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Helloween - The Time of the Oath
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E' il 1996 quando gli Helloween pubblicano il loro settimo album, The Time Of The Oath, il secondo con la nuova formazione, che presenta gli innesti di Andi Deris al microfono e Uli Kusch dietro i tamburi, già presenti nel precedente Master Of The Rings, lavoro non da tutti apprezzato e primo album che vede un ritorno al power metal dopo il fallito tentativo prog-rock di Chameleon. Con questa nuova uscita il sound della band teutonica è decisamente ancora più orientato verso il power, con alcuni brani potenti e trascinanti, perfetti per essere cantati dal vivo, e alcune ballads davvero molto intense; mentre la prima metà del disco è senza dubbio la migliore e più piacevole da ascoltare, nella seconda s’incontrano i brani meno riusciti, ciononostante sempre apprezzabili, così che l’ascolto del disco non porta praticamente mai alla noia. The Time Of The Oath è un concept album basato sulle profezie di Nostradamus, in special modo quelle riguardanti un possibile millennio di pace che farebbe seguito ad una terza guerra mondiale profetizzata dal vate francese, e presenta una copertina che rimanda ai due precedenti Keeper Of The Seven Keys, con il Guardiano Incappucciato e le stelle a ricoprire lo spazio del volto, questa volta con l’aggiunta di tre anelli che ricordano l’artwork di Master Of The Rings.
Il disco si apre con una canzone già molto spinta e dal titolo semplice e diretto, We Burn, a voler indicare che ci si trova davanti ad un album in puro stile Helloween e dal quale rimarrete folgorati (in bene, s’intende) sin dal primissimo ascolto, ed al quale fa seguito la piacevole Steel Tormentor, canzone che non intende in alcun modo distaccarsi dalla precedente e prosegue quindi su toni power e spediti, ma che ci permette già di notare quanto di buono riesca a dimostrare la voce del singer Andi Deris, non troppo apprezzato da coloro che si erano abituati a vedere dietro al microfono la figura di Michael Kiske, cantante dalle doti indiscusse, ma che ha abbandonato il progetto Helloween nel 1993, a seguito della già citata svolta pop-rock di Chameleon. La terza traccia, Wake Up The Mountain, cala leggermente di velocità ma guadagna nettamente sulla linea melodica, presentando un ritornello molto orecchiabile e ben pensato; e se vogliamo iniziare a scrutare tra i dodici brani del disco per andare alla ricerca della hit, non possiamo che fermarci già al quarto pezzo, ovvero Power, una delle canzoni più riuscite dell’intera carriera delle Zucche di Amburgo, con delle linee di chitarra che s’intersecano perfettamente alla voce qui davvero sublime di Deris mentre intona il conosciutissimo refrain:
We've got the power, we are divine We have the guts to follow the sign Extracting tension from sources unknown We are the ones to cover the throne
Forever And One (Neverland) è invece la prima delle tre ballate che incontreremo, incantevole e delicata, una vera gemma donataci dal lato più sentimentale della band tedesca, capace di provocare sempre forti emozioni quando tira fuori brani di questo tipo, ed in quest’occasione la voce di Deris dimostra anche una grandiosa capacità interpretativa; con Before The War siamo di fronte ad un altro brano veloce e tirato, con una parte strumentale notevole, riempita dagli ottimi assoli firmati Weikath-Grapow, oltretutto dal testo ricaviamo una delle interpretazioni che può avere Il Guardiano presente sulla copertina, ovverosia la stupidità del genere umano. Million To One è la seconda ballata, se così la vogliamo intendere, resa tale dalla bellissima linea vocale e da quella melodica, dai toni quasi epici, in particolare nella parte del ritornello, che viene ripetuto verso la fine e seguito dai cori a sfumare: un’altro gran pezzo. Ed eccoci arrivati al pezzo più divertente, Anything My Mama Don’t Like, che ricorda tanto un brano di tre anni prima nello stesso stile (Crazy Cat, tratto dall’album Chameleon), posto all’incirca a metà lavoro come per spezzare l’atmosfera e rinfrescare