12.44.40
28
Grande album per Odino , bella pure la recensione .
Maurilio
Sabato 2 Ottobre 2010, 14.44.30
27
Finalmente ce l ´ho e concordo con il recensore: gran bel disco.Ritmiche serrate, pochi fronzoli, produzione ottima,canzoni lunghe il giusto. Insomma da comprare per gli amanti del genere. Solo che io la somiglianza con gli ultimi Amon Amarth ce la vedo eccome. Molte canzoni sono simili alle ultime degli AA e i testi sono praticamente identici, anche se piú semplici, a quelli degli AA. Ma per me questo non é un difetto, anzi un pregio.
Giasse
Mercoledì 8 Settembre 2010, 22.44.05
26
E' uno screaming molto pieno e rotondo. Non è acuto e acido, se è questo che intendi. Comunque nelle news trovi il video di Einhärjar, così ti chiarisci le idee!
Painkiller
Mercoledì 8 Settembre 2010, 13.53.23
25
help! Letta le rece ed i commenti chiedo aiuto per capire, dato che conosco poco il genere, il tipo di voce presente su questo disco. E' strettamente black o più tendente a ... non ho mica capito!!! txs.
Bassi
Mercoledì 8 Settembre 2010, 13.23.46
24
@Maurillo non capisco xkè e a chi avrei mancato di rispetto,gli iron li adoro e di sicuro prima o poi prenderò final frontier.I KoA sono un genere nuovo per me,così come certe lingue.Il Fimbulvintr è,secondo la mitologia,la fase prima del ragnarok.Il sole smetterà di emettere calore e luce,ci saranno 3 inverni di fila,l'uomo si ucciderà a vicenda e alla fine comincerà lo scontro fra luce e ombra.così mi pare di aver letto........ mi hai frainteso alla grande.
PadreMaronno
Lunedì 6 Settembre 2010, 17.38.12
23
Oddio niente che non si sia già sentito nel genere viking/black però è un buon disco senz'altro..vedremo come si evolvono
enry
Domenica 5 Settembre 2010, 8.23.56
22
Senza dubbio un debut degno di nota. Il grosso vantaggio è quello di non scadere mai in melodie da sagra della salsiccia, anche se devo dire che il disco è fin troppo tirato a lucido e a tratti eccessivamente melodico. In linea generale queste sonorità non mi entusiasmano più come 10 anni fa, resta il fatto che parliamo di bel debut senza particolari cadute di tono e con almeno 4/5 pezzi sugli scudi ( l'ottima Wrath of the God, Einharjar, The last journey...). 77/100
Filippo Festuccia
Martedì 31 Agosto 2010, 0.13.31
21
Sì, comunque ha detto bene Blackster
Michele
Martedì 31 Agosto 2010, 0.10.02
20
Mah,scusate,a Final Fantasy 12 Ehmerjar o come cavolo si scrive,era riferito a degli avversari del gioco dalla forma di spirito. Non so se c'entri qualcosa
Giasse
Domenica 29 Agosto 2010, 13.19.15
19
Sono tutti termini che si rifanno ai miti norreni. Direi che è un buon argomento da approfondire nel forum. Ci si vede di la...
Blackster
Sabato 28 Agosto 2010, 23.59.20
18
@Maurilio Non vorrei direi una puttanata ma see non ricordo male (purtroppo ho una pessima memoria) gli Einharjar sarebbe le anime o gli spiriti dei guerrieri morti in battaglie, che poi andranno a riposare nel Valhalla. Comunque sono parecchio d'accordo con Giasse per quanto riguarda l'acquisto di questo disco in confronto a quelli Iron. Mi acconterei di trovare qualche originale dei Mithotyn
Maurilio
Sabato 28 Agosto 2010, 12.33.20
17
Grazie per la risposta Giasse,solo che da come ha scritto il titolo del cd sembrava proprio una presa in giro. è vero che é difficile scriverlo. A proposito che significa?E che significa il titolo della canzone del video? Se vuoi scatenare un putiferio proponi la tua frase sulla pagina di The final frontier.
Giasse
Sabato 28 Agosto 2010, 11.43.17
16
@Maurilio: credo che Bassi non volesse sberleffare, dato che anche nel forum interno ha espresso il suo grande apprezzamento ai KoA. Detto questo (e qui scatenerò il putiferio), io mi comprerei Fi'mbulvintr al posto di tutti gli album dei Maiden da Seventh Son in poi...
