|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
|
( 2845 letture )
|
L' altro giorno mi è capitato di passare nello studio di alcuni amici, a
Roma, e c' erano dei ragazzi che stavano ascoltando in regia il risultato
della loro ultima fatica discografica. Suppongo si trattasse di un demo; i
quattro sembravano davvero fieri della riuscita finale e parlavano in
termini entusiastici del sound ottenuto, paragonandolo (nientemeno!) a
quello dei Motorhead; in realtà ai presenti era sembrata musica di un
ingenuità ai limiti dell' imbarazzante, caratterizzata da diverse
indecisioni anche nell' esecuzione. Purtroppo le pecche erano (tristemente)
simili a quelle di cui tratterà questo articolo. Non mi sognerei neppure di
esprimere un giudizio sul genere nel suo complesso: tra gli anni '60 e gli
anni '70 l' hardrock ha dominato incontrastato la scena mondiale, esprimendo
i gruppi più significativi e lasciando un graffio indelebile nella musica
umana e forse nella cultura occidentale. Nell' immaginario collettivo il
Rock'n' Roll di quegli anni rimane indissolubilmente legato al nome dei Led
Zeppelin, dei Deep Purple, dei Black Sabbath e di moltissimi altri artisti,
che hanno segnato la sensibilità di chi c' era allora ed hanno reso la
chitarra elettrica il sempiterno simbolo della musica più ascoltata dalla
gioventù mondiale. Da allora il rock ha continuato a svilupparsi nelle
direzioni più disparate e la musica stessa è cambiata enormemente,
rispecchiando una contemporanea ed inevitabile trasformazione storica e
culturale. Dopo più di trent' anni ci si aspetterebbe che una band emergente
proponga qualcosa di nuovo o di differente, soprattutto ove il paragone con
i mostri sacri risultasse improponibile. Detto questo è sinceramente
difficile dare un giudizio su Rock Target : scontato in ogni rullata di
batteria, superficiale negli assoli di chitarra e tragicamente votato a
trascinarsi fino all' interminabile "ballatona" finale. E' spiacevole dirlo,
ma, anche dopo diversi ascolti, il demo dei bresciani G@ttitude risulta
essere un debole e stanco refrain di tradizione nobilissima, ma oggi del
tutto anacronistica, proponibile in questi termini solo a patto di ignorare
trentacinque anni di evoluzione musicale. La voce è incerta e monotematica
(la parola rock viene ripetuta fno al parossismo), la produzione è priva
della necessaria energia, gli intermezzi stessi tra i brani sono abbastanza
banali. Ragazzi chiedetevi se avete qualcosa di vostro da proporre e se lo
avete tiratelo fuori quanto prima. Quanto a noi, è chiaro che nei G@ttitude
abbiamo trovato davvero poco da elogiare; fermo restando che il giudizio
dei lettori resta più importante di quello di qualunque recensore e che un
doveroso "in bocca al lupo" non si nega a nessun musicista.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
io l'ho sentito ste CD e non è poi così male  |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1) Powerhead
2) I Give You Two
3) Rock 'n' Roll Machine
4) Never Be Second To None
5) Mr Rocker
6) Rock 'em All
|
|
Line Up
|
Seven : Voce
Hellcat : Basso
Dr. Rock : Chitarra
Sim1 : Batteria
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|