l’attenzione dell’ascoltatore con qualcosa di diverso dal consueto; un brano tutto sommato riuscito, ma che non merita più di tanto la nostra attenzione, che invece dovremmo concentrare sui brani della parte finale dell’album, in particolar modo gli ultimi due. Kings Will Be Kings è l’ennesimo pezzo eseguito a grande velocità, ma che in questo caso manca un po’ d’inventiva, e finisce per l’essere troppo ripetitivo, quasi al limite del noioso, seppur non di certo da considerare sbagliato o addirittura brutto; Mission Motherland risulta essere eccessivamente prolissa nella parte centrale, e poco coinvolgente nel suo insieme: peccato, perchè potenzialmente poteva diventare l’ennesimo brano capolavoro dell’album. If I Knew invece lo è sicuramente, grazie all’ottima base melodica e all’interpretazione vocale di Deris, grandiosa anche in questo caso, dalla quale emergono vere emozioni, ed anche una vena di tristezza imposta dalla cadenza drammatica del brano stesso, impreziosito da un buon assolo eseguito nell’ultima parte di canzone; ed eccoci quindi agli ultimi sette minuti, quelli della titletrack The Time Of The Oath, che rimanda all’opera di Johann Wolfgang von Goethe, Faust Part Two, dove vi è la presenza del personaggio di Mefistofele, qui interpretato liberamente dalla voce di Andi Deris, a creare un brano in cui atmosfere sinistre e magiche si fondono a meraviglia con le melodie power tipiche delle Zucche, qui tirate a lucido per l’occasione, con l’aiuto del Coro dell’Orchestra “Johann Sebastian Bach” di Amburgo, il quale nella parte finale esegue il Dies Irae.
Insomma, una conclusione coi fiocchi per un lavoro assolutamente degno della fama degli Helloween, e che meriterebbe un tantino più di riguardo perchè se siete alla ricerca di una band dalle innegabili qualità, capace di tirar fuori dischi del genere, allora gli Helloween faranno per voi. Quasi un capolavoro.
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Scusate ho sbagliato album |
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Mah...67 mi sembra ingeneroso....gli artisti cercano di evolversi , a me l\'album e\' sempre piaciuto ....lo trovo diverso ed e una diversità che mi piace...certe volte i metallari credono di essere i migliori esperti musicali ma rimangono ancorati a vecchi cliché e non hanno né orecchi e ne anima per ascoltare |
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Curiosa e\' la vita. Quando ero adolescente a fine anni 90 The Time of The Oath e Master of the Rings mi sembravano piu\' o meno belli uguale (ho conosciuto gli Helloween nel 96/97). A distanza di un quarto di secolo direi che c\'e\' grossa differenza.
Master of the Rings non male, ma questo e\' veramente stupendo, da cima a fondo, ci sono almeno 4-5 brani da antologia del metal.
Voto: 87. Con una produzione migliore sarebbe stato pure un 90. |
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@Vitadathrasher, erano certamente prodotti bene ma come stile troppo distanti dagli Helloween e te lo dicce uno che ama le sonorità a cui cercarono di rifarsi in quei due lavori
... se fossero usciti come album solisti di alcuni di loro avrebbero avuto una sorte diversa penso.
Anche in Time of the Oath ci sono delle combinazioni di generi ma il tutto é assolutamente Heavy Metal, ma secondo Tommy Hansen qualche errore lo fece pure lui in studio. |
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Ironia della sorte gli album emi erano prodotti ottimamente. Fai bene a ricordare il primo ep, nel suo “piccolo” uno dei migliori lavori. |
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@vitadathrasher... Sarà scontato ma per me i migliori del gruppo restano i primi 3 (compreso il Mini Lp)
boh alle mie orecchie suona bene, non mi intendo troppo di produzioni e igegneria sonora.
Sul discorso varietà io ci sento una combinazione riuscita di Speed/Power e Hard Rock/Glam Metal praticamente un mix tra Helloween e Pink Cream 69.
Insomma se ti piacciono quei due generi é un disco semi-imperdibile.
Sicuramente molto meglio questo dei due fatti con la EMI che per me erano e restano terribili anche come copertine.