Maurilio
Venerdì 27 Agosto 2010, 13.37.40
15
Come sei spiritoso Bassi. Questo umorismo usalo con i tuoi parenti,io sono libero di comprare ció che voglio,specialmente dopo 24 anni che ai Maiden ho comprato di tutto. Su questo sito ci sono quasi sempre rispetto e educazione,cose che evidentemente tu non conosci......
Giasse
Giovedì 26 Agosto 2010, 22.31.22
14
Solo per la precisione e senza sminuire questo grande disco, segnalo che Kalle & soci non sono proprio "nuove leve". Ascoltatevi i Mithotyn e capirete da dove nasce questo lavoro...
Bassi
Giovedì 26 Agosto 2010, 22.24.06
13
@maurillo manco a farlo apposta ho fatto la stessa cosa,avevo dei soldi e mi son chiesto "final frontier o fimgvreintgmntn ?" .. ho scelto la seconda xD
Maurilio
Giovedì 26 Agosto 2010, 20.40.50
12
Ho sentito tre canzoni su youtube e devo dire che la recensione é azzeccatissima.Sará mio in breve tempo. Ecco cosa volevo dire nei post sul disco dei Maiden:investire i soldi per un cd di una band emergente e incazzata che ti fa sbattere la testa e non comprare l´ennesimo disco fotocopia o ammosciato di una band che ha giá dato tanto in passato. Spazio alle nuove leve,soprattutto se sono di questa qualitá.
fabriziomagno
Martedì 24 Agosto 2010, 22.11.39
11
mmm...la qualità c'è...però non mi convincono più di tanto. Alcune brani sono davvero belli (l'opener spacca il culo), altri decisamente meno. Troppe canzoni, se fossero state otto più i due soliti (e inutili) intro-outro l'album ci avrebbe guadagnato e non poco. Voto: 70
Michele
Domenica 22 Agosto 2010, 8.04.31
10
Sono ansioso di sentirlo,ma non lo riesco a trovare
Blackster
Sabato 21 Agosto 2010, 19.01.17
9
No non ci sono influenze Folk, Viking/Black potente e diretto senza fronzoli.
Michele
Sabato 21 Agosto 2010, 18.21.20
8
Mannaggia devo ancora ascoltarlo Ma è il Viking stile Amon Amarth o ci sono anche influenze Folk? (A me piace il Viking stile Windir,non so se mi sono spiegato)
AdemaFilth
Sabato 21 Agosto 2010, 15.08.15
7
Forse qualcosa dei primi Amon Amarth anche se per me non ci possono essere comunque paragoni. Belli ed energici i riff di Einharjar!
Giasse
Mercoledì 18 Agosto 2010, 1.34.08
6
@Maurilio: i brani sono tutti molto potenti e diretti. Einhärjarè un buon pezzo, ma non il migliore... se ti è piaciuto quello, vedrai che apprezzerai tutto Fi'mbulvintr! ps: gli Amon Amarth io li sento più death-oriented rispetto ai KoA...
Maurilio
Martedì 17 Agosto 2010, 19.33.22
5
Scusate la domanda, magari da profano del genere,ma con gli Amon Amarth non c´entrano proprio nulla? Io nel video visto ho riscontrato molte somiglianze con gli ultimi AA, ci sono oppure é una mia impressione? E poi una domanda al recensore: le altre canzoni dell´album sono potenti e dirette come quella del video? Perché se é cosí il disco é davvero bello! Grazie per le risposte.
AngelSlayer
Martedì 17 Agosto 2010, 12.53.07
4
Vedrò mmm
Blackster
Martedì 17 Agosto 2010, 12.48.54
3
Per ora ho solo sentito i loro brani sul myspace, bellissime canzoni, non vedo l'ora di avere tutto l'album.
Filippo Festuccia
Martedì 17 Agosto 2010, 12.44.32
2
Direi che è assolutamente da ascoltare, una volta passata la sbornia dei Maiden.
alzailcorno93
Martedì 17 Agosto 2010, 12.42.07
1
massima curiosità per questo gruppo!!!! se ti ha colpito così tanto deve prorio essere un bel cd
INFORMAZIONI
2010
Metal Blade Records
Viking
Tracklist
1. Intro
2. Einhärjar
3. Vämods Tale
4. The Last Journey
5. Never Will You Know Of Flesh Again
6. Wrath Of The Gods
7. Snake Tongue
8. Brethren Of The North
9. Day Of Sorrow
10. Lingering A Sacred Ground
11. Heroes' Brigade
12. Strike Of The Hammer
13. Fi'mbulvintr (Outro)
Line Up
Karl Beckman - Vocals, Guitars
Jonas Albrektsson – Bass
Karsten Larsson – Drums
 
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