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Io direi che sarebbe stato il migliore della band, se non fosse penalizzato da una produzione assurda. Suona piatto, confuso e tutti gli strumenti è come sentirli in secondo piano, un missaggio penoso, per non parlare del mastering, quando per le mani avevano l\'album più vario e completo della band. |
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Secondo me é senza alcun dubbio il loro capolavoro dell\'era Deris e il migliore che hanno fatto negli anni 90.
La cosa particolare di questo album secondo me é la riuscita combinazione del loro stile Speed/ Power con influenze Hard Rock Americane dovute alla precedente militanza di Andi nei Pink Cream 69 una delle migliori band Glam Europee!
Già il precedente fu una bella rivincita ma qui c\'era un po tutto quello che mancava da tempo e persino il Guardiano sulla copertina forse anche un po come risposta al recupero di Fang Face da parte di Kai nei Gamma Ray. |
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Secondo me è un album poco considerato, io personalmente lo adoro. A parte i due lenti Forever and one e If i knew, bellissimi, abbiamo ottimi brani veloci (Steel tormentor, Power...) e altri ottimi più cadenzati (A milioni to one, Anything my mama... e la title track). Il mio preferito rimane Wake up the mountain, ottimo riff ritornello da applausi e grande assolo di chitarra. Super-consigliato. Per me almeno 90 |
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Anche quest'anno...così, solo perchè oggi è Halloween!!! Happy happy helloween!!! |
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The Time of The Oath, la title track, inizia uguale a Meaningless Movements dei Sepultura |
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The Time of The Oath, la title track, inizia uguale a Meaningless Movements dei Sepultura |
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Mi piacerebbe risentirire la title track cantata da deris che duetta con kiske insieme alla nuova formazione |
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Capisco il fanatismo,.lo sono anche io per altri ma dire che di band come loro non ce ne sono per storia e fascino è esagerato...ce ne saranno almeno una cinquantina |
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A mio parere il Walls of Jericho e l'era Kiske totale (compresi Pink bubbles e Chameleon) sono superiori in tutto ai dischi dell'era Deris. Dell'era Deris poi bisognerebbe suddividere il periodo Grapow / Kusch (quindi da Master a Dark) dal periodo Gerstner / Loebe (quindi da Rabbit a My God). Qui la differenza è a mio parere evidente con la prima fase superiore. Ma giustamente in una band così varia e che ha 4 ere ben distinte il "secondo me" la fa un pò da padrone ovunque e per chiunque. Troveremo chi preferisce un'era piuttosto che un'altra. Ci sono quelli che sostengono che l'unico album degli Helloween sia il Walls of Jericho (più il Mini Cd Helloween), chi sostiene che l'unico cantante degli Helloween sia Michael Kiske e ha smesso di seguirli dopo, c'è chi ama di più l'era della rinascita con Deris. Alla fine chi ha ragione? Io mi ascolto tutti gli album e tutta la loro discografia e apprezzo tutto della band fino all'apoteosi della reunion dell'ultimo album quindi non mi creo più pensieri e parole che mi posi anni fa e mi gusto le zucche al 100%! Di band come loro, per storia, ere e fascino non ce ne sono, sono uniche ed è giusto gustartele al pieno in tutti i loro dischi! |
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Nel 1988 non si parlava di Power metal, penso sia un termine che ha cominciato a girare a metà anni 90, il primo keeper è un caposaldo del metal in generale, volendo anche Jericho ma secondo me non è un album perfetto, il secondo keeper un ottimo disco ma non hai livelli del precedente. A me piace deris ma sono un kiskiano convinto quindi apprezzo la rinascita che ne è derivata ma per me gli Helloween hanno fatto un solo capolavoro uno |
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Totalmente d'accordo con il pensiero di Epic, potrei averlo scritto io. Weikath ha scelto la strada tortuosa con un cantante diversissimo da Kiske, che però alla lunga si è rivelato la migliore scelta possibile. Se storicamente i Keeper sono il punto di riferimento del power metal, altrettanto storicamente i primi 4 album con Deris, per personalità, potenza, studio e varietà della proposta, hanno segnato una rinascita che per certi versi ha avuto del clamoroso per chi come noi l'ha vissuta in diretta Io per primo nel '93 sono andato in depressione per l'abbandono di Kiske (girava pure voce che non potesse più cantare per problemi alle corde vocali...), ma con Deris sono stati una cosa nuova nel panorama power, qualcosa che non esisteva, e oggi sicuramente preferisco quegli Helloween e li ascolto molto più spesso...insomma tutta la vita #TeamDeris ahahah
PS: il mio preferito in assoluto sarebbe forse The time of the oath, a parte la produzione...e allora facciamo che scelgo Better than raw  |
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Sì, vero, indicare i migliori è sempre soggettivo. Però se andiamo ad analizzare bene i dischi, quelli con Deris sono migliori negli arrangiamenti, più tecnici, testi mille volte superiori e molto più cattivi. I primi album hanno ovviamente un valore storico immenso, hanno inventato il power, e ciò è impossibile da ignorare. Ma la vera maturità è arrivata con Deris. Questo è il mio pensiero, ovviamente, e rispetto le idee di tutti. Da adolescente amavo molto di più l'era Kiske perché ero affascinato dalla sua voce e dalle melodie happy, in età adulta però per me non c'è storia. |
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Sono bei Album ma i migliori pubblicati della band è soggettivo e antistorico, il vero capolavoro esente da difetti per me è solo il primo keeper, superiore anche al.capolavoro Jericho |
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@ Epic: seguirò certamente il tuo consiglio, un pò alla volta colmerò il gap. Idealmente per me gli Helloween erano quelli degli anni 80, ma sarò felice di poter apprezzare anche il resto. |
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Argo, io ti consiglio di approfondire l'era Deris, Master of the ring, Time of the path, Better than raw e The dark ride. Sono i migliori album mai pubblicati dalla band. |
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Possiedo solo i primi 3 cd di questa band, e non ho mai approfondito il resto, soprattutto per il fatto del cambio del cantante, invece ho comunque acquistato questo cd. La prima cosa che mi ha stupito è che la voce sembra quella di Sebastian Bach post SkidRow. Ormai l'impressione è questa e non me la toglie nessuno, associo la voce di Deris a Bach. Per il resto, il cd non l'ho ancora digerito, ma conto di spulciare ancora qualche altro cd , come Pink o Master, anche se sono dubbioso, per i pareri contrastanti. Helloween: una band che ho sempre cagato poco, amato i primi 3 cd, ma ora voglio approfondire. |
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The time of the oath, come scrisse allora Metal Shock, "è un grande album che rimanda direttamente ai fasti di Keeper of the seven keys"! E per me è forse questo l'album storicamente più titolato al blasone di "Keeper 3"
PS: Fortunatamente questa recensione fu affidata a qualcuno che ne capiva di più e non era accecato da odio o rosicamenti vari verso la band di Weikath e Deris. |
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Il poker Master-Tiime-Better-Dark è favoloso! I miei preferiti in ordine dark ride, time of the oath, master of the rings e better than raw. |
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Sì forse Master è il mio preferito dei 3 |
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Io adoro Master of the ring, pure quello ho ancora la cassetta..Steel Tormentor, ma soprattutto la title track, la mia preferita |
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Io il CD, molto bella Steel Tormentor. X me la triade Master - Time - Better è molto carina con pezzi stupendi ma altri non esaltanti. Uli Kusch batterista fantastico, super-funzionale ai pezzi e stile unico nella sua semplicità |
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Questo è stupendo, consumato all'epoca, ho la cassetta ancora.. |
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Brutta produzione, ma ottimi pezzi. Peccato, perchè come su Better Than Raw, la pessima produzione compromette degli album che basandosi sui soli pezzi, potevano davvero essere tanto. Voto 77. |
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Sicuramente il miglior disco del periodo post Chameleon insiema a Better Than Raw... non solo per la copertina che comunque riprende una figura familiare! I pezzi sono quasi tutti belli, ma ugualmente su una cosa voglio insistere... io Deris lo preferivo con i Pink Cream 69 con cui ha inciso almeno due capolavori su tre, una band che consiglierò sempre a chi ama le sonorità Americane Hair.
@megna, Si sono d'accordo ad Andi Deris va il merito di aver rilanciato gli Helloween , almeno in Europa. E lo dico io che non ho amato Pink Bubbles ma Chameleon si.
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Deris ha dato nuova linfa al gruppo fondato nel lontano 1983 con il suo timbro vocale molto caratteristico che tanta fortuna ha portato ai Pink Cream '69. Power sembra davvero calzargli a pennello e diventa il tormentone dell'anno. Tutti la fischiettano almeno una volta. Il ritorno in pompa magna del combo teutonico è ormai dietro l'angolo ! |
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COSA CAZZO E KINGS WILL BE KINGS!
MA ANCHE LA TITLE TRACK E L EPICA A MILLION TO ONE. |
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Correva l'anno 1996 quando usci' questo bel disco.A seguito di una visita medica che ho dovuto fare al Gemelli di Roma comprai questo capolavoro proprio in un negozio di musica della capitale.Ricordo che avevo dietro un lettore cd a batterie e al ritorno nel pullman lo ascoltai infinitamente fino a esaurimento scorte delle pile.Un album che ho a cuore e che ascolto cn immenso piacere ancora oggi ricordando i bei tempi.Stesso discorso x "Better Than Raw"...album spettacolari.Voto 90 |
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Anche questo davvero niente male sia come espressività vocale che strumentale, insieme a Better Than Row, diciamo che per i miei gusti sono quelli più digeribili musicalmente con Deris al microfono.Bel disco. |
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Così...solo perchè oggi è Halloween e Radamanthis lo scriverà sicuro: happy happy Helloween!!! |
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Benché sia cresciuto con le seven keys, trovo che questo lavoro sia sullo stesso livello, riuscito in toto. Mi piace poco la produzione, che suona un po piatta. 90 |
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È vero, è un disco molto molto bello. Ho adorato gli Helloween sin dall'inizio, poi dopo Rabbits li ho persi di vista. Credo che al prossimo concerto non me li perderò...voglio rinverdire un po' i magnifici ricordi di gioventù legati indissolubilmente a questa grande Band! Steel Tormentor! |
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MONUMENTALE! Album capolavoro per gli Helloween. Tanti preferiscono l band con Kiske, ma io adoro la voce di Andi e questo disco lo metto allo stesso livello dei Keepers. Tutto l`album e` splendido, Power ha il miglior coro mai scritto dalla band, e poi We burn, Still tormentor, King..., la titletrack e soprattutto Mission Moherland lla mia preferita, un capolavoro unico. Album da 97!!!! |
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Indubbiamente il loro miglior lavoro dopo i primi 3 album. 85/100 |
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i keeeprs, walls e chameleon sono da 100! pink bubbles da 90. l'era deris invece si assesta su un 85 di media con picchi sui 90 (oath-dark-gambling-straight) e una sola caduta (rabbit) cmq sufficiente. gli helloween sono degli dei. punto. |
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Comunque viva gli Helloween capostipiti e creatori di un sub-genere nobilissimo, a dispetto dei detrattori del power che comunque comprendo perchè è un genere che può non piacere... I keepers sono da 100! |
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Diciamo che ci sono una decina di band decisamente trattate malino su questo sito. Ma parlando oggettivamente è una questione di coincidenze, visto che i recensori sono sempre diversi. Quindi, è capitato cosi, pazienza.  |
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@galilee: capisco ciò che intendi. A me piace invece come canta in quel disco ma ovviamente de gustibus! Il discorso voti e giudizi sulla discografia degli Helloween è veramente qualcosa che fatico a digerire. Per restare sulle ultime uscite mi chiedo...come si fa a dare solo 77 a Straight out of hell? o addirittura 71 a Gambling che è il migliore dell'era Gerstner (per intenderci meglio, era post Grapow - Kursh)!? Paradossi dell'esistenza...ma d'altronde se Walls e Keeper 21 prendono solo 90 e sono pitere miliari del power metal da cui molti hanno preso spunto, copiato ecc ogni discorso cade nel baratro... |
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e soprattutto concordo che su metallized certe band vengono un pò sottovalutate.........diciamo così...... |
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concordo con radamanthis e steelminded. su pink bubbles sono sulla stessa lunghezza d'onda di radamanthis. |
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Aggiungerei al mio breve discorso, che non lo considero un disco commerciale o facilone, anzi tutt'altro. Ma proprio lo aborro. |
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Il mio odio è ricolto oltre ai pezzi, alla voce di Kiske. Troppo acuta, troppo cugini di campagna(si è un paradosso), ma a me il metal cosi fa proprio schifo. E' una questione di stile. Adoro la voce di Kiske quando la usa al 100% come su Chamaleon o i due Keeper. In Pink è tutto pulitissimo, troppi acuti. Quando ascolto kids of the century spaccherei lo stereo dal nervoso. Mi irrita come pochi questo disco. |
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@Galilee: presi Pink bubbles go ape originale e presi (pochi anni fa) PBGA rimasterizzato in deluxe edition e i suoni cambiarono drasticamente rendendolo moooolto più heavy. ti consiglio l'ascolto di quella versione. Se poi il tuo non gradimento è rivolto ai brani veri e propri è un altro discorso. A me piace molto, un Kiske superlativo su tutto! Se vuoi leggerti il mio post 22 sotto la rece del disco in questione meglio spiego il perchè del mio giudizio positivo su quel disco! |
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Basta leggere la recensione di Better than raw dove il recensore definisce questo disco un passo falso. Fu solo la rinascita mondiale degli helloween, sia come popolarità che vendite. Artistica no perchè sinceramente, come di Radamanthis, non hanno mai sbagliato un disco. Anche se io odio Pink. Inascoltabile per me, ma lo sapete già. |
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Beh effettivamente su questo sito non mi sembrano molto amati gli Helloween...eppure hanno fatto la storia del power, anzi, sono loro la storia del power ma evidentemente qui sono un pò più orientati su altro...basta leggere sulla colonna a fianco l'elenco dei dischi e rispettivi voti... |
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Cavolo Gals, hai ragione Keepers 3 merita davvero (e qui mi sembra che gli abbiano sparato un 55 o giù di lì , sai il peso del titolo). Comunque un grande album, King for a 1000 Years a me fa impazzire per inciso (I know your secrets...)... Non so perché non ti piaccia! |
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La produzione in effetti è strana, ma è bella sporca e non mi dispiace. Se devo citare i migliori dischi del dopo Dark Ride, cito keeper 3(peccato solo per king for a day, non mi piace per nulla, soprattutto il chorus) e Gamblng. L'ultimo a me è piaciuto, ha 4/5 pezzi da urlo. Sicuramente su questo portale, almeno dal mio punto di vista una delle band più bastonate in assoluto. |
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DI fronte a Radamanthis, mi tolgo il cappello. Sono essenzialmente d'accordo con le sue critiche all'ultimo corso degli Helloween... Poi a me l'ultimo My God Given Right non piace proprio. Però in 7sinners e Straight out of Hell ci sono delle perle davvero notevoli, a me quegli album piacciono di brutto! Cito solo If A Mountain Could Talk e Nabathea secondo me tra i pezzi migliori delle zucche in assoluto... Tornando a questo Time of the Oath, un altro difetto che identifico non so se siete d'accordo è la produzione: per me è registrato male, il sound è un po' scadentino sia rispetto al passato che al proseguio. Potrei anche condividere il commento di Galilee, fore il voto è un po' bassino. Soprattutto condivido che non si possa paragonare allo stile precedente perchè è un'altra cosa. Comunque grandissimi Helloween, davvero meritano un posto tra i giganti del metal. |
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Visto che anch'io adoro questo disco mi sento tirato in causa. Si miglior disco era Deris, al pari dei due successivi, più gambling with the devil. La titletrack è un capolavoro, sicuramente tra le 10 canzoni migliori degli Helloween. Per me il voto è basso, visto che lo reputo quasi perfetto. Quindi 90 a tutti e 4. Evito di paragonarli ai dischi dell'era antecedente. Anche lo stile è molto diverso. |
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La butto li, secondo me questo è il miglior album della storia delle zucche, si avete capito bene, ogni brano è un gioiello. Per me la seconda era con Deris alla voce è decisamente superiore alla prima, va bene i due Keeper pero questo album, better than raw, dark ride, gambling with the devil, anche keeper the legacy sono dello stesso livello. Del resto, concordo con voi, gli Helloween non hanno mai sbagliato in carriera. |
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Da helloweeniologo incallito posso dirti che concordo con te. The time of the oath è, anche a mio avviso ed al pari di Dark ride (pur essendo due dischi differenti) il migliore dell'era Deris. Però sono in disaccordo con il resto. A mio avviso i primi 4 dell'era Deris (da Master of the rings a Dark ride) e quindi i 4 con Grapow e Kursh sono superiori a quelli dell'era Gerstner / Loebe. Trovo una band musicalmente più ancorata ai dischi inarrivabili dell'era Kiske, poi hanno un pò abbandonato quei lidi per indurire un pò il loro sound e molte canzoni peccano di originalità risultando un pò simili tra loro. In certi dischi ci sono un pò troppi filler mentre a tratti faccio fatica a ricordare se un brano o un altro sono centenuti in queto o quel disco (è un pò un discorso "estremo" ovviamente, è per far capire ciò che intendo). Detto ciò gli helloween sono in assoluto la mia band preferita e non hanno mai sbagliato un colpo nonostante tutti i cambi di line up e problematiche annesse. |
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Non lo so se questo è il migliore dell'era Deris, secondo me se la gioca con Seven Sinners e Straight Out of Hell. Certo è che è un bell'album, concordo con il voto della recensione. Non sono molto d'accordo sul calo della seconda parte, che anzi per me contiene un po' i pezzi forti del lotto, come Mission Motherland, Kings will be Kings, If I Knew e The Time of the Oath. E' vero che vi sono delle fillers inutile, la cui esclusione avrebbe fatto forse bene all'economia del disco, parlo di Anything my mama don't like e A Million to One. Non sono affatto d'accordo sulla critica sulla parte centrale di Mission Motherland, che a mio avviso ci sta tutta e funziona bene... Da questa prospettiva, allora anche la parte di The Rime of the Ancient Mariner non ha senso (e forse è anche più vero in quest'ultimo caso...)... |
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Sarà questo il migliore dell'era Deris? |
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WE BUUUUUUURN!!!!!!!!!!! Che figata di album! |
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No dell'era ferie...ma si dell'era deris....scusate e' stato un errore di battitura... |
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per me medaglia d'argento dell'era ferie primo master of the ring,poi exequo better t.r. e the dark ride… .. |
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Bellissimo e Andi Deris ha una voce fantastica!!! Cantante sempre troppo sottovalutato. |
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Esatto! Quasi un capolavoro!!! Bellissimo disco! |
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Fortunatamente questa recensione è stata assegnata a qualcuno di preparato, a differenza che per Master....altrimenti si sarebbe preso una bocciatura (roba da non credere). "Power" è l'inno delle zucche anni'90, Kings will be kings e Before the war il modo più convincente per scrivere pezzi di doppia cassa senza fare il verso al passato. E pure un paio di ballad di classe e senza banalità. Produzione non impeccabile e anzi piuttosto grezza, ma...un album quasi miracoloso se si pensa che solo 3 anni prima era stata partorita roba come In the night e Step out fo hell. |
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bellissimo ! infatti fu disco di platino ;o) |
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Bellissimo questo album, quanti bei ricordi!! La title track è grandiosa, anche Steel tormentor e Mission Motherland e la super ballar Forever and one, un brano da sogno! Per me il voto è 90! |
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Si anche per me il miglior album della storia delle zucche. Con Kiske o senza di Kiske che è un dio alla voce ma Deris gli dà una pista su creatività e liriche. |
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20
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Dopo i due Kepper e l'ep omonimo per c'è questo TTOTO. Semplicemente magnifico. Un capolavoro. 95/100 |
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19
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Per me è il miglior disco degli helloween e uno dei migliori di tutto il panorama Power, semplicemente un capolavoro. |
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Come lo scorso anno: Così...solo perchè oggi è Halloween: happy happy Helloween!!! |
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17
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Ma quanto è bella la title track. |
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16
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forse il migliore dell'era deris poco al di sotto dei capolavori con kiske. togliendo un paio di riempitivi che per me sono million to one e if i knew siamo di fronte a un albumone. deris è un autore coi controcoglioni e lo dimostrano pezzi come we burn , before the war e forever and one (ballad più bella degli helloween insieme con a tale that wasn't right). disco cagato poco dagli helloween fan come dimostrano solo 15 commenti . mai capito il perchè voto85 |
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15
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Album che ho apprezzato ma poco.. ci sono canzoni che mi colpiscono tanto (Power, Before the War, Steel Tormentor, The Time of the Oath e Anything My Mama Don’t Like) Canzoni che passano normalmente (Forever and One, Wake Up the Mountain, Mission Motherland, Million to One, If I Knew) e canzoni che non mi fanno impazzire (We Burn e Kings Will Be Kings) però lo si ascolta con piacere, voto tra il 75 e l'80 |
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14
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Per me è una bomba sto disco... |
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Così...solo perchè oggi è Halloween: happy happy Helloween!!! |
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12
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Album power con tendenze heavy. Le zucche ci sparano nelle orecchie 12 tracce potentissime che ci rimarranno in mente per un bel po'. Molto melodiche le canzoni e riff pittosto potenti, ovviamente si distaccano molto dall''happy metal iniziale. La prima parte è quasi da 90 la seconda parte cala(ultime 5 canzoni) Complessivamente ottimo album. Voto:85 |
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11
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Ecco che dopo aver commentato il debut dei "nuovi Helloween" Master of the rings arriva il momento del suo successore Time of the oath! Si parte col botto con la tracca a mio parrere migliore: We burn con un Deris sugli scudi sia come songwriter che come singer; si passa poi ad altre grandi hit quali Steel tormentor, Wake up the mountain e la bellissima Power, momento soft con la bella ballata Forever and one e ripartenza a razzo con Before the war. La seconda parte del disco ha 2 momenti ancora esaltanti: Kings will be kings e la title track che ha un incedere oscuro come fin qui nessun brano degli helloween ebbe...il resto è skippabile: A million to one è più da bonus track che da traccia vera e propria, Anything my mama don't like vorrebbe essere una parente della grandiosa Crazy cat di Chameleon (bravo Flight ad aver trovato il paragone) ma forse è una cugina di 4°grado e pure bruttina...If I jnew direi inutile dopo che hai messo una grande ballad come Forever and one e Mission motherland che se studiata un pò meglio avrebbe potuto dire qualcosina in più invece di risualtare noiosetta. Un passo avanti rispetto al debut con Deris, uno dei migliori in assoluto dell'era con Andi alla voce, un mezzo capolavro che si merita un 88 |
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10
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soggettivamente è il mio terzo album preferito degli Helloween...riff pesanti e allo stesso tempo melodici e veloci...Andi Deris non sarà Kiske ma si impegna e si sente bene...ottimo lavoro anche di Uli Kusch...Power, Steel Tormentor, la titletrack, Before The War e We Burn sono le migliori....92 |
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9
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Ci sono un po' di canzoni eccellenti (We Burn, Steel Tormentor, l'eccezionale Before The War), e una quantita` di canzoni variabile tra il buono ed il discreto, tra cui si annidano un po` di filler non pessimi ma tutt'altro che necessari (3 ballad 3? e la title track sinceramente mi dice pochino...). Forse valeva la pena di mettere qualche pezzo in meno. Voto: 80 |
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8
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questi sono gli helloween!!!!questo disco li rappresenta perfettamente!!!!!! |
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7
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Uno dei miei preferiti dell'era Deris anche se con troppi filler. Con al max 9 songs era davvero ottimo! A me fa impazzire We burn... |
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6
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disco abbastanza buono, forse il migliore dell'era Deris. su tutte if i knew e wake up the mountain |
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5
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assoluatemnte l album migliore degli helloween !! |
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4
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un suono pieno di scratch e davvero pessimo, alcune canzoncine da asilo, un peccato che altre belle canzoni siano state rovinate dalla pessima produzione. 60 |
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3
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il miglior album con quella gallina di Deris! Before the war è potentissima!!! |
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2
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Uno dei miei dischi preferiti dell'era Deris, mi piacciono molto i due brani di apertura! |
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